Titolo originale | The Boy Who Harnessed the Wind |
Anno | 2019 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 113 minuti |
Regia di | Chiwetel Ejiofor |
Attori | Chiwetel Ejiofor, Joseph Marcell, Aïssa Maïga, Noma Dumezweni, Lemogang Tsipa Maxwell Simba, Kelvin Maxwell Ngoma, Felix Lemburo, Robert Agengo, Fiskan Makawa, Lily Banda, Fredrick Lukhere, Hestingzi Phiri, Rophium Banda, Philbert Falakeza, Samson Kambalu, Raymond Ofula, Martin Githinji, Melvin Alusa, Amos Chimpokoser, Kelvin Chimpokoser, Khalani Makunje, Eddie Mbugua, George Misinde, Edwin Chonde, Hope Chisanu, Aaron Mhone, Noel Mkubwi, James Mhone, Bruno Chitsulo, Hilda Phiri, Lomuthi Jere, Ian Chisekula, Owen Chikanken, Rodgers Wagawa, Gospel Thawale, Edward Khomamphero, Grace Msiska, Trevor Dominic, Truth Dominic, Rashid Tambala, Latifa Tambala. |
MYmonetro | 3,09 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 21 febbraio 2019
Per aiutare gli abitanti del suo villaggio, un ragazzino comincia a studiare per costruire un generatore eolico.
CONSIGLIATO SÌ
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Malawi, Africa sud-orientale, 2001. Il tredicenne William vive con la famiglia in un villaggio alle soglie del deserto, aiutando i genitori a coltivare la terra e frequentando la scuola locale. Dopo l'arrivo della siccità, le cose per la famiglia di William si complicano: il grano smette di crescere, il neoeletto governo, tradendo le speranze della popolazione, raziona il cibo e una grave carestia si diffonde nella regione. Costretto ad abbandonare la scuola, William, appassionato di scienze e abile riparatore di apparecchi radiofonici, comincia a progettare la costruzione di un rudimentale mulino a vento per pompare l'acqua dai pozzi e così irrigare i campi. Per farlo dovrà comprendere le leggi della natura e sfidare l'opposizione del padre, il quale non crede ai sogni tutt'altro irrealizzabili del figlio.
Per il suo esordio alla regia, l'attore Chiwetel Ejiofor mette in scena il romanzo autobiografico di William Kamkwamba, la storia vera della battaglia di un ragazzo contro la natura, la povertà e gli uomini.
Una storia di formazione e di sopravvivenza, di affetti privati e di ingiustizie pubbliche. La storia di una conquista, non di un miracolo, in cui l'educazione vince sul potere e l'intelligenza sul sopruso. Ejiofor, sceneggiatore e co-protagonista del film nella parte del padre di William, figura amorevole ma autoritaria e testarda, esegue il suo compito nel modo più convenzionale possibile, edulcorando i toni e gestendo con calcolato equilibrio dramma familiare, tragedia collettiva e denuncia politica (siamo nel 2001, l'11 settembre è citato di sfuggita e così l'arrivo di una stagione di odio e violenza...).
Se non del tutto sbagliato, quasi niente di giusto, dal momento che The Boy Who Harnessed the Wind, cioè il ragazzo che catturò il vento, con la solida presenza di Netflix alle spalle, non scarta mai una narrazione tradizionale, costruita sull'incontro/scontro fra William, che nel corso della vicenda da bambino diventa un giovane uomo capace di salvare la propria comunità, e il padre, che da agricoltore in difesa della famiglia finisce per incaponirsi a coltivare una terra ormai arida.
Scandito in cinque capitoli che seguono un ideale percorso dalla vita alla morte alla rinascita - Semina, Crescita, Raccolto, Fame, Vento - il film pone in relazione il destino dei personaggi con le asprezze del deserto e le ingiustizie della politica, celebrando la vittoria dell'ingegno umano sugli inciampi della natura e della storia.
La vicenda umana e familiare di William si staglia infatti sullo sfondo delle lotte politiche in Malawi all'inizio del XXI secolo, tra le promesse di una democrazia nascente e il tradimento di un potere in lotta con il suo stesso popolo.
William Kamkwamba, di cui nel finale sono mostrate alcune immagini di repertorio che lo mostrano alle prese con i mulini a vento costruito nel suo villaggio, diventa l'eroe di un positivismo della volontà che tutto può vincere e conquistare, compresi l'amore di un padre e lo spirito di una terra ancestrale, arida in superficie ma ricca di risorse nel profondo...
Un film tratto da una storia vera ricco di significato. Racconta la realtà del ciclo della vita, scandito grazie ai capitoli del film, di crescita da tutti i punti di vista. Toccante ed essenziale.
Piccolo, corto, ma bellissimo. Tratto da una storia vera, fa passare un messaggio bellissimo che è quello di sentirsi fortunati a poter aver accesso alla cultura e il potere che può avere sulle cose pratiche della vita.