Anno | 2013 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Susanna Nicchiarelli |
Attori | Margherita Buy, Susanna Nicchiarelli, Sergio Rubini, Lino Guanciale, Sara Fabiano, Anita Cappucci Scudery, Gabriele Spinelli Renato Carpentieri, Lina Sastri. |
Uscita | giovedì 10 gennaio 2013 |
Distribuzione | Fandango |
MYmonetro | 2,64 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 15 settembre 2020
Nel 1981 Lucio Astengo scompare nel nulla. Dopo 30 anni una delle sue figlie trova un vecchio telefono e compone il numero di casa. In Italia al Box Office La scoperta dell'alba ha incassato 47,4 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Caterina Astengo è una donna sospesa nella vita come nella professione. In attesa di vincere un concorso e di trovare una casa vive con un fidanzato svagato e sperimentatore. Da trent'anni Caterina e Barbara, la sorella più giovane ma altrettanto scordata, non hanno più notizie del padre, professore universitario scomparso e probabilmente rapito dalle Brigate Rosse nella Roma degli anni Ottanta. Alla morte della madre decidono di vendere la casa al mare dove sono stati felici per l'ultima volta tutti insieme e dove la loro infanzia si è interrotta per sempre. Nel fare l'inventario, Caterina nota che il telefono, staccato da anni, emette un segnale. Per gioco compone il numero della casa romana in cui è cresciuta e con sua grande sorpresa le risponde una bambina. Poche battute e Caterina comprende che quella voce è la sua, una voce di dodici anni colta una settimana prima della sparizione del padre. Ostinata a risolversi e a risolvere l'impasse della sua vita, avvia una fitta conversazione telefonica con la piccola Caterina, scoprendo accanto alla sorella l'alba di un giorno nuovo.
Il cinema di Susanna Nicchiarelli, alla sua seconda prova, ribadisce e genera un sentimento di purissima nostalgia, diffuso dentro una storia privata che alla maniera di Cosmonauta diventa una storia di tutti. La Storia di un Paese che la regista romana indaga attraverso i sentimenti e lo sguardo di una, due e tre bambine. La Luciana comunista di Cosmonauta, la Caterina e la Barbara di La scoperta dell'alba sono cittadine di un mondo imperfetto ai cui limiti mai potrebbero rassegnarsi. Perché nessuna accetta una verità costruita apposta per loro. Colte in un momento di immobilità, Caterina e Barbara ricominciano a muoversi nel mondo grazie a una telefonata, che smaschera il passato innescando una reazione. Dopo la perdita del padre, avvenuta trent'anni prima, le sorelle Astengo, straniate e stralunate, hanno scelto l'esilio, la sottrazione, si sono fatte da parte sperando in questo modo di mettere meglio a fuoco la vita. Portatrici di un caos calmo si sono chiamate fuori, negandosi una presenza indotta da un'assenza. Se la Caterina della Buy cataloga e mette in ordine, la Barbara delle Nicchiarelli rimanda e proroga, ancorandosi a un passato e a un 'grande sogno' affondato nel e dal terrorismo. Il decesso della madre le aprirà a una pienezza vitale, costringendole a recuperare in cantina (e nel cuore) i loro ricordi infantili, dove le immagini di un padre onesto, felice e sorridente cominciano ad apparire false e costruite. La figura paterna si rivela una mistificazione, la liturgia di una rappresentazione che il genitore cercava di dare di sé. Se per loro è evidentemente impossibile far rivivere chi non c'è più, le 'telefonate' alle proprie bambine interiori inchioderanno il padre, solleveranno la madre e riscatteranno le loro esistenze, svelando una verità tutt'altro che esemplare.
La scoperta dell'alba ricostruisce retroattivamente una testimonianza paterna individuando (e riconoscendo) un altro genitore e un altro Paese, che aveva smesso da tempo di credere alla luna e agli allunaggi, piombando nel terrore e frenando l'amore. Amore che riprende a scorrere dopo la rielaborazione e il congedo di un cattivo padre della nazione, di cui era comunque necessario raccogliere le tracce per produrne di nuove. Perché come il cinema della Nicchiarelli, le donne (e gli uomini) sono fatti di ricordi, come la nostra Storia siamo fatti di sogni e di piombo, di immaginazione e di sangue, di un'eredità che è stata trasmessa e che ritorna nella forma delle immagini, della memoria. Mai irrigidito in algide ricostruzioni d'epoca e tenuto sulle voglie vintage, La scoperta dell'alba trova nella sorellanza solidale la consapevolezza di non essere 'figli unici'. Il progetto di autarchia di Moretti e di fratellanza conflittuale di Luchetti resta idealmente (in)superato nel doppio fondo di una ventiquattrore.
LA SCOPERTA DELL'ALBA disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€10,99 | – | |||
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Non scrivo recensioni di mestiere e non so bene come si fa. Non ho ambizioni. Vado al cinema perché mi piace; ed è questa la prima volta che mi cimento. Se lo faccio è perché penso che il film di Susanna Nicchiarelli lo meriti. Tratto da un libro che, confesso, non avrei letto e non leggerò, la trama scorre leggera e veloce; senza drammi, eppure densa di conflitti, attese, irrisolti.
Visto in una sala semivuota il film, nei primi minuti, sembra promettere una storia avvolgente e affascinante, nuova nel suo taglio fantastico e azzardata nel mescolare un doloroso pezzo di storia del nostro paese con le suggestioni del tema della seconda possibilità nella vita. Peccato, davvero peccato, che le promesse sono disilluse man mano che il film noiosamente scorre: sembra [...] Vai alla recensione »
“La scoperta dell'alba” è un viaggio a ritroso nella memoria e nel ricordo, una rielaborazione interiore di un passato non del tutto metabolizzato dalle due protagoniste: la scomparsa del padre successiva all'assassinio da parte delle Brigate Rosse di un suo collega e amico. E nella ricorrenza del trentesimo anniversario da quella scomparsa, ormai adulte e con tutte [...] Vai alla recensione »
Film tratto dall'omonimo romanzo di Luca Veltroni in cui una quarantenne, non ancora propriamente professoressa presso l'Università, dopo la morte della madre, va alla ricerca delle motivazioni oscure che nella sua passata infanzia avevano causato la scomparsa del proprio padre, noto professore universitario, forse rapito dalle Brigate Rosse agli inizi degli anni '80. [...] Vai alla recensione »
Che la Nicchiarelli non fosse una regista di talento lo avevamo capito da Cosmonauta, film molto sopravvalutato per motivi oscuri ai non addetti ai lavori. Questo secondo film è la conferma di una scarsa predisposizione della "regista" verso un mestiere così difficile (mentre paradossalmente sembra più dotata per la recitazione).
Il ritorno nella casa al mare messa in vendita riaccende ricordi a cui non è stata data risposta. Un telefono riaccende la memoria e finalmente un immaginario all'altro capo del telefono risveglia le risposte cercate. Gli anni del terrorismo non hanno nessuna attinenza alla storia, è servito come appoggio per il racconto. Forse girato con poca convinzione ma il contenuto è [...] Vai alla recensione »
Perché la Buy e Rubini accettano di recitare in un film talmente immobile? Perché Susanna Nicchiarelli scrive e dirige film? Perché Veltroni insiste nello scrivere libri da cui é doveriso trarre sceneggiature? Perché Domenico Procacci ha dovuto produrre questa pellicola a dispetto del suo fiuto proverbiale per grandi successi?Molte domande e forse una sola risposta: la politica che entra amcira una [...] Vai alla recensione »
Margherita Buy interpreta Caterina Astengo, una ricercatrice di mezza età che insegna diritto del lavoro, la stessa materia che insegnava il padre scomparso anni prima. La madre è morta da poco e nel mettere a posto la casa al mare che ha deciso, insieme alla sorella di vendere, inizia un lungo viaggio nel suo passato e, soprattutto nel mistero della scomparsa del padre, realizzato [...] Vai alla recensione »
Come in un lentissimo giro di ruota del parco, dalla gioia di due bambine si sprofonda lentamente verso il buio del punto più basso dove il percorso senza orizzonte ti priva della luce del sole. Ma una disperazione non meritata mette in moto nuovamente la ruota sino a portare gli occhi a godere dell'alba di una verità consapevole e liberatoria. Veramente bello !! marsmeraldo
Domenica scorsa all'Intrastevere di Roma ho provato ha vedere questo film, ma la sala era piena ed ho dovuto riprovare il giorno dopo, lunedì. L'inizio del film è inusuale per ritmo ed intensità, e sono stato intrigato da questa storia, che mi ha descritto gli anni di piombo proprio come ricordo di averli vissuti, soprattutto nei particolari (l'alfettone marrone, l'aerobica, IL SIMON) Forse l'unica [...] Vai alla recensione »
Domenica sera all'Intrastevere a Roma non sono riuscito ad entrare nella piccola sala riservata a questo film, così ieri, complice il dliuvio, ci sono tornato peraltro trovando comunque avventori. L'inizio è girato e montato come non ricordo di recente in film di produzione nazionale, e poi lo sviluppo della storia è abbastanza avvincente da far rivivere gli anni '70 della mia infanzia con curiosità [...] Vai alla recensione »
Trent'anni dopo la scomparsa del padre, collega di un professore vittima del terrorismo, Caterina scopre un vecchio telefono, fa un numero che non c'è più ed entra in comunicazione con se stessa, o meglio con la bimba che era un tempo. Ha inizio una serie di surreali telefonate che sveleranno a Caterina, e a sua sorella Barbara, verità nascoste dolorose ma liberatorie.
Che cosa accade se da adulte si scopre all'improvviso che il padre amatissimo, idolo eroico dei sogni infantili non è la «vittima» che si è creduto fino a allora ma stava invece dalla parte dei «carnefici»? E questo, inevitabilmente, fa sì che anche i figli, le figlie in questo caso, fino allora vittime passino dall' altra parte. Ma quale? È su questa oscillazione ambigua che poggia La scoperta dell'alba, [...] Vai alla recensione »
Per quanto Susanna Nicchiarelli, per la sua opera seconda La scoperta dell' alba, abbia apportato variazioni e personalizzato il romanzo omonimo dal quale trae ispirazione (Rizzoli, 2006; sceneggiato con Michele Pellegrini), sano resta il nucleo che stava a cuore all' autore Walter Veltroni. Il quale in questo romanzo come nella sua precedente prova narrativa Senza Patricio collocava su sfondi di realtà [...] Vai alla recensione »
Cinema fantastico in Italia con le Br coinvolte? Strano ma vero conoscendo l'avversione crociana (nel senso di Benedetto Croce) diventata ostacolo al metafisico. Secondo film della Nicchiarelli, tratto dal romanzo di Veltroni (influenzato dal film Frequency) e dopo Cosmonauta, dal fascino così camp e alieno da rendere difficile non volergli bene. Due sorelle scorbutiche e dominatrici - manager musicale [...] Vai alla recensione »
1981, Roma: il prof. Tessandori cade sotto il fuoco delle BR tra le braccia del collega Lucio Astengo. 2011, le figlie di Astengo, Caterina (Margherita Buy) e Barbara (Susanna Nicchiarelli), mettono in vendita la casa al mare e partono i ricordi, legati alla sparizione del papà 30 anni prima: fu rapito dalle BR? Caterina compone sul vecchio telefono della casa al mare il numero di quella che fu la [...] Vai alla recensione »
Curioso, più appassionato che appassionante melò socialfamiliare, tratto dall'omonimo romanzo di Veltroni. Una storia che mescola passato e presente nel solco del fantastico, tra Brigate Rosse e corna coniugali. Certo che il su e giù nel tempo è davvero salutare: tra le sorelline dell'81 ci sono, a occhio, quattro o cinque anni di differenza. Che ovviamente dovrebbero permanere nel 20l1.
Susanna Nicchiarelli ha esordito nella regia nel 2008 con «Cosmonauta», film delizioso sul «mito sovietico» e sull'essere comunisti in Italia. Il secondo film, si sa, è sempre il più difficile e la regista non ha fatto nulla per facilitarsi la vita: ha scelto un romanzo di Walter Veltroni, La scoperta dell'alba, sapendo che tutti l'avrebbero attesa al varco.
Una (troppo) ricercata poesia del ricordo supporta la trasposizione del romanzo di Veltroni «La scoperta dell'alba» a cura della giovane Susanna Nicchiarelli. Prendendosi qualche notevole libertà rispetto alla pagina - a partire dalla trasformazione del protagonista maschile in una donna quarantaduenne - la regista romana incrocia i piani temporali del racconto (dalla cupa stagione del terrorismo ai [...] Vai alla recensione »
Il romanzo ispiratore è La scoperta dell'alba di Walter Veltroni (Rizzoli, 2006), ma la regista Susanna Nicchiarelli lo ha trasformato di molto e non per il meglio, cambiando di sesso il protagonista, che diventa l'universitaria Margherita Buy, e riempiendo la storia di inutili divagazioni. Resta il meccanismo di un vecchio telefono in bachelite che mette magicamente in contatto la donna con se stessa [...] Vai alla recensione »