ziogiafo
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venerdì 26 maggio 2006
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il codice da vinci: "un'interessante fiction"...
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ziogiafo - Il Codice Da Vinci USA 2006 - Per godersi serenamente questo film a mio avviso, bisogna
partire da un solido presupposto: "Il"Codice Da Vinci" è semplicemente un'accattivante opera di fantasia". La magìa del cinema fa il suo mestiere, tende a magnificare la storia del romanzo, ove è possibile, nei suoi aspetti scenografici e spettacolari, come succede spesso d'altronde, raggiungendo anche quelle masse che non amano leggere i libri. Sicuramente la prerogativa del film non è quella di convalidare tesi complesse ed ipotetiche, riguardanti gli eterni dubbi umani e i
misteri della vita. Al massimo può stimolare qualche interessante dibattito sul tema, dare adito a delle conseguenti riflessioni, agevolare un personale approfondimento in materia, ma da quì a gridare allo scandalo mi sembra un pò eccessivo.
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ziogiafo - Il Codice Da Vinci USA 2006 - Per godersi serenamente questo film a mio avviso, bisogna
partire da un solido presupposto: "Il"Codice Da Vinci" è semplicemente un'accattivante opera di fantasia". La magìa del cinema fa il suo mestiere, tende a magnificare la storia del romanzo, ove è possibile, nei suoi aspetti scenografici e spettacolari, come succede spesso d'altronde, raggiungendo anche quelle masse che non amano leggere i libri. Sicuramente la prerogativa del film non è quella di convalidare tesi complesse ed ipotetiche, riguardanti gli eterni dubbi umani e i
misteri della vita. Al massimo può stimolare qualche interessante dibattito sul tema, dare adito a delle conseguenti riflessioni, agevolare un personale approfondimento in materia, ma da quì a gridare allo scandalo mi sembra un pò eccessivo. Le avventure del professor Robert Langdon, esperto di simbologia, possono affascinare a prescindere. Portare sul grande schermo un bestseller di questo calibro, che ha venduto 50 milioni di copie nel mondo - perchè è di questo che si parla -
non può essere stata che un'impresa coraggiosa. Il film propone un bravo Tom Hanks nel ruolo di Robert Langdon, il personaggio uscito dalla penna di Dan Brown, che è anche presente in altri libri dello scrittore inglese. Robert Langdon viene convocato al Louvre, perchè il curatore del famoso museo parigino è stato assassinato in circostanze misteriose. Insieme alla crittologa Sophie Neveu, Langdon riuscirà a scoprire attraverso i quadri di Leonardo Da Vinci, una pista che lo condurrà ad un'organizzazione cattolica che da oltre duemila anni custodirebbe un grande segreto. Chi ha letto il libro, avrebbe preferito nei panni del protagonista un attore forse più attempato - così appare nel romanzo - sarà per il ruolo di "vecchio" esperto di simbologia,comunque, Tom Hanks ha convinto lo stesso. Certo vuoi mettere la figura che avrebbe fatto un Donald Shuterland? Ma sarebbe stato un altro film. Anche il monaco albino nel libro appare meno palestrato di quello della versione cinematografica. Bravo Alfred Molina, nei panni del vescovo Aringarosa, anche se io ci avrei messo
al suo posto un grande Sean Connery. Un azzeccato e bravissimo Ian McKellen invece,fa sicuramente la differenza. Sir Ian McKellen è impeccabile nella parte di "Teabing", l'enigmatico personaggio centrale della storia. Jean Reno è senza infamia e senza lode nel ruolo di capitano della polizia francese.Infine ho trovato la graziosa Audrey Tautou ben collocata nel ruolo della crittologa "Sophie Neveu". Allentando un pò il nostro noioso senso critico e passando sopra ogni tipo di sterili polemiche... di cosa stiamo parlando? "E'soltanto fiction !". A parte gli scherzi e il personale toto-giusto-casting, tutto sommato la mia opinione per questo film è positiva. La
sequenza finale trasmette un senso di spiritualità, grazie alla stupenda colonna sonora di Hans Zimmer. In conclusione il film è gradevole, si lascia vedere e la regia di Ron Howard in fondo non è malvagia, anzi direi, ingiustamente criticata. Il filone storico-religioso continua ad appassionare e a suscitare grande interesse. Staremo a vedere chi si cimenterà nel prossimo futuro con il "giusto capolavoro"... ci auguriamo magari che venga fuori da un nuovo "genio" del cinema italiano. Viva la fiction !!! - Buon divertimento !!! - Cordialmente,ziogiafo
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(di stefanix)
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[+] la complessità di trasposizione
(di peppe)
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antonello villani
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venerdì 26 maggio 2006
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hanks e tautou alla ricerca del santo graal
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Osteggiato dall’Opus Dei, criticato dalla Chiesa, accusato di plagio. Dan Browne, lo scrittore più chiacchierato dopo Salman Rushdie, è stato attaccato su più fronti ma si è preso la rivincita sullo schermo. A suon di dollari, ovviamente. “Il Codice Da Vinci” non poteva avere battesimo migliore, uscito in contemporanea mondiale con un battage pubblicitario da far impallidire persino i film che hanno incassato di più al botteghino, eppure accolto tiepidamente alla prima del Festival di Cannes. I critici non hanno gradito l’intreccio cervellotico dello scrittore inglese né le tracce disseminate nel corso dei millenni da abati, priori, sette e cavalieri: poco credibile per alcuni, troppo pericoloso per l’umanità secondo altri.
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Osteggiato dall’Opus Dei, criticato dalla Chiesa, accusato di plagio. Dan Browne, lo scrittore più chiacchierato dopo Salman Rushdie, è stato attaccato su più fronti ma si è preso la rivincita sullo schermo. A suon di dollari, ovviamente. “Il Codice Da Vinci” non poteva avere battesimo migliore, uscito in contemporanea mondiale con un battage pubblicitario da far impallidire persino i film che hanno incassato di più al botteghino, eppure accolto tiepidamente alla prima del Festival di Cannes. I critici non hanno gradito l’intreccio cervellotico dello scrittore inglese né le tracce disseminate nel corso dei millenni da abati, priori, sette e cavalieri: poco credibile per alcuni, troppo pericoloso per l’umanità secondo altri. Una cosa è certa, il regista Ron Howard getta alle ortiche una sceneggiatura che si affida ad ipotesi fantasiose, dialoghi appesantiti dal latino –ma perché parlare in una lingua morta?-, complotti che vedono la Chiesa ed il suo braccio “armato” complici di delitti ed insabbiamenti, vescovi che tramano nelle stanze del potere, abati che si fustigano per espiare i peccati, poliziotti corrotti . In tanto frastuono uno studioso di simboli religiosi dell’università di Harvard (Tom Hanks) e una poliziotta (Audrey Tautou) sulle tracce dell’assassino di suo nonno devono venire a capo di questo affascinante enigma. Howard incespica nella prima parte del film annoiando gli spettatori con l’inverosimile caccia al tesoro che si dipana per mezza Europa, si riprende poi nella seconda parte rendendo la storia più interessante grazie allo studioso del Santo Graal (l’attore Ian Mc Kellen è straordinario nel raccontare come un giallista i retroscena dell’enigma) e alle interpretazioni di quadri e bassorilievi di chiese per arrivare ad una verità sconcertante. Hanks è quasi stordito da tanto mistero, la Tautou scopre sulla sua pelle cosa significhi Santo Graal mentre il mondo continua ad interrogarsi sul più grande mistero della storia: Gesù Cristo era mortale o figlio di Dio? Tra storia e leggenda Dan Browne ha dato la sua versione dei fatti con un romanzo fantasioso anche quando si basa su fatti realmente accaduti; Costantino, Concilio di Nicea, vangeli apocrifi, Maria Maddalena, Priorato di Sion sono stati messi nel calderone per avallare una tesi che cambierebbe il volto della storia. La Chiesa non ha gradito ed ha pure parlato di blasfemia. Ron Howard riceve il testimone dallo scrittore portando sullo schermo “Il Codice Da Vinci”, ma il suo progetto sembra naufragare miseramente tra mille polemiche: troppo hollywoodiana e troppo cervellotica questa versione cinematografica che non convince neppure volendo sposare la tesi del libro. Al pubblico l’ultima parola.
Antonello Villani
(Salerno)
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(di ben2006)
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(di antonello villani)
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d-generation x
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venerdì 26 maggio 2006
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film capolavoro come il libro
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Il film ricalca perfettamente tutte (o quasi)le parti del bellissimo libro di Brown. Nel film c'è un grande Tom Hanks che ha saputo con ineguagliabile bravura recitare il personaggio principale dello scomodo libro.Accanto a lui c'è sempre la perfetta Audrey Tautou.Secondo lo scitttore Brown ,Leonardo Da Vinci, era il capo di una "società segreta" chiamata il Priorato di Cion che era a conoscenza di un terribile segreto. In quel periodo ovvero quando visse il fiorentino il mondo era molto religioso e perciò era molto rischioso rivelare che Gesù aveva una relazione amorosa con Maria Maddalena e perciò decise di rappresentare il suo sapere sottoforma di dipinti. Iniziò quindi la ricerca all'enigma .
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Il film ricalca perfettamente tutte (o quasi)le parti del bellissimo libro di Brown. Nel film c'è un grande Tom Hanks che ha saputo con ineguagliabile bravura recitare il personaggio principale dello scomodo libro.Accanto a lui c'è sempre la perfetta Audrey Tautou.Secondo lo scitttore Brown ,Leonardo Da Vinci, era il capo di una "società segreta" chiamata il Priorato di Cion che era a conoscenza di un terribile segreto. In quel periodo ovvero quando visse il fiorentino il mondo era molto religioso e perciò era molto rischioso rivelare che Gesù aveva una relazione amorosa con Maria Maddalena e perciò decise di rappresentare il suo sapere sottoforma di dipinti. Iniziò quindi la ricerca all'enigma .Il film inizia con l'uccisione del curatore del Louvre che viene trovato sotto la Gioconda .Ora però vi lascio al film non vorrei rovinarvi il capolavoro.Vedetelo è qualcosa di spettacolare.
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manuela / manu fix
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venerdì 26 maggio 2006
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scoop!!! silas gioca a tennis!
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Ieri stavo dando un'occhiata al vostro sito per leggere le trame di tutti i film d'amore che avrei preventivato di vedermi, mese per mese quando sarò in ferie, da qui a dicembre (giusto per vedere se meritano d'essere visti o se sono delle tavanate super-mega-galattiche da scartare subito...) e in "Wimbledon", storia d'amore tra i campi da tennis, il protagonista è... udite, udite... il "nostro" Silas!!!
La "fortunata" di turno è Kristen Dunst, donzella con un passato di tutto rispetto!!!: da bambina era la "figlioletta" di Tom Cruise e Brad Pitt in "Intervista col vampiro" e, rinsavita e diventata adulta, fino a poco tempo fa era la fidanzata di "Spiderman"...
Chissà come l'avrà presa l'Uomo Ragno.
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Ieri stavo dando un'occhiata al vostro sito per leggere le trame di tutti i film d'amore che avrei preventivato di vedermi, mese per mese quando sarò in ferie, da qui a dicembre (giusto per vedere se meritano d'essere visti o se sono delle tavanate super-mega-galattiche da scartare subito...) e in "Wimbledon", storia d'amore tra i campi da tennis, il protagonista è... udite, udite... il "nostro" Silas!!!
La "fortunata" di turno è Kristen Dunst, donzella con un passato di tutto rispetto!!!: da bambina era la "figlioletta" di Tom Cruise e Brad Pitt in "Intervista col vampiro" e, rinsavita e diventata adulta, fino a poco tempo fa era la fidanzata di "Spiderman"...
Chissà come l'avrà presa l'Uomo Ragno... poverino... mollato per un frate...
A meno che...
Magari non era ancora un frate quando usciva con Kristen!!!
Questa magari è una dritta!!!
Finge di non essere più una vampira, ma in realtà è sempre una mangiatrice, ops, una succhiatrice di uomini... se li gusta un po' e poi li molla!!!
Non ci sarebbe da stupirsi, visto il colore della carnagione di Silas!!!
Non l'avrà succhiato un po' troppo?!
E così, dal dispiacere d'essere stato mollato e d'essere diventato bianco bianco, magari, s'è fatto frate ed è entrato nella setta dell'Opus Dei...
Vuoi vedere che nel "Codice Da Vinci" ci ha raccontato un sacco di balle sulla sua vita passata?
Vuoi vedere che il suo patetico racconto del padre alcolizzato che picchia lui e sua mamma non è vero?
Magari era pure figlio unico e tenuto "nella cotunina" dai suoi che lo trattavano come un principino!
E magari non ha nemmeno mai fatto male ad una mosca, ma per diventare frate Opus Dei, voleva far vedere che era un duro, un macho, che ha ucciso suo papà e tutti quelli che gli attraversavano la strada...!
Forse perché si vergognava di dire che giocava a tennis, che ha rubato la morosa a un tizio che va in giro con una tutina attillata e che crede di essere un ragno, ragazza che però in realtà è una vampira, che gli ha tolto un po' di sangue senza passare dall'Avis (così non ha avuto nemmeno il giorno pagato al lavoro... bravo furbo!... approposito... si sarà lavata i denti prima di morderlo...? L'igiene è importante, soprattutto in questo genere di cose...!) ed è diventato bianco bianco (anche se non si è ancora accertato se perché è diventato anemico o per lo spavento nel vedere i dentini della morosa)???!!!
Silas... ci hai deluso....!!!
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petronax
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venerdì 26 maggio 2006
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ottimo film, occasioni perse per essere al top.
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Buono, ricalca perfettamente il libro, questo è già un punto in più, ma la sceneggiatura i dialoghi e la protagonista lasciano un pò a desiderare. Potevano essere migliorati, si poteva fare di più, peccato un'occasione persa, il libro lo meritava! Un pò troppo concentrato purtroppo, sarebbe dovuto durare qualche minuto di più!!!!!
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svergola
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giovedì 25 maggio 2006
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verita'
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Innanzitutto voglio esordire precisando che io il libro non l'ho letto, ma in compenso ho letto almeno 3 saggi sull'argomento e quindi non ero affatto una profana della questione quanto ho visto il film.
Certo neanche io ho l'onnipotenza di dire quello che e' verita' e quello che non lo e' e penso che nessuno abbia il diritto di farlo..neanche la Chiesa.
E' vero che non si deve credere solo a cio' che vogliamo, ma e' altrettanto vero che in questo momento non porsi delle domande e non avere dubbi ,sia molto pericoloso e sbagliato. Insomma penso che l'uomo oggi abbia raggiunto un livello di autocoscienza tale da potersi anche permettere di mettere in discussione il suo passato e le sue origini culturali, anche se molti preferiscono adagiarsi nel loro piccolo mondo e magari continuare a vivere nella menzogna.
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Innanzitutto voglio esordire precisando che io il libro non l'ho letto, ma in compenso ho letto almeno 3 saggi sull'argomento e quindi non ero affatto una profana della questione quanto ho visto il film.
Certo neanche io ho l'onnipotenza di dire quello che e' verita' e quello che non lo e' e penso che nessuno abbia il diritto di farlo..neanche la Chiesa.
E' vero che non si deve credere solo a cio' che vogliamo, ma e' altrettanto vero che in questo momento non porsi delle domande e non avere dubbi ,sia molto pericoloso e sbagliato. Insomma penso che l'uomo oggi abbia raggiunto un livello di autocoscienza tale da potersi anche permettere di mettere in discussione il suo passato e le sue origini culturali, anche se molti preferiscono adagiarsi nel loro piccolo mondo e magari continuare a vivere nella menzogna..perche' questa e' la posta in gioco .... In gioco c'é la base di 2000 anni di storia, di credo e di abitudini, perche' il Cristianesimo facendo da terreno alla nostra societa' ha da sempre influenzato i nostri caratteri le nostre tradizioni e i nostri pregiudizi..e questo e' innegabile.
E quindi dato che la questione e' SERIA quello che mi chiedo e' perche' non si tenti di andare veramente in fondo al problema, perche' non ci si confronti concretamente davanti a queste teorie.
Troppo facilmente si sta puntando il dito contro Dan Brown, e non ci accorgiamo(o non ci vogliamo accorgere) che Dan Brown non ha fatto altro che riprendere delle teorie gia' formulate. Dietro a questo famigerato libro, ci sono infatti altri libri ,i cui autori non sono scrittori che cercano una via al successo sfruttando un argomento molto facile, bensi' studiosi, storici, esperti di antiche scritture emeriti professori che conducendo estenunanti indagini, e a volte rischiando molto, hanno trovato indizi e prove piu' o meno plausibili per arrivare alle loro conclusioni.E vi assicuro che sentire tali conclusioni dalla penna di uno storico fa tutt'altro effetto che sentirle dalla penna di Dan Brown.
Parlo di libri come" la rivelazione dei templari" "sulle tracce del santo graal" o "il codice segreto del graal" dove niente e' romanzato o ommesso, dove tutto e' documentazione e uso della Ragione
Quella Ragione che in molti di noi sembra essersi addormantata..
Ora quello che a me piacerebbe vedere e' un confrontro tra la Chiesa e QUESTE posizioni...Un confronto vero
Lo dico perche' in questi giorni mi sembra molto di assistere ad una cieca crociata contro questo romanzo che si sta svolgendo ad armi impari.
Guardate i talk Show che parlano del Codice
E' come vedere una partita truccata.
Ecco l'immancabile prete, ecco l'intellettualoide filoclericare saldamente attaccato alla storiografia ortodossa, ecco l'attricetta che deve fare bella figura e quindi non si puo' sbilanciare più di tanto( come se avesse qualcosa da dire...)ed ecco l'editore che tutto quello che sa dire e' "ma e' solo un film" ripetutamente ..e tanti altri simil personaggi inutili per chi veramente vorrebbe far luce sul tema.
Perche' non vengono mai invitati studiosi e ricercatori come Tim Wallace-Murphy, Marlyn Hopkins, Clive Prince o Graaham Hanckoc e cioe' persone che avrebbero DAVVERO qualcosa da dire?
La chiesa vuole smentire il codice? Smentisca prima questi studiosi allora, e ne avrebbe solo da guadagnare....
VERITA' sempre ed ovunque
.."E MOLTO PIU' PROBABILE CHE LA VERITA SIA SCOPERTA DAI POCHI, PIUTTOSTO CHE DAI MOLTI"
Cartesio
Filosofo e matematico
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mik
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giovedì 25 maggio 2006
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un ottimo film di spunti interessanti
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io credo che ognuno è libero di pensare o di credere a ciò che vuole; il codice da vinci ci presenta uno scenario diverso dal solito e ci mette in testa quanto meno qualche dubbio. Non dico che tutto quello che racconta Dan Brown sia vero ma non ci sono le prove che non lo sia almeno in parte; o comunque non c'è la sicurezza che tutto ciò che dice la Chiesa sia verità. Io consiglio di leggere il libro e di vedere il film così da poter confrontare i propri pensieri con quelli di un ottimo scrittore; e tutto sommato vedrete che quello che analizzerete risulterà molto interessante! Credo che ci siano molte inesattezze in quello che ci presenta Dan Brown ma il suo modo di raccontare entra bene in testa, penetra nella mente e ci fa leggere il suo libro tutto di un fiato.
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io credo che ognuno è libero di pensare o di credere a ciò che vuole; il codice da vinci ci presenta uno scenario diverso dal solito e ci mette in testa quanto meno qualche dubbio. Non dico che tutto quello che racconta Dan Brown sia vero ma non ci sono le prove che non lo sia almeno in parte; o comunque non c'è la sicurezza che tutto ciò che dice la Chiesa sia verità. Io consiglio di leggere il libro e di vedere il film così da poter confrontare i propri pensieri con quelli di un ottimo scrittore; e tutto sommato vedrete che quello che analizzerete risulterà molto interessante! Credo che ci siano molte inesattezze in quello che ci presenta Dan Brown ma il suo modo di raccontare entra bene in testa, penetra nella mente e ci fa leggere il suo libro tutto di un fiato. Il libro è bellissimo, il film un pò meno ma comunque interessante; non sono d'accordo con chi lo critica e dice che è una buffonata perché non è così, di buffonate se ne sono viste tante e questa pellicola di certo non lo è!!Tom Hanks è perfeto in quel ruolo e Audrey Tautou è molto intrigante, belle scelte! Il film non è per niente noioso ed è molto coinvolgente, quindi, anche per chi non è d'accordo, rassegnatevi, questa storia sarà ricordata e discussa per molto tempo!!!
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ronks
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giovedì 25 maggio 2006
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film mediocre
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SOTTO IL PUNTO DI VISTA CINEMATOGRAFICO IL FILM LASCIA IL TEMPO CHE TROVO, OSSIA, SE DA UN LATO HA LA CAPACITA' DI INCOLLARE LO SPETTATORE ALLO SCHERMO, TRA INQUADRATURE E SCENE D'IMPATTO, DALL'ALTRO E' CARENTE NELLA SUCCESSIONE DELLE SCENE... I PROTAGONISTI SI RITROVANO DA UNA VICENDA ALL'ALTRA IN MANIERA INVEROSIMILE, DOVE NESSUNO E' INGENUAMENTE INCOSAPEVOLE, TUTTI HANNO UN RUOLO NEL NOME DI O DI COSA.... NETTAMENTE MEGLIO INDIANA JONES.
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brando
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mercoledì 24 maggio 2006
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il codice della monnezza
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Un film attesissimo, tratto da un libro ormai cult, attori ottimi, gran regista =
un film fatto con i piedi.
Lasciando stare la storia che è del tutto inattendibile dal punto di vista storico (come lo era già il libro), mi aspettavo almeno un buon thriller appassionante e ben recitato.
Amara delusione.
Il film non "decolla" mai restando al livello di tensione di film come "15 minuti" e "Destini incrociati", dominato da una lentezza che appiattisce tutto a partire dai dialoghi. Un finale mal eseguito che lascia lo spettatore con l'impressione di aver visto una favola, un Tom Hanks (scelto dopo il rifiuto di Harrison Ford e George Clooney) al suo minimo storico inespressivo come un cinghiale e obeso; un Ian McKellen moribondo; una Audrey Tatou tutta smorfie e sorrisi che crede di essere ancora nel favoloso mondo di Amelie; un Paul Bettany oltremodo truce e troppo sopra le righe per essere credibile.
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Un film attesissimo, tratto da un libro ormai cult, attori ottimi, gran regista =
un film fatto con i piedi.
Lasciando stare la storia che è del tutto inattendibile dal punto di vista storico (come lo era già il libro), mi aspettavo almeno un buon thriller appassionante e ben recitato.
Amara delusione.
Il film non "decolla" mai restando al livello di tensione di film come "15 minuti" e "Destini incrociati", dominato da una lentezza che appiattisce tutto a partire dai dialoghi. Un finale mal eseguito che lascia lo spettatore con l'impressione di aver visto una favola, un Tom Hanks (scelto dopo il rifiuto di Harrison Ford e George Clooney) al suo minimo storico inespressivo come un cinghiale e obeso; un Ian McKellen moribondo; una Audrey Tatou tutta smorfie e sorrisi che crede di essere ancora nel favoloso mondo di Amelie; un Paul Bettany oltremodo truce e troppo sopra le righe per essere credibile. L'unico del cast a salvarsi è Jean Reno che comunque non è al suo meglio. Anche la regia di Ron Howard è smorta, vorrebbe scandalizzare ma fa addormentare, vorrebbe dare velocità al film ma lo banalizza. Eppure il film sta avendo un successo tale da garantire anche la trasposizione cinematografica del secondo libro di Dan Brown "Angeli e demoni" probabilmente interpretato dallo stesso Hanks (qui al livello di Steven Seagal, gli manca solo il parrucchino). Non so, un film che non mi ha comunicato una sola emozione...una delle più grandi delusioni della storia del cinema...
inspido...
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