amyblue
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martedì 4 settembre 2012
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..una leggenda.
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Anno 2012, arriva l'epilogo di una saga iniziata in sordina, sette anni or sono, cresciuta sugli allori e giunta ad una maturità che corrisponde anche alla sua morte programmata.
Nolan è un Michelangelo prezzolato, costretto a fare quello che può con le tavolozze che ha, un po' come il commissario Gordon nel precedente capitolo; gli studios bramano un cinecomic da spremere come un limone, i fan esigono tutto e niente, in molti dimenticano che il regista dipinge prima per se stesso e poi per gli altri non c'è nulla di dovuto nel suo tratto personale, neache quando lavora su temi sacri. La sostanza di questo terzo atto non è il cinecomic dalle venature autoriali, bensì un dramma d'essai in costume e mantello, esattamente come i due precedenti film, con le dovute differenze.
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Anno 2012, arriva l'epilogo di una saga iniziata in sordina, sette anni or sono, cresciuta sugli allori e giunta ad una maturità che corrisponde anche alla sua morte programmata.
Nolan è un Michelangelo prezzolato, costretto a fare quello che può con le tavolozze che ha, un po' come il commissario Gordon nel precedente capitolo; gli studios bramano un cinecomic da spremere come un limone, i fan esigono tutto e niente, in molti dimenticano che il regista dipinge prima per se stesso e poi per gli altri non c'è nulla di dovuto nel suo tratto personale, neache quando lavora su temi sacri. La sostanza di questo terzo atto non è il cinecomic dalle venature autoriali, bensì un dramma d'essai in costume e mantello, esattamente come i due precedenti film, con le dovute differenze. Il presente sembra non interessare a nessuno, ci sarà sempre chi butta uno sguardo alle spalle, così i personaggi divengono materia di scontro e paragoni, c'è chi da per spacciata Anne Hathaway, che sarebbe incapace di farci dimenticare il (presunto) fascino irraggiungibile delle Pfeiffer; c'è chi si accoda al gregge del commiato mediatico e blinda il Joker di Ledger (interpretazione magnifica ma nulla di più) contro gli assalti del nuovo villain Hardy/Bane. C'è invece chi si siede diligentemente in sala, dopo quasi un decennio di attesa e pone l'ultimo tassello alla comprensione di una trilogia che ha rovesciato come un guanto un genere cinematografico, ponendosi compatta come pietra miliare. Gli scivoloni sono stati molteplici sin dall'inizio, dalla penosa presenza di Katie Holmes in Begins, passando per dialoghi imbarazzanti e sospensione gratuita della logica, senza contare quello che esula dalle competenze del regista come il nostrano doppiaggio criminale (primo al mondo forse perchè in pochi doppiano i film?). Ultimo atto dunque ed un senso di capogiro alla fine della proiezione, un groppo in gola ed un barlume di gioia che scalda il cuore, sensazioni agli antipodi. Questa è la storia che doveva essere raccontata, questo il cast che doveva interpretarla, questo sarà l'unico Batman possibile nei secoli dei secoli. Non si era mai visto un supereroe messo in disparte per 3/4 della durata, un uomo fallito a tout court che prova a rimettersi in gioco per convincere ed autoconvincersi, nella migliore interpretazione di Christian Bale. Lavoro corale e muscolare di tutto il cast, tra cui brillano i soliti astri Oldman/Caine/Freeman, seguiti a breve distanza dal già citato Tom Hardy e da una ventata di freschezza, Anne Hathaway, la Selina Kyle più bella di tutti i tempi. Non catwoman, Selina Kyle. Colonna sonora grandiosa, fotografia di servizio contemporanea, ci sta. Tutto sommato risibili i difetti, in primis la sequenza dell'inno, registicamente parlando da brivido, ma l'autocelebrazione a stelle e strisce provoca ormai l'orticaria. Silenzio di tomba sul finale.Non resta molto da dire su quello che può essere certo ricordato come un gigantesco giocattolone per bambini troppo cresciuti ma chi ha avuto l'umiltà di restargli fedele, assurge a leggenda. Ben oltre i magnifici trionfi visivi di Burton, lontano anni luce dalle riduzioni irrispettose di Raimi. Questo vuole essere un omaggio ad un'opera nel suo splendore complessivo, a ciascuno dei tre pilastri portanti, perchè un dipinto non si giudica a pezzi.
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matteodis
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martedì 4 settembre 2012
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una degna conclusione per una fantastica trilogia
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Dopo il successo del "Cavaliere Oscuro", l'attesa era tanta per il capitolo conclusivo della trilogia di Batman diretta da Christopher Nolan, regista le cui capacità visionarie ed il talento narrativo lo hanno davvero portato ad essere uno dei migliori a livello mondiale.Il film si svolge otto anni dopo i fatti narrati nel capitolo precedente, dove Gotham City sembra vivere un periodo di pace senza aver bisogno dell'aiuto di Batman e di Bruce Wayne, recluso volontariamente nella sua tenuta lontano dal mondo. Tutto questo fino all'entrata in scena del mercenario in maschera Bane il cui piano di distruzione della città porterà Bruce a reindossare la maschera per tentare di salvare la città.
Se c'è una cosa che subito salta all'occhio di questo film è la sua completezza di generi cinematografici, che si intrecciano nelle vicende dell'uomo pipistrello: dall'action movie prevalente fino al drammatico/melodrammatico.
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Dopo il successo del "Cavaliere Oscuro", l'attesa era tanta per il capitolo conclusivo della trilogia di Batman diretta da Christopher Nolan, regista le cui capacità visionarie ed il talento narrativo lo hanno davvero portato ad essere uno dei migliori a livello mondiale.Il film si svolge otto anni dopo i fatti narrati nel capitolo precedente, dove Gotham City sembra vivere un periodo di pace senza aver bisogno dell'aiuto di Batman e di Bruce Wayne, recluso volontariamente nella sua tenuta lontano dal mondo. Tutto questo fino all'entrata in scena del mercenario in maschera Bane il cui piano di distruzione della città porterà Bruce a reindossare la maschera per tentare di salvare la città.
Se c'è una cosa che subito salta all'occhio di questo film è la sua completezza di generi cinematografici, che si intrecciano nelle vicende dell'uomo pipistrello: dall'action movie prevalente fino al drammatico/melodrammatico. D'altronde la forza ed il successo della trilogia "nolaniana" sono stati proprio quella capacità di saper rendere un eroe fantastico e apparentemente indistruttibile in modo logico, e soprattutto umano, cioè in grado di dubitare di se stesso come qualsiasi altra persona e soprattutto capace di sbagliare. Così come quella, dall'altro lato, di aver saputo rendere al meglio i "villain", dando loro, in tutta la più perfida malvagità, una logica coerente e coesa.
La storia scorre per più di due ore e mezza senza mai stancare, tra il susseguirsi di effetti speciali sorprendenti e lo svolgersi di una trama che si inizia a comprendere a pieno da dopo la metà del film ma che lascia spazio a colpi di scena e un finale in parte inaspettato.
Il film riprende molto dalla struttura narrativa del secondo capitolo, e ci regala un'interpretazione ottima di Christian Bale bravo nel ruolo di Batman/Bruce Wayne ad impersonificare al meglio le difficoltà sia fisiche che psicologiche del suo personaggio. Infatti, in questo capitolo più che nei precedenti, anche la resistenza fisica di Batman è messa duramente alla prova come conseguenza dell'allontamento eremita di Bruce Wayne, rimasto a mortificarsi e rimpiangere, privo di un'idea per la quale rialzarsi e lottare. Il suo viaggio verso una nuova rinascita culmina in quel salto impossibile, che gli regala la libertà, fondamentale per poter capire al meglio i propri poteri, le proprie responsabilità e poter ritrovare quella speranza, che in lui si era letteralmente spenta.
Di sicuro, questo terzo capitolo non annoia e tiene incollati fino alla fine.
Da notare l'interpretazione ispirata e davvero convincente di un Tom Hardy in continua ascesa. Il suo Bane è un degno avversario di Batman. Il bello del film è che questo personaggio non si dimostra essere un cattivo e basta, ma un personaggio a tutto tondo nascosto dietro quella maschera e quella voce: un uomo capace di atti puri come un gesto d'amore o una lacrima che, persino in un momento nevralgico, distoglie dalla storia e intenerisce, anche se solo per un momento.
Unica pecca di quest'ultimo capitolo: il finale troppo aperto a possibili seguiti. Non perchè dispiaccia ma solamente perchè, sicuramente, si rischierebbe di avere prodotti inferiori a questa trilogia, che rimarrà come una delle più innovative e sorprendenti degli ultimi anni.
Nota positiva: alla fine ci si chiederà sicuramente chi sia il miglior "villain", se il Joker del compianto Heath Ledger o il Bane di Tom Hardy.
E questa sarà una domanda che ci si porrà per molto tempo a venire.
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cleos
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martedì 4 settembre 2012
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dalla parte dei buoni o forse no
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Eccolo finalmente il capitolo ultimo della saga del Batman di Nolan. Chi avrebbe mai immaginato, me compreso, che da Batman Begins, il regista sarebbe arrivato ad una simile conclusione, snocciolando il protagonista prima in giustiziere (begins), poi in criminale ( the dark knight) e infine in un semplice uomo. Si, perchè il terzo capito è effettivamente l'anello che chiude la catena iniziata nel 2005, un bruce wayne che ancora non avevamo visto al cinema, indifeso e impaurito che guarda inerme la distruzione di Gotham da parte del cattivo di turno, Bane. Un uomo che riconoscendo i suoi limiti, sia come Bruca Wayne rinchiudendosi nel suo castello per otto anni, che come simbolo, Bane è effetivamente il più forte, diventa obligato a chiedere aiuto dapprima alla conturbante ladra Selina Kyle, poi all'ardimentoso poliziotto Blake e infine all'intero corpo di polizia di gotham, per riuscire a dare un briciolo di speranza all'ormai spacciata città.
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Eccolo finalmente il capitolo ultimo della saga del Batman di Nolan. Chi avrebbe mai immaginato, me compreso, che da Batman Begins, il regista sarebbe arrivato ad una simile conclusione, snocciolando il protagonista prima in giustiziere (begins), poi in criminale ( the dark knight) e infine in un semplice uomo. Si, perchè il terzo capito è effettivamente l'anello che chiude la catena iniziata nel 2005, un bruce wayne che ancora non avevamo visto al cinema, indifeso e impaurito che guarda inerme la distruzione di Gotham da parte del cattivo di turno, Bane. Un uomo che riconoscendo i suoi limiti, sia come Bruca Wayne rinchiudendosi nel suo castello per otto anni, che come simbolo, Bane è effetivamente il più forte, diventa obligato a chiedere aiuto dapprima alla conturbante ladra Selina Kyle, poi all'ardimentoso poliziotto Blake e infine all'intero corpo di polizia di gotham, per riuscire a dare un briciolo di speranza all'ormai spacciata città. Senza dimenticare il commisario Gordon, visibilmente combattuto dal senso di colpa (the dark knight) e provato da una compromessa carriera, che cerca il proprio riscatto morale combattendo in maniera parallela e nello stesso tempo distante al supereroe, l'esercito che Bane è riuscito a costruire e che nel frattempo ha messo sotto assedio Gotham. In questo film il vero protagonista non è Batman ne Bruce Wayne, ma è proprio Bane (la maschera che copre un terzo del volto dell'attore Tom Hardy, non rappresenta un ostacolo per dimostrare le sue doti di ottimo attore,in una scena di lotta nel finale ad es. la rabbia viene rappresentata con le vene sulla fronte) imponente mercenario che suo malgrado viene preso, quasi come mito da Wayne, quando scopre la leggenda che lo precede. E Alfred? beh stavolta Alfred, rappresenta quello che nella vita a Wayne è mancato di più e cioè un padre, o quasi. E' un Alfred che non asseconda più l gesta del super-eroe con battutine taglienti, ma lo contrasta moralmente a tal punto da lasciarlo solo. Tutto raccontato in uno storyboard, che magari farà dei salti temporali inaspettati, ma che viene ricompensato in pieno da una colonna sonora spinta all ennesima potenza e le circa 2ore e 40min, passano abbastanza alla svelta. La trilogia di nolal si chiude solo nel finale con quello che forse sembra essere il vero segreto del film, ma se si è attenti qualcosa trapela già a metà pellicola.
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dave grillo
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martedì 4 settembre 2012
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la fine del cavaliere oscuro (?)
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E dopo "Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno" posso dire di aver assistito ad una delle trilogie più belle del cinema. Batman... chi è Batman? ormai anche Bruce Wayne chiede chi sia, che fine abbia fatto. Sono passati ben 8 anni da quando Joker con la sua follia terrorizzò Gotham City ( compresa la mafia). Secondo la testimonianza di Jim Gordon, accordatosi con Batman, Harvey Dent è morto proprio a causa dell'uomo pipistrello. La città è per ora in pace, non è più tempo di guerra, ancora per poco. Bruce Wayne stavolta avvolto davvero nell'oscurità, prova a riprendere il costume. Eh già... solo il "costume".
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E dopo "Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno" posso dire di aver assistito ad una delle trilogie più belle del cinema. Batman... chi è Batman? ormai anche Bruce Wayne chiede chi sia, che fine abbia fatto. Sono passati ben 8 anni da quando Joker con la sua follia terrorizzò Gotham City ( compresa la mafia). Secondo la testimonianza di Jim Gordon, accordatosi con Batman, Harvey Dent è morto proprio a causa dell'uomo pipistrello. La città è per ora in pace, non è più tempo di guerra, ancora per poco. Bruce Wayne stavolta avvolto davvero nell'oscurità, prova a riprendere il costume. Eh già... solo il "costume"... perchè sembra che l'unico significato sia quello, indossare un arma per combattere, non per chi ama, non per il suo popolo, ma semplicemente per ritornare in azione. E tutto ciò comincia dall'arrivo di questa gatta ladra, Selina Kyle ovvero Catwoman. Catwoman non è di certo comparsa così, cosa c'è dietro? un complotto. Si! un complotto terroristico... l'arrivo di questo temibile terrorista, Bane, riporterà Gotham City nel caos totale. Caos è poco, perchè si scatenerà una vera guerra. E ricordate quando il mitico Joker parlava di anarchia? Sarà Bane che porterà l'anarchia totale nella città! insomma... un proprio e vero dittatore. Le conseguenze saranno terribili. Leggendo molte recensioni del film, mi sono accorto che ci sono persone che lo definiscono un capolavoro e chi no. Io lo definisco capolavoro. E non capisco come si possa dire che sia il film meno riuscito tra i tre. Trovo che Batman Begins sia molto più cupo ed è un epilogo meraviglioso, è l'unico film di Batman che fa capire alla perfezione il trauma infantile di Bruce Wayne. Ma riguardo le scene d'azione e l'interpretazione di Batman, lasciavano desiderare. Qui Batman non è più quel Cavaliere Oscuro che agisce nel buio? è proprio quello che vuole far capire Christopher Nolan. Non trovo che sia un film sopravvalutato dai fan di Nolan... io sono un fan della saga de "Il Cavaliere Oscuro", non un fan di Nolan (figuratevi che non ho visto ancora altri sui film) e definisco questa pellicola un CAPOLAVORO. Okay, lati negativi ce ne sono e non starò a elencarni. Ed è leggermente al di sotto del secondo capitolo, sopratutto per la mancanza del povero scomparso Heath Ledger (Joker). Ma come capitolo finale è stato pazzesco, combattimenti spettacolari, pazzesco a livello cinematografico e ricco di colpi di scena. Per finire...collegandomi al mio titolo... è davvero la fine del CAVALIERE OSCURO? forse ci sarà un gran colpo di scena da parte di Nolan, speriamo. Se non è così...bhè... THANKS NOLAN!
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critico italiano
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martedì 4 settembre 2012
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azione: chaos and power
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Nonostante quattro stelle vanno messe anche a The Dark Knight Rises, va detto che The Dark Knight è decisamente superiore sotto molti aspetti. Probabilmente una grande fetta di merito va al grande Ledger, la cui interpretazione non ha precedenti (con tutto il rispetto per il grandissimo e da me veneratissimo Nicholson) e grazie alla quale il film The Dark Knight acquisisce una grandezza ed un fascino pari a poche altre. Non limitiamo il tutto alla sola recitazione però: non sono esperto al riguardo però la regia mi è sembrata migliore nel precedente film. La tecnica utilizzata per girare le scene e microerrori presenti in esse, nonostante son piccolezze che non andrebbero neanche contemplate in altri film, crea però una differenza tra le due pellicole.
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Nonostante quattro stelle vanno messe anche a The Dark Knight Rises, va detto che The Dark Knight è decisamente superiore sotto molti aspetti. Probabilmente una grande fetta di merito va al grande Ledger, la cui interpretazione non ha precedenti (con tutto il rispetto per il grandissimo e da me veneratissimo Nicholson) e grazie alla quale il film The Dark Knight acquisisce una grandezza ed un fascino pari a poche altre. Non limitiamo il tutto alla sola recitazione però: non sono esperto al riguardo però la regia mi è sembrata migliore nel precedente film. La tecnica utilizzata per girare le scene e microerrori presenti in esse, nonostante son piccolezze che non andrebbero neanche contemplate in altri film, crea però una differenza tra le due pellicole. Va detto però che è il fiero discendente.
Scena migliore: tante e troppe da considerare, inoltre più ne pensi più sei indeciso. Ci sono scene commoventi di gran valore, come l'abbandono di Alfred o lui stesso di fronte alla lapide di Bruce. C'è il colpo di scena della figlia di Ra's Al Ghul e la vera identità dell' "innocente".C'è tutta la scena iniziale degli aerei. Qualsiasi si considera c'è da dire che sono grandi scene.
Scena peggiore: Alcune scene un pò inutili che potevano essere tolte per snellire le due ore e quaranta minuti di film. Nessuna in particolare comunque.
Grafica: ottima come sempre, anche se un pò troppa computer grafica è stata utilizzata, al contrario dei precedenti, più semplici e quindi più "cupi".
Giudizio finale: non si può dire che è un brutto film, i punti deboli sono veramente pochi e sarebbe ridicolo fare troppa leva su quelli. C'è da dire che un punto a sfavore è la durata del film, che per quanto possa stare bene agli appassionati, agli occasionali può essere solo un pò esagerato.
Quattro stelle meritatissime.
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lety kant
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lunedì 3 settembre 2012
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il cavaliere oscuro - l'epico ritorno per l'addio.
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Come poteva essere altrimenti, un film diretto e sceneggiato da quel grande maestro, che è Christopher Nolan? Autore di capolavori cinematografici, tra gli ultimi "Inception" e "The Prestige", Nolan riesce a portare sullo schermo le sensazioni di un uomo, e non di un supereroe, che deve ancora venire a patti con la sua realtà, consumato interiormente da sensazioni dilanianti. Bruce Wayne è un uomo, la quale vita ormai è sorretta solo su un bastone che sembra trasportare il peso dei ricordi, un uomo che ha appeso maschera e mantello, per dilaniarsi nel disperato addio della sua amata, e pagando colpe che non ha commesso. Batman ha bisogno di reinventarsi, di trovare quello spiraglio di luce che è lì, in fondo al tunnel, da qualche parte.
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Come poteva essere altrimenti, un film diretto e sceneggiato da quel grande maestro, che è Christopher Nolan? Autore di capolavori cinematografici, tra gli ultimi "Inception" e "The Prestige", Nolan riesce a portare sullo schermo le sensazioni di un uomo, e non di un supereroe, che deve ancora venire a patti con la sua realtà, consumato interiormente da sensazioni dilanianti. Bruce Wayne è un uomo, la quale vita ormai è sorretta solo su un bastone che sembra trasportare il peso dei ricordi, un uomo che ha appeso maschera e mantello, per dilaniarsi nel disperato addio della sua amata, e pagando colpe che non ha commesso. Batman ha bisogno di reinventarsi, di trovare quello spiraglio di luce che è lì, in fondo al tunnel, da qualche parte. E lo fa, come ci ha abituati: magistralmente. Il perfido mercenario Bane invade la quasi rischiarata Gotham per iniettarne del veleno, affinchè marcisca, mentre un nuovo personaggio appare all'orizzonte: Selina Kyle, alias Catwoman. Anne Hathaway, riesce ad indossare la psicologia di un personaggio in maniera quasi metodologica, facendoci dimenticare chi l'ha preceduta, perchè qui Catwoman, non è una gatta morta (e si scusi il gioco di parole), che si diverte a rubare gioielli, ed è attratta come una gazza ladra da tutto ciò che luccica, qui Selina Kyle, è una donna con un passato da dimenticare, e un futuro da ricostruire, e lo fa con classe, stile ed eleganza innata. Un cast di premi Oscar (vedi Marion Cotillard, Michael Caine, Bale stesso, e Morgan Freeman), e tanti altri come la Hathaway, ma anche un profondo e sensazionale Joseph Gordon - Lewitt, maestro nell'interpretazione dell'agente Blake prima, e di Robin poi. E tra colpi di scena inimmaginabili, sensazionali, che solo tre ore di un capolavoro possono descrivere, si giunge all'epilogo, con quel fungo atomico che ci ricorda così tanto la nostra società, afflitta da una luce malata. Batman è l'eroe di cui ogni società avrebbe bisogno, non per il mantello e la sindrome da paladino della giustizia, ma per la lealtà, la costanza e il senso del dovere che animano il suo essere.
Perchè Gotham non è mai stata così vicina a noi.
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glenn_glee
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lunedì 3 settembre 2012
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pretenzioso
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Allora, qui si rischia di non dare giustizia a un film che è comunque ben fatto o di non dargliene affatto, visto che molti lamentano un peggioramento rispetto al secondo episodio e altri gridano al capolavoro. Personalmente vado più per la prima opzione. Il Cavaliere oscuro è un film impeccabile a livello visivo, ben costruito, con degli effetti speciali impressionanti e al contempo originali, ci sono delle sequenze(come quella iniziale sull'aereo, o l'esplosione dei ponti di gotham e del campo da football) che lasciano davvero lo spettatore a bocca aperta. Il problema principale è la trama, dilungata troppo, quando alcune parti potevano essere condensate, invece di essere trascinate all'infinito dando noia a chi guarda, e soprattutto questo film cerca di essere molto più di quello che è.
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Allora, qui si rischia di non dare giustizia a un film che è comunque ben fatto o di non dargliene affatto, visto che molti lamentano un peggioramento rispetto al secondo episodio e altri gridano al capolavoro. Personalmente vado più per la prima opzione. Il Cavaliere oscuro è un film impeccabile a livello visivo, ben costruito, con degli effetti speciali impressionanti e al contempo originali, ci sono delle sequenze(come quella iniziale sull'aereo, o l'esplosione dei ponti di gotham e del campo da football) che lasciano davvero lo spettatore a bocca aperta. Il problema principale è la trama, dilungata troppo, quando alcune parti potevano essere condensate, invece di essere trascinate all'infinito dando noia a chi guarda, e soprattutto questo film cerca di essere molto più di quello che è. Nolan è stato evidentemente ispirato dagli ultimi eventi(Occupy Wall Street), infatti oltre ai problemi esistenziali di Wayne(depresso e ammosciato più che mai) , inserisce anche la rivolta dei poveri contro i ricchi, perdendo però il contatto con la realtà della storia di Batman. Bane è un cattivo decisamente inferiore rispetto a Joker, meno originale, inquietante e pericoloso, fa paura solo per la voce e il fisico, manca di quello sprizzo di follia che rendeva il magnifico Joker di Ledger assolutamente imprevedibile. L'antagonista risulta male caratterizzato, una specie di incrocio tra il pazzo Joker( come lui è mosso da una causa ben più importante della ricchezza) e un rivoluzionario politico stile V per Vendetta, risultando confuso e fuori luogo. Insomma Batman e Bane non sembrano essere i protagonisti carismatici che ci si aspetta e indigesto è anche il giovane poliziotto John Blake interpretato da Gordon-Levitt, mentre interessante è la Catwoman interpretata da un sicura e sexy Hathaway e il capo della polizia James Gordon di un ottimo Goodman. Nolan non si è limitato a creare un Batman più dark e profondo e una storia più complessa e moderna rispetto agli altri adattamenti, ma ha cercato anche di parlare di politica e di problemi sociali, senza però dare il risultato sperato, ma anzi rendendo la storia confusa ed esageratamente drammatica. La pomposità dell'arringa di Bane nel momento in cui occupa ufficialmente Gotham è un esempio del tentativo(mal riuscito) di dare un taglio attuale alla pellicola. Insomma, Il Cavaliere oscuro è un ottimo prodotto a livello formale, assolutamente impeccabile, ma che lascia molto a desiderare nel contenuto. Mi sembra che Nolan abbia fatto il passo più lungo della gamba.
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paolo32
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lunedì 3 settembre 2012
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mah
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Attenzione spoiler!! se non avete visto il film non leggete, o fatelo a vostro rischio e pericolo...:) inizio col dire che questa recensione si attirerà molti voti negativi, come altre che esprimono pensieri simili al mio...ma tant'è...se volete una mia opinione il film nel complesso è davvero godibile, e si meriterebbe anche 4 o addirittura 5 stelle, ma.
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Attenzione spoiler!! se non avete visto il film non leggete, o fatelo a vostro rischio e pericolo...:) inizio col dire che questa recensione si attirerà molti voti negativi, come altre che esprimono pensieri simili al mio...ma tant'è...se volete una mia opinione il film nel complesso è davvero godibile, e si meriterebbe anche 4 o addirittura 5 stelle, ma...purtroppo Nolan con questo terzo capitolo si è un po' tirato la zappa sui piedi. Il film non è molto legato agli episodi precedenti, se anche non avete visto i primi due capitoli potrete comunque (e forse anche di più rispetto a chi li ha visti) godervi un bel film, che ripeto, merita senza dubbio di essere visto. In compenso per chi ha visto i primi due film ci sono alcune chicche davvero carine (vedere chi è il giudice del nuovo tribunale di gotham è stato fantastico)...ma come dicevo c'è un grosso ma...mentre nei primi due film l'attenzione a mantenere un livello di verosimigliaza era stato alto, in questo film si dà troppo adito a scene palesemente inverosimili. Certo, non si può pretendere che un film su un super eroe sia verosimile al 100%, ma a tutto c'è un limite. Soprattutto dopo che il pubblico era stato "viziato" dal tenore dei primi due episodi. Purtroppo durante i 160 minuti di film ci sono fin troppe scene che rasentano quasi il ridicolo...a partire dal C-130 che traina un'altro aereo in volo senza nemmeno inclinarsi, fino al super cattivo che non fa neanche una piega dopo essere stato preso a pugni e calci in faccia (nemmeno stessimo guardando un incontro di wrestling della WWE.....), insomma, scene che mi sarei aspettato in un film come I Mercenari 2, non da quello che si prospettava come un capolavoro. Ma ecco la seconda nota dolente...il cattivo...l'idea (e il colpo di scena finale, stupendo) in sè è senza dubbio buona, ma la recitazione non brilla di certo, e il doppiaggio fa a dir poco pena (per usare un eufemismo)...come ho detto prima, è di sicuro un film godibile, ma sinceramente mi aspettavo di più per la conclusione di una trilogia che era partita davvero bene ed era continuata anche meglio...comunque non mancano gli aspetti positivi: una catwoman con una personalità forte e intrigante, colpi di scena che svelano particolari su personaggi dei film precedenti e scene davvero esaltanti (come la carica degli agenti contro l'esercito dei cattivi). Il tutto incorniciato in un'atmosfera di completa anarchia che Nolan è riuscito a ricreare in maniera devvero ottima, che a tratti mi ha ricordato quasi una rivisitazione della rivoluzione francese in salsa post apocalittica. Buono anche il contrasto interiore di Bruce, diviso tra il dolore della recente perdita e il tentativo di tornare a vivere e di far tornare a vivere l'eroe di cui la città ha bisogno, ora più che mai. Insomma, in conclusione: una pellicola comunque bella, ma che si è bruciata la possibilità di essere il capolavoro conclusivo che la saga si meritava.
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[+] hai ragione...
(di superkilobaid)
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giovius
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lunedì 3 settembre 2012
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il cavaliere deludente
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Il film è stata a mio parere una delusione. Rispetto al secondo Batman è risultato molto lento e i passaggi molto confusionari. Batman entra in azione solo alla fine del film, quando la noia ormai ha preso il sopravvento.
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dark knight
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lunedì 3 settembre 2012
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batman, "normal" eroe.
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Bisogna innanzitutto dire che i quattro anni di attesa rispetto al precedente "Cavaliere Oscuro" hanno creato tra i funs un attesa spasmodica che ha esasperato fin troppo le aspettative, comunque sostanzialmente mantenute. Che la portata principale de "il ritorno del cavaliere oscuro" sarebbero stati gli effetti speciali lo si nota nelle primissime battute del film, quando l'antagonista principale Bane sabota in modo spettacolare l'aereo su cui è prigioniero. Ciò che salta subito all'occhio sono anche le azzeccatissime colonne sonore, dense di adrenalina, nonché il montaggio della pellicola, con ogni probabilità girata con telecamere di primissima qualità e che giustificano l'altissimo budget di produzione.
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Bisogna innanzitutto dire che i quattro anni di attesa rispetto al precedente "Cavaliere Oscuro" hanno creato tra i funs un attesa spasmodica che ha esasperato fin troppo le aspettative, comunque sostanzialmente mantenute. Che la portata principale de "il ritorno del cavaliere oscuro" sarebbero stati gli effetti speciali lo si nota nelle primissime battute del film, quando l'antagonista principale Bane sabota in modo spettacolare l'aereo su cui è prigioniero. Ciò che salta subito all'occhio sono anche le azzeccatissime colonne sonore, dense di adrenalina, nonché il montaggio della pellicola, con ogni probabilità girata con telecamere di primissima qualità e che giustificano l'altissimo budget di produzione. Premesso questo, è doveroso ricordare che, addentrandosi nella storia, ci si accorge col passare dei minuti di avere di fronte un Batman diverso rispetto ai precedenti, molto più umano in tutti i suoi limiti ( fisici e psicologici ) e quindi molto più normale. Il non riuscire, in pratica per tutto il film, a tener testa al nemico pubblico numero uno lascia un po' delusi tutti quei funs che si aspettavano un Batman in grande spolvero per l'ultimo capitolo della trilogia. Il film offre infatti, a parte qualche scazzottata, pochi confronti diretti tra i protagonisti. Detto dell'alta qualità degli effetti speciali, non mancano sicuramente tanti aspetti più che positivi inerenti ai personaggi: primo tra tutti la scelta di Bane nel ruolo del cattivo che non fa mai rimpiangere l'ingombrante eredità del Joker di Ledger, o dell'accattivante Cat-woman, interpretata dalla bellissima Anne Hathaway, che ricorda nell'ironia e nella sfrontatezza l'Angelina Jolie dei tempi migliori.
La carenza di vera azione viene abilmente compensata dalle abbondanti scene di drammaticità, strettamente legate ai trascorsi di vita dei vari personaggi. Forse un po rischioso, oltre che inusuale per un film di questo genere ma che alla fine lasciano allo spettatore qualcosa di concreto da un punto di vista morale. Mai come in quest'ultimo capitolo della saga, Cristopher Nolan lancia in modo tanto esplicito messaggi di ordine etico e sociale. Innanzitutto, vienesubitomesso in evidenza l'estenuante lotta di classe tra l'onestà, nonchè l'ingenuità del proletariato e la corruzione dell'alta borghesia.Inoltre, se nel capitolo precedente Nolan aveva voluto mettere in evidenza l'equità del caso, qui è il ruolo del destino, di cui ognuno di noi è attore e regista, a tenere banco.
Dal messaggio finale in cui il bene trionfa sul male e Batman raggiunge l'obiettivo cardine di tutta la trilogia, ossia diventare un simbolo di bene da imitare, ci si rende conto che si ha di fronte l'ultima fine di una saga che mai prima che con Nolan, aveva assunto un così forte carattere sociologico.
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