Into the Wild - Nelle terre selvagge |
||||||||||||||
Un film di Sean Penn.
Con Emile Hirsch, Marcia Gay Harden, William Hurt, Jena Malone.
continua»
Titolo originale Into the Wild.
Drammatico,
durata 148 min.
- USA 2007.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 25 gennaio 2008.
MYMONETRO
Into the Wild - Nelle terre selvagge
valutazione media:
3,88
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
la forza di un animo romanticodi carmenFeedback: 0 |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
giovedì 7 febbraio 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Into the Wild di Sean Penn non è un film che lascia il segno solo perchè costruito in tutti i suoi elementi (scenografia, fotografia,colonna sonora, sceneggiatura-poetica-semiotica..) in maniera stilisticamente armoniosa ed equilibrata, ma è una di quelle rare perle di riflessione profonda che non possono non portare gli animi degli spettatori a confrontarsi, anche solo per un minuto, con se stessi e il mondo in cui ciascuno crede di aver scelto di vivere. Io ho trovato il film, classificabile semplicisticamente nel genere "on the road verso l'io più intimo", in realtà molto "romantico" nel senso letterario del termine. Ho trovato che molti passaggi, che fossero contenuti ideologici o riprese, inquadrature, richiamassero il romanticismo letterario della letteratura tedesca dell'800': lo Sturm und Drang, quella Tempesta e Assalto delle opere di Goethe e Shiller...lo sgomento che nasce dal senso di finitudine umano e il desiderio di compartecipazione dell'infinito al cospetto della maestosità della Natura: la ripresa di Chris sulla vetta delle montagne mentre abbraccia il panorama pare materializzarsi quasi inequivocabilmente dal dipinto "il Viandante sul mare di nebbia" di C.D.Friedrich(1818)immagine-icona del sentire romantico. In un film fatto volutamente ed esplicitamente di citazioni letterarie che confermano e confortano l'animo del protagonista è possibile considerare anche questa influenza, secondo me non poi così latente? Quando Chris non riesce a recuperare, nonostante gli sforzi, la carne dell'alce che ha ucciso a causa delle larve e degli insetti, egli pensa di sentire come "una forza naturale avversa"... quanto è Leopardiana questa citazione?.. e quanto lo è l'epigrafe finale sulla felicità che "è autentica solo se condivisa" (affine al sentire della "ginestra" simbolo della solidarietà tra gli uomini e della poesia che rende tollerabile la vita)! Una saggezza che giunge anche per Chris al termine degli sforzi di tutto un percorso condotto in solitudine, annotando ogni pensiero nel proprio Zibaldone (che fossero scritti su carta, incisioni sul legno, le decorazioni di una cintura). Del protagonista (questa volta del bioepic) ho ammirato il coraggio di fare quel "salto" oltre la retorica di tanti discorsi contro le convenzioni sociali ed il materialismo, quel "sentirsi forte di misurarsi" con se stessi ed i propri ideali nel modo che sentiva più personale,e per questo più discutibile, possibile. Ho ammirato la vera riflessione finale(oltre "la vera felicità condivisa")ovvero "..e se io ora vi stessi sorridendo e abbracciando... nn vedrei tutto questo!" per cui Chris in punto di morte non si pente di ciò che ha fatto, nonostante i ripensamenti sui legami umani e le sofferenze fisiche.I capitoli della vita vera di Christopher McCandless si sono certo conclusi a metà di un vero percorso, sarebbe stato davvero interessante sapere del ritorno di qualcuno che è giunto a tutta la ricchezza del suo animo.
[+] lascia un commento a carmen »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||