nicola
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sabato 21 giugno 2008
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un nuovo,grande successo dei fratelli coen
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Sin dall'inizio ho potuto constatare il grande spessore ed il grande valore della pellicola in questione.Contrariamente alla maggior parte dei film,in "non è un paese per vecchi" , non esiste un vero protagonista,ma bensì una serie di personaggi che presentano caratteri,pensieri e modi di agire diversi fra loro.Proprio per questo,Moss,che inizialmente potrebbe sembrare il vero fulcro dell'intera vicenda,si rileva ben presto allo stesso livello(ovviamente dal punto di vista dell'importanza dei personaggi) di Anton Chigurh(magnificamente interpretato da Javier Bardem,donando al personaggio caratteristiche goffe e allo stremo della realtà).
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Sin dall'inizio ho potuto constatare il grande spessore ed il grande valore della pellicola in questione.Contrariamente alla maggior parte dei film,in "non è un paese per vecchi" , non esiste un vero protagonista,ma bensì una serie di personaggi che presentano caratteri,pensieri e modi di agire diversi fra loro.Proprio per questo,Moss,che inizialmente potrebbe sembrare il vero fulcro dell'intera vicenda,si rileva ben presto allo stesso livello(ovviamente dal punto di vista dell'importanza dei personaggi) di Anton Chigurh(magnificamente interpretato da Javier Bardem,donando al personaggio caratteristiche goffe e allo stremo della realtà).Particolarmente significativo è il momento in cui Moss,che si trova a parlare amichevolmente con una donna sdraiata accanto ad una piscina,rimane vittima di una sparatoria;la sua morte lascia certamente incredulo lo spettatore,il quale,sin dall'inizio aveva creduto che moss fosse destinato a conservare il fortunato bottino trovato per caso e a condurre una vita felice insieme alla donna che amava.Da questa tragica situazione aumenta di importanza il ruolo del insuperabile Tommy Lee Jones(che interpreta il ruolo dello sceriffo),il quale,sebbene sia ad un passo dal catturare lo psicopatico killer,si rassegna inesorabilmente decidendo di ritirarsi dal mestiere che tanto aveva amato.Essenziale per comprendere la sottile morale dell'intera narrazione sono le ultime scene,dove l'assassino sebbene sia vittima di un violento incidente con l'auto,riesce tuttavia a cavarsela con un braccio rotto.In tale scena è nascosta una delle più grandi rivelazioni del cinema:il bene non riesce sempre a trionfare sul male e la follia umana.
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anna
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sabato 21 giugno 2008
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una critica alla società attuale.
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Un grande film, che va decisamente rivisto più di una volta, per capirne il senso profondo.
Ho letto di molti delusi, riguardo il finale. La verità è che il senso del film è racchiuso nel suo cuore, sta allo spettatore, estrarlo e rifletterci sopra. Il finale non è dei migliori, intendo dire, non il classico finale apocalittico, da filmone ( quello che ci si aspetta da un prodotto di tale qualità ) ma la morale è ampia, vasta come il deserto.
Una raffinata critica alla soecietà odierna, dove gli uomini rischiano la vita, per il denaro, mettendo in gioco perfino la propria famiglia. Dove gli uomini si uccidono per soldi e dove la saggia morale di un vecchio, non è accettata. Nè la diplomazia.
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Un grande film, che va decisamente rivisto più di una volta, per capirne il senso profondo.
Ho letto di molti delusi, riguardo il finale. La verità è che il senso del film è racchiuso nel suo cuore, sta allo spettatore, estrarlo e rifletterci sopra. Il finale non è dei migliori, intendo dire, non il classico finale apocalittico, da filmone ( quello che ci si aspetta da un prodotto di tale qualità ) ma la morale è ampia, vasta come il deserto.
Una raffinata critica alla soecietà odierna, dove gli uomini rischiano la vita, per il denaro, mettendo in gioco perfino la propria famiglia. Dove gli uomini si uccidono per soldi e dove la saggia morale di un vecchio, non è accettata. Nè la diplomazia. Sono le armi a contare. E' la violenza, la morte, il sangue.
I lati " Out " di questo film, sono ad esempio: girare per la strada della città, con la camicia piena di sangue, zoppi e distrutti, con la faccia macchiata di sangue.
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(di aldo ferro)
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paride
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venerdì 20 giugno 2008
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un western introspettivo
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I fratelli Coen ci raccontano una storia di superuomini che lottano fra loro all'ultimo sangue e, si sa, il denaro è solo una scusa per "duellare". Morale della favola: si salva chi si arrende, chi depone le armi e rinuncia alla lotta per continuare a vivere, sognare e raccontare. Il western non è affatto il mio genere, ma devo ammettere che questo è di ottima fattura. Purtroppo, come molti film di questo tipo, pecca di una lentezza eccessiva in alcune parti.
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schatzi57
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giovedì 19 giugno 2008
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amaro...
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ottimo film che pone l' accento sulla ineluttabilità della violenza, un film fatto di rimpianti ,mai banali, per un' epoca che sembrava migliore.non ci sono vinti né vincitori, lo stesso goffo, psicopatico e ottimo bardem potrebbe darci una risposta sulla pazzia della violenza e le sue conseguenze : sempre le stesse. uno sguardo amaro sulla follia dei molti contro la saggezza dei pochi.....
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topo
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mercoledì 18 giugno 2008
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ma per carita...bevete di meno.....
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NON CAPISCO COME SI POSSA DEFINIRE UN CAPOLAVORO UNA BOIATA DEL GENERE...BASTA CHE QUALCHE PARRUCCONE CORROTTO ED AMANTE DEL NULLA SI SVEGLI LA MATTINA E DECIDA DI DARE OSCAR A CASO A film(NON A CASO SCRITTO MINUSCOLO)DI STO LIVELLO E PER TUTTI DIVENTA UN CAPOLAVORO....HO LETTO COMMENTI AL LIMITE DEL GROTTESCO SU SCENE FICCANTI(?!) E PSEUDO SPUNTI MORALI,SU ANARCHIE ED ADDIRITTURA PARABOLE DARWINIANE.....MA BEVETE DI MENO....PER CARITA'...COME SI FA A DARE CREDIBILITA' AD UNA STORIA NATA DA UN GESTO CHE NESSUNO SU QUESTA TERRA NEANCHE IL PIU' STUPIDO DEGLI IDIOTI FAREBBE MAI...UN SALDATORE EX REDUCE DAL VIETNAM MORTO DI FAME CHE VIVE IN UNA ROULOTTE DIVENTA MILIARDARIO PER CASO E SI PREOCCUPA NEL CUORE DELLA NOTTE DI PORTARE DELL'ACQUA AD UN QUALCUNO IN FIN DI VITA A CUI HA FREGATO DEI SOLDI E RINUNCIATO SOLO POCHE ORE PRIMA DI DARE AIUTO PER INGUAIARSI E RISCHIARE LA VITA.
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NON CAPISCO COME SI POSSA DEFINIRE UN CAPOLAVORO UNA BOIATA DEL GENERE...BASTA CHE QUALCHE PARRUCCONE CORROTTO ED AMANTE DEL NULLA SI SVEGLI LA MATTINA E DECIDA DI DARE OSCAR A CASO A film(NON A CASO SCRITTO MINUSCOLO)DI STO LIVELLO E PER TUTTI DIVENTA UN CAPOLAVORO....HO LETTO COMMENTI AL LIMITE DEL GROTTESCO SU SCENE FICCANTI(?!) E PSEUDO SPUNTI MORALI,SU ANARCHIE ED ADDIRITTURA PARABOLE DARWINIANE.....MA BEVETE DI MENO....PER CARITA'...COME SI FA A DARE CREDIBILITA' AD UNA STORIA NATA DA UN GESTO CHE NESSUNO SU QUESTA TERRA NEANCHE IL PIU' STUPIDO DEGLI IDIOTI FAREBBE MAI...UN SALDATORE EX REDUCE DAL VIETNAM MORTO DI FAME CHE VIVE IN UNA ROULOTTE DIVENTA MILIARDARIO PER CASO E SI PREOCCUPA NEL CUORE DELLA NOTTE DI PORTARE DELL'ACQUA AD UN QUALCUNO IN FIN DI VITA A CUI HA FREGATO DEI SOLDI E RINUNCIATO SOLO POCHE ORE PRIMA DI DARE AIUTO PER INGUAIARSI E RISCHIARE LA VITA...?MA PER QUALE MOTIVO?PER LA MORALE DI COSA O PER L'ETICA DI COS'ALTRO...MA PER FAVORE...E VOGLIAMO PARLARE DEL KILLER?UCCIDE SEMPRE E COMUNQUE CHIUNQUE SENZA MOTIVO,CON UNA BOMBOLA A PRESSIONE(?!)SENZA CHE NESSUNO LO VEDA MAI,LO FERMI O GLI RISPONDA COME MERITI IN PAESI DESERTI IN CUI INSEGUIMENTI E SPARATORIE PASSANO ASSOLUTAMENTE INOSSERVATI...OLTRETUTTO IL SALDATORE INVECE DI SCAPPARE IL PIU LONTANO POSSIBILE SI FERMA IN UN HOTEL DOPO L'ALTRO CHIEDENDO PIANTINE DEGLI ALBERGHI COME SE FOSSERO DISTRIBUITE ALLA RECEPTION NORMALMENTE,NASCONDE LA VALIGIA NEI CONDOTTI DELL'AREAZIONE PER POI RIPRENDERLA DA ALTRE STANZE(?!)...MA PER QUALE MOTIVO....?....FINIAMOLA DI INCENSARE REGISTI CHE PARTORISCONO STRONZATE DEL GENERE IN UN'ACCOZZAGLIA DI NULLA DISTRIBUITI,QUESTO SI,CON STRAORDINARIA BRAVURA....QUALCUNO CHE ABBIA UN PO' DI AMOR PROPRIO E CHE SI RISPETTI UN ATTIMO MI SA DESCRIVERE IL TUTTO DANDOMI UN SENSO...GRAZIE
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topogigio
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mercoledì 18 giugno 2008
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bevete di meno
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NON CAPISCO COME SI POSSA DEFINIRE UN CAPOLAVORO UNA BOIATA DEL GENERE...BASTA CHE QUALCHE PARRUCCONE CORROTTO ED AMANTE DEL NULLA SI SVEGLI LA MATTINA E DECIDA DI DARE OSCAR A CASO A film(NON A CASO SCRITTO MINUSCOLO)DI STO LIVELLO E PER TUTTI DIVENTA UN CAPOLAVORO....HO LETTO COMMENTI AL LIMITE DEL GROTTESCO SU SCENE FICCANTI(?!) E PSEUDO SPUNTI MORALI,SU ANARCHIE ED ADDIRITTURA PARABOLE DARWINIANE.....MA BEVETE DI MENO....PER CARITA'...COME SI FA A DARE CREDIBILITA' AD UNA STORIA NATA DA UN GESTO CHE NESSUNO SU QUESTA TERRA NEANCHE IL PIU' STUPIDO DEGLI IDIOTI FAREBBE MAI...UN SALDATORE EX REDUCE DAL VIETNAM MORTO DI FAME CHE VIVE IN UNA ROULOTTE DIVENTA MILIARDARIO PER CASO E SI PREOCCUPA NEL CUORE DELLA NOTTE DI PORTARE DELL'ACQUA AD UN QUALCUNO IN FIN DI VITA A CUI HA FREGATO DEI SOLDI E RINUNCIATO SOLO POCHE ORE PRIMA DI DARE AIUTO PER INGUAIARSI E RISCHIARE LA VITA.
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NON CAPISCO COME SI POSSA DEFINIRE UN CAPOLAVORO UNA BOIATA DEL GENERE...BASTA CHE QUALCHE PARRUCCONE CORROTTO ED AMANTE DEL NULLA SI SVEGLI LA MATTINA E DECIDA DI DARE OSCAR A CASO A film(NON A CASO SCRITTO MINUSCOLO)DI STO LIVELLO E PER TUTTI DIVENTA UN CAPOLAVORO....HO LETTO COMMENTI AL LIMITE DEL GROTTESCO SU SCENE FICCANTI(?!) E PSEUDO SPUNTI MORALI,SU ANARCHIE ED ADDIRITTURA PARABOLE DARWINIANE.....MA BEVETE DI MENO....PER CARITA'...COME SI FA A DARE CREDIBILITA' AD UNA STORIA NATA DA UN GESTO CHE NESSUNO SU QUESTA TERRA NEANCHE IL PIU' STUPIDO DEGLI IDIOTI FAREBBE MAI...UN SALDATORE EX REDUCE DAL VIETNAM MORTO DI FAME CHE VIVE IN UNA ROULOTTE DIVENTA MILIARDARIO PER CASO E SI PREOCCUPA NEL CUORE DELLA NOTTE DI PORTARE DELL'ACQUA AD UN QUALCUNO IN FIN DI VITA A CUI HA FREGATO DEI SOLDI E RINUNCIATO SOLO POCHE ORE PRIMA DI DARE AIUTO PER INGUAIARSI E RISCHIARE LA VITA...?MA PER QUALE MOTIVO?PER LA MORALE DI COSA O PER L'ETICA DI COS'ALTRO...MA PER FAVORE...E VOGLIAMO PARLARE DEL KILLER?UCCIDE SEMPRE E COMUNQUE CHIUNQUE SENZA MOTIVO,CON UNA BOMBOLA A PRESSIONE(?!)SENZA CHE NESSUNO LO VEDA MAI,LO FERMI O GLI RISPONDA COME MERITI IN PAESI DESERTI IN CUI INSEGUIMENTI E SPARATORIE PASSANO ASSOLUTAMENTE INOSSERVATI...OLTRETUTTO IL SALDATORE INVECE DI SCAPPARE IL PIU LONTANO POSSIBILE SI FERMA IN UN HOTEL DOPO L'ALTRO CHIEDENDO PIANTINE DEGLI ALBERGHI COME SE FOSSERO DISTRIBUITE ALLA RECEPTION NORMALMENTE,NASCONDE LA VALIGIA NEI CONDOTTI DELL'AREAZIONE PER POI RIPRENDERLA DA ALTRE STANZE(?!)...MA PER QUALE MOTIVO....?....FINIAMOLA DI INCENSARE REGISTI CHE PARTORISCONO STRONZATE DEL GENERE IN UN'ACCOZZAGLIA DI NULLA DISTRIBUITI,QUESTO SI,CON STRAORDINARIA BRAVURA....QUALCUNO CHE ABBIA UN PO' DI AMOR PROPRIO E CHE SI RISPETTI UN ATTIMO MI SA DESCRIVERE IL TUTTO DANDOMI UN SENSO...GRAZIE
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erre
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mercoledì 18 giugno 2008
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non è un film per bambini...
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...è un film, quello dei fratelli Coen, che spiega come il mondo sia in continua e implacabile evoluzione o involuzione (dipende dai punti di vista), un film che spiega come la vecchiaia sia fuori luogo in un mondo così selettivo e mutabile, ci fa vedere la sofferenza degli anziani consumati da una società che, con i suoi eccessi, in ogni campo, a portato via loro l' amore per qualcosa a cui, in passato avrebbero dedicato la vita, ma che adsso non si sentono più d' amare e rispettare perchè sentono che il mondo gli ha abbandonati. Questa, sottolineano i Coen, è la piaga che colpira ognuno di noi, non ci sentiremo più protagonisti attivi della commedia, di questa farsa, di questo finto sviluppo culturale bensi diventeremo spettatori impotenti del continuo ed inesorabile declino della cultura e dei pricipi e sarà prpio perchè avremmo il privilgio di oseervare il mondo dall' esterno che capiremo che esso non ci igloba nel suo cinico programma, capiremo che la stima e il rispetto vengono meno ad un certo punto, capiremo che non è più un mondo per noi, che non è un paese per vecchi.
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...è un film, quello dei fratelli Coen, che spiega come il mondo sia in continua e implacabile evoluzione o involuzione (dipende dai punti di vista), un film che spiega come la vecchiaia sia fuori luogo in un mondo così selettivo e mutabile, ci fa vedere la sofferenza degli anziani consumati da una società che, con i suoi eccessi, in ogni campo, a portato via loro l' amore per qualcosa a cui, in passato avrebbero dedicato la vita, ma che adsso non si sentono più d' amare e rispettare perchè sentono che il mondo gli ha abbandonati. Questa, sottolineano i Coen, è la piaga che colpira ognuno di noi, non ci sentiremo più protagonisti attivi della commedia, di questa farsa, di questo finto sviluppo culturale bensi diventeremo spettatori impotenti del continuo ed inesorabile declino della cultura e dei pricipi e sarà prpio perchè avremmo il privilgio di oseervare il mondo dall' esterno che capiremo che esso non ci igloba nel suo cinico programma, capiremo che la stima e il rispetto vengono meno ad un certo punto, capiremo che non è più un mondo per noi, che non è un paese per vecchi.Basta.
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fanto
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lunedì 16 giugno 2008
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non c'è cifra stilistica
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.......se i miei figli andassero al cinema per vedere film di questa "cifra stilistica..."...non credo potrebbero apprendere molto dalla morale espressa con la violenza gratuita....[non credo che sia utile imparare a cucirsi le ferite in modo autonomo...]
CINEMA DI QUALITA'?!?!?!?
Ma che tipo di qualità???!?!
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giò
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lunedì 16 giugno 2008
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un film inutile l'ultimo dei fratelli coen
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Ne abbiamo abbastanza di tutto questo sangue.
Sappiamo che dietro al traffico illegale di stupefacenti c'è una realtà spietata, non solo negli Stati Uniti, credo che i fratelli Coen potevano fare a meno di angosciarci con 2 ore di violenza gratuita e insensata.
Questo film non mi è piaciuto per niente, non ho visto una morale, piuttosto lo squallore nel seguire le "gesta" di un serial Killer completamente squilibrato.
I personaggi non trasmettono emozioni, solo freddezza e stupidità. Le immagini si susseguono senza poesia o ironia, solo la stanchezza di un vecchio sceriffo dà un pò di tregua, lui che non ne può più di vivere in un'america così violenta. Anche io alla fine del film non ne potevo più, non c'era niente da capire, visto che questo sarebbe il miglior film dell'anno, forse dovremmo riflettere.
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Ne abbiamo abbastanza di tutto questo sangue.
Sappiamo che dietro al traffico illegale di stupefacenti c'è una realtà spietata, non solo negli Stati Uniti, credo che i fratelli Coen potevano fare a meno di angosciarci con 2 ore di violenza gratuita e insensata.
Questo film non mi è piaciuto per niente, non ho visto una morale, piuttosto lo squallore nel seguire le "gesta" di un serial Killer completamente squilibrato.
I personaggi non trasmettono emozioni, solo freddezza e stupidità. Le immagini si susseguono senza poesia o ironia, solo la stanchezza di un vecchio sceriffo dà un pò di tregua, lui che non ne può più di vivere in un'america così violenta. Anche io alla fine del film non ne potevo più, non c'era niente da capire, visto che questo sarebbe il miglior film dell'anno, forse dovremmo riflettere...
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giacomo vezzani
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lunedì 16 giugno 2008
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isteria collettiva? o l'impeccabile "già visto"?
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Il film dei fratelli Coen ha entusiasmato pubblico e critica, finalmente ci sorprende, perchè in passato non avevamo mai trovato un consenso così compatto che ha messo d'accordo tutti. eppure non capisco come è potuto accadere considerando che di solito questo genere di film non piace al pubblico ne tanto meno all' Accademy che in quest'occasione l'ha pure coronato film dell'anno alla passata cerimonia degli Oscar.
Nonostante tutto, questo film non ci porta niente di nuovo sia per quanto riguarda il livello sintattico: i fratelli Coen girano come sempre in maniera magistrale un film western/thriller, tutto si svolge seguendo struttura drammatica del road/movie con incursioni nel thriller e nel western strizzando gli occhi a Don Siegel, con la trovata hitchcookiana dell'albergo etc, etc.
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Il film dei fratelli Coen ha entusiasmato pubblico e critica, finalmente ci sorprende, perchè in passato non avevamo mai trovato un consenso così compatto che ha messo d'accordo tutti. eppure non capisco come è potuto accadere considerando che di solito questo genere di film non piace al pubblico ne tanto meno all' Accademy che in quest'occasione l'ha pure coronato film dell'anno alla passata cerimonia degli Oscar.
Nonostante tutto, questo film non ci porta niente di nuovo sia per quanto riguarda il livello sintattico: i fratelli Coen girano come sempre in maniera magistrale un film western/thriller, tutto si svolge seguendo struttura drammatica del road/movie con incursioni nel thriller e nel western strizzando gli occhi a Don Siegel, con la trovata hitchcookiana dell'albergo etc, etc.
Ma la novità non si presenta neppure a livello di intreccio narrativo:
Il romanzo di McCormac è uno dei più crudi e intensi scritti degli ultimi anni. Il nuovo west, o meglio il vecchio west che non esiste più è mirabilmente interpretato esteticamente dai due registi, ma solo a livello estetico.Tanto che riescono a farne un film su una vaga allegoria dell'America violenta di oggi senza affondare nella vera essenza delle cose e sopratutto riducendo la storia a qualcosa che ha il sapore del "già visto".
Non è infatti la prima volta che ci troviamo davanti all'inseguimento per una valigia piena di dolari: Ci troviamo di fronte a un'isteria collettiva? oppute l'etetica basta a rendere questo film indimenticabile? o meglio dire dimenticare tutti i Road movie degli anni 70 che già infrangevano le regole del tempo?Il film forse rispecchia quello che siamo oggi, siamo vittime del vuoto ma con un senso estetico spiccato.
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