Anno | 2014 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 91 minuti |
Regia di | Marco Maccaferri |
Attori | Stefano Annoni, Luca Bastianello, Eleonora Trevisani, Giovanni Battaglia, Giorgio Borghetti Maria Carpaneto, Francesca Cassottana. |
Uscita | giovedì 14 luglio 2016 |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,25 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 15 luglio 2016
La misteriosa storia di 19 persone nascoste e in fuga in un buco largo sei metri e lungo otto.
CONSIGLIATO NÌ
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Improvvisamente la guerra, senza sapere tra chi e perché. Un bimba scappa dopo aver perso entrambi i genitori e finisce in una buca dove trova un gruppo di diciannove persone.
L'esordio alla regia di un lungometraggio di Marco Maccaferri mescola la fantascienza post apocalittica al film corale. Tutti i personaggi sono costretti a rimanere in questa buca e a muoversi carponi per non essere colpiti dal misterioso robot D.A.D., c'è una terribile guerra in atto di cui nessuno sa nulla.
Vivendo per giorni così forzatamente insieme, in un momento tragico, tra i superstiti si instaurano varie relazioni: odio, amicizia, amore, gelosia vengono fuori e diventano la materia principale che viene messa in gioco lasciando sullo sfondo la guerra e il dramma. Ogni personaggio prende un pezzetto di spazio, tutti sono protagonisti, purtroppo tra cliché e frasi fatte. Il film non riesce a dare spessore a nessuno di questi personaggi, colpa anche dei dialoghi imbarazzanti che sembrano usciti dal doppiese e da attori che non proprio riescono a reggere il colpo.
Se l'intenzione (molto apprezzabile) è quella di portare un film che ha un impianto fantascientifico verso quello che si potrebbe definire un dramma da camera (nonostante siamo a cielo aperto), purtroppo il risultato è più che deludente. Gli effetti della guerra ricadono sull'individuo creando isteria, squilibrio, rabbia, ma un film come D.A.D. non riesce a rendere appieno le conseguenze che si vengono a creare soprattutto nella relazione con gli altri. Tutto questo viene qui esplicitato in pianti spasmodici degni delle interpretazioni di una soap opera e momenti che emulano le pellicole hollywoodiane del genere (pensiamo a Cube o a Saw), per non parlare della costruzione dei diversi personaggi che spesso sembra molto approssimativa e banale: la madre pazza e la figlia ribelle e disinibita, il ménage à trois degli ultracattolici che mette in campo la questione della poligamia e dell'eutanasia, più volte in sala ci si chiede il perché.
Il low budget, ma neanche troppo low visti gli effetti speciali come pioggia e sparatorie, non è sempre sinonimo di arte, in D.A.D. manca lo spessore e tutto diventa superficiale e costruito a tavolino. Il finale fiabesco poi è il colpo di grazia, soprattutto se si volesse cercare qualche spiegazione prettamente psicoanalitica che il titolo sembra voler suggerire.
D.A.D. disponibile in DVD o BluRay |
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