psicocinema
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mercoledì 3 settembre 2008
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la soggettività è la chiave del cinema
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Io non l'ho ancora visto e lo vedrò senza pregiudizi.
Non lasciatevi condizionare ne dai commenti, ne dalle recenzioni.
Il cinema è comunicazione, ed ogni singola persona trae il suo giudizio alla fine del film che vede in base alle sue esperienze.
L'emozione di un uomo è come il suo DNA, è unica, irripetibile ed io vi consiglio sempre di vedere le cose sotto il vostro punto di vista.
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drive in
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giovedì 28 agosto 2008
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quanto potere hanno i coen?
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....Intendo: quanto potere hanno i Coen nell'industria cinematografica per farsi assegnare addirittura dei premi? Sicuramente molto a giudicare da questa ultima carnevalata pulp con pseudointenzioni di approfondimento etno-antropologico e psicopatologico. E a chi raccomanda di leggersi la storia da cui è tratto il soggetto rispondo che un film deve poter essere opera a sè, valutabile senza alcun ausilio letterario: fruibile nell'immediato senza necessità di mediazioni e approfondimenti. Il messaggio della storia è quello sicuramente attuale che oggi la violenza è gratuita e spesso senza ragione (voluta la non esplicazione dell'origine precisa dei soldi-almeno spero): ma santo cielo la dimostrazione di tale concetto attraverso eccidi dura 122 minuti ed è tutto molto banal/pulpeggiante ad esclusione di un buona tecnica di narrazione.
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....Intendo: quanto potere hanno i Coen nell'industria cinematografica per farsi assegnare addirittura dei premi? Sicuramente molto a giudicare da questa ultima carnevalata pulp con pseudointenzioni di approfondimento etno-antropologico e psicopatologico. E a chi raccomanda di leggersi la storia da cui è tratto il soggetto rispondo che un film deve poter essere opera a sè, valutabile senza alcun ausilio letterario: fruibile nell'immediato senza necessità di mediazioni e approfondimenti. Il messaggio della storia è quello sicuramente attuale che oggi la violenza è gratuita e spesso senza ragione (voluta la non esplicazione dell'origine precisa dei soldi-almeno spero): ma santo cielo la dimostrazione di tale concetto attraverso eccidi dura 122 minuti ed è tutto molto banal/pulpeggiante ad esclusione di un buona tecnica di narrazione. Attori fin troppo bravi per l'occasione, si capisce che sono in grado di recitare qualsiasi cosa; Bardem estremo e aghiacciante nel primo omicidio dopo diventa un robot monocorde che non emoziona più.
Bocciati i fratellini eterni peter pan che si spalleggiano per creare favole della buonanotte che si leggono ai bimbi cattivi...
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grianti
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venerdì 22 agosto 2008
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cinque stelle piene
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di questi tempi poter vedere un film dove uno (scigurr) non paga la benzina.. proverò anche io a fare il gioco del cattivo e della monetina al mio prossimo rifornimento :-)
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(di aldo ferro)
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jaimz
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giovedì 21 agosto 2008
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un film sopravvalutato
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Ciao a tutti, concordo che nel cinema e nei film ognuno ci possa e ci debba vedere ciò che desidera, guai se così non fosse. Tuttavia, non capisco perchè a tutti i costi si debba trovare del "genio" anche quando questo non c'è. La medesima cosa, dal mio punto di vista, accade in arte dove creazioni tutt'altro che artistiche sono portate in palmo di mano come esempio per tutti. Sarà mica così perchè "a world need a hero"?
Forse Non è un paese..., visto nell' ottica del completamento di un percorso artistico iniziato almeno due film prima, è un ottima pellicola, ma a se, dal mio modesto punto di vista, lascia a desiderare o, se preferite, non ha tutta la grandezza che gli si attribuisce. Tutti sapete meglio di me quali sono le caratteristiche perchè un film possa essere definito oggettivamente convincente e qui, mi pare, certi parametri sono assenti (Chiara insegna).
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Ciao a tutti, concordo che nel cinema e nei film ognuno ci possa e ci debba vedere ciò che desidera, guai se così non fosse. Tuttavia, non capisco perchè a tutti i costi si debba trovare del "genio" anche quando questo non c'è. La medesima cosa, dal mio punto di vista, accade in arte dove creazioni tutt'altro che artistiche sono portate in palmo di mano come esempio per tutti. Sarà mica così perchè "a world need a hero"?
Forse Non è un paese..., visto nell' ottica del completamento di un percorso artistico iniziato almeno due film prima, è un ottima pellicola, ma a se, dal mio modesto punto di vista, lascia a desiderare o, se preferite, non ha tutta la grandezza che gli si attribuisce. Tutti sapete meglio di me quali sono le caratteristiche perchè un film possa essere definito oggettivamente convincente e qui, mi pare, certi parametri sono assenti (Chiara insegna).
Se poi si vuol discutere da un punto di vista meramente soggettivo all'ora è tutt'altra cosa e tutto va bene. Chi ama i Coen ha urlato, giustamente, al miracolo, chi non li ama è rimasto indifferente o con una certa voglia di capire. Ho letto in un commento che i fratellini non copiano. Vero, ma di certo "prendono spunto". E lo spunto deriva da un certo neorealismo italiano d'annata secondo me. Allo stesso modo pellicole sulla stessa falsa riga sono state prodotte dai francesi, sia in tempi non sospetti sia più recentemente, e non sono state osannate allo stesso modo. Pellicole in cui i personaggi, per me, avevano un po' più da dire.
Concordo con la lettura di Chiara, anche se trovo che sia adattabile anche ad altre pellicole in circolazione in cui "non c'è un finale melenso dove il bene trionfa". Ma mi chiedo anche, data la cultura della su detta critica cinematografica, come mai non abbia messo in evidenza anche le carenze oltre ai mille pregi del film.
Ma disquisire sui gusti personali non serve. Serve lo scambio di opinioni e la creazione di cultura che non è certo già tutta scritta. Per il film mi rimetto alla clemenza della corte al fine di avere le delucidazioni necessarie per chiarire i lati oscuri che non mi permettono di vedere in questo lungometraggio il capolavoro che è.
Spero non venga letta della polemica in queste righe. Non ve ne è nessuna intenzione. E' soltanto un'opinione e come tale può essere modificata.
Annotazione a latere: chi ha criticato lo stile di Chiara evidentemente è un pezzo che non legge dei libri degni di questo nome e non sa riconoscere lo stile. Ma pure in questo caso i gusti sono gusti, anche se non capisco perchè si debba cadere, spesso, nella distruzione altrui invece di scambiare opinioni. Qualcuno ha la verità in tasca e non lo ha ancora detto? Saranno mica i Coen?!?! (quest'ultima è solo una battuta).
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(di pietra)
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stefano v.
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martedì 19 agosto 2008
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delusione coen
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Un uomo trova più di 2 milioni di dollari in na valigetta, ma il denaro appartiene a trafficanti di droga, non avrà vita facile una volta impossessatosi di quella borsa. Il film è ben fatto si vede, il tocco dei registi non è da dilettanti allo sbaraglio, però scorre lento e talvolta anche molto noioso, nulla di nuovo o di originale o caratteristica da rilevare, un film come tanti che finirà per disperdersi nel mucchio.Peccato.
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imma
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lunedì 18 agosto 2008
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soldi e sangue
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l'ho visto, perchè è un premio oscar e non ne ho sentito parlare molto!
non si può dire che è bello, perchè non lo è, ma si può dire che è particolare. a me piace molto il genere, anche se dei fratelli coen è il primo film che vedo, sicuramente ti lascia sul filo di lana per tutto il film, però non capisci l'evoluzione dei pensieri dei protagonisti, l'unico che tira un po le fila è lo sceriffo, un po più mentale e meno sanguinario. la storia ha un suo perchè però ormai si parla troppo del potere mentale dei soldi!non so se consigliarlo...però se capita vedetelo!
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swain
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martedì 12 agosto 2008
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l'irrazionalità non la conoscete....
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voi che criticate questo film....volevate l'happy end, la morale facile, che il protagonista vivesse fino alla fine??? poveri sciocchi, siete abituati alla feccia che ci propinano. un film mai banale, con dialoghi spiazzanti, con una moltitudine di scene memorabili viene definito immondizia....per fortuna all'accademy sanno ancora cosa sia un capolavoro.
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(di chaplin)
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mary
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lunedì 11 agosto 2008
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bardem, oscar meritato
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Ne "Non e' un paese per vecchi" il messaggio morale e' esplicito, ma troppo esasperate le scene di violenza e la crudelta' dell'improbabile killer-psicopatico (interpretato egregiamente dal premio oscar Javier Bardem)che nella pellicola e' sicuramente fulcro della malvagita' ma ovviamente non e' il personaggio dal quale possano scaturire messaggi morali o etici.
Il regolamento di conti fra spacciatori di droga e' la scena dominante del film, nella quale di imbatte Moss, e' lo stesso Moss che con lucida e intricata determinazione ci dimostrera' come la morale e l'onesta' possano essere annullate dal ritrovamento del denaro proveniente dalla droga.
Per ultimo, l'anziano sceriffo Bell, che poco convinto e ormai stanco del suo lavoro, cerchera' di porre fine alla carneficina che impazza durante tutto il film.
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Ne "Non e' un paese per vecchi" il messaggio morale e' esplicito, ma troppo esasperate le scene di violenza e la crudelta' dell'improbabile killer-psicopatico (interpretato egregiamente dal premio oscar Javier Bardem)che nella pellicola e' sicuramente fulcro della malvagita' ma ovviamente non e' il personaggio dal quale possano scaturire messaggi morali o etici.
Il regolamento di conti fra spacciatori di droga e' la scena dominante del film, nella quale di imbatte Moss, e' lo stesso Moss che con lucida e intricata determinazione ci dimostrera' come la morale e l'onesta' possano essere annullate dal ritrovamento del denaro proveniente dalla droga.
Per ultimo, l'anziano sceriffo Bell, che poco convinto e ormai stanco del suo lavoro, cerchera' di porre fine alla carneficina che impazza durante tutto il film.
Le denuncie sono importanti, ma non si comprende se occorra avvalorarle con tanta spietatezza e crudelta', in America, come in Europa, la consapevolezza della perdita di valori, di morale, di etica e' argomento di discussione ogni giorno.
La pellicola dei f. Coen aggiunge tanto ribrezzo al tema decisamente drammatico, e lascia una grande delusione.
che affronta
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[+] ma...nn hai capito il film allora
(di ricca)
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maio
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lunedì 4 agosto 2008
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boh!
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non capisco tanto entusiasmo,
un ottima regia, senz'altro fatto bene, ma è normale per un film che rientra nelle super produzioni.
Forse tanta pubblicità ha creato aspettative che poi sono state deluse.
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enzo
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domenica 3 agosto 2008
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assolutamente eccezionale
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Avreste voluto vedere un finale di Tarantino eh??ho letto dei commenti davvero stupidi come "leggermente sopravvalutato", eppure, sono davvero fiero che i Coen non abbiano regalato a voi spettatori un'altro bourne pieno di suspance, azione, finale colpo di scena e dialoghi brevi (senza pensarci su. Andate a vedere Iron Man che è quello il tipo di film che sapete vedere.
Sopravvalutati sono gli spettatori che scrivono recenzioni.
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(di chaplin)
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