Il concerto si apre con il brano di Charles Ives The Unanswered Question. Espandi ▽
l concerto si apre con il brano di Charles Ives The Unanswered Question. In questa composizione, scritta nel 1906 (rivisitata nel 1908) il compositore mette in musica per sette volte "il perenne interrogativo dell'esistenza" attraverso l'uso della tromba. Ogni volta la ricerca di una risposta si fa più febbrile, fino al momento in cui il suono dei violini svanisce nel vuoto, senza che una risposta sia data. Recensione ❯
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Fin dai primi anni di attività la Filarmonica della Scala ha sistematicamente promosso il repertorio sinfonico italiano. Questo concerto include la prima esecuzione alla Scala della monumentale Seconda sinfonia di Casella: una pagina che documenta la ricchezza il cosmopolitismo della scena musicale italiana del 900. Respighi presentò una Prima Suite di Antiche danze e arie trascritte da originali per liuto nel 1917. L'esecuzione all'Augusteo di Roma, riscosse un caloroso successo che, indusse il compositore a licenziare, nel 1923, una Seconda Suite per orchestra, che fu ascoltata per la prima volta a Cincinnati nel 1924 e comprende quattro brani risalenti ai secoli XVI e XVII. Nel 1930 la multiforme e frenetica attività musicale di Alfredo Casella lo porta a fondare il Trio Italiano insieme al violinista Alberto Poltronieri e al violoncellista Arturo Bonucci, per cui scrive il Triplo Concerto. Per Bonucci scrive invece nel 1935 il Concerto op.58, una delle pagine concertanti più riuscite del Novecento italiano, in cui l'impostazione puramente neoclassica dei lavori precedenti si accende di tensioni moderniste debitrici in particolare a Hindemith. Testimonianza delle molteplici influenze che si intrecciano nell'opera del giovane Casella è la trascinante Seconda Sinfonia, un lavoro monumentale e appassionato che costituisce forse il più importante riflesso dell'opera di Gustav Mahler sulla musica italiana e accoglie echi di danza e ritmi militari in una costruzione di sicuro esito emotivo e spettacolare. Recensione ❯
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Simon Rattle dirige i Berliner Philahrmoniker; le voci sono quelle del Rundfunkchor di Berlino (ad eccezione di Roderick Williams) che si erano già esibiti ne La Passione Secondo Matteo di Sellar. Espandi ▽
Le Passioni di Johann Sebastian Bach - con i loro recitativi, arie e cori - contengono in senso stretto le componenti centrali di un'opera drammatica. Alcuni contemporanei di Bach giudicarono in realtà i componimenti eccessivamente melodrammatici, come evidenziato dal pastore sassone Christian Gerber nel resoconto sull'esecuzione de La Passione secondo Matteo del 1732: "Quando la musica teatrale ebbe inizio ognuno fu immerso nel più grande smarrimento, tutti si guardavano domandandosi 'Cosa ne sarà?' e un'anziana vedova della nobiltà esclamò 'Dio ci salvi, ragazzi miei! È come fossimo all'opera comica'. La storia della passione con la propria azione drammatica è evocata negli spettatori dal paesaggio immaginario in cui Gesù, Pietro, Pilato, gli Apostoli e il resto dei personaggi sembrano recitare come su di un palcoscenico. Recensione ❯
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Alla bacchetta del grande maestro coreano è affidata la direzione di due capisaldi del repertorio sinfonico viennese. Espandi ▽
Myung-Whun Chung, allievo ed assistente di Carlo Maria Giulini, omaggia con questo classico impaginato il grande direttore italiano di cui ricorre il centenario della nascita. Beethoven intraprese la composizione della Sinfonia n. 6 nell'estate del 1807, e la condusse a termine nel maggio 1808. La sinfonia è insolitamente costituita da cinque movimenti, ciascuno dei quali reca un'indicazione programmatica: con la Sesta Beethoven rilegge e supera il descrittivismo settecentesco sostituendolo romanticamente con una rappresentazione della natura attraverso il sentimento dell'uomo. Scritta tra il 1884 e il 1885 la Sinfonia n. 4 di Brahms è la penultima opera sinfonica del compositore: costituisce un edificio sinfonico di inaudita complessità culminante nel grandioso finale, un succedersi di 35 variazioni su un tema derivato dalla Cantata BWV 150 "Nach dir, Herr" di Bach, che allude scopertamente alla musica preclassica, e in particolare alla forma della passacaglia. Recensione ❯
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Due dei giovani interpreti più in vista nel panorama musicale internazionale danno vita a due partiture che oggi costituiscono momenti imprescindibili del repertorio concertistico. Espandi ▽
Il concerto diretto da Daniel Harding unisce un caposaldo del repertorio romantico, il concerto di Brahms, all'opera rivoluzionaria che ha spalancato le porte dell'era moderna in musica: la Sagra della Primavera di Stravinskij, che ha appena compiuto 100 anni. La prima esecuzione del Concerto in re minore, il 22 gennaio 1859 a Hannover, con Brahms appena venticiquenne al pianoforte, naufragò nell'indifferenza e nell'incomprensione. Il celebre incipit è affidato alla sola orchestra che presenta un tema assertivo e drammatico prima dell'entrata del pianoforte, cui non sono richieste prove di virtuosismo spettacolare ma un'integrazione piena nel complesso discorso orchestrale: un deciso passo avanti rispetto al protagonismo solistico in voga fino ad allora. La sagra della primavera, che alla prima parigina nel 1913 suscitò una vera e propria rissa tra conservatori e progressisti, evoca i riti primaverili della Russia pagana, culminanti nel sacrificio di una fanciulla costretta a danzare fino alla morte. La partitura semplifica gli aspetti melodici e armonici a vantaggio di una straordinaria invenzione ritmica e coloristica, che costruisce un paesaggio sonoro "barbarico" assolutamente nuovo e ancora oggi impressionante. Recensione ❯
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Timothy Brock accompagna due classici tratti dalla Carmen. Concerto, Italia2014.
MYMOVIES.IT N.D.
CRITICA N.D.
PUBBLICO 3.00
Timothy Brock accompagna due classici tratti dalla Carmen di Bizet. Espandi ▽
Proiezione dei film con esecuzione dal vivo in sincrono della colonna sonora:
CARMEN di Cecil B. DeMille (1915), con musica di Hugo Riesenfeld tratta dall'opera Carmen di Georges Bizet, restaurata da Timothy Brock.
A BURLESQUE ON CARMEN di Charles Chaplin (1915) con musica di Timothy Brock liberamente ispirata all'opera di Georges Bizet. Recensione ❯
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