Anno | 2010 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Larysa Kondracki |
Attori | Rosabell Laurenti Sellers, Liam Cunningham, Monica Bellucci, Rachel Weisz, Nikolaj Lie Kaas Luke Treadaway, Trevor White, Stuart Graham, Samuel Whitten, Paula Schramm, Vanessa Redgrave, Rayisa Kondracki, Florin Busuioc, Sergej Trifunovic, Demetri Goritsas, Zoltan Butuc, David Strathairn, William Hope, Anna Schafer, Miquel Brown, Pilou Asbæk, Vlad Ivanov, David Hewlett, Jeanette Hain, Alexandru Potocean, Benedict Cumberbatch, Roxana Guttman. |
Tag | Da vedere 2010 |
MYmonetro | 3,54 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 27 maggio 2015
Un dramma basato sull'esperienza di Kathryn Bolkovac, un poliziotto del Nebraska che ha svolto il ruolo di mantenitrice della pace nella Bosnia del dopoguerra ed è uscita dalle U.N. per aver scoperto uno scandalo sessuale. Al Box Office Usa The Whistleblower ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 618 mila dollari e 58,1 mila dollari nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Katryn Bolkovac, poliziotta del Nebraska divorziata e con una figlia adolescente affidata al marito, decide di fare richiesta per una missione dell'Onu in Bosnia per poter guadagnare a sufficienza per tentare di ottenere la custodia della ragazza. Siamo nel 1999 e le forze di pace controllano il territorio con l'aiuto di contractors della società britannica Democra. Katryn, dopo poco tempo dal suo arrivo a Sarajevo, scopre un traffico di minorenni dall'Est Europa: Potrebbe trattarsi dell'ennesima e ormai purtroppo ben nota tratta se non venisse progressivamente alla luce una ben più atroce verità. Le ragazze vengono messe a disposizione degli uomini delle Nazioni Unite e delle varie forze di pace che le brutalizzano. Katryn, colpita in modo particolare dalla situazione di due di loro, decide di indagare a fondo rischiando sul piano personale.
Quello di Larysa Kondracki potrebbe sembrare l'ennesimo film (anche un po' in ritardo) sulla sporca guerra nella ex Jugoslavia. Invece, inserendosi nella scia della denuncia civile alla Winterbottom e con una Rachel Weisz in stato di grazia, si evidenzia come un'opera che si libera da uno schematismo che a volte sa di maniera. Cominciamo con il chiarire il significato del titolo. Il whistleblower è colui o colei che riferisce, in pubblico o ai propri superiori, di attività illegali commesse in un'istituzione governativa oppure in una compagnia privata o pubblica che sia. Si tratta di una figura protetta dalla legislazione americana sin dal 1863. In questo specifico caso la società definita come Democra è in realtà la DynCorp International che ha continuato ad operare per il governo statunitense sia in Iraq che in Afghanistan. Ciò che però procura uno sconcerto ancora maggiore è che in tutto ciò fossero coinvolti uomini delle Nazioni Unite a diversi livelli. Il senso di impotenza di una donna che vuole proteggere altre donne dalla perversione maschile (contro la quale gli stessi soggetti istituzionali dovrebbero lottare) emerge con grande forza da un film che si basa su fatti realmente accaduti (si veda il blog della vera Bolkovac).
Ci sono scene che toccano nel profondo per un motivo molto semplice: al cinema e in televisione abbiamo già assistito più volte alle atrocità commesse durante quel conflitto. Si aveva però l'impressione di poterle quasi chirurgicamente separare da noi e dal nostro vissuto. Erano i serbi, i bosniaci, i croati a trasformarsi in belve feroci contro esseri indifesi. Qui ci viene invece detto (con la forza del cinema) che non è andata solo così, che chi è andato con la missione di pacificare è rimasto invece (in alcuni casi ovviamente) a perpetrare il crimine. Ci sono film necessari e The Whistleblower è uno di questi. È forse per questo motivo che una distribuzione a volte miope non lo ha fatto uscire nelle sale del nostro Paese.
Larysa Kondracki è la regista di questo film coraggioso, ispirato ad una storia vera, che si propone di gettare luce sui retroscena politici dell’odioso traffico di esseri umani avvenuto in Bosnia negli anni ‘90 al termine del conflitto. La protagonista, che per il suo carisma trasforma il film denuncia in un biopic, è una straordinaria Rachel Weisz, che, ancora una [...] Vai alla recensione »
Sarajevo 1999. Una giovane poliziotta americana decide di trasferirsi in Bosnia allettata dalla prospettiva di lauti guadagni e di fare indagini per conto di una società privata che lavora a fianco delle Nazioni Unite. Presto però si troverà davanti ad uno sconcertante traffico di giovani ragazze a cui prendevano parte anche membri delle forze internazionali.
rachel weisz è una bomba. il film è uno di quelli che proprio non ti dimenticherai mai più
il film è basato sulla storia vera e sulla missione vissuta in Bosnia, nel dopoguerra alla fine degli anni ’90, dalla poliziotta statunitense Kathryn Bolkovac, interpretata da Rachel Weisz, che scoprì un’organizzazione dedita al traffico di giovani donne, trattate come schiave, e allo sfruttamento della prostituzione, organizzazione in cui risultavano coinvolti oltre ai malavitosi [...] Vai alla recensione »
la prossima volta che mi fate uno scherzo del genere con le recensioni non le guardo più. mi avete fatto fare una pessima figura.
Invece di pubblicizare films di violenza gratuita, l'informazione dovrebbe dare più spazio a capolavori come The Whistleblower. Ma forse, i films di denuncia danno fastidio al sistema, il quale preferisce educare la società alla violenza per non avere paura delle guerre.......
anche se è una storia vera (ed è un orrore incredibile quello che accade in quei paesi), come film non funziona. è tutto già visto.