Titolo originale | Governance |
Anno | 2020 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 89 minuti |
Regia di | Michael Zampino |
Attori | Massimo Popolizio, Vinicio Marchioni, Sarah Denys, Claudio Spadaro, Maria Cristina Heller Marial Bajma Riva, Antonio Zavatteri, Désirée Giorgetti, Tania Bambaci, Diego Verdegiglio, Sara Putignano, Maria Cristina Heller, Viviana Altieri, Sonia Barbadoro, Gianluca Cesale, Andrea D'Andreagiovanni, Viktorie Ignoto, Nicola Nicchi, Federico Perrotta, Annalisa Picconi, Simone Pieroni, Armando Puccio, Davide Tassi, Ariele Vincenti. |
Tag | Da vedere 2020 |
Distribuzione | Adler Entertainment |
MYmonetro | 3,44 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 21 aprile 2021
Il film racconta quanto sia difficile ma indispensabile la ricerca della verità nonostante essa possa interferire con gli interessi economici e personali. Il film ha ottenuto 3 candidature ai Nastri d'Argento,
CONSIGLIATO SÌ
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Renzo Petrucci è direttore generale di una multinazionale del petrolio, uno che "si sa muovere" e che ha fruttato all'azienda contratti e appalti agendo con grande disinvoltura. È sposato e tradisce la moglie con una segretaria dell'azienda, e ha una figlia che soffre di una malattia genetica e detesta suo padre. Un giorno Renzo viene a sapere che sarà sostituito nel suo ruolo dirigenziale: la procura ha aperto un'inchiesta sul suo operato e la multinazionale che dirige non può permettersi uno scandalo. Al suo posto arriva una bella e giovane manager francese che ha grandi progetti per lo sviluppo ecosostenibile dell'azienda: e Renzo non ci sta. Un vecchio amico, Michele, che "è stato dentro" e spera che Renzo gli trovi un lavoro, lo invita alla moderazione, ma finirà per accompagnarlo lungo una china sempre più scivolosa, assorbendone il cinismo esistenziale.
Governance ha un grande pregio di partenza: il suo regista e cosceneggiatore (insieme a Giampaolo G. Rugo e alla sempre affidabile Heidrun Schleef) Michael Zampino conosce bene il mondo che racconta. Zampino, di nazionalità italo-francese, è stato per 15 anni manager in un grande gruppo petrolifero, e le dinamiche aziendali che mette in gioco, nonché la natura stessa del business di cui parla, sono frutto evidente di una frequentazione diretta e approfondita.
Governance inizia in medias res calandoci da subito nell'agone competitivo in cui si muove Renzo Petrucci, interpretato da Massimo Popolizio come un animale da caccia, con un istinto ferino di sopraffazione e una fame atavica (basti vedere come mangia) per tutto ciò che lo circonda. Al contrario Michele è un marginale dominato dalla paura, ergo una preda naturale, ma anche lui non è privo di un istinto di sopravvivenza che lo porta a commettere passi falsi.
Zampino e il suo team sono attenti a non rendere questi due personaggi monocordi, regalando loro piccole contraddizioni interne che ne arricchiscono la complessità umana, e li sottopongono a una sequela di ostacoli che ciascuno affronta secondo la sua natura più profonda. Al di là delle dinamiche di potere del thriller aziendale, che Governance sicuramente è e ai cui codici si attiene fedelmente, il film pone allo spettatore e a Renzo la domanda essenziale: "Chi sei?". Ed è una domanda di senso alla quale un uomo come Petrucci non sa e non vuole rispondere, pagandone tutte le conseguenze.
La regia essenziale rispetta le regole cinematografiche senza vezzi autoriali, mettendosi al servizio della storia, ed è soprattutto la struttura narrativa a "tenere" con efficacia, permettendoci di entrare nel meandri della vicenda e della psicologia di Renzo e Michele, entrambi ben interpretati da Popolizio e da Vinicio Marchioni. Ciò che funziona ancora meglio è l'illustrazione dettagliata del paradigma strutturale di governance suggerito dal titolo, che sposa politica compiacente e capitalismo spietato e porta a conclusioni assai credibili, con l'amarezza del buon cinema italiano che sa riflettere sulla società.
In questa storia tutta al maschile ci sono anche figure femminili interessanti: un'investigatrice, una manager che viene da un altro universo, due mogli, una figlia, ognuna con il suo portato narrativo ed emotivo, ognuna chiamata ad incarnare una dimensione di concretezza e di buon senso che sembra mancare ai personaggi maschili.
Popolizio presta la fisicità virile e aggressiva ad una figura dirigenziale intimamente fragile, che rifiuta il cambiamento, che non sa rapportarsi ai nuovi parametri aziendali (ad esempio la condivisione delle informazioni, dato che per lui "sapere è potere") e non vede il nuovo che avanza, concependo solo il modo di arginarlo. Qualche sguardo torvo in meno avrebbe alleggerito la sua interpretazione, che per il resto è davvero notevole.
Nota di merito anche per le musiche di Sartoria sonora che accompagnano il tono luciferino di questa storia di crudeltà aziendale, in qualche modo reminiscente de Il capitale umano di Amidon e Virzì, e ne evidenzia (anche esteticamente) il profondo squallore.
Renzo Petrucci è un manager di una multinazionale petrolifera che ha aiutato a espandersi anche a spese della propria vita privata. Michele Laudato è un amico di Renzo al quale quest’ultimo ha promesso la gestione di un distributore di benzina. La vita dei due sembra procedere senza particolari intoppi fino a quando Renzo viene invitato, dalla propria società, a dimettersi [...] Vai alla recensione »
Film con una ottima suspense e un realismo che insieme al taglio fotografico, dà spessore alla storia e ai personaggi. Ottime le interpretazioni dei due protagonisti ma chi mi ha colpito su tutti è stata l'ispettrice Ricciardi, unica a contrapporsi allo strapotere di Petrucci. Un'interpretazione veramente eccellente dell'attrice che resta impressa per magnetismo e capacità [...] Vai alla recensione »
Film molto ben scritto e diretto, con un ottimo cast. Riesce a tenere costante l'attenzione dello spettatore e la tensione del racconto. Complimenti al regista e a Sonia Barbadoro nel ruolo dell'ispettrice Ricciardi. Lo consiglio vivamente!
Esordio di gran ritmo per coinvolgere, il film mantiene sempre alta l’attenzione dello spettatore. Pellicola che unisce azione, denuncia, poliziesco e noir. Bella sorpresa Made in Italy
Da un ambiente a priori non attraente, il mondo petrolifero, Michel Zampino riesce a catturare subito l'attenzione dello spettatore, aiutato anche dalla qualità degli attori e della fotografia. Finale particolarmente interessante che fa da trampolino di lancio ad un possibile seguito?... un film particolarmente curato di questo regista franco-italiano che merita di incontrare il grande pubblico, [...] Vai alla recensione »
Un grand bel film ricco di tensione, azione e suspance in cui I conflitti coinvolgono tutti I personaggi e svelano la natura di due mondi che, nonostante la loro convivenza, sono estremamente diversi: quello maschile mosso dal potere, dalla competizione e dalla forza di pulsioni estreme e quello femminile che invece viaggia tra emozioni, sentimenti ed empatie, compresa la vittima.
Renzo Petrucci è un manager affermato. Lavora in un importante gruppo petrolifero che lui ha contribuito a lanciare, anche grazie ai suoi metodi non cristallini. Quando viene accusato di corruzione, lo obbligano a dimettersi. È convinto che a tradirlo, per portargli via il posto, sia stata una giovane collega francese, Viviane Parisi. Con l'aiuto dell'amico Michele (Marchioni), l'uomo decide di vendicarsi. [...] Vai alla recensione »
Disponibile su Amazon Prime Video, Governance - il prezzo del potere è un film Michael Zampino sulla corruzione, sul potere del denaro e su quanto sia difficile risalire alla verità quando in gioco ci sono grandi interessi economici. Il film è stato presentato in sala durante l'edizione del Rome Independent Film Festival appena conclusa. Renzo Petrucci (Massimo Popolizio) è un corrotto uomo d'affari, [...] Vai alla recensione »
La fortunata recente tradizione del "romanzo criminale" italiano ("Suburra"), nonché della commedia nera sociale tipo "Il capitale umano" o "I predatori", si incrocia con il noir francese in questa robusta e tesa storia scritta e diretta dall'italo-francese Michael Zampino. Produzione italo-transalpina anche il film, ma con un efficace cast quasi tutto nostrano, "Governance" racconta le pericolose [...] Vai alla recensione »
Potrebbe sembrare ancora più aspro Governance, disponibile su Amazon Prime Video e diretto dall' italo-francese Michael Zampino sulla base dello script firmato insieme a Giampaolo G. Rugo e Heidrun Schleef, l' identikit del direttore di un' azienda del petrolchimico Renzo Petrucci campione di truffe, ricatti, violenze assortite e spietate vendette. Invece purtroppo succede che l' overdose di nefandezze [...] Vai alla recensione »
Più di dieci anni dopo L'erede, il regista italo-francese Michael Zampino torna alla regia di un lungometraggio con Governance - Il prezzo del potere: fresco di distribuzione su Amazon Prime Video, è un originale e riuscito incrocio fra il thriller di stampo politico/economico e il noir. Frutto di una co-produzione tra Italia e Francia, è scritto dal regista insieme a Giampaolo Rugo e Heidrun Schleef, [...] Vai alla recensione »
Fin dalla prima immagine lo vediamo riflesso in uno specchio. Sdoppiato. O duplicato. Sarà così per quasi tutto il film: Renzo Petrucci (Massimo Popolizio), top manager di un'azienda petrolifera multinazionale, abilissimo intrallazzatore e organizzatore di affari sempre al limite della legalità, è uno di quei personaggi che abbisognano di essere osservati da punti di vista sempre plurimi e diversi. [...] Vai alla recensione »
Rinchiuso fra edifici di vetro senza spazio e senza tempo, Renzo Petrucci (Massimo Popolizio) è il direttore generale di una grande multinazionale del petrolio - per la cronaca lo stesso campo dove per 15 anni ha lavorato il regista prima di approdare al cinema. Ricco, cinico, disilluso, talvolta annoiato eppure potenzialmente feroce, al nostro protagonista non manca nulla per incarnare lo stereotipo [...] Vai alla recensione »
Un thriller all'italiana mancava da un po'. Colma il gap Governance - Il prezzo del potere di Michael Zampino in streaming su Amazon Prime. Film compresso, dipinto addosso ad una delle oramai proverbiali performance mefitiche e ferine di Massimo Popolizio, attore di rango, spesso a suo agio quando c'è da interpretare personaggi cinici e farabutti. Qui tocca al dottor Renzo Petrucci, direttore generale [...] Vai alla recensione »
«Io non me fermo! Non ho nessun rimorso, io!». Lo dice forte e chiaro Renzo (Popolizio), top manager intrallazzone e disposto a tutto pur di non farsi scaricare, quando il gruppo petrolifero per cui ha combinato per anni affari d'oro (e loschi) comincia a sentire puzza di bruciato intorno a certi appalti miliardari. Si svela davvero a Michele (Marchioni), meccanico senza futuro con famiglia a carico, [...] Vai alla recensione »
All'interno del gruppo di registi, ormai abbastanza folto, che stanno tentando di riportare nel cinema italiano un approccio maggiormente legato al "genere" - e alle sue tante possibili declinazioni - il nome di Michael Zampino era rimasto finora un po' in ombra. Già autore di alcuni apprezzati corti, il cineasta italofrancese aveva esordito alla regia di un lungometraggio nel 2010 col thriller L'erede, [...] Vai alla recensione »
Cattivi si nasce o si diventa? Non è un interrogativo nuovo al cinema. Anzi, la domanda se la sono posta in molti, per citare un film recente: A Tor Bella Monaca non piove mai (opera prima di Marco Bocci). Questa volta se l'è posta il regista italo-francese Michael Zampino con Governance - Il Prezzo del Potere (disponibile su Amazon Prime Video dal 12 aprile), film che vede protagonisti Massimo Popolizio [...] Vai alla recensione »