Anno | 2010 |
Genere | Biografico |
Produzione | USA |
Durata | 134 minuti |
Regia di | Barry Levinson |
Attori | Al Pacino, Danny Huston, Susan Sarandon, John Goodman, Brenda Vaccaro, James Urbaniak Eric Lange, Delaney Williams, Rutanya Alda, Allen Lewis Rickman, Deirdre O'Connell, David Wilson Barnes, Cotter Smith, Jabari Gray, George Aloi, Peter Conboy, Teresa Yenque, Adam Mucci, Adam Driver, Courtney Benjamin, Laura D. Williams, David Geister, Mason Pettit, Jacqueline Forton, Jeremy Bobb, Angela Pierce, Paul Weaver, Amy Hohn, Frosty Lawson, Jessica B. Morton, Robert Feeley, Richard 'Rick' Bobier, Sara Gabrielle Paterno, Ralph A. Wilburn Jr., Thomas Piper, Lisa Gaulzetti, Bill Spencer, Adam Lubarsky. |
Tag | Da vedere 2010 |
MYmonetro | 3,45 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 23 gennaio 2014
Jack Kevorkian è un medico statunitense di origine armena che ha praticato l'eutanasia su oltre 130 malati terminali. Il film ha ottenuto 2 candidature a Golden Globes, 7 candidature agli Emmy Awards, 1 candidatura a Critics Choice Award, 2 candidature e vinto un premio ai SAG Awards,
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lunedì 11 dicembre 2023 ore 5,10 su SKYCINEMADRAMA
CONSIGLIATO SÌ
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Jack Kevorkian è un anziano medico di origine armena che, in un periodo che va approssimativamente dal 1990 al 1999, ha assistito nel suicidio più di 130 pazienti. Ne seguiamo l'azione a partire dal primo malato che, a causa delle ormai insostenibili sofferenze che gli procura la malattia, gli fa esplicita richiesta di morire. Kevorkian sostiene che chi è affetto da una patologia grave e incurabile e vuole lasciare questo mondo ha diritto di farlo. Per aggirare la legge del Michigan il medico ha realizzato e mette in atto, con la collaborazione di sua sorella e dell'amico Neal Nicol, una complessa strategia. Riprende le dichiarazioni dei pazienti (con a fianco i familiari) da cui emerga il loro esplicito e consapevole desiderio di non vivere più. Predispone quindi un'attrezzatura che il malato aziona personalmente. Ciò gli procura comunque numerose chiamate in giudizio da cui esce assolto. Fino a quando, dinanzi a un paziente non in grado di intervenire in quanto leso nella motilità, agisce con un'eutanasia 'volontaria'. A quel punto la sua posizione sul piano legale cambia anche perché decide di non fare uso di avvocati ma di difendersi da solo.
Barry Levinson lascia la commedia, genere in cui ha offerto esiti alterni, per realizzare un biopic in grado di interrogare le coscienze, in particolare di un pubblico non statunitense . Perché il dottor Jack Kevorkian è stato a lungo sotto i riflettori dei media americani con interviste nello show di Barbara Walters e conquistando anche una copertina del Time mentre alle nostre latitudini è molto meno noto. Ci pensa uno straordinario Al Pacino a far emergere le molteplici facce di un personaggio che inevitabilmente e volutamente stimola alcuni nervi scoperti della nostra sensibilità. Il rapporto con il dolore e con la morte, i doveri del medico, il ruolo dello Stato in relazione ai temi che toccano l'etica individuale. Sono solo alcuni dei temi affrontati da un film che non abbraccia alcuna tesi, che non è interessato a fare del suo protagonista né un eroe, né una vittima né tantomeno un santo.
Questo non significa che Levinson si limiti ad elencare una serie di eventi. Decide piuttosto di mostrarci la determinazione di questo uomo anziano e apparentemente fragile nel sostenere con la pratica quello che lui ritiene sia un diritto (morire con dignità) che viene sistematicamente negato dalle strutture ospedaliere e dall'industria farmaceutica entrambe interessate a lucrare su un disumano prolungamento artificiale della vita. Nello sguardo e nelle espressione di Kevorkian Pacino ci fa anche leggere come una 'missione' possa trasformarsi in un'ossessione alla quale l'Arte (Kevorkian è anche pittore e strumentista) cerca di offrire pause di sublimazione che risultano però estremamente brevi.
You Don't Know Jack finisce così con il lasciarci con una domanda diversa rispetto a quella che ci potremmo attendere. Non ci viene chiesto di formulare una sentenza sul dottor Jack Kevorkian (lo hanno già fatto i tribunali). Ci viene invece chiesto di provare a pensare di vivere in una situazione di malattia terminale in cui il dolore domina irreversibilmente e di porci una domanda che non riguardi ciò che vorremmo imporre agli altri (sarebbe estremamente facile) ma cosa vorremmo per noi stessi. Rispondere diventa allora più complesso. Come questo film.
Duro film che fa riflettere sul tema dell'eutanasia. La storia è quella di Jack Kevorkian, medico di origine armena che ha assistito nel suicidio di 130 pazienti, malati terminali, tra il 1990 e il 1999, nello Stato del Michigan. Il film ci sbatte in faccia l'ipocrisia della società americana, difficile da digerire, che, celandosi dietro allo spettro religioso, impone sofferenze [...] Vai alla recensione »
Jack Kevorkian, anziano patologo, di origine armena, è stato ribattezzato il Dr. Morte per avere praticato l’eutanasia a oltre centrotrenta malati in fase terminale. Ha creato da sé la Mercy Machine (la macchina della pietà) macchinario che ha permesso al diretto interessato, di porre fine alla propria agonia. Convinto del suo compito, ossia dare dignità al malato, [...] Vai alla recensione »
Una storia molto ben scritta, che vanta di un cast eccezionale Al Pacino,susan sarandon e jonh goodman.Il film tratta della lotta portata avanti dal Dr Kevorkian per legalizzare l'eutanesia. Kevorkian è un uomo stanco di vedere la sofferenza delle persone che sono in fase terminale,arriva ad affermare che chiunque accusi dolori intensi impossibili da curare puo decidere [...] Vai alla recensione »
Jack Kevorkian, anziano patologo, di origine armena, è stato ribattezzato il Dr. Morte per avere praticato l’eutanasia a oltre centrotrenta malati in fase terminale. Ha creato da sé la Mercy Machine (la macchina della pietà) macchinario che ha permesso al diretto interessato, di porre fine alla propria agonia.
You don't know Jack, un film importante su una storia (vera) altrettanto importante. Jack Kevorkian, interpretato da un meraviglioso Al Pacino, è un medico del Michigan vissuto negli anni '90 che ha praticava l'eutanasia grazie a una macchina di sua invenzione, con la quale riusciva a soddisfare il legittimo desiderio di una morte dignitosa ai suoi pazienti senza rischiare la galera. [...] Vai alla recensione »
C'è poco da commentare.., perchè come dice il grandissimo Al Pacino davanti al giudice: "è semplice logica..". E non c'è bisogno di spiegazioni, perchè così è, in proposito del fatto che potrà mai esistere una legge che regoli come e perchè una persona se ammalata e sottoposta ormai a sofferenza [...] Vai alla recensione »