paolo lugignis
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lunedì 5 giugno 2006
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molta azione, troppi enigmi, poca suspense.
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La regia di Ron Howard mantiene alta la tensione di questo thriller storico-teologico firmato da Dan Brown. La sfida è quella di rendere credibile e appetibile una storia inverosimile e a tratti ridicola. Il finale purtroppo strappa sorrisi e ilarità. Pessimi gli attori, tranne il sicario pazzo. Alfred Molina ha dato miglior prova di sé in "Spiderman 2". Tom Hanks sembra il gemello idiota di Martin Mystère. Audrey Tatou fa tanta tenerezza. Jean Reno è una specie di Clouseau. La morale femminista (l'eredità di Gesù nel ventre della Maddalena, una stirpe di regine)non può riscattare l'assurdità dell'idea. Come poteva una povera donna ebrea della Palestina del I secolo stabilirsi in Francia per dar vita a una dinastia di re? Ed è poi così importante che Gesù abbia fatto sesso? Dopo tutto Paolo di Tarso lo considerava un uomo, morto e risorto grazie al volere divino.
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La regia di Ron Howard mantiene alta la tensione di questo thriller storico-teologico firmato da Dan Brown. La sfida è quella di rendere credibile e appetibile una storia inverosimile e a tratti ridicola. Il finale purtroppo strappa sorrisi e ilarità. Pessimi gli attori, tranne il sicario pazzo. Alfred Molina ha dato miglior prova di sé in "Spiderman 2". Tom Hanks sembra il gemello idiota di Martin Mystère. Audrey Tatou fa tanta tenerezza. Jean Reno è una specie di Clouseau. La morale femminista (l'eredità di Gesù nel ventre della Maddalena, una stirpe di regine)non può riscattare l'assurdità dell'idea. Come poteva una povera donna ebrea della Palestina del I secolo stabilirsi in Francia per dar vita a una dinastia di re? Ed è poi così importante che Gesù abbia fatto sesso? Dopo tutto Paolo di Tarso lo considerava un uomo, morto e risorto grazie al volere divino. Perché soffermarsi sui particolari più scandalistici? Scorsese l'ha fatto, ma con ben altri risultati. E poi, che differenza c'è tra Maria Vergine e Maddalena sverginata? La gloria di entrambe consiste nella gravidanza: che grande conquista per le donne! Se volete saperne di più sulla vita del cosiddetto Messia, visitate il sito www.inedito.it, da dove potrete scaricare, nella sezione fiction-romanzi storici, l'"Apologia di Gesù il Nazareo".
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dvd
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lunedì 5 giugno 2006
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non solo un libro...
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Finalmente ho visto il film, ho voluto evitare la ressa dei primi giorni.
Al termine della proiezione mi sono chiesto che film hanno visto in molti. I quali si sono gettati nell'impresa di screditare con parole pesanti l'intera operazione.
Anche perchè il film è la trasposizione cinematografica del libro. Salvo le poche libertà della sceneggiatura, che comunque ritengo il linea al racconto.
Il film scorre liscio come l'olio, anche grazie ad alcune invezioni tecnologiche e a rapiti flashback che spiegano in maniera veloce e indolore il profilo storico.
L'impacciato professore Robert Langdon è chiaramente un pesce fuor d'acqua. Passando in pochi istanti dai codici miniati alla ricerca di un killer, sarebbe stato ridicolo vederlo trasformato di colpo in Indiana Jones.
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Finalmente ho visto il film, ho voluto evitare la ressa dei primi giorni.
Al termine della proiezione mi sono chiesto che film hanno visto in molti. I quali si sono gettati nell'impresa di screditare con parole pesanti l'intera operazione.
Anche perchè il film è la trasposizione cinematografica del libro. Salvo le poche libertà della sceneggiatura, che comunque ritengo il linea al racconto.
Il film scorre liscio come l'olio, anche grazie ad alcune invezioni tecnologiche e a rapiti flashback che spiegano in maniera veloce e indolore il profilo storico.
L'impacciato professore Robert Langdon è chiaramente un pesce fuor d'acqua. Passando in pochi istanti dai codici miniati alla ricerca di un killer, sarebbe stato ridicolo vederlo trasformato di colpo in Indiana Jones.
Quindi non ritengo, come molta critica ha definito, che Tom Hanks sia poco più di un zombie nell'interpretare il professore. Per chi voleva un film d'azione ha certamente sbagliato sala.
Personalmente lo trovato interessante ed è piacciuto anche a chi non aveva letto il libro. Il problema è che un film difficile da catalogare e quindi rimane più semplice parlarne male. Si rimane affascinati, come nella lettura del libro.
Alla fine mi accorgo che si finisce sempre ha parlare del libro.
Il quale unisce alcuni fatti storici indiscutibili leggandoli con un filo logico a tratti soggettivo.
In questi ultimi venta'anni di libri Storici e di storia dell'arte ne ho letti molti, e posso dire che nel film c'è molto di storico, ovvero di realmente accaduto.
Il resto si ispira ad alcune leggende, le quali ci si chiede su quali fatti realmenti accaduti si ispirano a loro volta.
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roberto
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domenica 4 giugno 2006
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che brutto film
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Non è un bel film: non convince la recitazione dei personaggi (molte volte non hanno spessore), alcuni doppiatori hanno eseguito un lavoro a dir poco deludente, e molte scelte registiche sono brutte ed approssimative. Non si può, ai giorni nostri, usare espedienti registici irreali (aereoporto e cambio veicolo), o anacronistici e non plausibili (piccioni e loro intervento...). E' un film che non convince, e che dà l'impressione di raccontare male una storia: male per gli attori scelti, per le cose solamente accennate e descritte approssimativamente, per il doppiaggio, per le scelte registiche e per il susseguirsi caotico di elementi e trama.
Mi spiace per il regista, che ho apprezzato in altri lavori e che stimo.
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Non è un bel film: non convince la recitazione dei personaggi (molte volte non hanno spessore), alcuni doppiatori hanno eseguito un lavoro a dir poco deludente, e molte scelte registiche sono brutte ed approssimative. Non si può, ai giorni nostri, usare espedienti registici irreali (aereoporto e cambio veicolo), o anacronistici e non plausibili (piccioni e loro intervento...). E' un film che non convince, e che dà l'impressione di raccontare male una storia: male per gli attori scelti, per le cose solamente accennate e descritte approssimativamente, per il doppiaggio, per le scelte registiche e per il susseguirsi caotico di elementi e trama.
Mi spiace per il regista, che ho apprezzato in altri lavori e che stimo.
Mi spiace per Tom Hanks, Audrey Tautou, Jen Reno: attori che ho apprezzato e stimato, e che qui risultano o senza spessore o insulsi e ridicoli.
E' stata una totale delusione, e mi rammarico che un prodotto del genere possa ricevere tanta pubblicità e notorietà.
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vinci
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domenica 4 giugno 2006
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rispecchia totalmente l'ottima trama del libro
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Ottimo film che mantiene alta la tensione per tutto il suo svolgimento, dalla prima all'ultima scena, trama straordinaria praticamente invariata dal famoso libro di Dan Brown, sugli attori nulla da dire, Tom Hanks, Audrey Tautou e Jean Reno tutti fantastici attori. Guardatelo Guardatelo Guardatelo!!! e buon divertimento
vinci
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vale91
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domenica 4 giugno 2006
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l'uomo ha paura della verità
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secondo il mio parere il film " il codice da vinci"ha suscitato in molti di noi un pò di paura. il fatto ke Gesù si sia sposato e abbia avuto un figlio ha mutato l immagine pura di Cristo che ognuno di noi crea dentro di se.Per me questo film ha sl risaltato ciò ke la Chiesa cerca di " nascondere", prima di aver visto il film o letto il libro la maggior parte delle persone vedeva Gesù cm un Dio adesso una parte di queste persone vede Gesù con un volto umano più simile a noi...se infatti pensiamo a Gesù cm ad un umano dobbiamo anke accettare ke da umano abbia avuto le sue debolezze e i suoi piaceri
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mariella
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domenica 4 giugno 2006
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non ho letto il libro
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confesso sono fra le poche che non hanno letto il libro e non vedranno il film. non l'ho fatto per motivi relegiosi ma perchè non volevo far parte di un' operazione commerciale montata ad arte.
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luciferxix
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sabato 3 giugno 2006
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come passare dal capolavoro al disastro.
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Cosa che non tutti sanno, è che Angeli e Demoni, viene cronologicamente prima de Il Codice Da Vinci, cosa che nel libro si nota subito, mentre nel film non viene nemmeno accennato a qualche ricordo... Ok, ci posso anche stare, va bene, ma non posso arrivare al cinema in ritardo, in ansia per essermi perso i primi 5 minuti di un film, che dopo aver letto il libro aspettavo entusiata, che fin dall'inizio cambia tutto.
L'inizio è stravolto, Langdon, che nel libro stava dormendo nel suo albergo, nel film viene rintracciato alla fine della conferenza mentre firma autografi sul libro...
Dite troppo permaloso? Ok parliamo allora dei Criptex;
Chi ha letto il libro, sa benissimo che c'è il Criptex Bianco e dentro ad esse il Criptex Nero.
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Cosa che non tutti sanno, è che Angeli e Demoni, viene cronologicamente prima de Il Codice Da Vinci, cosa che nel libro si nota subito, mentre nel film non viene nemmeno accennato a qualche ricordo... Ok, ci posso anche stare, va bene, ma non posso arrivare al cinema in ritardo, in ansia per essermi perso i primi 5 minuti di un film, che dopo aver letto il libro aspettavo entusiata, che fin dall'inizio cambia tutto.
L'inizio è stravolto, Langdon, che nel libro stava dormendo nel suo albergo, nel film viene rintracciato alla fine della conferenza mentre firma autografi sul libro...
Dite troppo permaloso? Ok parliamo allora dei Criptex;
Chi ha letto il libro, sa benissimo che c'è il Criptex Bianco e dentro ad esse il Criptex Nero... Nel film se ne perdono uno, e non contenti, stravolgono anche il disegno del criptex, che nel libro si definisce bene, ma nel Film, tò cambià...
Questa non è pignoleria, qui si parla effettivamente di reinvenzione... troppo poco per arrivare a questa parole, "reinvenzione"? ok andiamo avanti, ricordate la lussuosa limusine ( scusate ma non ho la più pallida idea di come si scriva) di ser Teabing? bhè nel libro pare una cosa all'avanguardi, nel film è una semplice jaguar con un separatoio, separatoio non elettrico ma manuale... senza contare che Sir Teabing viene rinchiuso nel portabagagli, si eprdono una telefonata, il francesino prende di sua iniziativa e afferma di essere lui il maestro... No ma dico, glielo hanno raccontato male, non ha letto il libro, oppure riteneva che seguendo il libro alla lettera sarebbe venuto un successo troppo grande? Ma la parte più bella, è quando scendono dentro la chiesa di RoseLine dove praticamente si manda a farsi benedire tutto il libro definitivamente; Loro scendono, vanno, leggono, e il prioarato di Sion chiude la chiesa e li accoglie, Il curatore del Lovre non è il nonno vero, non fanno accenno al fratello, stravolgono l'albero genealogico... e alla fine, nemmeno si baciano? Scusa, ma pensavi che veniva un'americanata? tanto di invenzioni ne hai messe tante, e alla fine, ciò che aspettava il pubblico, che abbia letto o no il libro, è che si mettessero insieme, come del resto fanno nel libro, o insomma una mezza specie, e che succede? rimangono amici mentre lei prova a trasformare l'acqua di una fontana in vino? Bhè ne ho visti di filmacci, ma chi mi dice che Il Codice Da Vinci è bello non ha letto il libro di sicuro...
Qui si possono dire tante cose, ma non è una calunnia, è un dato di fatto, il capolavoro di Dan Brown è stato trasposto su pellicola nel peggiore dei modi, che sia giunta l'ora che anche Dan citi qualcuno per plagio? ;)
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dj
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sabato 3 giugno 2006
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delude ron howard, regista spesso altalenante.
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Dall’omonimo, abile best-seller di Dan Brown (43 milioni di lettori) era quasi inevitabile venisse tratto un film campione d’incassi: l’attesa che si era creata nel grande pubblico col passare dei mesi è esplosa nei weekend, tanto da stabilire nuovi record anche in Italia. Al suo 17° film, Ron Howard – regista di buon mestiere che spesso alterna qualche pregio a molti difetti – si mette al servizio di una storia intrigante e avvincente inserendo qua e là sprazzi d’intensa regia (soprattutto nei flashback ed in qualche momento culminante), ma perdendo spesso il controllo nelle rutilanti sequenze d’azione e in qualche passaggio esplicativo che potrebbe risultare poco chiaro a chi non conosce il romanzo.
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Dall’omonimo, abile best-seller di Dan Brown (43 milioni di lettori) era quasi inevitabile venisse tratto un film campione d’incassi: l’attesa che si era creata nel grande pubblico col passare dei mesi è esplosa nei weekend, tanto da stabilire nuovi record anche in Italia. Al suo 17° film, Ron Howard – regista di buon mestiere che spesso alterna qualche pregio a molti difetti – si mette al servizio di una storia intrigante e avvincente inserendo qua e là sprazzi d’intensa regia (soprattutto nei flashback ed in qualche momento culminante), ma perdendo spesso il controllo nelle rutilanti sequenze d’azione e in qualche passaggio esplicativo che potrebbe risultare poco chiaro a chi non conosce il romanzo. Molto bella la scena d’apertura tra i capolavori delle gallerie del Louvre; deludente invece il reparto degli attori: Audrey Tautou sembra una statua di gesso ed anche il super-pagato Tom Hanks da l’impressione di essere un po’ imbalsamato.
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lore!!!
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giovedì 1 giugno 2006
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the da vinci code
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ho avuto modo di leggerlo solo in questi giorni (ci tenevo a farlo prima di vedere il film). una storia bellissima ed appassionante. scritto come la sceneggiatura di un film! ottimo, avviccente e magico. le teorie su leonardo ed i suoi dipinti sono intriganti e affascinanati. un bellissimo thriller, il migliore nel suo genere.
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