sibilla
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mercoledì 24 maggio 2006
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polemiche assurde!
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Sulla prima pagina del romanzo c'è scritto:questo libro è un'opera di fantasia.Personaggi e luoghi citati sono inventati dall'autore e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione ecc.ecc Quindi tutti coloro che si affannano a dire che è falso hanno scoperto l'acqua calda. Il romanzo è interessante xkè offre molti spunti di riflessione;ne accenno solo 2: perchè l'uomo e la donna non hanno pari dignità,e invece di completarsi a vicenda sono stati indotti dalle varie religioni e culture a svalorizzare e sottomettere la donna, perchè l'unione sessuale è vista come peccato? Il fim è ben girato, emozionanti le prime scene nel Louvre, e l'ultima davanti alla piramide è commovente,un bel film che è soprattutto un grande inno alla donna, sempre malvista e maltrattata, purtroppo anche o
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Sulla prima pagina del romanzo c'è scritto:questo libro è un'opera di fantasia.Personaggi e luoghi citati sono inventati dall'autore e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione ecc.ecc Quindi tutti coloro che si affannano a dire che è falso hanno scoperto l'acqua calda. Il romanzo è interessante xkè offre molti spunti di riflessione;ne accenno solo 2: perchè l'uomo e la donna non hanno pari dignità,e invece di completarsi a vicenda sono stati indotti dalle varie religioni e culture a svalorizzare e sottomettere la donna, perchè l'unione sessuale è vista come peccato? Il fim è ben girato, emozionanti le prime scene nel Louvre, e l'ultima davanti alla piramide è commovente,un bel film che è soprattutto un grande inno alla donna, sempre malvista e maltrattata, purtroppo anche oggi nel 2006
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giovanni
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mercoledì 24 maggio 2006
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niente di speciale
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Se cercate un film che defama la chiesa cattolica resterete delusi. Fate meglio a scegliere un film hollywoodiano qualsiasi.
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francesco
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mercoledì 24 maggio 2006
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da non vedere
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L'ultima opera di Ron Howard non convince come le due precedenti a causa del fatto che è la trasposizione di un libro che malgrado il successo e la cultura dell'autore è scritto troppo male.
Non è la prima volta che Ron Howard si cimenta nella trasposizione in film di un libro; per realizzare "A beautiful mind",infatti, la storia si ispirò alla vita del genio matematico John Nash raccontata da una famosa economista: Sylvia Nasar. In quel caso il libro fu solo una fonte di informazioni, che venne studiata e poi messa da parte. La storia presentata nel film era una versione cinematografica della vita del famoso matematico frutto di un'accurata scelta di avvenimenti e immagini al fine di raccontare una storia che avesse un filo conduttore ben preciso senza immettere particolari che non avessero attinenza con cio' che il film voleva raccontare.
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L'ultima opera di Ron Howard non convince come le due precedenti a causa del fatto che è la trasposizione di un libro che malgrado il successo e la cultura dell'autore è scritto troppo male.
Non è la prima volta che Ron Howard si cimenta nella trasposizione in film di un libro; per realizzare "A beautiful mind",infatti, la storia si ispirò alla vita del genio matematico John Nash raccontata da una famosa economista: Sylvia Nasar. In quel caso il libro fu solo una fonte di informazioni, che venne studiata e poi messa da parte. La storia presentata nel film era una versione cinematografica della vita del famoso matematico frutto di un'accurata scelta di avvenimenti e immagini al fine di raccontare una storia che avesse un filo conduttore ben preciso senza immettere particolari che non avessero attinenza con cio' che il film voleva raccontare. Diverso è il caso de "Il Codice da Vinci" dove tutto (o quasi) il libro è stato tradotto in scena quasi senza filtro, e i limiti del romanzo sono stati evidenziati.
Nel film tutto viene presentato molto,troppo velocemente come in un videoclip; ma quando il video clip dura quasi due ore e mezza i meccanismi della narrazione cinematografica si inceppano e ne esce fuori un film lento.
Come nel libro anche nel film le situazioni si susseguono ad un ritmo inverosimile con l'unico scopo di raccontare tutto, senza poesia o coinvolgimento, senza le pause che avrebbero aiutato la suspance in un film che aveva la pretesa di suscitarne, malgrado tutti gli spettatori conoscessero la storia: un limite incolmabile anche per un bravo regista come Ron Howard.
Le immagini e la fotografia che accompagnano le evocazioni storiche sono stupende. La scelta degli attori risulta azzeccata anche se il pur bravo Tom Hanks non regala la fisicità e l'atteggiamento snob di un professore di Harvard. Sono credibili ,invece, Jean Reno e Audrey Tautou e risulta bravissimo Paul Bettany nella difficile interpretazione dell'albino Silas, monaco di clausura-sicario dal passato tormentato.
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stefy
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mercoledì 24 maggio 2006
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osa.. e affascina
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Il Codice da Vinci, già libro intrigante e coinvolgente, in questa trasposizione cinematografica riesce ad affascinare soprattutto grazie alle atmosfere così cariche di storia che i protagonisti vivono e respirano insieme allo spettatore.
Chi non è mai stato all'interno di una chiesa che avvolge nei suoi misteri sopravvissuti alle epoche e agli uomini? Chi non è rimasto affascinato dal sorriso della Gioconda o dal Cenacolo di Leonardo? E chi non si è divertito a trovare le soluzioni agli enigmi che si susseguono all'interno del film?
Il regista Ron Howard ha ben diretto gli ottimi attori, rimanendo fedele al libro.Certo, Reno avrebbe meritato più spazio, come Molina.
Tutto ciò che rimane da fare è appassionarsi anche al dibattito storico che il romanzo può suscitare.
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Il Codice da Vinci, già libro intrigante e coinvolgente, in questa trasposizione cinematografica riesce ad affascinare soprattutto grazie alle atmosfere così cariche di storia che i protagonisti vivono e respirano insieme allo spettatore.
Chi non è mai stato all'interno di una chiesa che avvolge nei suoi misteri sopravvissuti alle epoche e agli uomini? Chi non è rimasto affascinato dal sorriso della Gioconda o dal Cenacolo di Leonardo? E chi non si è divertito a trovare le soluzioni agli enigmi che si susseguono all'interno del film?
Il regista Ron Howard ha ben diretto gli ottimi attori, rimanendo fedele al libro.Certo, Reno avrebbe meritato più spazio, come Molina.
Tutto ciò che rimane da fare è appassionarsi anche al dibattito storico che il romanzo può suscitare.
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enrico2006
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mercoledì 24 maggio 2006
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troppo approssimato e con poca tensione.
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Troppo approssimato e con poca tensione. I riferimenti storici sembrano campati in aria e fuori luogo. Gli attori sono statici. Al di sotto delle aspettative di chi come me ha letto il libro. Lo sconsiglio ai lettori.
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loredana
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mercoledì 24 maggio 2006
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non mi è piaciuto proprio!!
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....troppo pesante, pensavo meglio!!!
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esther.leonardo.it
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mercoledì 24 maggio 2006
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che delusione...
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Domenica sera sono andata a vedere il tanto atteso (e tanto discusso) "Il Codice Da Vinci". Avevo letto il libro di Dan Brown appena uscito e volevo testare se il geniale Ron Howard era riuscito a rendere quella storia così avvincente e complicata.
Il curatore del Louvre, Saunière, viene trovato morto all'interno del museo nella posizione dell'uomo vitruviano di Leonardo. Intorno al corpo i numeri della serie di Fibonacci in ordine apparentemente casuale, delle scritte e un nome: Robert Langdon, un esperto di simbologia con il quale avrebbe dovuto incontrarsi qualche ora prima del delitto. Ma chi è stato a sparargli? E cosa significano quelle parole e il fatto che è stata la stessa vittima a disporsi in quel modo? Cosa deve riuscire capire lo studioso interpretato dal premio Oscar Tom Hanks e la nipote del curatore, Sophie (Audrey Tautou)?
In un crescendo di tensione e suspance, la storia dell'umanità cristiana viene completamente sconvolta dalle rivelazioni contenute nelle opere di Leonardo, e in particolare nell'"Ultima cena", dove l'apostolo alla destra di Gesù sarebbe in realtà Maria Maddalena.
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Domenica sera sono andata a vedere il tanto atteso (e tanto discusso) "Il Codice Da Vinci". Avevo letto il libro di Dan Brown appena uscito e volevo testare se il geniale Ron Howard era riuscito a rendere quella storia così avvincente e complicata.
Il curatore del Louvre, Saunière, viene trovato morto all'interno del museo nella posizione dell'uomo vitruviano di Leonardo. Intorno al corpo i numeri della serie di Fibonacci in ordine apparentemente casuale, delle scritte e un nome: Robert Langdon, un esperto di simbologia con il quale avrebbe dovuto incontrarsi qualche ora prima del delitto. Ma chi è stato a sparargli? E cosa significano quelle parole e il fatto che è stata la stessa vittima a disporsi in quel modo? Cosa deve riuscire capire lo studioso interpretato dal premio Oscar Tom Hanks e la nipote del curatore, Sophie (Audrey Tautou)?
In un crescendo di tensione e suspance, la storia dell'umanità cristiana viene completamente sconvolta dalle rivelazioni contenute nelle opere di Leonardo, e in particolare nell'"Ultima cena", dove l'apostolo alla destra di Gesù sarebbe in realtà Maria Maddalena. Unica pecca: il finale. Molto deludente.
Il libro accompagna senza via di scampo alla riflessione e al dubbio. Si sfogliano le pagine con la tensione che solo pochi scrittori riescono a trasmettere. E ancora meno registi riescono a trasporre cinematograficamente.
Il film risulta lento, a tratti noioso e poco avvincente. Ambientazioni buie. Colonna sonora non azzeccata. 3/4 del film è costituito da conversazioni in francese sottotitolate. Confusa la spiegazione di quello che tante persone definiscono un'eresia. Ma non bisogna prendere tutto alla lettera. E' un film. L'altro è un libro. E come tali vanno giudicati. Ci si può affidare alla fede o ai documenti per potersi facilmente togliere qualsiasi dubbio. Perfino gli attori stessi sembrano poco convinti di quel che recitano.
In ogni caso penso valga la pena andarlo a vedere. Per chi ha letto il libro per poter fare il confronto, e per chi non l'ha letto... Anche solo per curiosità visto che già il primo giorno di proiezione ci sono stati incassi record ovunque!
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sergiuz
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mercoledì 24 maggio 2006
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tanto rumore per poco
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Per chi ha letto il libro, una copia ben confezionata con spunti interessanti. Manca il pathos ed il film risulta didascalico almeno quanto il libro. Regia sicura (su questo non vi erano dubbi); Tom Hanks in parte, ma alquanto "gigione"; Audrey Tautou assolutamente inespressiva.
Si può vedere...
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alberto 86
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mercoledì 24 maggio 2006
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tanto rumore per nulla:un thriller come tanti!
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Di questo film oramai si è detto di tutto e di più!Come l'omonimo libro di Dan Brown,è diventato un vero e proprio"caso"!Ma è realmente necessario tutto ciò?Sono realmente necessarie le critiche acerrime della Chiesa cattolica,le manifestazioni per le strade,i sempre più numerosi reportage sui presunti misteri del Codice Da Vinci...?Come volevasi dimostrare,anche il film,dopo il plateale successo del best-seller da cui è tratto,ha letteralmente sbancato i botteghini nonostante sia stato bistrattato,non del tutto ingiustamente,dalla critica mondiale e accolto molto molto freddamente all'apertura del prestigioso festival di Cannes.Ma come nessuno è riuscito finora a fermare Dan Brown e le sue fittizie teorie religiose,spacciate spudoratamente per vere e documentate,così nessuno è riuscito a placare il richiamo dell'omonimo film di Howard che è riuscito addirittura a superare solo nella prima settimana il record d'incassi di Guerre stellari.
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Di questo film oramai si è detto di tutto e di più!Come l'omonimo libro di Dan Brown,è diventato un vero e proprio"caso"!Ma è realmente necessario tutto ciò?Sono realmente necessarie le critiche acerrime della Chiesa cattolica,le manifestazioni per le strade,i sempre più numerosi reportage sui presunti misteri del Codice Da Vinci...?Come volevasi dimostrare,anche il film,dopo il plateale successo del best-seller da cui è tratto,ha letteralmente sbancato i botteghini nonostante sia stato bistrattato,non del tutto ingiustamente,dalla critica mondiale e accolto molto molto freddamente all'apertura del prestigioso festival di Cannes.Ma come nessuno è riuscito finora a fermare Dan Brown e le sue fittizie teorie religiose,spacciate spudoratamente per vere e documentate,così nessuno è riuscito a placare il richiamo dell'omonimo film di Howard che è riuscito addirittura a superare solo nella prima settimana il record d'incassi di Guerre stellari. Roba da matti!!!Quando si dice che i mezzi di comunicazione di massa servono a far soldi!!Ma veniamo al film:Ron Howard,regista del non eccelso ma premio Oscar"A beautiful mind" e di"Cinderella man",cerca di essere il più possibile fedele al plot del romanzo di Brown...forse fin troppo,privando così la sua regia di guizzi particolari e rendendo l'opera un qualunque film di genere,senza infamia nè lode,che rimane indissolubilmente imprigionata in quel genere.Un thriller come tanti altri insomma,che a volte risente di una lunghezza eccessiva,di una non accuratissima caratterizzazione dei personaggi e di una tensione non proprio alla stelle che può sfociare in una certa noia in molti passaggi. La vicenda complicatissima,dipanata a volte da flashback tremolanti ed altre dalle scoperte dei due protagonisti che sembrano muoversi su un percorso a pedine,nonchè l'imbarazzante quanto "altamente improbabile"epilogo(per usare un eufemismo)di certo non sono attribuibili ad Howard,che però avrebbe potuto rendere di sicuro più appassionante e ricco di suspense un film che rimane di discreto livello ma che non offre realmente nulla di più! Penso che a questo punto occorra chiedersi: e questo sarebbe dovuto essere il film più atteso dell'anno? Questo è il film che ha fatto tanto imbestialire la Chiesa e i ferventi cattolici? Queste sono le VERITA' BROWNIANE che dovrebbero far cadere quelle ormai radicate del Cristianesimo?? Ma abbiamo visto lo stesso film? O meglio abbiamo letto lo stesso libro??? In questo frangente penso sia ad hoc la celeberrima asserzione "TANTO RUMORE PER NULLA"!Ma si sa...quanto più un film è chiacchierato,criticato,pubblicizzato...più vien la voglia di andare a vedere coi propri occhi di cosa si tratti,anche a costo di rimaner delusi!...Ed in questo caso si rimane delusi!Ma del resto ce lo si poteva prevedibilmente aspettare!
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(di paolo)
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racciccia
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mercoledì 24 maggio 2006
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verità o no ...?
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In un cinema sempre ripetitivo e con le stesse trame viste e riviste questo film tratto da un libro stupendo da la possibiltà di riflettere.
Che sia una favola moderna si discuterà a lungo ,ma il film in se è una vera riproduzione del libro cult degli ultimi anni e chi ha letto il libro andando al cinema non ne retserà deluso.
Il cast è d'eccezione,l'azione non manca e la trama molto avvincinte,ti porta in un "mondo" di dubbi e riflessioni che le due ore e mazza di film potrebbero tranquillamente non essere interrotte dalla pausa.Sei incollato alla sedia e qualche brivido attraversa la tua schiena prorpio come qunado leggi il libro.
Il pensiero che attraversa la nostra mente non può che accettare le obbiezioni storiche e la storia appassiona,ti prende.
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In un cinema sempre ripetitivo e con le stesse trame viste e riviste questo film tratto da un libro stupendo da la possibiltà di riflettere.
Che sia una favola moderna si discuterà a lungo ,ma il film in se è una vera riproduzione del libro cult degli ultimi anni e chi ha letto il libro andando al cinema non ne retserà deluso.
Il cast è d'eccezione,l'azione non manca e la trama molto avvincinte,ti porta in un "mondo" di dubbi e riflessioni che le due ore e mazza di film potrebbero tranquillamente non essere interrotte dalla pausa.Sei incollato alla sedia e qualche brivido attraversa la tua schiena prorpio come qunado leggi il libro.
Il pensiero che attraversa la nostra mente non può che accettare le obbiezioni storiche e la storia appassiona,ti prende....
Diventerà un cult per veri appassionati dei dubbi sulla nostra esistenza,la chiesa tanto tempo fa non aveva ostacoli facendo leva sulla grandissima ignoranza di uomini per la maggior parte analfabeti e di poca cultura,oggi non è 2000 a.C,ma bensi 2000 d.C.
Siamo cresciuti ,le nostre conoscenze oggi sono aumentate esponenzialmente e se ci sono scenziati che non credono alla credono alla creazione di dio della terra,perchè credere in persone (apostoli) che hanno scritto libri sulla storia di un uomo con ,magari, un pò di fantasia sulla sua breve ma miracolosa esistenza?
Il più grande "insabbiamento",parole di Dan Brown,della storia è stato compiuto proprio dagli uomini che del cristianesimo vedevano un fortissimo avversario,quindi,perchè non averlo dalla loro parte?e nel modo in cui era per loro un vantaggio?
Il film da una illustrazione delle crociate,del famoso santo gral,delle opere del più grande scienziato storico Leonardo e la sua opera piu famosa con dei simboli tanto inequivocabili quanto discutibili.
Vale veramente la pena andare a vedere questo film e sono sicuro che non si proverà la sensazione di buttare via dei soldi....
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