Anno | 2012 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Giappone |
Durata | 160 minuti |
Regia di | Shuichi Okita |
Attori | Kengo Kora, Yuriko Yoshitaka, Sôsuke Ikematsu, Ayumi Ito, Gou Ayano, Aki Asakura Mei Kurokawa, Tasuku Emoto, Aimi Satsukawa, Keiko Horiuchi. |
Tag | Da vedere 2012 |
MYmonetro | 3,55 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 3 aprile 2013
Ambientato nel 1980, la storia di Yonosuke Yokomichi e della sua fidanzata Shoko Yosano.
CONSIGLIATO SÌ
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Yokomichi Yonosuke è un ragazzo semplice e positivo, che porta un nome degno di un comico, tale da suscitare ilarità appena viene pronunciato; non ha particolari ambizioni nella vita né sembra rifletterci attentamente o pianificare quel che lo attende. Vive alla giornata, con il sorriso sulle labbra, senza porsi troppe angosce né domande esistenzialiste. Dopo il saggio boscaiolo di The Woodsman and the Rain, Okita Shuichi infonde vita a un altro personaggio che si muove ai confini della società, che può sembrare un emarginato per alcuni o un amico sincero per altri. Ma se del tocco delizioso di Okita, sapiente mix di stranezza nipponica e sensibilità agrodolce, già si sapeva, è una sorpresa scoprirlo capace di un simile prodigio narrativo, in un film che scorre con la placida e incessante tranquillità di un ruscelletto ma in cui niente è lasciato al caso, né nell'incastro temporale delle sequenze di raccordo né tantomeno nell'apparente casualità con cui avvengono incontri e abbandoni.
Yonosuke è protagonista e insieme tessuto connettivo di una storia che acquisisce forza anche e soprattutto quando la soggettiva cambia e Yonosuke diviene oggetto dei (pre)giudizi di personaggi e, naturalmente, degli spettatori insieme a loro. Talora quasi circuito o usato, anche in buona fede, alla stregua di un Forrest Gump, Yonosuke non suscita mai sentimenti di compassione per una sua presunta diversità, bensì di empatia per un uomo semplice - così raro in Giappone, così raro in tutto il mondo e specialmente negli anni '80, filosoficamente antitetici allo spirito di Yonosuke - che ricopre un ruolo così straordinario nelle vite altrui, lasciando un segno indelebile di positività. Ad aumentare l'effetto di contrasto tra apparenza e sostanza contribuisce la scelta insolita nel casting per il ruolo di Yonosuke, affidato da Okita a uno straordinario Kengo Kora, in genere identificato con lo stereotipo del "bello e dissoluto", ragazzo-bimbo che insidia le mogli per Wakamatsu (The Millennial Rapture) o yakuza irrequieto per Ryuichi Hiroki (The Egoists).