filippo catani
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giovedì 14 luglio 2011
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buone interpretazioni ma storia molle
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Benjamin Button non è un uomo come tutti gli altri; la sua "peculiarietà" è che nasce vecchio e morirà neonato. Da questo punto di partenza, Benjamin vivrà in modo del tutto personale gli eventi americani del '900.
Tratto dall'omonimo romanzo, il film lascia ampiamente delusi. Innanzitutto la durata della pellicola è assolutamente eccessiva e finisce per produrre nello spettatore una sorta di soffocamento. Per il resto sì ci sono alcune interessanti riflessioni ma il tutto si riduce in una disperata storia d'amore che potrà avere una breve durata. Questo perchè i due amanti partono da percorsi anagrafici opposti.
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Benjamin Button non è un uomo come tutti gli altri; la sua "peculiarietà" è che nasce vecchio e morirà neonato. Da questo punto di partenza, Benjamin vivrà in modo del tutto personale gli eventi americani del '900.
Tratto dall'omonimo romanzo, il film lascia ampiamente delusi. Innanzitutto la durata della pellicola è assolutamente eccessiva e finisce per produrre nello spettatore una sorta di soffocamento. Per il resto sì ci sono alcune interessanti riflessioni ma il tutto si riduce in una disperata storia d'amore che potrà avere una breve durata. Questo perchè i due amanti partono da percorsi anagrafici opposti. Nel mezzo c'è sicuramente la bravura di Pitt e Blanchett e dei rispettivi truccatori ma chi si aspetta fuochi d'artificio da questa pellicola rimarrà ampiamente deluso.
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mostro
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domenica 10 luglio 2011
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una bella idea sprecata.
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a metà film stavo per addormentarmi
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dano25
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mercoledì 27 aprile 2011
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straordinaria favola
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David Fincher ci regala una favola in quello che è il suo progetto più grande : trasporre sul grande schermo “Il curioso caso di Benjamin Button", racconto omonimo di Fitzgerald. Per realizzare tale progetto, Fincher si affida ad un protagonista eccellente e con il quale ha già lavorato in passato con successo (Seven, Fight Club…) Brad Pitt.
Una donna in punto di morte in ospedale chiede alla figlia di leggere un diario ed è così che ci proiettiamo nel mondo e nei ricordi di una vita incredibile fin dall’inizio.
Benjamin Button nasce l’11Novembre 1918 (giorno della fine della 1° guerra mondiale) in circostanze tragiche; La mamma muore dandolo alla luce e il piccolo è un vecchietto con artrite, cataratta e tutto quello che ci si aspetta da un 90enne nel corpo di un neonato.
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David Fincher ci regala una favola in quello che è il suo progetto più grande : trasporre sul grande schermo “Il curioso caso di Benjamin Button", racconto omonimo di Fitzgerald. Per realizzare tale progetto, Fincher si affida ad un protagonista eccellente e con il quale ha già lavorato in passato con successo (Seven, Fight Club…) Brad Pitt.
Una donna in punto di morte in ospedale chiede alla figlia di leggere un diario ed è così che ci proiettiamo nel mondo e nei ricordi di una vita incredibile fin dall’inizio.
Benjamin Button nasce l’11Novembre 1918 (giorno della fine della 1° guerra mondiale) in circostanze tragiche; La mamma muore dandolo alla luce e il piccolo è un vecchietto con artrite, cataratta e tutto quello che ci si aspetta da un 90enne nel corpo di un neonato. Il padre, sconvolto, abbandona Benjamin sui gradini di una casa di riposo dove una donna di colore lo trova e lo cresce come suo figlio. Crescendo il piccolo migliora e, la lettura del diario, ci accompagna nella crescita e nel ringiovanimento di un uomo che scopre la vita al contrario, vivendo un’adolescenza da anziano e una vecchiaia da giovane. Nel corso della vita Benjamin conoscerà l’amore, il dolore, l’amicizia e tutte le sfumature del vivere col motto “Non sai mai cosa ti aspetta”. La favola non avrà un finale lieto e scontato ma degno di un film diverso.
Intorno a Brad Pitt agisce un cast di tutto rispetto con Jason Flemyng nella parte del padre, Tilda Swinton primo amore di Benjamin, una straordinaria e bellissima Cate Blanchett è Daisy, amore
di tutta una vita che si regala un’ultima occasione per rivivere tale amore.
Il film vale 14 nomination all’Oscar con tre statuette per la scenografia, il trucco e gli effetti speciali. Qualcosa in più non sarebbe stata rubata ma questo è. L’unica cosa criticabile sono i 159 minuti di durata; qualche scena poteva essere eliminata perché seppur bellissimo, il film appare pesantuccio ed un’alleggerita magari avrebbe fatto sì che scorresse in maniera più fluida. Per il resto, da collezione.
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link98
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lunedì 14 marzo 2011
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il curioso caso di benjamin button
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Bellissima storia d'amore, vero cinema! A chi piacciono i film drammatici questo è il top del top
Gli attori hanno recitato benissimo, soprattutto Brad Pitt, ma è originalissima anche la storia
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patry58
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venerdì 11 marzo 2011
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che delusione..
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Ieri sera sono andata a letto alle 0.30 per vedere Il curioso caso di Benjamin Button, in onda su Canale 5. Mi chiedo ancora adesso se ho visto un film intervallato dalle pubblicità, o delle pubblicità intervallate da un film. Morale della favola: mai più guardare un film sulle reti Mediaset. Al di là di questo, l'ho trovato insopportabilmente lungo, prolisso, noioso e inconcludente. Raramente mi succede di desiderare che un film finisca il più presto possibile, con questo mi è successo. L'idea di base era affascinante, ma la realizzazione veramente deludente. In definitiva non solo non c'è stato nessun accenno alle crisi sociali, ai mutamenti politici e teconologici cui Benjamin ha assistito, ma neppure una reale introspezione dei personaggi.
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Ieri sera sono andata a letto alle 0.30 per vedere Il curioso caso di Benjamin Button, in onda su Canale 5. Mi chiedo ancora adesso se ho visto un film intervallato dalle pubblicità, o delle pubblicità intervallate da un film. Morale della favola: mai più guardare un film sulle reti Mediaset. Al di là di questo, l'ho trovato insopportabilmente lungo, prolisso, noioso e inconcludente. Raramente mi succede di desiderare che un film finisca il più presto possibile, con questo mi è successo. L'idea di base era affascinante, ma la realizzazione veramente deludente. In definitiva non solo non c'è stato nessun accenno alle crisi sociali, ai mutamenti politici e teconologici cui Benjamin ha assistito, ma neppure una reale introspezione dei personaggi. Cosa implica invecchiare in un corpo che ringiovanisce? Quali considerazioni fa una persona che vede i propri cari invecchiare e morire mentre lui diventa ogni giorno più giovane e bello? Tutto questo non si è capito, l'unica preoccupazione è stata quella di mostrare un Brad Pitt artificiosamente invecchiato o ringiovanito. Due domande sono rimaste senza risposta: la sua sorte era collegata all'orologio che andava all'indietro? E se sì, come? E cosa c'entrava l'uragano Katrina, alla fine della storia? Forse sbaglio a cercare significati nascosti in un film che non ne ha..
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(di chiara c.)
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andre89lost
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venerdì 11 marzo 2011
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assolutamente da guardare!
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E' un bellissimo film. Molto molto triste, il film narra l'amore impossibile dei due protagonisti. Brad Pitt bravissimo. Alla fine si piange. Le due ore e mezza volano via velocemente.
Voto: 9
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angelo cicchetti
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venerdì 11 marzo 2011
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correte a vederlo!
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Non vuole essere questa una recensione!
Ho appena finito di vedere questo splendido film per la seconda volta. Ragazzi consiglio di vederlo assolutamente...
Non una sola visione! Ma per capire appieno questo film e apprenderne la vera essenza bisogna rivederlo almeno un paio di volte.
Chi lo critica dicendo che può risultare superficiale in molti punti, vuol dire che si è limitato egli stesso ad una visione superficiale della pellicola. Qui David Fincher non è assolutamente esplicito e anzi ho trovato abbastanza ermetico in molti punti.
Lo consiglio vivamente a tutti gli amanti del cinema!!!
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mrmatt
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venerdì 18 febbraio 2011
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"non sono nero come mi dipingono"
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Anche se accolto generalmente con scarso entusiasmo dalla critica mondiale, questo film costitutisce un vero capolavoro cinematografico. Grazie alle prestazioni toccanti di attori di grande calibro come Brad Pitt - nel ruolo del protagonista Benjamin - il film acquista uno straordinario spessore emozionale, che parla di sentimenti imporbabili, sogni lontani con a tratti grande comicità e a volte con una toccante drammaticità. Anche l'incipit del film si rivela estremamente interessante, infatti ci proietta già nell'ottica di un film diverso, fuori dagli schemi. Di una prestigiosa fattura e di grande regia, un film squisito assolutamente da non perdere, che ci fa riflettere sul valore del tempo, dello scorrere della vita e sull'importanza dei sentimenti a qualsiasi età.
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anna lacritica
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mercoledì 19 gennaio 2011
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film degno di nota, ma...
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Il film è senza dubbio fatto molto bene, a partire dalla trama, curata nei minimi dettagli, ad arrivare ai personaggi, attori che svolgono bene (è dir poco) il loro ruolo. Un fantastico Brad Pitt, che svolge il ruolo del protagonista perfettamente, (e a mio avviso, erano pochi gli attori adeguati a poter svolgere un ruolo tanto difficile), affiancato da una fantastica Cate Blanchette, meritevole di lode: ottima attrice, che si adegua ad ogni sfaccettatura in cui lei si trovi. I protagonisti vengono contornati da un ambiente molto famigliare: personaggi che coinvolgono, che non mantengono fuori dalla scena lo spettatore. E' tutto in armonia, ciò che non quadrava del tutto era il finale, che lascia un non so chè di amaro in bocca.
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Il film è senza dubbio fatto molto bene, a partire dalla trama, curata nei minimi dettagli, ad arrivare ai personaggi, attori che svolgono bene (è dir poco) il loro ruolo. Un fantastico Brad Pitt, che svolge il ruolo del protagonista perfettamente, (e a mio avviso, erano pochi gli attori adeguati a poter svolgere un ruolo tanto difficile), affiancato da una fantastica Cate Blanchette, meritevole di lode: ottima attrice, che si adegua ad ogni sfaccettatura in cui lei si trovi. I protagonisti vengono contornati da un ambiente molto famigliare: personaggi che coinvolgono, che non mantengono fuori dalla scena lo spettatore. E' tutto in armonia, ciò che non quadrava del tutto era il finale, che lascia un non so chè di amaro in bocca. Tuttavia, il film si presenta fatto bene, come da stile di Fincher, per una volta uscito dal suo solito stile di film.
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simone spitaleri
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sabato 15 gennaio 2011
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fincher sperimenta
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Questo è un film in cui Fincher ha sperimentato un nuovo tipo di cinema. Diciamo che Fincher sta ancora sperimentando e con la sua ultima opera ha sperimentato anche piuttosto bene (The social network). Per quanto riguarda questo curioso caso, devo dire di averlo apprezzato, ma purtroppo anch'io mi associo al gruppo dei "troppo lungo". Eh sì! Fincher si è perso in una maniera che non è da lui. Alla prima ora ho pensato "se il film è tutto così, beh, sarà il nuovo Forrest Gump". Ma così non è stato. Il film si cade in un allungo mostruoso, un po per colpa della storia d'amore con la Blanchett narata in modo troppo noioso e anche ripetitivo.
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Questo è un film in cui Fincher ha sperimentato un nuovo tipo di cinema. Diciamo che Fincher sta ancora sperimentando e con la sua ultima opera ha sperimentato anche piuttosto bene (The social network). Per quanto riguarda questo curioso caso, devo dire di averlo apprezzato, ma purtroppo anch'io mi associo al gruppo dei "troppo lungo". Eh sì! Fincher si è perso in una maniera che non è da lui. Alla prima ora ho pensato "se il film è tutto così, beh, sarà il nuovo Forrest Gump". Ma così non è stato. Il film si cade in un allungo mostruoso, un po per colpa della storia d'amore con la Blanchett narata in modo troppo noioso e anche ripetitivo. Purtroppo Fincher ha perso tempo nelle parti in cui non doveva e poi si è liberato della storia con 2 minutini in cui la Blanchett invecchia tutta in una volta, e il povero Brad ringiovanisce troppo in fretta. Insomma, una mezza delusione, ma una delusione apprezzata.
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