La banale quotidianità di personaggi marginali, non toccati dal grande miracolo economico cinese. Espandi ▽
Sullo sfondo della crisi finanziaria del 2008, Zhang Xiaojun perde il proprio lavoro in una fabbrica di scarpe. Una delle guardie del supermercato picchia il ragazzo credendolo un ladro. Zhang decide così di provare a ottenere un risarcimento finanziario dal direttore, senza però riuscirci. Suo malgrado, senza saperlo, il suo destino si lega direttamente a quello del direttore del supermercato. Il film di Jian ha il pregio di affrontare più temi con uno stile inconfondibile e controverso, ma dall’indiscutibile efficacia espressiva. Ciò che emerge dalla visione di
Piercing I, non è solo la critica sociale che pur muove l’intera opera, ma è soprattutto una messa a fuoco sull’interiorità e sulla coscienza dei diversi protagonisti, messi a nudo attraverso un’estetica che ha nelle proprie intenzioni una precisa volontà espressiva. Un noir d’animazione secco e spietato.