Advertisement
The Fanatic, John Travolta stalker in un film privo di qualsiasi credibilità 

L'attore, irriconoscibile, interpreta uno psicopatico pronto a tutto per soddisfare la sua ossessione. Film di chiusura del RomaFF14.
di Marzia Gandolfi

John Travolta (John Joseph Travolta) (70 anni) 18 febbraio 1954, Englewood (New Jersey - USA) - Acquario. Interpreta Moose nel film di Fred Durst The Fanatic.
martedì 29 ottobre 2019 - Festa di Roma

Moose è un fan(atico). Autistico col vizio dell'autografo e della collezione, è ossessionato da Hunter Dunbar, divo del cinema horror. Grazie a una dritta di Leah, giovane fotografa in cerca di scoop a Hollywood, ha finalmente l'occasione di incontrarlo. Imbucato a una festa vip scopre con grande disappunto che il suo eroe è occupato altrove. Un altrove dove si incroceranno presto e dove comincerà l'incubo di Hunter Dunbar. Ma i peggiori incubi non fanno sempre un buon film.

Nel 2008 Pablo Larraín gira Tony Manero, una farsa macabra sulla dittatura di Pinochet, lo specchio di una società violenta dove la sola libertà di espressione si limita a scimmiottare un personaggio fittizio. Il protagonista, un uomo miserabile pazzo per la disco e sordo alla sofferenza imposta dalla dittatura, coltiva un'ossessione per John Travolta e il suo Tony Manero. Impotente e umiliato dalla vita, Raúl è l'antitesi del suo modello, suo dio e sua legge al punto che niente gli impedirà di realizzare il suo sogno: vincere alla televisione un concorso di sosia di Tony Manero.

Per un brutto scherzo del destino (e del regista Fred Durst), tocca questa volta a John Travolta interpretare uno psicopatico pronto a tutto per soddisfare la sua ossessione. Il suo desiderio è 'essere' Hunter Dunbar, con fede ma senza legge. Nel ribaltamento di un soggetto affine nella soddisfazione narcisistica della propria mania, a perdersi sono il senso politico e più specificamente il senso del cinema, che Fred Durst evidentemente odia. Come odia gli attori, i fan, Hollywood e il pubblico che vorrebbe provocare a colpi di misantropia e gold trophy.

Frontman dei Limp Bizkit, Durst si muove tra due orizzonti narrativi: l'ammirazione che scivola progressivamente verso la follia dominatrice e criminale di Misery non deve morire e il ritratto al vetriolo di Hollywood come fabbrica di sogni (putridi), di nevrosi, di vizi e di disumanità di Maps to the Stars.

VAI ALLA RECENSIONE COMPLETA


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati