thegame
|
lunedì 13 aprile 2009
|
le risorse 2008 dell'academy...
|
|
|
|
produzione sballata e furbetta per il gioellino hollywoodiano 2008...David Fincher in versione Oscar, senza abbandonare il suo stile e la sua fotografia molto patinata, confeziona, senza nè arte nè parte, un prodottino molto ruffiano e poco convincente, ignorando del tutto o quasi la miriade di tematiche e approfondimenti che potevano insorgere dall'interessantissimo soggetto proposto e reo inoltre di avere come punto di riferimento un Brad Pitt che offre una performance ben distante da quella vista in "Burn after reading"...molto probabilmente il progetto in altre e più esperte mani, come per esempio in quelle di Chris Nolan o Tim Burton, avrebbe garantito un elaborato di gran lunga più efficace.
[+]
produzione sballata e furbetta per il gioellino hollywoodiano 2008...David Fincher in versione Oscar, senza abbandonare il suo stile e la sua fotografia molto patinata, confeziona, senza nè arte nè parte, un prodottino molto ruffiano e poco convincente, ignorando del tutto o quasi la miriade di tematiche e approfondimenti che potevano insorgere dall'interessantissimo soggetto proposto e reo inoltre di avere come punto di riferimento un Brad Pitt che offre una performance ben distante da quella vista in "Burn after reading"...molto probabilmente il progetto in altre e più esperte mani, come per esempio in quelle di Chris Nolan o Tim Burton, avrebbe garantito un elaborato di gran lunga più efficace...al termine di questi lunghi 160 minuti di pellicola, quello che rimane è la speranza che "il curioso caso di Benjamin Button" e "The millionaire" non siano veramente gli unici punti di riferimento dell'academy quest'anno...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a thegame »
[ - ] lascia un commento a thegame »
|
|
d'accordo? |
|
vinni
|
domenica 5 aprile 2009
|
l’uomo ed il sovvertimento delle leggi naturali
|
|
|
|
Film tendenzialmente descrittivo delle emozioni umane e delle tipologie caratteriali delle persone, in cui viene evidenziato come solamente le passioni ed i sentimenti più naturali e profondi rimangano intatti nei ben delineati personaggi, sebbene tutto il resto scorra e cambi continuamente nel tempo. Tempo che per l’interprete principale fluisce al contrario, frutto di un desiderio umano di attuare una sorta di esorcismo, al fine di poter cambiare l’ordine cronologico degli eventi per annullare i momenti più tragici dell’esistenza e praticato, all’inizio del film, da un orologiaio completamente cieco (e non è una casualità), che evidentemente non riesce a pre-vederne le drammatiche conseguenze.
[+]
Film tendenzialmente descrittivo delle emozioni umane e delle tipologie caratteriali delle persone, in cui viene evidenziato come solamente le passioni ed i sentimenti più naturali e profondi rimangano intatti nei ben delineati personaggi, sebbene tutto il resto scorra e cambi continuamente nel tempo. Tempo che per l’interprete principale fluisce al contrario, frutto di un desiderio umano di attuare una sorta di esorcismo, al fine di poter cambiare l’ordine cronologico degli eventi per annullare i momenti più tragici dell’esistenza e praticato, all’inizio del film, da un orologiaio completamente cieco (e non è una casualità), che evidentemente non riesce a pre-vederne le drammatiche conseguenze.
E’ da sottolineare, inoltre, come questa sorta di magia continuerebbe ad esercitare il suo effetto, attraverso l’orologio che continua a scandire il tempo al contrario nel magazzino in cui era stato riposto, se non fosse per l’intervento della natura stessa che ricompone l’ordine naturale delle cose distruggendo l’oggetto che aveva generato l’incantesimo (l’orologio stesso), con la forza devastatrice e violenta dell’uragano, di cui ne viene più volte marcata l’imminenza durante tutta la narrazione.
Di qui un monito per l’uomo: accettare gli eventi positivi e negativi, gioiosi e dolorosi della vita, così come ci vengono dati senza cercare di mettersi contro al suo naturale decorso per non rischiare di creare artificiosi rimedi difficili da gestire e anche contrari alla nostra stessa natura.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a vinni »
[ - ] lascia un commento a vinni »
|
|
d'accordo? |
|
alexdelarge
|
domenica 5 aprile 2009
|
poetico
|
|
|
|
leggendo la trama sono andato a vedere il film già pieno di pregiudizi,sottovalutandolo notevolmente,anche a causa dell'eccessiva durata,insomma pensavo che mi sarei fatto una dormita.ma mano a mano che la vita di benjamin si "riavvolgeva" ho iniziato a provare qualcosa di indefinibile,una malinconia che nessun film mi aveva mai fatto provare,i tempi del film sono perfetti,nessuna scena è superflua,niente è noioso.nel finale in alcuni tratti si cade nella ripetitività e la vita di benjamin viene un po' trascurata,ma era previdibile e comunque rimane superfluo.il prodotto nel suo complesso dà un effetto di dolcezza e delicatezza che pochi film possiedono.impressionanti i trucchi.
|
|
[+] lascia un commento a alexdelarge »
[ - ] lascia un commento a alexdelarge »
|
|
d'accordo? |
|
gagaqwerty
|
domenica 29 marzo 2009
|
good
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a gagaqwerty »
[ - ] lascia un commento a gagaqwerty »
|
|
d'accordo? |
|
carmine antonello villani
|
venerdì 27 marzo 2009
|
pitt nei panni del vecchio che ringiovanisce
|
|
|
|
Si filosofeggia sull’ineluttabilità del tempo mentre la fine di ogni cosa è esorcizzata con un bambino nato vecchio che negli anni ringiovanisce. Il desiderio di eternità sembra superato con un percorso a ritroso che provoca solo dolori ed affanni, perché gli altri passano a miglior vita ma l’omuncolo sulla sedia a rotelle inizia a camminare, crescere e diventare sempre più affascinante. “Il curioso caso di Benjamin Button” è un’opera che vuole riannodare i fili dei ricordi di un protagonista condannato all’infelicità, una profonda riflessione sulla morte e sul modo di ingannare la sua venuta. Brad Pitt, invecchiato per l’occasione, commuove con una trasformazione fisica che è un vero prodigio della natura; Cate Blanchett, la ballerina colpita al cuore dal freak, si ritrova sul letto di un ospedale a raccontare l’amore di gioventù ad una figlia giunta al capezzale.
[+]
Si filosofeggia sull’ineluttabilità del tempo mentre la fine di ogni cosa è esorcizzata con un bambino nato vecchio che negli anni ringiovanisce. Il desiderio di eternità sembra superato con un percorso a ritroso che provoca solo dolori ed affanni, perché gli altri passano a miglior vita ma l’omuncolo sulla sedia a rotelle inizia a camminare, crescere e diventare sempre più affascinante. “Il curioso caso di Benjamin Button” è un’opera che vuole riannodare i fili dei ricordi di un protagonista condannato all’infelicità, una profonda riflessione sulla morte e sul modo di ingannare la sua venuta. Brad Pitt, invecchiato per l’occasione, commuove con una trasformazione fisica che è un vero prodigio della natura; Cate Blanchett, la ballerina colpita al cuore dal freak, si ritrova sul letto di un ospedale a raccontare l’amore di gioventù ad una figlia giunta al capezzale. Malato di nostalgia il regista David Fincher che utilizza una fotografia seppiata affidandosi alle atmosfere rarefatte e ad una simbolica reinfetazione che sembra concludere l’eterno ciclo della vita. Quasi tre ore per portare sullo schermo un racconto di Scott Fitzgerald sono troppe, ma le emozioni non mancano anche se qualcosa risulta un po’ troppo forzata ed il tempo diluito all’infinito. Racconto interrotto dall’uso eccessivo dei flash back, la Blanchett invecchiata e morente è un po’ zuccherosa, come la Ormond che conosce il padre attraverso le pagine di un diario segreto.
Carmine Antonello Villani
(Salerno)
[-]
|
|
[+] lascia un commento a carmine antonello villani »
[ - ] lascia un commento a carmine antonello villani »
|
|
d'accordo? |
|
antonello villani
|
venerdì 27 marzo 2009
|
la struggente storia del bimbo nato vecchio
|
|
|
|
Si filosofeggia sull’ineluttabilità del tempo mentre la fine di ogni cosa è esorcizzata con un bambino nato vecchio che negli anni ringiovanisce. Il desiderio di eternità sembra superato con un percorso a ritroso che provoca solo dolori ed affanni, perché gli altri passano a miglior vita ma l’omuncolo sulla sedia a rotelle inizia a camminare, crescere e diventare sempre più affascinante. “Il curioso caso di Benjamin Button” è un’opera che vuole riannodare i fili dei ricordi di un protagonista condannato all’infelicità, una profonda riflessione sulla morte e sul modo di ingannare la sua venuta. Brad Pitt, invecchiato per l’occasione, commuove con una trasformazione fisica che è un vero prodigio della natura; Cate Blanchett, la ballerina colpita al cuore dal freak, si ritrova sul letto di un ospedale a raccontare l’amore di gioventù ad una figlia giunta al capezzale.
[+]
Si filosofeggia sull’ineluttabilità del tempo mentre la fine di ogni cosa è esorcizzata con un bambino nato vecchio che negli anni ringiovanisce. Il desiderio di eternità sembra superato con un percorso a ritroso che provoca solo dolori ed affanni, perché gli altri passano a miglior vita ma l’omuncolo sulla sedia a rotelle inizia a camminare, crescere e diventare sempre più affascinante. “Il curioso caso di Benjamin Button” è un’opera che vuole riannodare i fili dei ricordi di un protagonista condannato all’infelicità, una profonda riflessione sulla morte e sul modo di ingannare la sua venuta. Brad Pitt, invecchiato per l’occasione, commuove con una trasformazione fisica che è un vero prodigio della natura; Cate Blanchett, la ballerina colpita al cuore dal freak, si ritrova sul letto di un ospedale a raccontare l’amore di gioventù ad una figlia giunta al capezzale. Malato di nostalgia il regista David Fincher che utilizza una fotografia seppiata affidandosi alle atmosfere rarefatte e ad una simbolica reinfetazione che sembra concludere l’eterno ciclo della vita. Quasi tre ore per portare sullo schermo un racconto di Scott Fitzgerald sono troppe, ma le emozioni non mancano anche se qualcosa risulta un po’ troppo forzata ed il tempo diluito all’infinito. Racconto interrotto dall’uso eccessivo dei flash back, la Blanchett invecchiata e morente è un po’ zuccherosa, come la Ormond che conosce il padre attraverso le pagine di un diario segreto.
Antonello Villani
(Salerno)
[-]
|
|
[+] lascia un commento a antonello villani »
[ - ] lascia un commento a antonello villani »
|
|
d'accordo? |
|
sie91
|
giovedì 26 marzo 2009
|
uao!!!
|
|
|
|
Ho trovato il film molto particolare e per lo meno un pò diverso dai soliti. Non mi è sembrato affatto scontato ed anzi a tratti commovente. L'interpretazione di Pitt è stata molto accurata e azzeccata, così come quella della Blanchett...
penso che meritasse l' Oscar.
|
|
[+] lascia un commento a sie91 »
[ - ] lascia un commento a sie91 »
|
|
d'accordo? |
|
fran1972
|
martedì 24 marzo 2009
|
il tema della vita, attraverso il paradosso.
|
|
|
|
Credo che ogni persona, almeno una volta nella vita, si sia chiesta come sarebbe poter vivere la propia vita al contrario. Non c'è forse qualcosa di perverso nella natura, che pone il nostro spirito, inteso come insieme di consapevolezza ed esperienze, su un binario opposto rispetto al nostro fisico?
Viene alla mente la celeberrima battuta di Woody Allen, su come la vita andrebbe vissuta proprio alla rovescia (terminando con un orgasmo...).
Questo film risponde proprio a questa domanda, sicuramente ingenua ma anche in qualche modo comune e universale, e lo fa cercando di dare una risposta che si eleva al senso della vita stessa.
Il tema del film è quindi un tema classico, esplorato in tanti film: il percorso dell'uomo, dalla nascita alla morte, e il senso di questo cammino.
[+]
Credo che ogni persona, almeno una volta nella vita, si sia chiesta come sarebbe poter vivere la propia vita al contrario. Non c'è forse qualcosa di perverso nella natura, che pone il nostro spirito, inteso come insieme di consapevolezza ed esperienze, su un binario opposto rispetto al nostro fisico?
Viene alla mente la celeberrima battuta di Woody Allen, su come la vita andrebbe vissuta proprio alla rovescia (terminando con un orgasmo...).
Questo film risponde proprio a questa domanda, sicuramente ingenua ma anche in qualche modo comune e universale, e lo fa cercando di dare una risposta che si eleva al senso della vita stessa.
Il tema del film è quindi un tema classico, esplorato in tanti film: il percorso dell'uomo, dalla nascita alla morte, e il senso di questo cammino.
E la risposta che si evince (simile al recente "Into the wild" di Sean Penn) è che la vita assuma senso solo quando condivisa.
La curiosa condizione del protagonista del film non stravolge il mondo esterno, che infatti, quasi ironicamente, nemmeno si accorge di questa sua peculiarità, ma lo mette nella condizione di non poter partecipare di tutto ciò che conferisce un senso alla vita: l'amore, la famiglia, la paternità, per citarne alcuni.
Quello che in apparenza pare una fortuna (ringiovanire invece di invecchiare), rivela ben presto il suo drammatico rovescio.
Se non per un breve momento, una piccola finestra di tempo nel quale il percorso personale di Benjamin si allinea con quello di tutti gli altri (e soprattutto con il suo amore).
In questo film, pervaso da una romantica malinconia che Brad Pitt e Cate Blanchett sanno bene interpretare e realizzato con maestria da un regista che sa come adottare stili diversi in ogni suo film, ci viene rappresentata la vita come qualcosa di circolare. Infanzia e vecchiaia coincidono ma in questo caso i cerchi dei due protagonisti (e innamorati) vengono tracciati in senso opposto. Un paradosso, certo, ma realizzato con maestria e sensibilità romantica dall'intero cast e dal suo regista, che ci regala anche piccoli momenti virtuosi, come il montaggio della sequenza di eventi e coincidenze che, per usare le parole di Banjamin Button, "a volte ci mettono inevitabilmente in rotta di collisione, gli uni con gli atri".
Brad Pitt è perfettamente a suo agio nell'ennesimo ruolo sentimentale, e Cate Blanchett è semplicemente perfetta sia nella rappresentazione della giovane ed emancipata ballerina, sia della donna che in punto di morte decide di raccontare alla figlia un'importante, incredibile, verità.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fran1972 »
[ - ] lascia un commento a fran1972 »
|
|
d'accordo? |
|
rencid
|
venerdì 20 marzo 2009
|
si poteva fare meglio
|
|
|
|
Il curioso caso di Benjamin Button è sicuramente un film ben confezionato, anche se eccessivamente lungo soprattutto dopo una prima parte bella e veloce con le storie dei personaggi che si intrecciano sullo sfondo del dopoguerra che in realtà fa solo da cornice.
La vicenda personale del protagonista non sembra però avere quel carattere di eccezionalità ma sembra essere assolutamente normale, tuttavia attorno a questa strana figura acquistano rilievo le storie degli altri personaggi soprattutto quella della donna che in non più giovanissima decide di attraversare a mare lo stretto.
Interpretazione ottima di Brad Pitt, non convince del tutto quella di kate blanchette che appare troppo fragile rispetto alla tembra di Benjamin e ne subisce constantamente la personalità.
[+]
Il curioso caso di Benjamin Button è sicuramente un film ben confezionato, anche se eccessivamente lungo soprattutto dopo una prima parte bella e veloce con le storie dei personaggi che si intrecciano sullo sfondo del dopoguerra che in realtà fa solo da cornice.
La vicenda personale del protagonista non sembra però avere quel carattere di eccezionalità ma sembra essere assolutamente normale, tuttavia attorno a questa strana figura acquistano rilievo le storie degli altri personaggi soprattutto quella della donna che in non più giovanissima decide di attraversare a mare lo stretto.
Interpretazione ottima di Brad Pitt, non convince del tutto quella di kate blanchette che appare troppo fragile rispetto alla tembra di Benjamin e ne subisce constantamente la personalità. In definitiva i temi trattati in questa curiosa vicenda fanno del film un buon prodotto magari una trama più snella e soprattutto meno spazio dedicato alla protagonista femminile, avrebbero reso il film ancora più godibile, come al solito ottima la prova di Brad pitt
[-]
|
|
[+] lascia un commento a rencid »
[ - ] lascia un commento a rencid »
|
|
d'accordo? |
|
l'uomo nero
|
venerdì 20 marzo 2009
|
il curioso caso di brad pitt
|
|
|
|
La presenza di un attore del calibro di Brad Pitt ha condizionato (eccessivamente?) gli sviluppi di un'idea ancora poco sfruttata dal cinema americano. Purtroppo la condizione di Benjamin Button, nato vecchio morto bimbo, viene asservata esclusivamente dal punto di vista della relazione con l'amore della sua vita e con i propri genitori. Vi è solo una traccia residua del malessere e inadeguatezza che il protagonista deve avere provato dal fatto di dover essere sempre a contatto con persone che non corrispondevano mai alla sua vera età mentale. La presenza del bel Brad ha fatto virare la vicenda verso una redenzione del ppersonaggio , nato mostro e diventato poi irresistibile. La notevole prova degli effetti digitali di invecchiamento di Brad (un pò meno quelli più difficili di ringiovanimento), stridono col trucco usato sugli altri attori e distolgono l'attenzione dalla vicenda in attesa di capire.
[+]
La presenza di un attore del calibro di Brad Pitt ha condizionato (eccessivamente?) gli sviluppi di un'idea ancora poco sfruttata dal cinema americano. Purtroppo la condizione di Benjamin Button, nato vecchio morto bimbo, viene asservata esclusivamente dal punto di vista della relazione con l'amore della sua vita e con i propri genitori. Vi è solo una traccia residua del malessere e inadeguatezza che il protagonista deve avere provato dal fatto di dover essere sempre a contatto con persone che non corrispondevano mai alla sua vera età mentale. La presenza del bel Brad ha fatto virare la vicenda verso una redenzione del ppersonaggio , nato mostro e diventato poi irresistibile. La notevole prova degli effetti digitali di invecchiamento di Brad (un pò meno quelli più difficili di ringiovanimento), stridono col trucco usato sugli altri attori e distolgono l'attenzione dalla vicenda in attesa di capire..."chissà com'è diventato Pitt!" Purtroppo la prova di attore del personaggio principale mi ha molto delusa, in relazione al suo potenziale, troppo distante e passivo. Molto piacevole la ricostruzione e inquadramento storico mentre alcune incongruenze (quando ha l'aspetto da ragazzino dovrebbe avere la mentalità di un vecchio invece và in giro all'avventura - sessualmente è una forza sia quando ha il corpo da vecchio ma la mente da giovane sia viceversa...)meritavano maggiore attenzione.In conclusione un buon film, non da oscar ma comunque piacevole. Forse troppo lungo e spezzettato, dalla triste storia di contorno, ma sarebbe stato ancora più lungo se si fosse dedicato il medesimo tempo del Benjamin Button vecchio al Benjamin Button giovane.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a l'uomo nero »
[ - ] lascia un commento a l'uomo nero »
|
|
d'accordo? |
|
|