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La Banda Baader Meinhof a Roma

Uli Edel, Martina Gedeck e Moritz Bleibtreu raccontano una storia di terrorismo.
di Désirée Colapietro Petrini

Il terrorismo tedesco degli anni '70
Martina Gedeck (62 anni) 14 settembre 1961, Landshut (Germania) - Vergine. Interpreta Ulrike Meinhof nel film di Uli Edel La banda Baader Meinhof.

venerdì 24 ottobre 2008 - Approfondimenti

Il terrorismo tedesco degli anni '70
Stroncato dalla critica tedesca nelle scorse settimane e amato dal pubblico che in Germania continua a garantire un notevole successo di botteghino, il film di Uli Edel sul gruppo terroristico tedesco degli anni '70 guidati da Andreas Baader e Ulrike Meinhof, sembra non essere dispiaciuto alla stampa del Festival di Roma che, seppure divisa in giudizi non sempre convergenti tra di loro, pare aver apprezzato la lettura bilanciata dell'omonima opera di Stefan Aust. "Quel che mi ha spinto a realizzare un film di questo tipo", ha spiegato il regista, "è stata la voglia di voler raccontare una sensazione, un sentimento ed è ciò volevo trasmettere ai miei figli che oggi sono poco più che ventenni. Volevo che arrivassero loro le emozioni che io avevo da studente nel 68, anno in cui mi sono iscritto all'Università, durante il Congresso sul Vietnam e il discorso di Rudi Dutschke al Politecnico di Berlino. Nelle nuove generazioni, infatti, non vedo più quella passione e quell'euforia che avevamo noi, Spero in qualche modo di essere riuscito a far passare questa scintilla". "Questo film ha molto a che fare con noi: negli anni 70 Uli ed io eravamo studenti", ha detto Bernd Eichinger, qui nella doppia veste di sceneggiatore e produttore. "Lo definirei senz'altro un film personale per il quale abbiamo fatto un lavoro di ricerca molto accurato. I protagonisti, in quegli anni, erano considerati delle icone ed è questo che, senza tradire il libro di Steven, abbiamo voluto raccontare. L'obiettivo della banda era quello di commettere atti gravissimi, costruire armi ed usarle per uccidere. Nessuna delle loro azioni era casuale: si voleva far morire la gente. Si trattava di azioni criminali e detestabili davanti alle quali lo Stato doveva reagire, per un senso di dovere nei confronti dei cittadini. I terroristi sapevano benissimo che iniziando ad uccidere i civili sarebbero andati incontro al loro suicidio".

Martina Gedeck è Ulrike Meinhof
Quando ho affrontato la storia con il regista e lo sceneggiatore", ha spiegato l'autore del libro, "abbiamo soprattutto concordato l'angolazione. Per quanto oggi in Germania la posizione della sinistra è contrastante (c'è chi sostiene che abbiamo offeso lo spirito rivoluzionario e chi, invece, dice che abbiamo difeso i nostri amici) sono convinto che siamo riusciti nelle nostre intenzioni. Sono un giornalista e per moltissimi anni mi sono occupato di terrorismo. Nella politica, si sa, è difficile fare chiarezza fino in fondo ma per quanto qualcuno possa avere altre ipotesi, sono convinto si sia trattato di suicidio. È inutile continuare a fare delle ricerche su delle leggende. È fuori dubbio. Non bisogna assolutamente farsi false idee su altre ipotesi". "Questo film non vuole fare psicanalisi ma si attiene ai fatti", ha proseguito Eichinger. "Abbiamo dato volutamente questo ritmo forsennato perché risultasse come lo scontro di un grande transatlantico ed un iceberg. Il successo che abbiamo avuto in Germania nei primi dieci giorni con un milione di spettatori, ci fa capire che, da una parte, abbiamo trovato il consenso delle nuove generazioni che proprio per motivi anagrafici non hanno vissuto quel particolare periodo storico e, dall'altra, quello dei loro genitori che finalmente, attraverso il nostro racconto, possono parlare loro di quei momenti".

Moritz Bleibtreu è Andreas Baader
Onestamente, da ragazzo, ero affascinato da questa gente", ha raccontato il regista. "Ma lo sono stato fino ad un certo punto, peraltro chiaro nel corso del racconto, e cioè quel momento in cui non era più possibile identificarsi". A proposito di Andreas Baader, il versatile Moritz Bleibtreu, Orso d'argento per Le particelle elementari, ha detto: "Mi sono confrontato con il mio personaggio con grande rispetto. In fondo non avevo di lui un quadro chiaro e ho cercato di farmi un'idea sulle poche testimonianze di cui disponevo. Ho però voluto sapere tutto, così come dopo ho voluto dimenticarlo. Sono pagine di una storia difficile per la Germania". Al suo fianco, nei panni di Ulrike Meinhof, la bella Martina Gedeck che ha così spiegato: "Prepararmi al ruolo non è stato difficile. Ho avuto molto tempo a disposizione. Quel che ho fatto è stato accompagnare il mio personaggio e per questo era fondamentale conoscere la storia di quel particolare periodo. In qualche modo, quando reciti una parte, è sempre un tentativo che fai, la tua è una possibile interpretazione e lettura di quello che poteva essere".

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