P.S. I Love You - Non è mai troppo tardi per dirlo

Film 2007 | Commedia, +13 126 min.

Titolo originaleP.S. I Love You
Anno2007
GenereCommedia,
ProduzioneUSA
Durata126 minuti
Regia diRichard LaGravenese
AttoriHilary Swank, Gerard Butler, Lisa Kudrow, Harry Connick Jr., Jeffrey Dean Morgan Kathy Bates, James Marsters, Nellie McKay, Gina Gershon, Christopher Whalen, Dean Winters, Anne Kent, Brian McGrath, Sherie Rene Scott, Susan Blackwell.
Uscitavenerdì 1 febbraio 2008
Distribuzione01 Distribution
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,27 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Richard LaGravenese. Un film con Hilary Swank, Gerard Butler, Lisa Kudrow, Harry Connick Jr., Jeffrey Dean Morgan. Cast completo Titolo originale: P.S. I Love You. Genere Commedia, - USA, 2007, durata 126 minuti. Uscita cinema venerdì 1 febbraio 2008 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,27 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 28 settembre 2018

Una giovane vedova scopre che il marito le ha lasciato dieci messaggi per aiutarla ad alleviare il dolore e a ricominciare. In Italia al Box Office P.S. I Love You - Non è mai troppo tardi per dirlo ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 1,2 milioni di euro e 567 mila euro nel primo weekend.

Consigliato nì!
2,27/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 1,92
PUBBLICO 3,15
CONSIGLIATO NÌ
Una commedia romantica dalla lacrima facile che colpisce (fin troppo) al cuore.
Recensione di Mattia Nicoletti
martedì 22 gennaio 2008
Recensione di Mattia Nicoletti
martedì 22 gennaio 2008

Riscoprire la propria vita dopo una tragedia che l'ha distrutta, è possibile? Le lettere di Gerry (Gerard Butler) scritte all'amata Holly (Hilary Swank) prima di morire e fatte recapitare periodicamente alla moglie disperata, nei mesi successivi, sono il migliore viatico verso una nuova esistenza. Ora non resta che aprire la porta di casa e osservare il mondo.
Le storie d'amore fra vita e morte, sono un classico del cinema. Possiamo citare Ghost, e Always di Steven Spielberg, per fare degli esempi. L'amore, infatti, quando viene interrotto bruscamente da eventi legati al fato (come la morte), crea in chi guarda dei moti d'animo violenti e un forte senso solidale nei confronti di chi soffre, in questo caso Holly, interpretata da Hilary Swank. La speranza dello spettatore è quella di vedere una lotta per la sopravvivenza, coinvolgente, con qualche tocco di ironia, in un perfetto equilibrio di dolce e amaro. Richard Lagravanese, autore de La leggenda del re pescatore e de I ponti di Madison County, di emozioni e di sentimenti se ne intende, e con PS I love you mette in scena una commedia romantica (con sufficienti elementi drammatrici) che colpisce al cuore. Nel bene e nel male. Hilary Swank, svolgendo comunque il suo mestiere, non riesce a rendere credibile la sua amicizia con Gina Gershon e Lisa Kudrow (entrambe ottime professioniste). Tale è, però, il coinvolgimento emotivo che questi aspetti possono passare in secondo piano, in un film dalla lacrima facile, che rende le parole scritte eterne (quale piacere è più grande del leggere delle vecchie lettere), nella sincerità più o meno reale di Hollywood, per cui tutto è spettacolo.

Sei d'accordo con Mattia Nicoletti?

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 18 luglio 2013
Fausta Rosa

Amare oltre… Si può amare e amore oltre, perché l’amore, quello vero, quello che completa senza soffocare, che dà un senso senza far perdere il senso della realtà, che non fa sentire mai soli, che è pienezza e unicità, che può fare anche soffrire per poi riscoprire l’indispensabilità dello stare insieme, questo amore non può terminare con la morte, anzi diventa straziante, lancinante, destabilizzante [...] Vai alla recensione »

mercoledì 15 luglio 2015
Piccola Elsa

Avete presente il momento in cui, guardando un film, vi accorgete che non vi basterà una sola scatola di fazzoletti per asciugare le lacrime ma ne serviranno intere confezioni? Ecco, questo è quel tipo di film. Un film in cui i due protagonisti, Gerry e Holly, si amano profondamente, nonostante i difetti e i litigi che possono esistere nella vita di due persone.

giovedì 23 luglio 2015
Andrea Alesci

Nell’inchiostro di una lettera possono starci tante cose: parole che avvincono due amanti, consigli per un futuro radioso, memorie di una vita che ha perso la consistenza del suo peso ma non la forza della sua presenza. E se le lettere si rincorrono in una segreta caccia al tesoro, il ricordo diventa stupore, poi sorriso, e nuova vita. Così, dentro parole sigillate in una busta si disegna [...] Vai alla recensione »

domenica 27 dicembre 2009
Carlotta89

Il film più volte definito più volte "dalla lacrima facile" è ben fatto, una storia eccellentemente raccontata e Hillary Swank è strepitosa. Non è di certo un film cult o che farà la storia del cinema; è secondario, non ha colpi di scena in grado di accattivare il pubblico e per quanto al pubblico piaccia "emozionarsi" non gli piace mai pensare alla morte per tutto l'arco di un film.

venerdì 19 marzo 2010
Miss_Manson

Mi è piaciuto molto...l'ho visto 2 volte e si rimane colpiti davvero! Triste,ma in certe scene simpatico...un film da vedere!

domenica 10 aprile 2011
Laura93

Premtto che le 4 stelline sono una lode al film nel suo genere, tra tutti i film drammatici-romantici questo è un film da 4 stelle. Personalmente i generi che più amo sono altri ma questo film mi è davvero piaciuto, mi ha fatto piangere lo ammetto. Un bravo Gerard Butler, che ammiro molto, specie dopo quella che per me è stata una sua grande rivelazione, giustizia privata. [...] Vai alla recensione »

lunedì 3 agosto 2009
donato 1964

Film commedia drammatica ben interpretata da attori gia' noti.La trama e avvincente e prende l'interesse del pubblico sin dall'inizio.Simpatia,dolcezza,spensieratezza,commozione predominano nel film che complessivamente e'molto bello.Voto 8+

domenica 24 ottobre 2010
Boyraro

Uff come odio quando la gente da facilmente un 1stella, quando è possibile ke possa non piacere, ma dire ke è brutto ASSOLUTAMENTE NO! E' UN FILM ROMANTICISSIMO E A TRATTI DAVVERO SIMPATICO,DALLA FOTOGRAFIA E I DIALOGHI STUPENDI..LO STORYBOARD POI.. ASSOLUTAMENTE 5STELLE!!

sabato 3 agosto 2013
IoSonoSilvia! =D

Gerry (Gerard Butler)smetterà di vivere lasciando il suo amore Holly (Hilary Swank)nella disperazione e nello smarri- mento. Ma lui ama talmente tanto in maniera pura la sua donna da non permettere che la sua morte distrugga l'intera esistenza di lei. Dopo la sua morte Holly si ritroverà con una grande quantità di lettere ricevute periodicamente, torta di compleanno e cassette contenenti le parole [...] Vai alla recensione »

martedì 16 luglio 2013
Sibyc

Film romantico, che ti fa capire tante cose ed ha delle frasi da copiare!!!

sabato 20 aprile 2013
RobNoodles97

A me è piaciuto! la trama non è mai piatta e gerard butler col suo stile sa farsi apprezzare per come recita. Come ,d'altronde, anche la bella hilary swank si è immedesimata bene nella parte. La trama parla di una coppia come le altre ( Butler e Swank) che vivono la vita con tutti i problemi che può avere una qualsiasi coppia sposata; fino a quando gerry per una malattia [...] Vai alla recensione »

venerdì 21 agosto 2009
Jane

Mi aspettavo molto molto meglio. Ho letto prima il libro e mi è sembrato a dir poco meraviglioso, ma il film no: a me non è piaciuto affatto

sabato 12 febbraio 2011
pjmix

ma il film è un po' pesantino. Ok, il genere lo richiede; dev'essere drammatico e, dunque, impone la serietà e un po' di pesantezza, ma qui si va troppo per le lunghe! Bellina la storia, carino il finale, ma si fa troppo per allungare il brodo.

Frasi
ps. ti amo, Holly, e so ch anche tu ma ami. Non hai bisogno delle mie cose per ricordarti di me, non hai bisogno di conservarle come prova del fatto ch sono esistito e ch esisto ancora nella tua mente. non hai bisogno di mettere i miei maglioni per sentire il mio abbraccio. Io sono già lì... e ti tengo sempre abbracciata.
Una frase di Gerry Kennedy (Gerard Butler)
dal film P.S. I Love You - Non è mai troppo tardi per dirlo - a cura di marty
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Alessandra De Luca
Ciak

Holly (Hilary Swank) e Gerry (Gerard Butler) possono vantare un matrimonio quasi perfetto, sorretto da una burrascosa complicità messa in scena nel lunghissimo prologo che anticipa i titoli dì testa. Poi però la malasorte ci mette lo zampino e la vita del dolce, sexy e appassionato maritino in vena persino di striptease viene spazzata via da una fulminante malattia.

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Dopo i titoli, il funerale di lui (buffo, con canzoni) che vede lei, annientata, invano sorretta dalla madre, vedova a sua volta, e da uno stuolo di amiche. Cominciano ore e giorni tetri di lutto. Curiosamente costellati, a data fissa, da messaggi e da doni che Gerry ha puntigliosamente predisposto prima di morire. Con la speranza, via via sempre più evidente, di sostenere un giorno dopo l'altro la [...] Vai alla recensione »

Federico Raponi
Liberazione

Il superamento del lutto - da parte di una giovane donna a cui un tumore ha portato via il marito dopo 9 anni di matrimonio - in 4 stagioni. Come altrettanti capitoli di un ciclo del dolore, con inizio nell'inverno dell'anima, cadenzati da lettere postali che l'uomo le ha lasciato da scoprire. In una liberatoria caccia al tesoro verso la riacquisizione di una forza interiore, supportata dalle amicizie, [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Nella prima sequenza Holly e Gerry litigano, ma capisci al volo che si amano molto. Nella seconda Gerry è già all'altro mondo, stroncato da una malattia in giovane età. Holly non ce la fa a elaborare il lutto e cade in depressione; senonché, il giorno del suo trentesimo compleanno, riceve una lettera del defunto, siglata come da titolo. È solo la prima di una serie di missive lasciate dal marito devoto, [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Sarà perché - da Leonida in 300 - ha lasciato una vedova inconsolabile che Gerard Butler torna sugli schermi in P.S. I Love You di Richard LaGravenese come defunto che cerca di rendere allegra la vedovanza di Hilary Swank, suggerendole come darsi a un altro. È complicità coniugale, ma postuma, unico modo che Hollywood ha per idealizzare il triangolo per un pubblico di famiglie.

Silvana Silvestri
Il Manifesto

Già nel titolo (P.S. I love you) del film di LaGravenese si dovrebbe cogliere l'avvertimento che non sfuggiva alla generazione degli anni settanta così sensibili alle parole delle canzoni dell'epoca spesso malinconiche (gli addii erano d'obbligo). Invece la coppia Holly e Gerry (Hilary Swank, premio Oscar per Boys Don't Cry e Gerard Butler, il re Leonida) stanno straordinariamente bene insieme, anche [...] Vai alla recensione »

Manohla Dargis
The New York Times

It would be easy to dismiss “P.S. I Love You,” about the agonies visited on a young married couple, as the big-screen equivalent of a paperback romance. Certainly the refined critical mind understands that this is the kind of artful emotion machine that the movies have been making since the very first tear slid down an actress’s face, the droplet seen — and experienced — around the world by audiences [...] Vai alla recensione »

Francesco Alò
Il Messaggero

Questi fantasmi Usa. L'elaborazione hollywoodiana del lutto è sempre più presente nel cinema americano di oggi. John Cusack piange la moglie soldato morta in Iraq (Grace is Gone), Halle Berry rimane vedova in Oltre il fuoco (da noi a maggio) e Hilary Swank si dispera dopo che il coniuge Gerard Butler (il Re Leonida di 300 che urlava "Questa è Sparta!" buttando la gente nel pozzo nero) ha lasciato prematuram [...] Vai alla recensione »

Nick Schager
Slant

Ci sono tante bravissime attrici che non sono tagliate per le commedie romantiche e Hilary Swank, nonostante il suo innegabile talento, è una di queste. Del resto nessuna star, per quanto brava in ruoli del genere, sarebbe riuscita a salvare questo film: un noioso e fasullo congegno in cui una donna riesce a superare il dolore per la morte del marito grazie a una serie di lettere che le ha scritto [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Un giovane marito, morendo per una grave malattia, ha lasciato per la moglie lettere, doni, fiori, biglietti per un viaggio in Olanda che le vengono ogni tanto consegnati per farle sentite meno la mancanza. Sono segni amorosi capaci invece di prolungare il lutto più stretto, insieme con i ricordi belli, le nostre canzoni, le visioni del passato; ma poco a poco il dolore si attutisce, lei ha almeno [...] Vai alla recensione »

Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Come «Non è mai troppo tardi» (in sala, con la coppia di insani burloni Nicholson-Freeman), e come certe pragmatiche imbecillità di Hollywood sulla beata accettazione della morte (a partire da «Love Story»), questa è la storia di una moglie che intraprende il percorso di elaborazione del lutto con l'aiuto del marito scomparso che, come in una caccia al tesoro, durante la malattia ha inventato sorprese. [...] Vai alla recensione »

Giovanni Valerio
Ticino7

Qualche anno fa, nel drammone sentimentale My Life, il malato terminale Michael Keaton mandava videomessaggi al figlio che verrà. Nel nuovo P.S. I love you, un marito condannato dal cancro spedisce alla mogliettina una serie di lettere per aiutarla a superare la perdita imminente e tornare ad amare la vita. Alla fine di ogni messaggio, lascia il post scriptum del titolo.

Cristina Borsatti
Film TV

Dopo quindici interminabili minuti di bagarre sentimentale e dieci di funerale irlandese (del tipo, lui avrebbe voluto whiskey e musica per tutti), il film ha inizio e sembra non finire mai. La storia di Holly Kennedy e del suo defunto marito Gerry che, prima di morire, scrive all’adorata consorte una serie di lettere per aiutarla a superare il suo dolore, aveva ottimi presupposti per diventare un [...] Vai alla recensione »

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RUBRICHE
venerdì 1 febbraio 2008
Chiara Renda

Disastri e delitti Se ne parla da mesi. Il segretissimo film prodotto dal geniale creatore di Lost J.J. Abrams e diretto da Matt Reeves è finalmente arrivato anche nelle sale italiane. Chi l'ha visto – in America ha incassato 46 milioni di dollari nel [...]

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