Anno | 2016 |
Genere | Animazione |
Produzione | USA |
Durata | 75 minuti |
Regia di | Dash Shaw |
Attori | Lena Dunham, Alex Karpovsky, Louisa Krause, Matthew Maher, John Cameron Mitchell Maya Rudolph, Thomas Jay Ryan, Susan Sarandon, Jason Schwartzman, Reggie Watts, Adam Lustick, Margo Martindale, Jennifer Kim, Dan Lippert, Emily Davis (II), Erin Lackey, Emily Bolecek, Keith Poulson. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,47 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 15 marzo 2017
Un terremoto distrugge il circondario di una scuola superiore che finisce per galleggiare in mare, dove affonda lentamente. Al Box Office Usa My Entire High School Sinking Into the Sea ha incassato 15,2 mila dollari .
CONSIGLIATO NÌ
|
Gli adolescenti Dash e Assaf sono migliori amici e sono compagni di classe del secondo anno alla Tides High School. Insieme decidono di dar vita al giornale della scuola, pubblicato dall'amico comune Verti. Quando però Assaf e Verti stringono un'amicizia che sembra escludere Dash, questi s'infuria fino ad essere messo in isolamento nella struttura scolastica. È qui che si accorge di un tremendo problema dell'edificio scolastico costruito su una falda terrestre: con un semplice terremoto la scuola potrebbe collassare fino in fondo al mare. La sua previsione si dimostra giusta e la "catastrofe" ha luogo alla sprovvista di tutti quelli che non avevano ascoltato i suoi avvertimenti.
Lungometraggio d'animazione d'esordio del cartoonist californiano Dash Shaw, My Entire High School Sinking Into The Sea si presenta nella forma di una "college disaster comedy" adolescenziale pur essendo, di fondo, un buddy movie e un romanzo di formazione.
Se i due protagonisti sono determinati a "cambiare il mondo" con il proprio giornaletto liceale, non si rendono conto che sarà il mondo nel suo essere natura incontrollabile a cambiare loro e chi li circonda. Nato e cresciuto a Hollywood, il giovane regista ha dimestichezza tanto con il cinema classico dei generi americani quanto con i terremoti, e con il loro linguaggio; non deve dunque stupire che abbia affidato ai suoi protagonisti una storia a lui così famigliare, ben prestata alla trasposizione animata. È quest'ultima, infatti, ha destare il maggior interesse di un'opera pressoché modesta nell'insieme.
La messa in scena disegno/animata appare nella sua fantasiosa originalità, a partire da una sigla psichedelica e vivacissima: le figure bidimensionali e a tratti neri marcati si distanziano visibilmente dagli sfondi acquerellati che sembrano appartenere a un diverso genere grafico. Tale differenziazione incoraggia il movimento e l'attenzione sul racconto, di umore certamente politicamente scorretto se non addirittura anarchico.