Non è un paese per vecchi |
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Un film di Ethan Coen, Joel Coen.
Con Tommy Lee Jones, Javier Bardem, Josh Brolin, Woody Harrelson, Kelly MacDonald.
continua»
Titolo originale No Country for Old Men.
Thriller,
durata 122 min.
- USA 2007.
- Universal Pictures
uscita venerdì 22 febbraio 2008.
MYMONETRO
Non è un paese per vecchi
valutazione media:
3,37
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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E' un paese per i barbaridi sanchezpizjuan82Feedback: 0 |
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venerdì 4 aprile 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quelli che hanno visto il film hanno dato luogo a due opposte fazioni. Il primo è lo schieramento dei Delusi, che annovera coloro che lo hanno trovato troppo insolito, diseguale, discontinuo, e si aspettavano in definitiva che il Film-premio-Oscar fosse meno sofisticato e più rispondente al gusto del pubblico medio, e poi coloro che invece per essere fuori dal coro dicono “sì, ha vinto l’Oscar, ma non è mica uno dei migliori film dei Coen”. Sul fronte opposto c’è lo schieramento degli Entusiasti, di chi , anche se forse influenzato dall’aura di “guru” che accompagna Joel e Ethan, ha trovato il film magnifico nella sua raffinata asprezza, e si è rallegrato nel vedere il premio dell’Academy destinato ad un film di spessore più che di cassetta. Date retta ai secondi. Certamente “Non è un Paese per Vecchi” non è un film che possa accontentare tutti: molti tratti grotteschi, alcune scene di violenza gratuita, quasi tarantiniana, improvvise accelerazioni e brusche frenate nel ritmo narrativo, qualche dialogo-monologo che ad uno sguardo superficiale è un po’ avulso dalla trama e soprattutto la difficoltà di individuare un protagonista. In realtà i Coen confezionano una pellicola polverosa ma limpida allo stesso tempo, come i deserti assolati da cui la vicenda prende vita, la colonna sonora è totalmente assente, persino sui titoli di coda, i dialoghi sono scolpiti nella pietra, i personaggi entrano ed escono (spesso per morte violenta) dalla trama, molti avvenimenti, anche fondamentali, avvengono “a camera lontana”, il finale tronco è abbacinante: lo spettatore rimane continuamente spiazzato e ammirato. La storia, tratta da uno dei romanzi del superbo Cormac McCarthy, prende vita quando un redneck della provincia americana si imbatte in una valigetta zeppa di dollari, incustodita dopo un affare di droga finito in massacro. Ritenendosi duro abbastanza, non abituato a cedere davanti a nulla e nessuno, si risolve ad approfittare senza esitazione dell’occasione che la vita gli mette nelle mani, affrontando tutte le conseguenze del caso. Sulle sue tracce, e sulle tracce di chi è sulle sue tracce, un assassino psicopatico (Javier Bardem), lo sceriffo della cittadina (T.L.Jones), un killer prezzolato (W.Harrelson), una banda di messicani. Tutti questi sono alla pari protagonisti, sono burattini mossi dall’avidità, alla caccia di quella valigetta che è poi la vera forza motrice di tutta la vicenda. L’unico che se ne discosta è lo sceriffo (uno dei vecchi cui allude il titolo) incapace di comprendere le forze che animano gli altri personaggi ed allo stesso tempo inadeguato a combatterle, ultimo baluardo contro i barbari che avanzano, rappresentante di una legge che non riesce più ordinare il Caos. Che ognuno pensi ciò che vuole, ma in “Non è un Paese per Vecchi” scorre la linfa del Cinema.
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