Luna nera

Film 2020 | Drammatico

Regia di Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli, Paola Randi. Una serie con Antonia Fotaras, Giada Gagliardi, Adalgisa Manfrida, Manuela Mandracchia. Cast completo Genere Drammatico - Italia, 2020, - MYmonetro 2,71 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 15 gennaio 2020

La storia di un gruppo di donne accusate di stregoneria nell'Italia del XVII secolo. Basata su un manoscritto di Tiziana Triana.

Consigliato sì!
2,71/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 3,41
CONSIGLIATO SÌ
Le nobili ambizioni della serie non bastano per rispolverare il fantasy in Italia.
Recensione di Claudia Catalli
venerdì 31 gennaio 2020
Recensione di Claudia Catalli
venerdì 31 gennaio 2020

Ade è una ragazza di 16 anni che aiuta sua nonna nel mestiere di levatrice. In seguito alla morte di un neonato verranno entrambe accusate di stregoneria. La nonna viene condannata al rogo, ad Ade non resterà altro che fuggire, malgrado le attenzioni e l'amore impossibile con Pietro, figlio del capo dei cacciatori di streghe. Troverà rifugio presso una comunità di donne guerriere molto speciali, capeggiate dalla saggia Tebe: le Città Perdute. Lì scoprirà chi è davvero e quale sia il suo destino.

È figlia di una grande e ammirevole ambizione, la terza serie italiana originale Netflix Luna Nera.

Ambientata nel XVII secolo, tratta dalle pagine di Tiziana Triana e diretta a sei mani da Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli e Paola Randi, mira a raccontare in chiave visionaria e immaginifica la buia pagina storica della caccia alle streghe. Il merito sta tutto nel progettare una serie nuova in Italia, sia per genere che per contenuto.

La stregoneria come metafora della discriminazione della donna in qualunque epoca, il dibattito sempre attuale tra scienza e credenze popolari, l'urgenza di riflettere sulla persecuzione del diverso e sulla necessità di accogliere a prescindere, la centralità della figura femminile come «portatrice di un sapere antico» e della sorellanza come valore universale e mai discriminante.
Una sfida narrativa interessante, in sostanza, che dimostra il valore dell'assumersi dei rischi per realizzare qualcosa di diverso rispetto a quello che in Italia va per la maggiore.

Detto questo, per usare le parole di una delle sceneggiatrici, Francesca Manieri, «ciò che apre le strade sono i fallimenti grandi». Luna Nera finisce per rivelarsi una serie ibrida, sconnessa, dalle nobili intenzioni ma dal risultato discutibile.

A partire dalla disomogenea varietà del cast, secondo la dichiarata scelta di mettere sullo stesso piano esordienti e nomi forti del teatro italiano, con il conseguente effetto stridente di una protagonista che non può reggere il paragone con un nome del teatro italiano come Manuela Mandracchia. Non a caso è a quest'ultima che viene affidato il personaggio più memorabile della serie, la saggia Tebe, guida delle Città Perdute e delle anime di chi le abita.
Funziona poco anche il protagonista maschile e in generale la storia d'amore poco convincente al centro della serie, il cui tono ricorda molto fiction nostrane alla Elisa di Rivombrosa.

Il sentimentalismo è smorzato solo dalla forza prorompente delle streghe delle Città Pardute: sono l'unica parte forte di Luna Nera, dalla sopracitata Tebe a Leptis / Lucrezia Guidone. Mettono in scena la congrega delle 'sorelle', diverse tra loro ma ugualmente ribelli, libere, forti, e mai standardizzate. Donne che «non stanno un passo indietro», per dirla con Comencini e che devono imparare a fare tesoro dei propri talenti, in un viaggio alla scoperta di se stesse e della necessità del mutuo aiuto.

Funziona meno la parte narrativa dei Benandanti, il facile manicheismo buoni / cattivi, le risse in osteria viste e riviste, come la pur interessante figura del crudele mago supremo in abiti talari che tuttavia manca di spessore narrativo. C'è anche più di un problema nel restituire la potenza visiva quanto emotiva del genere fantasy, basti pensare a serie di alto livello sullo stesso tema, da Carnival Row di Amazon Prime Video - tutto sulla caccia alle fate e alle creature fantastiche - fino a Sabrina di Netflix, incentrata anch'essa sul mondo della stregoneria.

Quanto all'Italia, prima di Luna Nera c'era stato un altro grande tentativo di portare il fantasy sullo schermo, tra l'altro con discreto successo di pubblico tanto da durare per cinque stagioni: Fantaghirò di Lamberto Bava, altra serie tv con una protagonista femminile che flirtava con il mondo della magia (e con le streghe, Bianca e Nera). Ci si attendeva come minimo un passo oltre, trent'anni dopo, invece alcune sequenze di Luna Nera ricordano la serie di Bava fino a farla rimpiangere, come se il fantasy in Italia stentasse ancora a evolversi.

Sei d'accordo con Claudia Catalli?
Un progetto 'magico' tutto al femminile che si libera dai canoni della fiction italiana.
Overview di Andrea Fornasiero
mercoledì 18 aprile 2018

Nel Lazio del Seicento, Ade ha la visione di un bambino che nascerà già morto. La madre però va in stato di shock dopo il tragico parto e così la colpa viene data alla tutrice di Ade, che i villici già consideravano in aria di stregoneria. Un gruppo di cavalieri mascherati, vigilanti contro "il maligno", la catturano e con il beneplacito della Chiesa la condannano al rogo, ma non prima che lei abbia detto ad Ade dei poteri che la ragazza possiede. La vecchia tutrice riesce inoltre a nascondere con un incantesimo un libro importantissimo. Quando la madre del bimbo nato morto si riprende e accusa Ade, questa viene braccata nonostante Pietro, che crede nella ragione, cerchi di difenderla. A proteggere Ade sarà una comunità segreta di donne che praticano la magia.

Non c'è niente di più magico della realtà e niente di più reale della magia. Abbiamo guardato al patrimonio del mondo femminile, ossia alla nascita, alla morte, alla malattia e ai momenti non visibili dei quali storicamente le donne sono testimoni e abbiamo voluto che la magia scaturisse dalle pieghe di questa realtà. Una magia che nasce quindi in un mondo povero e umano, ma che può consentire un riscatto per queste donne, certo perseguitate e che però non sono solo vittime.
Francesca Comencini

Tratta liberamente dal romanzo omonimo di Tiziana Triana, primo della saga intitolata "Le città perdute", Luna nera è la terza serie originale prodotta da Netflix in Italia e ha un taglio fortemente femminile, sia davanti sia dietro la macchina da presa. Se le protagoniste sono quasi tutte donne e i loro personaggi portano nomi mitici come Persepolis, Javara, Tebe e Ade, anche alla scrittura e alla regia c'è un team di sole donne. Ne sono sceneggiatrici - oltre alla stessa Tiziana Triana - Federica Maniera, Laura Paolucci e Vanessa Picciarelli, mentre la regia è supervisionata da Francesca Comencini che si è avvalsa della collaborazione di Susanna Nicchiarelli e Paola Randi.

Tiziana Triana ha dichiarato che si tratta di qualcosa di piuttosto diverso dal libro, nonostante l'uscita del volume sia contemporanea alla diffusione online di Luna nera: "Il romanzo e la serie si differenziano su più linee, anche se i temi sono vicini. L'idea di partenza era dare visibilità a un patrimonio nostro, europeo e italiano, a una storia dimenticata come quella delle streghe raccontata più dagli anglosassoni anziché da noi. Il romanzo ha un andamento inizialmente più realistico e poi esplode nel fantastico, mentre la serie è d'avventura, magica fin da subito, più divertente e con più personaggi".

Riflessioni a cui ha fatto eco il produttore Domenico Procacci di Fandango: "Noi europei e in particolare noi italiani abbiamo nella nostra lunga storia tanti elementi narrativi molto interessanti che spesso vengono saccheggiati da produzioni straniere. Per esempio quando vedevo Game of Thrones continuavo a notare riferimenti al nostro bagaglio, alla nostra cultura, con città che dall'alto sembrano i nostri borghi medievali. Perché allora non raccontare noi quelle storie? Perché vederle raccontate sempre da altri, in un'altra lingua? Da qui siamo partiti e sono contento di aver realizzato un prodotto italiano e con attori italiani, ambizioso dal punto di vista spettacolare. Su questo c'è una sorta di pregiudizio verso l'Italia, ma se si leggono i premi, dagli Oscar in giù, si trovano un sacco di tecnici, costumisti e altro italiani, per cui perché avere questo pregiudizio? Abbiamo voluto combatterlo, sia a livello tecnico sia attoriale".

A spiegare nel modo più efficace l'orizzonte tematico della serie, basata anche su fatti storicamente documentati, è stata Susanna Nicchiarelli: "Parla della persecuzione delle streghe, della paura del diverso, della ricerca del capro espiatorio, dell'ignoranza e della conoscenza, tutti temi quindi importanti e anche attuali, ma al tempo stesso ci siamo divertite come matte con la magia e con le regole di questo mondo".

Un progetto dunque liberatorio rispetto agli spazi a volti un po' asfittici del cinema e della "fiction" italiana, che ha infatti ospitato anche il duo musicale formato da Elisa Zoot e Ariel Lerner della band "Black Casino and the Ghost". Le loro sonorità moderne sono a volte volutamente in contrasto con il racconto, anacronistiche per certi versi come in Peaky Blinders.

La serie è stata anche un'occasione per un lavoro di casting che offrisse visibilità a volti emergenti ma allo stesso tempo valorizzasse attrici in Italia note solo a chi frequenta il teatro, tra cui spicca in particolare la leader delle "streghe" interpretata da Manuela Mandracchia. La protagonista Antonia Fotaras è poi un volto solo relativamente più familiare: lanciata da una piccola parte in SKAM Italia ha partecipato, sempre come non protagonista, a due importanti produzioni in costume italiane: Il primo re e Il nome della rosa. Una vera scommessa dunque, che conferma il coraggio e la coerenza di intenti alla base di Luna nera.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 1 febbraio 2020
Giulia

Serie interessante soprattutto nelle ultime puntate 

lunedì 13 aprile 2020
Margheritatblisi

serie netflix un poco debolina se paragonata a telefilm simili americani. attrici brave soprattutto la protagonista ma il resto non mi ha convinta.

sabato 1 febbraio 2020
AlexandraScardino

Finalmente una serie tv che parla di una realtà che é esistita veramente e che non era mai stata approfondita nella televisione. Dal terzo episodio il ritmo é super coinvolgente...e l’attore protagonista, wow!

sabato 1 febbraio 2020
SamuelFantini

Finalmente una serie italiana che merita!Sono stato trasportato in un altra epoca...le streghe...la magia...l’amore tra i due protagonisti...fantastica davvero! Voglio assolutamente altre stagioni! Sono sicuro che questa serie sia la svolta per la cinematografia italiana! Wow!

sabato 1 febbraio 2020
Christopher Parisella

All'inizio ero combattuto se continuare o no la serie, per fortuna l'ho continuata, dalla terza puntata la serie ha preso il volo, interessante e coinvolgente.. 

sabato 1 febbraio 2020
Ilenia

Dal terzo episodio inizia a diventare avvincente, parte in modo lento poi prende il ritmo, essendo una serie italiana fantasy in tutto risulta avvincente e per niente banale, innovativa ecco, la consiglioPoi per come finisce la prima stagione, esigO la sEcOnDA!Lui è spettacolare comunque

sabato 1 febbraio 2020
Testella

Benché i primi due episodi abbiano una ritmica lenta ho seguito con piacere la serie, che dal terzo episodio in poi ti tiene incollato allo schermo.Ho amato molto i personaggi di Cesarea e soprattutto Pietro (che tra l'altro bellissimo). Un altro buon motivo per rinnovare l'abbonamento Netflix!

sabato 1 febbraio 2020
Andrea Savorelli

Ci siamo....la novità del 2020 è finalmente arrivata su Netflix! Ero titubante visto l’inizio ma andando avanti la serie diventa stupenda... non vedo l’ora che arrivi la stagione 2!

sabato 1 febbraio 2020
Sebastiano Zoller

Dopo i primi due episodi, un po' lenti, ma utili ad introdurci nel mondo di Luna Nera, la serie spicca il volo portandoci in un mondo magico che attira il pubblico sempre più dentro i suoi misteri. Mi ha particolarmente colpito la recitazione e la sensibilità del protagonista maschile, Pietro e sono impaziente di vedere il seguito di questa fantastica storia.

martedì 2 giugno 2020
erodola

Pessima messa in scena, pessimo cast, recitazione compiaciuta e sopra le righe. Canzoni in inglese fuori contesto. Bellissima la fotografia, ma non basta.

NEWS
NETFLIX
venerdì 31 gennaio 2020
Claudia Catalli

Una serie ibrida che non riesce a far evolvere un genere fermo a trent'anni fa. Disponibile su Netflix.  Vai all'articolo »

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martedì 28 gennaio 2020
Andrea Fornasiero

La storia della stregoneria in Italia diventa una serie originale Netflix. Disponibile dal 31 gennaio. Vai all'articolo »

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mercoledì 15 gennaio 2020
 

Regia di Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli, Paola Randi. Una serie con Antonia Fotaras, Giada Gagliardi, Adalgisa Manfrida. Dal 31 gennaio su Netflix. Guarda il trailer »

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martedì 10 dicembre 2019
 

Regia di Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli, Paola Randi. Una serie con Antonia Fotaras, Giada Gagliardi, Adalgisa Manfrida, Manuela Mandracchia, Lucrezia Guidone. Dal 31 gennaio su Netflix.  Guarda il trailer »

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