balla coi lupi.
|
mercoledì 21 agosto 2013
|
la natura, questa sconosciuta...
|
|
|
|
Questo film resterà per sempre tra i miei priferiti, avendo rafforzato le idee che già da tempo vagavano per la mia mente. La trama parla di un ragazzo che, stanco del consumismo e della vita vuota che lo aspettava, decide di partire per l'alaska in cerca di se stesso, ma soprattutto per ritrovare quel rapporto uomo-natura che si va perdendo con il passar del tempo.
Film tratto da una storia vera, che vi farà venire la pelle d'oca in più di una circostanza, senza placarvi la voglia di intraprendere veramente un percorso diverso, meno conformista ma sicuramente più vero e spiritualmente giusto.
Guardatelo e rigurdatelo, apprezzerete anche le meravigliose colonne sonore di Eddie Vedder.
|
|
[+] lascia un commento a balla coi lupi. »
[ - ] lascia un commento a balla coi lupi. »
|
|
d'accordo? |
|
simoncena
|
martedì 4 giugno 2013
|
l'essenza dell'essere.
|
|
|
|
Capolavoro senza precendenti. Un introspezione sul rifiuto completo dell'ipocrisia in un viaggio alla scoperta dell'essenza dell'essere.
|
|
[+] lascia un commento a simoncena »
[ - ] lascia un commento a simoncena »
|
|
d'accordo? |
|
dani fede
|
domenica 3 marzo 2013
|
continua ricerca
|
|
|
|
la continua ricerca del senso della vita. ognuno di noi può trovare una parte di se stesso in questa storia strabiliante
|
|
[+] lascia un commento a dani fede »
[ - ] lascia un commento a dani fede »
|
|
d'accordo? |
|
greyhound
|
lunedì 11 febbraio 2013
|
la complessità dell'animo umano
|
|
|
|
Into the wild è un film duro da digerire per uno spettatore alla ricerca di qualche ora di evasione dalla realtà quotidiana. Non tanto per il fatto di non contenere particolari momenti di azione, risate o lacrime facili, ma proprio in quanto ci mette di fronte a tematiche profonde che, probabilmente, prima o poi nella nostra esistenza ci hanno sfiorato. Quello di Chris è un viaggio non solo di iniziazione, bensì una ricerca affannata di un significato da dare alla propria vita; una ragione che non sia solo quella di accumulare (cose, denaro o persone) ma di raggiungere ed afferrare ciò che veramente si necessita per ottenere la felicità. O, forse, uno scampolo di quest'ultima.
[+]
Into the wild è un film duro da digerire per uno spettatore alla ricerca di qualche ora di evasione dalla realtà quotidiana. Non tanto per il fatto di non contenere particolari momenti di azione, risate o lacrime facili, ma proprio in quanto ci mette di fronte a tematiche profonde che, probabilmente, prima o poi nella nostra esistenza ci hanno sfiorato. Quello di Chris è un viaggio non solo di iniziazione, bensì una ricerca affannata di un significato da dare alla propria vita; una ragione che non sia solo quella di accumulare (cose, denaro o persone) ma di raggiungere ed afferrare ciò che veramente si necessita per ottenere la felicità. O, forse, uno scampolo di quest'ultima.
Strutturandosi attorno a dei metaforici capitoli attinenti il suo nuovo essere, la pellicola mette in mostra ciò che uno spettatore, ad un primo e semplicistico sguardo, potrebbe considerare come una semplice fuga da una realtà familiare opprimente ed anche piuttosto ottusa (almeno nel senso di priorità assegnata alle cose), nonché menzognera (leggi il falso legame esistente tra i genitori). In realtà è qualcosa di più, ovvero un allontanamento reale e spirituale da una società che non assegna importanza a quei valori in grado di riempire la vita di una persona. Quindi, secondo i canoni di Chris, con un distacco dalla famiglia vi sarebbe un abbandono contestuale della società, essendo la prima un microcosmo della seconda.
Tale situazione è racchiusa in tre situazioni rilevanti: l'arrivo a Los Angeles dopo un lungo periodo in mezzo alla natura, fatto che gli farà comprendere l'impossibilità di restare ancorato alla società odierna; il rapporto che sviluppa con la ragazza all'interno della comunità hippy, con la quale nascerà una complicità trascendente un'idea consueta di attrazione (distacco dalle passioni); e l'amicizia costruita con l'anziano soldato la cui famiglia era stata distrutta da un evento tanto improvviso quanto devastante. Il saluto finale, ai bordi dell'autostrada, lascia intravedere il rigetto di una possibilità ultima di un qualsiasi legame umano, lasciando all'anziano la sensazione di un viaggio senza ritorno.
Indubbiamente una pellicola potente, capace di indurre la riflessione su ciò che ognuno di noi vorrebbe ottenere nel corso della propria esistenza e, a seconda dei punti di vista, capire se lo sforzo profuso è stato o è sufficiente, così come la bontà dell'obiettivo da raggiungere. Chris giunse alla conclusione che la felicità può essere raggiunta solamente quando condivisa, nel momento in cui si è circondati da persone con cui si è in sintonia e, possibilmente, con al fianco un partner in grado di comprenderci nel profondo. Il protagonista arrivò a questa conclusione solamente alla fine, nel momento in cui non era più possibile tornare dal sentiero intrapreso.
A noi fare tesoro della sua esperienza, validandola, oppure contestarla con altri pensieri ed opinioni.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a greyhound »
[ - ] lascia un commento a greyhound »
|
|
d'accordo? |
|
intothewild4ever
|
giovedì 17 gennaio 2013
|
into the heart
|
|
|
|
Io ho avuto l'enorme fortuna di scegliere di andare a vedere questo meraviglioso film, scegliendolo direttamente tra i se i film in cartello del cinema in cui l'ho visto. Lo feci senza conoscere un minimo di trama, senza aver visto un trailer, senza sapere che era una storia liberamente tratta da un libro di Jon Krakauer, basato sulla vera storia di Christopher McCandless. Scoprii tutto ciò solo quando vidi la scritta che lo spiegava nelle ultime sequenze del film e quella scritta cambiò profondamente il mio giudizio sul film.
[+]
Io ho avuto l'enorme fortuna di scegliere di andare a vedere questo meraviglioso film, scegliendolo direttamente tra i se i film in cartello del cinema in cui l'ho visto. Lo feci senza conoscere un minimo di trama, senza aver visto un trailer, senza sapere che era una storia liberamente tratta da un libro di Jon Krakauer, basato sulla vera storia di Christopher McCandless. Scoprii tutto ciò solo quando vidi la scritta che lo spiegava nelle ultime sequenze del film e quella scritta cambiò profondamente il mio giudizio sul film. Per tutta la sua durata infatti, pur godendo delle scene che raffiguravano dei gran bei paesaggi, pur godendo per le splendide musiche di Eddie Vedder dei Pearl Jam, pur apprezzando molto la recitazione di Emile Hirsch...non potevo fare a meno di pensare che una persona così non poteva esistere, che era frutto di uno sceneggiatore spintosi un pò troppo oltre con l'immaginazione. E così, quando mi accorsi che quella storia incredibile era invece accaduta davvero...beh, rimasi folgorato sulla mia potroncina a guardare scorrere i titoli di coda, mentre il cinema si svuotava, fino a quando chi era con me non mi chiamò per nome, riportandomi sulla terra. Chiunque abbia a cuore un minimo la sorte di questo nostro pianeta, chiunque abbia a volte la sensazione che questa società non sia adatta al proprio carattere e vorrebbe prendere e scapparsene via per conto proprio, abbandonandosi completamente alla natura...beh, non deve far altro che vedere, amare e conservare questo film nel proprio cuore.
Il giovane Christopher, appena diplomatosi, sceglie di prendersi un lungo periodo per se, una sorta di anno sabatico. Abbandonado la sua sbilenca famiglia, il denaro e ogni altra necessità, sceglie di vivere a stretto contatto con la natura, nel suo più rigoroso rispetto. Avrà avventure inimmaginabili, incontrerà molte persone interessanti lungo il suo viaggio, ma capirà ciò che più è importante nella vita, solo quando si ritroverà davvero solo con se stesso e la natura...ma per capire ciò, pagherà davvero un carissimo prezzo.
Inimitabile!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a intothewild4ever »
[ - ] lascia un commento a intothewild4ever »
|
|
d'accordo? |
|
demlong
|
venerdì 16 novembre 2012
|
un ritorno alla natura naturans, un grande penn
|
|
|
|
In un cinema hollywoodiano che punta sempre di più alla imago primordiale, all'aspetto contenutistico più scioccante, Sean Penn dipinge con lucida meraviglia un viaggio che non ha niente da invidiare alle fatiche letterarie di Thoreau in "Vita dei Boschi".
Un film che non manca di potenza, senza bisogno di artifici visivi. Il viaggio del giovane Christopher, sospeso in una immaterialità luce-colore che non ha eguali, è un vero e proprio ritorno alla natura naturans, ove l'incontaminato diventa sconfinato... e dove lo sconfinato diventa pericoloso. Un pericoloso ritorno alla realtà che, nel commuovente finale, ci ricorda che i nostri aspetti societari più basilari sono irrinunciabili e che siamo fragili se lontani gli uni dagli altri.
[+]
In un cinema hollywoodiano che punta sempre di più alla imago primordiale, all'aspetto contenutistico più scioccante, Sean Penn dipinge con lucida meraviglia un viaggio che non ha niente da invidiare alle fatiche letterarie di Thoreau in "Vita dei Boschi".
Un film che non manca di potenza, senza bisogno di artifici visivi. Il viaggio del giovane Christopher, sospeso in una immaterialità luce-colore che non ha eguali, è un vero e proprio ritorno alla natura naturans, ove l'incontaminato diventa sconfinato... e dove lo sconfinato diventa pericoloso. Un pericoloso ritorno alla realtà che, nel commuovente finale, ci ricorda che i nostri aspetti societari più basilari sono irrinunciabili e che siamo fragili se lontani gli uni dagli altri. Una doccia fredda per il pubblico, scosso nei suoi aspetti più viscerali ed intimi. Penn re e deus ex-machina. Film consigliatissimo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a demlong »
[ - ] lascia un commento a demlong »
|
|
d'accordo? |
|
stefox
|
giovedì 8 novembre 2012
|
bellissimo!
|
|
|
|
Gran film, da vedere assolutamente! magari di fronte ad un camino acceso...
|
|
[+] lascia un commento a stefox »
[ - ] lascia un commento a stefox »
|
|
d'accordo? |
|
cicciopippo
|
giovedì 8 novembre 2012
|
sean penn è decisamente meglio come attore
|
|
|
|
Sinceramente non si può dire che questo film mi sia piaciuto più di tanto... si, i paesaggi sono davvero belli e la colonna sonora azzeccata ma oltre questo niente. La storia non mi entusiasma particolarmente nonostante a mio parere potessero renderla meglio. Manca una sana introspezione psicologica, Penn cerca di descrivere il protagonista come un uomo consapevole e maturo ma in realtà a mio parere era un ragazzo con fin troppa immaturità, o meglio, una buona componente di questo viaggio ai confini dell' umanità è proprio la fuga, una fuga dalla famiglia, dal dolore ma ancora più da se stessi. La paura dei rapporti o forse l' incapacità nei rapporti avrebbe potuto essere molto molto più valorizzata invece sembra solo accennata; fuorvia molto anche la voce fuoricampo, scelta secondo me troppo stucchevole e fuori contesto che sarebbe molto meglio stata rimpiazzata da dei monologhi "interiori" del protagonista pronunciati a voce alta nell' intento di farsi compagnia (cosa che ha fatto ma troppo poco).
[+]
Sinceramente non si può dire che questo film mi sia piaciuto più di tanto... si, i paesaggi sono davvero belli e la colonna sonora azzeccata ma oltre questo niente. La storia non mi entusiasma particolarmente nonostante a mio parere potessero renderla meglio. Manca una sana introspezione psicologica, Penn cerca di descrivere il protagonista come un uomo consapevole e maturo ma in realtà a mio parere era un ragazzo con fin troppa immaturità, o meglio, una buona componente di questo viaggio ai confini dell' umanità è proprio la fuga, una fuga dalla famiglia, dal dolore ma ancora più da se stessi. La paura dei rapporti o forse l' incapacità nei rapporti avrebbe potuto essere molto molto più valorizzata invece sembra solo accennata; fuorvia molto anche la voce fuoricampo, scelta secondo me troppo stucchevole e fuori contesto che sarebbe molto meglio stata rimpiazzata da dei monologhi "interiori" del protagonista pronunciati a voce alta nell' intento di farsi compagnia (cosa che ha fatto ma troppo poco). Il viaggio è una fuga, una fuga continua che termina con una meta idealizzata: l' Alaska, ma tutto questo è ancora una volta poco valorizzato anche se accennato (lo si può vedere dalla sua fuga da Ron). Il punto è che la storia ha potenziale anche se sinceramente non la condivido ma tutti gli aspetti interessanti e psicologici si limitano ad essere solo accennati per dare spazio ad un inconcludente e falso barlume di libertà che insieme ai paesaggi e le inquadrature fa sembrare il film una fresca evasione quando si tratta invece di un masochista mettersi in gabbia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cicciopippo »
[ - ] lascia un commento a cicciopippo »
|
|
d'accordo? |
|
sohck
|
mercoledì 7 novembre 2012
|
impossibile non innamorarsi
|
|
|
|
Se esistesse una valutazione migliore senza dubbio la darei, un capolavoro unico nel suo genere, per me supera qualsiasi altro film che io abbia mia visto. Una fotografia che ti fa innamorare della natura e la voglia di essere li con il protagonista è qualcosa di magico, e il tutto accompagnato da una musica che si presta tantissimo alle immagini indimenticabili. La maggior parte del film svolta in Alaska varebbe la visione, ma rivivere il viaggio di questo ragazzo ogni volta che lo rivedo è come se fosse la prima. Che capolavorooooo!!!!!
|
|
[+] lascia un commento a sohck »
[ - ] lascia un commento a sohck »
|
|
d'accordo? |
|
break
|
sabato 22 settembre 2012
|
interessante
|
|
|
|
Girovago per gli States, sceglie di staccarsi dalla società per vivere un esperienza selvaggia.
|
|
[+] lascia un commento a break »
[ - ] lascia un commento a break »
|
|
d'accordo? |
|
|