Into the Wild - Nelle terre selvagge

Senza saperlo Mc Candless ha dato vita al protagonista più conformista che la storia del cinema ricordi. Anelito di libertà? Anelito di normalità piuttosto! Il suo gesto è il gesto che ciascuna persona anonima e normale farebbe.... il coraggio e la vita è ben altro. Fuggire è sinonimo del suo essere pavido e del grande egoismo che lo pervade. A quell'età ci si crede al centro del mondo...l'età della stupidità infatti...e l'egoismo e la superficialità la fanno da padroni. Per fortuna si cresce e ci lascia alle spalle il nulla del ragazzino Mc Candless

Nelle terre estreme che è il libro sulla vita di Mister supertramp scritto da Jon Krakauer è l'ultima frontiera della superficialità. Non c'è dubbio che ciascuno di noi debba provare sulla propria pelle il peso di una str.nz.at.a ma provare sulla nostra pelle la prolissità di luoghi comuni che si accavallano per tutta la durata anche del film beh beh beh è veramente troppo. Supertramp un uomo comune pieno di luoghi comuni con niente che mi accomuna

non lascerà la voglia di rivederlo ma è un film sufficientemente apprezzabile magari non per la storia ma per alcune scelte fotografiche

Assieme al Grizzly Man ecco un altro capolavoro del nulla!! Citazioni banali e tecnicamente senza alcun acume memorabile. Con i paesaggi naturali a disposizione si poteva pretendere molto di più. La Storia del Mc Candless è una non-storia: poco e nulla in una materia grigia che poteva che non fare la fine del topo. Pessimo come pessime le pretese di Grizzly Man che tentò di salvarsi, inutilmente, con altrettanti paesaggi naturali

Finalmente sono riuscito a vedermi su Sky Into the wild e devo ammettere che le prime immagini mi hanno lasciato ben sperare ma dopo 30 minuti mi hanno assalito i primi sbadigli per passare ad un dormiveglia incontrollabile. Risultato: natura, natura, natura e una noia mortale. Piuttosto che lavorare un soggetto e sceneggiatura su Supertrampolo non c'era e c'è molto di meglio? Mah

Grande Vegger . Deluso invece da Penn e film. Mi sorprende trovare qualcuno......raro ma qualcuno c'è...che abbia gradito. Confermo la totale noia

Si trascina tutto con troppa lentezza. Scontato e superficiale. Non mi ha lasciato nulla

un bel film, profondo e accompagnato dalla bellissima scenografia dei paesaggi americani. non condivido le critiche: mi sembra che ci fossero troppe aspettative. l'unica cosa che non mi è piaciuta è la lentezza, anche se penso sia parte della storia (vivere la natura con i suoi ritmi allontanandosi dalla frenesia e dagli obblighi della vita moderna)

Ci vuole maestria cinematografica per dar vita ai capolavori e "INTO THE WILD", grazie alla non sapiente mano registica di Sean Penn, delude qualsiasi aspettativa. Montaggio non all'altezza. La fotografia è per forza di cose apprezzabile visto i paesaggi ma i budget così spesi sono budget gettati al vento

2 ore e + di noia solo noia altrochè foto