Ho sposato mia madre

Film 2019 | Drammatico, 84 min.

Regia di Domenico Costanzo. Un film con Nicola Pecci, Rosanna Susini, Benedetta Rossi (II), Monica Bauco, Sergio Forconi. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2019, durata 84 minuti. Uscita cinema giovedì 28 marzo 2024 distribuito da Domenico Costanzo e F.lli. Civino. Valutazione: 2 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 27 marzo 2024

Una commedia sul filo delicato della commozione, la verità delle cose, senza infingimenti, ma con un esito non scontato di umanità.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO
CONSIGLIATO NÌ
La sensibilità sul tema dell'Alzheimer è quella giusta ma c'è un limite: cercare la commozione dello spettatore a tutti i costi.
Recensione di Simone Emiliani
mercoledì 27 marzo 2024
Recensione di Simone Emiliani
mercoledì 27 marzo 2024

Saverio è sposato con Anna, è padre di due figlie, Alice e Giada, e lavora nella concessionaria d'auto del suocero. Il suo matrimonio è in crisi da tempo. È legatissimo invece alla madre Rosa e resta particolarmente scosso quando scopre che la donna è malata di Alzheimer. Dopo l'inutile tentativo di assisterla a casa sua, è costretto a portarla in una residenza sanitaria assistita. Inizialmente però, non c'è nessun miglioramento. Un giorno, mentre sta riordinando l'abitazione di Rosa, Saverio scopre che in una valigetta ci sono delle lettere d'amore scritte del padre alla madre. Quando la va a trovare, gliele legge e si accorge che le provocano delle imprevedibili emozioni. Organizza così uno spettacolo teatrale in cui racconta la storia dei suoi genitori con l'aiuto decisivo di Giulia, un'animatrice.

Le pagine della nostra vita. Ho sposato mia madre parte con i toni di una commedia che sembra guardare al cinema di Pieraccioni - con cui il regista Domenico Costanzo ha collaborato - soprattutto nel modo di descrivere il mondo che ruota attorno a Saverio, interpretato con la giusta sintonia da Nicola Pecci.

Trova gags (l'involontario colpo di Giada sulla nonna mentre si sta allenando) e situazioni (gli ingredienti sbagliati nel ciambellone mangiato dal protagonista) che, anche se in modo semplicistico, sdrammatizzano la malattia.

Purtroppo il film mostra invece di essere molto più debole nella parte drammatica e sentimentale. C'è sicuramente una sensibilità da parte di Costanzo nell'affrontare il tema dell'Alzheimer e di come i ricordi del passato possono riattivare delle reazioni. Però cerca spesso la complicità dello spettatore, evidente nell'eccessiva presenza musicale che copre le scene come a voler insistentemente sottolineare i momenti più commoventi come il ballo madre/figlio sulle note di "Parlami d'amore Mariù".

In più, c'è una manichea divisione tra personaggi positivi e negativi, a cominciare dalla crudeltà di Anna che rivela con cattiveria all'orecchio di Rosa un segreto e mostra il suo cinismo con battute come "Fammi sapere quando farai la prima, così sarà la prima ad andarsene" che contrasta invece con la figura quasi angelica di Giulia.

Ovviamente c'è sempre una difficoltà da parte del cinema di mostrare il prima e il dopo la malattia. Costanzo, che ha diretto tra gli altri I volontari e Una vita da sogno con Alessandro Paci e Massimo Ceccherini, non trova i tempi giusti (tranne all'inizio) per mostrare lo stato di progressivo isolamento al contrario, per esempio, di Lontano da lei e Supernova. Certo, ci troviamo davanti a una produzione ben più contenuta, ma rispetto a questi due esempi non si avverte quello stato sospeso dell'assenza perché finisce per restare ai margini proprio il personaggio di Rosa. Bastava anche un primo piano in più, una frase o un dialogo in cui veniva maggiormente approfondito il suo stato.

In Ho sposato una madre prevale invece la storia della famiglia di Saverio, con i tanti (troppi?) segreti che riguardano la moglie e le figlie e una galleria di personaggi che potevano essere curati di più come il Generale di Sergio Forconi oppure del tutto eliminati come la figura dell'agente immobiliare che non fa ridere e non aggiunge nulla. Per affrontare il tema dell'Alzheimer, Ho sposato mia madre si è allontanato quindi dai toni più congeniali della commedia che, anche quando si riaffaccia successivamente nel corso del film, ha ormai perso quella carica con cui aveva illuso all'inizio.

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RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 9 aprile 2024
Alice Cucchetti
Film TV

Disorientato dal fatto che le donne della sua famiglia abbiano una vita - la perfida moglie ama il tango e il cane, la figlia maggiore le live su Instagram, la minore la boxe -, Saverio cerca conforto in sua madre. La quale, purtroppo, ha l'Alzheimer: nell'indifferenza familiare, Saverio la affida a una RSA, dove convenientemente trova anche un'animatrice, bella, giovane e adorante, con cui rimettere [...] Vai alla recensione »

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mercoledì 6 marzo 2024
 

Regia di Domenico Costanzo. Un film con Nicola Pecci, Rosanna Susini, Benedetta Rossi (II), Monica Bauco, Sergio Forconi. Da giovedì 28 marzo al cinema. Guarda il trailer »

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