Una commedia poetica, divertente e sgangherata sul cinema, sulla rinascita e sulla ricerca della felicità. Recensione di Francesca Ferri, legge Alessandra Camilla Scarci.
di A cura della redazione
Cinque italiani squattrinati vengono convinti da un sedicente produttore a girare un film in Armenia. Appena arrivati all'hotel Gagarin, albergo isolato nei boschi, scoppia una guerra e il produttore sparisce con i soldi. I loro sogni vengono infranti, ma nonostante tutto la troupe trova il modo di trasformare questa esperienza in un'occasione indimenticabile.
Una commedia divertente, poetica e sgangherata come i suoi protagonisti, che racconta di sogni, di incontri, di cinema.
Una commedia divertente, poetica e sgangherata come i suoi protagonisti, che racconta di sogni, di incontri, di cinema. Dopo molti anni come aiuto regista, Simone Spada debutta nel lungometraggio delineando il ritratto di questi precari nella vita e nell'anima in un racconto corale trainato da un frizzante humour di gruppo. Hotel Gagarin è una commedia ironica e commovente il cui senso sembra racchiuso nella frase di Tolstoj "se vuoi essere felice, comincia". Alessandra Camilla Scarci interpreta la recensione di Francesca Ferri.