lu
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mercoledì 19 marzo 2008
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quando l'accademy ci azzecca..
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Magistrale Javier Bardem. Davvero spettacolare.
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omocaig
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mercoledì 19 marzo 2008
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equivoco
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Amici, per distrazione e superficialità, avevo capito che il titolo fosse " NON E' UN FILM PER VECCHI" e dunque , essendolo, non sono andato a vederlo.
Chiarito l'equivoco, vado lo guardo e torno.
saluti, Omocaig.
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gattona
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mercoledì 19 marzo 2008
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dalla morte corre sul fiume al filo nero de coen
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film complesso, magistralmente girato, ricco di rizomi culturali, politici, nulla e' casuale.Dal libro bellissimo ai film perfetto.Gli anni ottanta vengono prima di internet. dei cellulari, della globalizzazione insomma.Sono in nuce la dissoluzione planetaria di due principi sempre troppo umani, oltre umani, il bene e il male, come nella morte scorre sul fiume, film commovente e totale, c'e' una incolpevole innocenza nel male, quasi un dover essere, in questo capolavoro anticapitalista dei Coen si va piu' avanti, ci suggeriscono la impossibilita' dialettica di conciliare il bene e il male, la scelta malata viene dalla cultura che opprime, elimina, marginalizza, che conquista. L'America, come Kubrick ha magistralmente cantato, con SKing racconta,prima di lui Stainbeck, ha messo in moto forze folli e incontrollate
depredando in origine i Nativi,vediamo il fratello di Loretta comelo spiega lucidamente, dei fortissimi magnetismi negativi.
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film complesso, magistralmente girato, ricco di rizomi culturali, politici, nulla e' casuale.Dal libro bellissimo ai film perfetto.Gli anni ottanta vengono prima di internet. dei cellulari, della globalizzazione insomma.Sono in nuce la dissoluzione planetaria di due principi sempre troppo umani, oltre umani, il bene e il male, come nella morte scorre sul fiume, film commovente e totale, c'e' una incolpevole innocenza nel male, quasi un dover essere, in questo capolavoro anticapitalista dei Coen si va piu' avanti, ci suggeriscono la impossibilita' dialettica di conciliare il bene e il male, la scelta malata viene dalla cultura che opprime, elimina, marginalizza, che conquista. L'America, come Kubrick ha magistralmente cantato, con SKing racconta,prima di lui Stainbeck, ha messo in moto forze folli e incontrollate
depredando in origine i Nativi,vediamo il fratello di Loretta comelo spiega lucidamente, dei fortissimi magnetismi negativi.
il suo modello si e' esteso, e la forza del bene e' inane, non riesce a colmare, fermare la violenza che trova una ragione in se stessa, appunto oltreconomica.Le frasi finali di Lee Jons
alzano il cuore in un battito dolente e rassegnato.Fa molto pensare e dibattere,bellissima opera.
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lollo7
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martedì 18 marzo 2008
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merita gli oscar
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BENE.MAGARI GLI ITALIANI FACESSERO QUESTI FILM
[+] gli italiani hanno fatto anche di meglio...
(di andrea)
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pawa
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martedì 18 marzo 2008
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il finale
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l'uomo di cui parla lo sceriffo all'inizio del film che viene condannato alla sedia elettrica è bardem? riesce a farla franca?
[+] non credo,bardem è indistruttibile!
(di andrea)
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andrea
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martedì 18 marzo 2008
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il miglior film dell’anno? non direi proprio!
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Non è un paese per vecchi
Questa pellicola appartiene a mio parere alla vasta categoria delle occasioni mancate e dei film smodatamente sopravvalutati dalla critica.
Il miglior film dell’anno? Ma per favore, non diciamo eresie!
Se vogliamo usare un minimo di rigore intellettuale e non giudicare per “a priori”, prosternandoci nel modo più acritico e adulatorio nei confronti dei blasonati registi, dobbiamo onestamente ammettere che questo film presenta difetti e lacune di proporzioni macroscopiche!
Ok, la prima metà è davvero interessante e ben girata, con un sapiente accumulo di tensione che prende lo spettatore e lo incolla alla poltrona; anche lì non mancano difetti (dialoghi e situazioni a volte improbabili, battute che vorrebbero essere “frasi storiche” e invece sono spesso scialbe o inattendibili, un cattivo che è più bislacco che spaventoso) ma nel complesso la storia procede secondo schemi e tempi che funzionano.
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Non è un paese per vecchi
Questa pellicola appartiene a mio parere alla vasta categoria delle occasioni mancate e dei film smodatamente sopravvalutati dalla critica.
Il miglior film dell’anno? Ma per favore, non diciamo eresie!
Se vogliamo usare un minimo di rigore intellettuale e non giudicare per “a priori”, prosternandoci nel modo più acritico e adulatorio nei confronti dei blasonati registi, dobbiamo onestamente ammettere che questo film presenta difetti e lacune di proporzioni macroscopiche!
Ok, la prima metà è davvero interessante e ben girata, con un sapiente accumulo di tensione che prende lo spettatore e lo incolla alla poltrona; anche lì non mancano difetti (dialoghi e situazioni a volte improbabili, battute che vorrebbero essere “frasi storiche” e invece sono spesso scialbe o inattendibili, un cattivo che è più bislacco che spaventoso) ma nel complesso la storia procede secondo schemi e tempi che funzionano.
Ma poi, dalla metà in poi e soprattutto nella parte finale, tutto crolla miseramente, per via di scelte che non esiterei a definire suicide da parte degli autori i quali, forse per supponenza e smania di stupire, andare controcorrente e spiazzare, finiscono con l’infrangere tutte le più ataviche e sacre leggi del cinema e i suoi più inviolati tabù, col solo esito di ammazzare il proprio film e lasciare i due terzi degli spettatori divisi fra delusione, perplessità e giusta collera.
Non si possono, infatti, impunemente deludere in modo così sfacciato e plateale tutte le aspettative che si sono suscitate: non rispondere a molte, troppe domande che esigono adeguata risposta (per es.: chi si cucca il malloppo, motore immobile di tutta la vicenda e causa di tutta la carneficina?); evitare l’atteso confronto finale fra il buono e il cattivo; sprecare personaggi interessanti (come quello di Woody Harrelson) con una dipartita prematura e deludente; lasciar crepare quasi tutti i buoni (quali il protagonista e la sua ragazza) e risparmiare invece l’odioso, rintronato e sonnambolico cattivo e, quel che è peggio, far morire il protagonista molto prima del finale, per di più senza neanche disturbarsi a mostrare il come di questa morte.
Non solo niente vendetta sul suo perfido antagonista, non solo niente lieto fine (e fin lì ci si può anche stare), ma addirittura la più ingloriosa delle morti, cui non viene dedicato neppure un secondo di pellicola: quando ormai lo spettatore si pregusta la resa dei conti appena preannunciata dal coriaceo protagonista al suo avversario (“Sto venendo a prenderti”) si ritrova l’eroe già morto stecchito senza uno straccio di spiegazione e di racconto!
Si può forse perpetrare un più perfido tradimento ai danni di spettatori paganti e incolpevoli?
Non lo credo.
Non avremmo preteso necessariamente un finale alla Peckinpah, con decine di morti, migliaia di proiettili, sangue a fiumi e azioni al rallentatore per meglio goderci il giusto impiombamento dei malvagi, ma credo fermamente che sia noi spettatori che il protagonista e il film stesso avremmo meritato almeno una scena adeguata all’importanza del personaggio e a tutte le aspettative accumulatesi nel frattempo.
Ci volevano sorprendere e spiazzare, i Cohen, e ci sono riusciti.
Ma per farlo non hanno esitato a macchiarsi dei peggiori crimini che un regista possa compiere, e non impunemente: certe cattive azioni non restano mai impunite e infatti, così facendo, gli autori si sono in un certo senso fatti “harakiri”, azzoppando quello che poteva essere un ottimo film e venendo giustamente inceneriti, per il loro eccesso di superbia, dagli dei del cinema.
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[+] è il miglior film di quest anno
(di fabio)
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(di zopiro)
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[+] basta col cinema ! vogliamo solo telefilm !
(di gus da mosca)
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(di miki020704)
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alexander supertramp
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martedì 18 marzo 2008
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che film è?
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sinceramente....non mi è piaciuto per nulla
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pierpo
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martedì 18 marzo 2008
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scegli..... testa o croce?
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film spettacolo con una trama entusiasmante e ricco di colpi di scena.
Il cast azzeccatissimo e javier bardem il migliore nel suo ruolo ........
Un film che ti tiene incollato alla poltroncina e ti fa riflettere su come potrebbe essere breve la vita
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anna
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martedì 18 marzo 2008
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forse la moglie non muore
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Sono d'accordo con marcob del forum con quando dice che non c'è ragionamento che possa modificare una già forte convinzione. Infatti la moglie è l'unica figura che non cerca di contrattare con il male, non accetta la sua verità e le sue regole del gioco. Rifiutando il gioco della sorte rimanda ad una scelta consapevole del pazzo. Ora il pazzo non può più tornare indietro perchè ha dato potere di scelta alla donna e qualsiasi cosa faccia diventa incoerente con se stesso: se la uccide non tiene fede al patto che aveva fatto con il marito, se la lascia vivere deve accettare di essere ragionevole (e non è nella sua natura). Si è trovato in un paradosso e non ne può uscire se non rinuciando alla propria identità.
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Sono d'accordo con marcob del forum con quando dice che non c'è ragionamento che possa modificare una già forte convinzione. Infatti la moglie è l'unica figura che non cerca di contrattare con il male, non accetta la sua verità e le sue regole del gioco. Rifiutando il gioco della sorte rimanda ad una scelta consapevole del pazzo. Ora il pazzo non può più tornare indietro perchè ha dato potere di scelta alla donna e qualsiasi cosa faccia diventa incoerente con se stesso: se la uccide non tiene fede al patto che aveva fatto con il marito, se la lascia vivere deve accettare di essere ragionevole (e non è nella sua natura). Si è trovato in un paradosso e non ne può uscire se non rinuciando alla propria identità. Forse la moglie non muore. Non credo che sia un caso che questa sia l'unica morte che non si vede nel film.
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[+] muore muore...
(di anonimo402143)
[ - ] muore muore...
[+] ...lo chiamavano camposanto.
(di gus da mosca)
[ - ] ...lo chiamavano camposanto.
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charles 76
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martedì 18 marzo 2008
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non diciamo eresie
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Il film dei fratelli Coen è un buon film, certo chi è abituato agli strabilianti dialoghi di film come Manuale D'amore 2 ( che siete andati a vedere solo per la famosa scena di sesso fra Scamarcio e la bellucci) Caoss Calmo (non c'è bisongno di dire di cosa parlava la gente se del film o della scena tra Moretti e la Ferrari), film come tre metri sopra il cielo, questa notte e ancora nostra e altri... Mentre film Italiani Bellissimi come Romanzo Criminale o Arrivederci Amore ciao non sono Stati mei presi in considerazione.Se in Italia Leggiamo Moccia e giardiamo Grande Fratello e la De FIlippi, se guardiamo Buona Domenica e Sanremo, se Anche un bellissimo Programma come X Factor da noi lo presenta La Ventura; allora non meritiamo di vedere film belli come quelli dei Fratelli Coen.
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Il film dei fratelli Coen è un buon film, certo chi è abituato agli strabilianti dialoghi di film come Manuale D'amore 2 ( che siete andati a vedere solo per la famosa scena di sesso fra Scamarcio e la bellucci) Caoss Calmo (non c'è bisongno di dire di cosa parlava la gente se del film o della scena tra Moretti e la Ferrari), film come tre metri sopra il cielo, questa notte e ancora nostra e altri... Mentre film Italiani Bellissimi come Romanzo Criminale o Arrivederci Amore ciao non sono Stati mei presi in considerazione.Se in Italia Leggiamo Moccia e giardiamo Grande Fratello e la De FIlippi, se guardiamo Buona Domenica e Sanremo, se Anche un bellissimo Programma come X Factor da noi lo presenta La Ventura; allora non meritiamo di vedere film belli come quelli dei Fratelli Coen. Continuaiamo a vivere beati tre metri sopra il cielo e scrivere cazzate.... Adieu.
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[+] quoto in pieno
(di fabio)
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