Simon Rattle dirige i Berliner Philahrmoniker; le voci sono quelle del Rundfunkchor di Berlino (ad eccezione di Roderick Williams) che si erano già esibiti ne La Passione Secondo Matteo di Sellar. Espandi ▽
Le Passioni di Johann Sebastian Bach - con i loro recitativi, arie e cori - contengono in senso stretto le componenti centrali di un'opera drammatica. Alcuni contemporanei di Bach giudicarono in realtà i componimenti eccessivamente melodrammatici, come evidenziato dal pastore sassone Christian Gerber nel resoconto sull'esecuzione de La Passione secondo Matteo del 1732: "Quando la musica teatrale ebbe inizio ognuno fu immerso nel più grande smarrimento, tutti si guardavano domandandosi 'Cosa ne sarà?' e un'anziana vedova della nobiltà esclamò 'Dio ci salvi, ragazzi miei! È come fossimo all'opera comica'. La storia della passione con la propria azione drammatica è evocata negli spettatori dal paesaggio immaginario in cui Gesù, Pietro, Pilato, gli Apostoli e il resto dei personaggi sembrano recitare come su di un palcoscenico. Recensione ❯
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Il concerto si apre con il brano di Charles Ives The Unanswered Question. Espandi ▽
l concerto si apre con il brano di Charles Ives The Unanswered Question. In questa composizione, scritta nel 1906 (rivisitata nel 1908) il compositore mette in musica per sette volte "il perenne interrogativo dell'esistenza" attraverso l'uso della tromba. Ogni volta la ricerca di una risposta si fa più febbrile, fino al momento in cui il suono dei violini svanisce nel vuoto, senza che una risposta sia data. Recensione ❯
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Timothy Brock accompagna due classici tratti dalla Carmen. Concerto, Italia2014.
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Timothy Brock accompagna due classici tratti dalla Carmen di Bizet. Espandi ▽
Proiezione dei film con esecuzione dal vivo in sincrono della colonna sonora:
CARMEN di Cecil B. DeMille (1915), con musica di Hugo Riesenfeld tratta dall'opera Carmen di Georges Bizet, restaurata da Timothy Brock.
A BURLESQUE ON CARMEN di Charles Chaplin (1915) con musica di Timothy Brock liberamente ispirata all'opera di Georges Bizet. Recensione ❯
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Il concerto è diretto da Johannes Wildner e interpretato dal violinista e compositore tedesco-statunitense David Garrett. Espandi ▽
Johannes Brahms, Concerto per violino e orchestra in Re maggiore, op. 77.
Johannes Brahms, Sinfonia n. 1 in do minore, op. 68. Il concerto sarà preceduto da una breve conferenza introduttiva a cura di Giorgio De Martino. Recensione ❯
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Un concerto con il violoncellista italiano Mario Brunello. Concerto, Italia2014.
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Mario Brunello interpreta la musica di Leoš Janáek, Nikolaj Mjaskovskij e Antonín Dvoák. Espandi ▽
Leoš Janácek, Suite sinfonica da Jenufa.
Nikolaj Mjaskovskij, Concerto per violoncello e orchestra in do minore, op. 66.
Antonín Dvorák, Sinfonia n. 9 in mi minore, op. 95 (B. 178) "Dal nuovo mondo". Recensione ❯
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Andrea Battistoni, il nuovo talento italiano della musica classica. Concerto, Italia2014.
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Andrea Battistoni è uno dei giovani emergenti del panorama musicale internazionale e dirige l' Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice su musiche di Rossini, Verdi, Puccini e Mascagni. Espandi ▽
Andrea Battistoni è uno dei giovani emergenti del panorama musicale internazionale e dirige l' Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice su musiche di Rossini, Verdi, Puccini e Mascagni. Recensione ❯
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Due dei giovani interpreti più in vista nel panorama musicale internazionale danno vita a due partiture che oggi costituiscono momenti imprescindibili del repertorio concertistico. Espandi ▽
Il concerto diretto da Daniel Harding unisce un caposaldo del repertorio romantico, il concerto di Brahms, all'opera rivoluzionaria che ha spalancato le porte dell'era moderna in musica: la Sagra della Primavera di Stravinskij, che ha appena compiuto 100 anni. La prima esecuzione del Concerto in re minore, il 22 gennaio 1859 a Hannover, con Brahms appena venticiquenne al pianoforte, naufragò nell'indifferenza e nell'incomprensione. Il celebre incipit è affidato alla sola orchestra che presenta un tema assertivo e drammatico prima dell'entrata del pianoforte, cui non sono richieste prove di virtuosismo spettacolare ma un'integrazione piena nel complesso discorso orchestrale: un deciso passo avanti rispetto al protagonismo solistico in voga fino ad allora. La sagra della primavera, che alla prima parigina nel 1913 suscitò una vera e propria rissa tra conservatori e progressisti, evoca i riti primaverili della Russia pagana, culminanti nel sacrificio di una fanciulla costretta a danzare fino alla morte. La partitura semplifica gli aspetti melodici e armonici a vantaggio di una straordinaria invenzione ritmica e coloristica, che costruisce un paesaggio sonoro "barbarico" assolutamente nuovo e ancora oggi impressionante. Recensione ❯
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