Una specie di western ultraviolento di stampo tarantiniano mescolato con l'impianto di un road movie tradizionale (che però ci mette più del fumetto a innescarsi) su cui è stato spruzzato un po' di Breaking Bad - soprattutto per quanto riguarda certe atmosfere da provincia depressa del mid-west: in una parola sola è Preacher, la storia di un improbabile terzetto di amici letteralmente alla ricerca di Dio per massacrarsi a vicenda... probabilmente. La quarta e ultima stagione della serie tv tratta dai fumetti di Garth Ennis e Steve Dillon (qui co-produttori esecutivi) è disponibile su Amazon Prime Video a partire dal 5 agosto. La serie è stata sviluppata da Sam Catlin, Seth Rogen ed Evan Goldberg.

«Penso che la fine di Preacher sarà molto emozionante, è qualcosa di perfetto. Si tratta di un finale strano, che ricorda una resa dei conti tra due persone che hanno una questione in sospeso ma che pure si rispettano profondamente in un modo tutto strano»

Un giovane pastore protestante di nome Jesse Custer, responsabile della locale comunità religiosa in una squallida e dimenticata cittadina del Texas, è in piena crisi mistica: è un fumatore incallito con il vizio della bottiglia. A sconvolgergli la vita arriva un'entità superiore: nel suo corpo si installa infatti un'entità in fuga dal Paradiso che gli dona immensi poteri. A questo punto, Jesse decide di intraprendere un viaggio alla ricerca di Dio - fuggito a sua volta dal cielo dopo la nascita dell'entità - per capire cosa fare della sua vita, dei suoi poteri e di... Beh, quella cosa che lo abita. Lo accompagnano nel lungo, irto di pericoli e quasi infinito viaggio la sua ex fidanzata dal grilletto facile Tulip, una mezza pazza irresistibile, e il vizioso vampiro irlandese Cassidy.

Tratto da una serie a fumetti tra le più seminali degli anni 90, Preacher è un autentico pugno in faccia, metaforicamente parlando. Violento, corrosivo, spiazzante, cinico, talvolta blasfemo (meno del fumetto) e sempre sopra le righe ma non amare i personaggi è francamente impossibile. Dopo tre stagioni passate a seguire l'improbabile terzetto di protagonisti affrontare l'associazione Graal, un discendente diretto di Gesù Cristo, Adolf Hitler in persona, un angelo della morte che non fallisce un colpo chiamato Santo degli Assassini e molti altri personaggi che hanno segnato il racconto fin qui, siamo adesso di fronte al gran finale. L'atto conclusivo però non può che essere lo scontro definitivo proprio con Dio, come ci si aspetta fin dall'inizio: Jesse sarà all'altezza del confronto?

Il cast è compost da attori ancora solo relativamente famosi e da vecchi lupi di mare di lunga percorrenza nel mondo del cinema e delle serie tv. A guidare questo mix ci sono i tre attori principali: Dominic Cooper (il giovane Howard Stark di Captain America: il primo vendicatore e Agente Carter, visto anche in Mamma mia! - Ci risiamo) nei panni di Jesse Custer, Joseph Gilgun (Misfits, This is England, The Last Witch Hunter) in quelli di Cassidy e la tostissima Ruth Negga (Agents of SHIELD, World War Z, 12 anni schiavo) nelle vesti di Tulip O'Hare. Ian Colletti (Rake, Mohawk) presta il suo viso a Eugene "Arseface" Root e Graham McTavish (Outlander, Aquaman, Lo Hobbit) è il Santo degli assassini. Completano il cast Pip Torrens, Noah Taylor, Julie Ann Emery, Mark Harelik e infine Tyson Ritter.