Titolo originale | Jobs |
Anno | 2013 |
Genere | Biografico, |
Produzione | USA |
Durata | 128 minuti |
Regia di | Joshua Michael Stern |
Attori | Ashton Kutcher, Dermot Mulroney, Josh Gad, Lukas Haas, J.K. Simmons, Ron Eldard Ahna O'Reilly, John Getz, James Woods, Matthew Modine, Amanda Crew, Jeremy Shada, Lesley Ann Warren, Kevin Dunn, Elden Henson, Ronnie Gene Blevins, David Denman, Brett Gelman, Nelson Franklin, Clint Jung, Brad William Henke, Perla Haney-Jardine, Victor Rasuk. |
Uscita | giovedì 14 novembre 2013 |
Distribuzione | M2 Pictures |
MYmonetro | 2,44 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 2 settembre 2015
Film biografico che si concentra sulla giovinezza del fondatore di Apple Steve Jobs. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Razzie Awards, In Italia al Box Office Jobs ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 1,4 milioni di euro e 685 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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2001. Steve Jobs presenta a una riunione dello staff Apple un prodotto che rivoluzionerà il modo di ascoltare la musica: l'iPod. Primi Anni '70: Jobs è un giovane studente non refrattario all'uso di allucinogeni e alle esperienze mistiche in India ma anche dotato di un grande abilità nel trattare affari unito ad una sorta di sesto senso per intuire quali sono i progetti realmente innovativi in ambito informatico. A partire dallo sviluppo di un videogioco richiesto dalla Atari e realizzato grazie alla fondamentale collaborazione dell'amico d'infanzia Steve Wozniak, ha inizio la sua straordinaria carriera che viene seguita fino al 1994.
Non era certamente facile pensare di comprimere la complessa vita professionale e privata di Steve Jobs in un film della durata di poco superiore alle due ore. Così come non era semplice sfuggire a quella sorta di agiografia laica che ne ha accompagnato la scomparsa. È sufficiente ricordare la sua affermazione che più è stata citata: "A tutti i folli. I solitari. I ribelli. Quelli che non si adattano. Quelli che non ci stanno. Quelli che sembrano sempre fuori luogo. Quelli che vedono le cose in modo differente. Quelli che non si adattano alle regole. E non hanno rispetto per lo status quo. Potete essere d'accordo con loro o non essere d'accordo. Li potete glorificare o diffamare. L'unica cosa che non potete fare è ignorarli. Perché cambiano le cose. Spingono la razza umana in avanti. E mentre qualcuno li considera dei folli, noi li consideriamo dei geni. Perché le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo sono coloro che lo cambiano davvero."
Anche la sceneggiatura del film scritta da Matt Whiteley non se la lascia sfuggire ma conserva il grande pregio di mostrarci uno spaccato sufficientemente ampio della vita di un innovatore che, sono ancora sue parole, si sentiva in grado di 'toccare il cuore della gente' mentre nei rapporti personali mostrava un'aridità direttamente proporzionale alla genialità. Stern non ci risparmia l'egoismo di un giovane Steve che riceve un primo incarico da 5000 dollari e all'amico d'infanzia, di cui ha assoluto bisogno per realizzare il progetto, dice di averne ottenuti 700 da dividere in parti uguali. Grazie all'adesione anche fisica al personaggio da parte di Ashton Kutcher siamo costretti a confrontarci con una personalità capace di aprirsi al mondo spalancandogli concretamente le porte del futuro ma altrettanto pronta a calpestare amicizie e collaborazioni di lunga data (e a negare a lungo una paternità) per raggiungere i fini prefissi.
Biopic come questo non vogliono mettere in fila una serie di scene edificanti ma chiedono allo spettatore, che si è già fatta una propria idea del soggetto trattato, di rimettersi in gioco. Consapevole che anche in questo caso si tratta di un punto di vista parziale e soggettivo ma al contempo grato per la rinuncia all'unilateralità.
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Più volte nel corso del film un grande quadro ritraente Albert Einstein troneggia sopra il camino di casa Jobs, in un'immensa sala vuota. Sembra quasi un monito per Steve a dover fare sempre meglio, aspirare alla perfezione, creare qualcosa che lo faccia entrare nella storia. È il suo immenso ego a riempire quella casa che rappresenta la vita di un uomo tanto magnetico, quanto solo, [...] Vai alla recensione »
il film, nel suo complesso,. credo che piaccia. la fotografia e' molto bella, cosi' come il ritmo e' ben strutturato. la storia, e' ovvio' e' la biografia di Steven Paul Jobs, detto Steve. Senza voler usare accezzioni negative il film piu' che sulla vita di Jobs, per toccando alcuni aspetti della sua 'stronzaggme', para eslcusivamente del suo rapporto con la Apple. [...] Vai alla recensione »
Da giovane universitario brillante ma distaccato da tutto, il giovane Steve Jobs diventa rapidamente il leader di un team di elettrotecnici e, a stretto giro, il boss di una rampante azienda informatica (la Apple). La sua visione entusiasta e radicale è il motore del successo, ma lo porterà ad abbandonare i vecchi amici e in urto a un management legato a vecchi schemi industriali.
California, 2001. Steve Jobs (Ashton Kutcher) presenta con orgoglio allo staff della Apple la sua ultima creazione, un oggetto a quanto pare destinato a cambiare il mondo: l'iPod. Musica trionfale, standing ovation e sorrisi commossi. Comincia allora, come un gigantesco flashback, un biopic riassuntivo della vita del mitico inventore del PC, a partire dai turbolenti anni giovanili fino alle sanguinose [...] Vai alla recensione »
La caratteristica principale che distingue, da sempre, un prodotto Apple da quelli della concorrenza è il suo appeal, la sua precisione nei dettagli, nell'estetica e nella fruibilità che fa sì che il consumatore dimentichi che il prezzo è decisamente sopra la media. Ebbene, "Jobs", biopic parziale della vita di uno dei più grandi innovatori del XX secolo, [...] Vai alla recensione »
I film biografici rappresentano sempre qualcosa di particolare nel panorama cinematografico e questo, dedicato alla vita (parziale) di Steve Jobs, fondatore della Apple ma soprattutto inventore dell’I-Pod e dell’i-Phone e dell’ i-Pad lo è in modo particolare perché stiamo parlando dell’uomo che ha rivoluzionato il mondo della comunicazione.
Non so niente di mac/apple e non mi è mai interessata la sua filosofia "chiusa", dai primi Lisa agli iPhone. Io sono per gli open sourc , e il web per me equivale a condivisione e libertà. Sia nell'hardware che nel software, e nei sistemi operativi. Steve Jobs sarà un mito per la nicchia di clienti fedelissimi ma non è certo da prendere a modello come [...] Vai alla recensione »
La storia é piena di innovatori con caratteri spigolosi che andavano dritti alla meta; non erano capiti dai loro contemporanei e solo il tempo ha dato loro ragione. Nemo profeta in patria : apparentemente Steve è un incompreso , troppo geniale per i comuni mortali che sgobbano al posto suo,in realtà è un tantino stronzo( parcheggia sempre nel posto dei disabili) e [...] Vai alla recensione »
La caratteristica principale che distingue, da sempre, un prodotto Apple da quelli della concorrenza è il suo appeal, la sua precisione nei dettagli, nell'estetica e nella fruibilità che fa sì che il consumatore dimentichi che il prezzo è decisamente sopra la media. Ebbene, "Jobs", biopic parziale della vita di uno dei più grandi innovatori del XX secolo, non è un Mac, non è un iPhone e non è un [...] Vai alla recensione »
Il biografico è un genere che non lascia molti margini di manovra, o lo si affronta con tutta la personalità, la specificità e l’inventiva possibile o si rischia una deriva inarrestabile e implosiva, fra gli speronamenti dell’anonimato e del documentario. Proprio il documentario, con l’immediatezza, l’asciuttezza, la capacità di mettere a fuoco il soggetto e scomporlo per analizzarlo, può erodere lo [...] Vai alla recensione »
Joshua Michael Stern riesce a ricostruire in modo profondo e poetico la vita dell’uomo che ha cambiato il mondo con le sue idee innovative e rivoluzionarie. Quanti di noi vorrebbero avere la fortuna che ha avuto Jobs? Essere uno dei più potenti e famosi inventori del nostro millennio? Quanti vorrebbero disporre della sua genialità? Ma qual è il prezzo per dare “un [...] Vai alla recensione »
Accomunati dalla passione per l'elettronica, Steve Jobs e Steve Wozniak fondano la Apple in un garage della Silicon Valley. In pochi anni la società passa da pochi collaboratori a migliaia di dipendenti, e la forte personalità e il carisma di Steve Jobs la guidano in un mercato emergente e in continua mutazione. Quando le cose si mettono male però, è proprio [...] Vai alla recensione »
Film sulla biografia di Steve Jobs, il fondatore della Apple, di cui prende però principalmente in considerazione gli anni degli esordi (la seconda metà degli anni '70) della sua attività sino ai primi anni del duemila quando la suddetta società ha ormai acquisito una produzione ed una fama internazionali.
protagonista davvero eccellente, buona regia
La prima parte ha proprio il sapore pionieristico, la seconda e'... come dire 'a grandi linee e' andata piu' o meno cosi', ma forse non si poteva fare altrimenti. Comunque bello e da vedere.
Come tutti, o quasi, i films biografici anche questo fila via senza entusiasmare più di tanto ma forse la "colpa" è anche del compianto Jobs che, a parte qualche colpo di testa, pare non abbia pensato ad altro nella vita che al lavoro e la conseguenza è che il film ne esce piatto come un tavolo da biliardo dall'inizio alla fine e 128 minuti non sono pochi se [...] Vai alla recensione »
Il film scorre come scorrono le storie biografiche nei lungometraggi. Ben diretta e finemente realizzata. E noi? ....... Stiamo a guardare mentre intanto il mondo cammina cammina ......cammina. Ora le veline , ora l'acquazzone, ora la frana o la monnezza campana . Buon cinema in attesa che qualche cosa svegli le anime.
Manca metà della storia di Jobs, semplicmente.
Biografia, pressochè lavorativa, di Steve Jobs. Il film narra le vicende del noto genio informatico sin dagli inizi quando lavorava nella società di videogame Atari, per poi conoscere Steve Wozniak, anche lui genio informatico altrettanto visionario ma meno spavaldo di Jobs, che insieme daranno vita all'Apple. Ashton Kutcher è tale e quale fisicamente e come postura, e supera [...] Vai alla recensione »
UNA BANALE BIOGRAFIA DI STEVE JOBS, AVREBBE MERITATO DI PIU. NON VI E' PARTECIPAZIONE, UN GRAN MONDO AFFIDATO A GIOVANISSIMI, GLI ANNI PASSANO LASCIANDO POCHE TRACCE. IL MONDO DEL COMPUTER SI EVOLVE MA NON SE BE SEGUONO I PASSI E GLI SVILUPPI DI QUESTI 40 ANNI. MOLTO MODESTO.
Ho atteso molto questo film dopo avere divorato il libro e vissuto una straordinaria empatia con la vita di quest'uomo e le scelte che hanno accompagnato la su vita ma anche la mia, avendo visto nascere e crescere i pc proprio dall'inizio. Grande ammirazione per quest'uomo che stava dietro le quinte di un epoca che avanzava mentre di lui non si conosceva nulla fino dopo che è morto.
Solo il mito di Jobs può aver attratto qualche povero sfortunato a buttare i soldi per il biglietto del cinema... considerando la scarsezza dell'attore (che quando tentava di riprodurre la camminata di Jobs rasentava il patetico) e la mancanza di tensione in tutto il film io inviterei la famiglia di Jobs a chiedere i danni alla casa cinematografica che avuto il coraggio di fare scempio della [...] Vai alla recensione »
Mi e' piaciuto, non mi ha per niente annoiato, anzi avrei voluto pure un seguito sugli anni post 2001.
Il mito di Jobs, l’uomo che voleva che il futuro fosse come lui lo vedeva, vale anche per il grande schermo. La capacità d’innovazione dell’uomo lo ha reso un icona intoccabile, la sua capacità di comunicare alle gente le esigenze di una vita diversa rimangono nella storia; in questo film Michael Stern, sulla base della sceneggiatura di Matt Whiteley, cerca di [...] Vai alla recensione »
Il film in se scorre via decisamente lento,anche perche la storia di Steve Jobs è decisamente con pochi colpi di scena.La Apple viene rappresentata come una delle aziende piu rivoluzionarie del pianeta quando in realta ha sempre sfornato prodotti decisamente mediocri fino ai giorni nostri...Lo stesso Steve jobs che era un visionario,piu che alla qualita e alla profondita del prodotto,era davvero [...] Vai alla recensione »
Una grande delusione discende dal biopic impersonale e didascalico dedicato al Signore dell'Apple. «Jobs» segue il futuro inventore per vent'anni filati, dal periodo del college alla presentazione dell'iPod datata 2001 cercando d'evitare l'agiografia, ma finendo per banalizzare tutto a livello di un reportage di un magazine di seconda fila. Il difetto principale sta nel taglio dato alla personalità [...] Vai alla recensione »
Si parte nel 2001, quando il 46enne Steve Jobs nel tipico girocollo nero si appresta a presentare l' iPod, che avrebbe cambiato il modo di sentire musica, poi si riavvita indietro ripercorrendo vent'anni di vita del mitico imprenditore: lo svogliato semestre universitario al Reed College, la scoperta dell'India, la meditazione e gli allucinogeni, l'associazione con l'amico e genio informatico Steve [...] Vai alla recensione »
Due anni fa la morte di Steve Jobs generò una quantità di biografie, lette con avidità dagli adepti di un culto un po' settario. I quali attendevano come Babbo Natale questo primo "biopic" del loro idolo, ma ne sono rimasti delusi (nel primo weekend Usa il film ha ottenuto un misero settimo posto). Non a torto. Dopo un inizio in cui Jobs lancia l'iPod, nel 2001, la narrazione della vita dell'imprenditore [...] Vai alla recensione »
Biopic che si accontenta del ricordo fresco dell'uomo Apple che ha ribaltato l'universo informatico, diventando un guru per le nuove generazioni. Poco cinema, sceneggiatura lineare e piatta, racconto fragile e corrivo, tutto superficiale. Se si pensa a cosa ha fatto David Fincher con Zuckerberg in "The social network" si capisce il limite di un'operazione sostanzialmente inutile, dove anche Ashton [...] Vai alla recensione »
Noioso, superficiale e ripetitivo, il biopic su Steve Jobs sa di occasione persa. Kutcher, pur bravo a ripetere maniacalmente i gesti del fondatore di Apple, non riesce a restituire il lampo geniale degli occhi. Rispetto a The Social Network, questo sembra un film tv e neanche dei migliori. A volte più commedia che altro, esalta un'azienda piuttosto che un uomo.