Titolo originale | La noche que mi madre mató a mi padre |
Titolo internazionale | The Night My Mother Killed My Father |
Anno | 2017 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Spagna |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Inés París |
Attori | Belén Rueda, Eduard Fernández, Diego Peretti, María Pujalte, Fele Martínez Patricia Montero, Alejandra Yu Pastor Pedreros, Claudia Nortes, Lucas Paris, Andrés Poveda, Lucrecia Cervelló, Jaime Linares. |
Uscita | giovedì 18 maggio 2017 |
Distribuzione | ExitMedia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,75 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 19 maggio 2017
Campione d'incassi in patria, un esilarante intreccio che mescola Agatha Cristie e il più brillante humor spagnolo. In Italia al Box Office La notte che mia madre ammazzò mio padre ha incassato 32,2 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Isabel, attrice frustrata, è sposata con Ángel, scrittore ansioso separato da Susana, regista cinematografica invaghita di Isabel. Con le rispettive proli compongono una famiglia disfunzionale alle prese con gite scolastiche e produzioni cinematografiche. Decisa a entrare nel cast del prossimo film di Ángel e Susana, Isabel apparecchia cena e audizione nella sua bella villa in campagna. Alla serata partecipa Diego Peretti, celebre attore argentino, che gli ex coniugi vorrebbero assolutamente scritturare. Ma in un clima 'avvelenato' irrompono due variabili (im)previste, precipitando la serata e gli eventi.
Dopo aver rovesciato uno scenario classico con A mia madre piacciono le donne, Inés París dirige un'altra commedia alla Feydeau che promette e non mantiene. Trasgressivo nelle premesse, La notte che mia madre ammazzò mio padre cede al perbenismo borghese, rimettendo le cose a posto prima di chiudere la porta. Versione bassomimetica della commedia almodovariana, da cui traspone i colori, la messa in scena dei corpi, i caratteri instabili, il clima nevrotico, La notte che mia madre ammazzò mio padre gira a vuoto intorno a un delitto tutt'altro che perfetto.
Servita da un cast brillante, che ha il suo punto luce nella sfolgorante Belén Rueda, la commedia di Inés París, orfana a questo giro di Daniela Fejerman, è percorsa da una vena di humour nero, ben disciplinato nel suo nitore acido e nella sua prima metà. Riuniti attorno a un tavolo, da cui incessantemente qualcuno si congeda e qualcun altro si accomoda, gli attori 'riproducono' stati di allerta, simulazioni di catastrofe, traumi, inganni, affetti ripudiati e un obliquo amour fou.
La notte che mia madre ammazzò mio padre è una commedia umana ed eccentrica che annuncia la radicale accelerazione delle tensioni di un gruppo di famiglia in un interno. Un campionario di artisti con diverso talento e diversa fortuna a cui si aggiunge Diego Peretti, attore argentino che interpreta se stesso. È lui l'oggetto del desiderio che Ángel e Susana vorrebbero disperatamente nel loro prossimo film e che Isabel vorrebbe con altrettanta disperazione 'conquistare'. Tutti personaggi fragili, con molto ego e troppa immaginazione, ossessionati dal proprio mestiere da cui traggono l'impudente energia che li anima. Seguono trappole narrative, prove tecniche di manomissione, singolari equivoci, malintesi, accordi e disaccordi che non riescono a conservare la misura dell'artificio.
L'audacia servita col delitto perde forza avanzando, abbandonando il salotto per la strada dove il film precipita da qualche parte in fondo a un burrone. Uscita stremata da una lunghissima recessione, la Spagna rimane sullo sfondo, 'separata' e aliena ai personaggi che si mettono in scena. Dentro un vaudeville che gioca d'azzardo e sbanca il botteghino.
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Ok, lo ammetto, parto avvantaggiata poichè ho avuto modo di guardare il film in lingua originale circa un mese fa. Premetto che non sono un'intenditrice di cinema spagnolo, nè tanto meno conoscevo gli attori e la regista della pellicola, ma mi appaiono abbastanza evidenti i richiami Almodovariani, a partire dal susseguirsi di scene grottesche che portano lo spettatore&nbs [...] Vai alla recensione »
Con tutto il rispetto per il recensore,non capisco perché si debba a tutti i costi cercare dei parallelismi con registi,che non si possono assolutamente imitare o tra virgolette “ scimmiottare “Il film ha un suo percorso che può essere considerato,più o meno gradevole,per me vale la prima opzione,evidentemente in molti casi le recensioni possono apparire forzate.
Una cena e un morto. Ma forse non è morto... Che cosa non si fa per ottenere una parte (diciamo, un lavoro in generale, oggi) per un film. Incastrando un doppio gioco rivelato soltanto nel finale, con un colpo di scena poco colpo e molto "scena", l'autrice spagnola di "A mia madre piacciono le donne" tenta un mix tra Almodòvar, il vaudeville di Feydeau (l'inconfondibile vai e vieni) e il "cinema nel [...] Vai alla recensione »
Moglie dello sceneggiatore Angel, l'attrice frustrata Isabel organizza una cena in onore della star del cinema argentino Diego Peretti con l'obiettivo di convincerlo a interpretare un film. Partecipano alla serata, oltre al consorte della padrona di casa, la produttrice Susana (ex-moglie di Angel) e l'ex-marito di Isabel, assieme alla sua giovane e sexy nuova compagna.