Il codice Da Vinci

Provate ad immaginare un modo diverso e ciò un mondo affidato ad una Donna,magari delle sacerdotesse al posto dei sacerdoti, ed inoltre immaginate un uomo con le doglie,allora si che ci sarebbe da ridere Grazie per avermi dato la possibilità di commentare. Cinzia

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E’ uscita la tanto attesa trasposizione cinematografica del Codice Da Vinci il romanzo attualmente più discusso del pianeta e che ha dato fama internazionale al suo autore. Non era facile riprodurre il successo editoriale del libro, ma tutto sommato il film non sfigura anzi, si fa guardare con gusto e regala le giuste emozioni a chi ha già letto il libro. Mentre per altri lavori si assiste a cambiamenti apportati da sceneggiatori e registi a trame e personaggi che a seconda dei casi migliorano o rovinano l’originale, in questo caso il film rispetta quasi completamente la trama del romanzo. Di questo va dato atto a Ron Howard diligente e ottimo regista che ha sfruttato al massimo il già cospicuo materiale contenuto nel libro senza aggiungere inutili fronzoli o inadeguate storpiature. [+]

E’ uscita la tanto attesa trasposizione cinematografica del Codice Da Vinci il romanzo attualmente più discusso del pianeta e che ha dato fama internazionale al suo autore. Non era facile riprodurre il successo editoriale del libro, ma tutto sommato il film non sfigura anzi, si fa guardare con gusto e regala le giuste emozioni a chi ha già letto il libro. Mentre per altri lavori si assiste a cambiamenti apportati da sceneggiatori e registi a trame e personaggi che a seconda dei casi migliorano o rovinano l’originale, in questo caso il film rispetta quasi completamente la trama del romanzo. Di questo va dato atto a Ron Howard diligente e ottimo regista che ha sfruttato al massimo il già cospicuo materiale contenuto nel libro senza aggiungere inutili fronzoli o inadeguate storpiature. Howard si limita ad assemblare un cast d’eccezione e a manovrarlo sagacemente sulla scena sfruttando la bravura degli interpreti e l’appeal della storia. Sulla trama i media hanno già detto tutto o quasi, nel film non viene omesso quasi nulla se non poche cose che comunque solo chi ha letto il libro può cogliere pienamente. Qualche esempio: nel finale manca il bacio tra Langdon e Sophie che nel libro è molto più di un arrivederci, viene omesso il colloquio tra Sophie ed il fratello ritrovato, il cryptex che nel libro è doppio, qui è unico (le parole da scoprire infatti sono due, Sofia ed Apple). Gli attori sono bravi in particolare il solito Jean Reno, ruvido, aspro, enigmatico quanto basta a dare il volto ad un paranoico ispettore Fache, insomma la faccia giusta al posto giusto. Buona l’interpretazione di Audrey Tautou, che dimostra di essere brava a dare forma al suo personaggio che, come nel libro, è priva di tratti esasperati ma è altresì ricca di sfumature interiori. Ian Mckellen (Teabing) fornisce una buona interpretazione e il suo personaggio diventa una via di mezzo tra il John Hammond (R. Attenborough) visto in Jurassic Park e il Gandalf del Signore degli anelli. Il mix che ne esce è composto dall’entusiasmo avventuroso e sognatore dell’eterno Peter Pan (uno vuole ricreare i dinosauri, l’altro ritrovare il Graal..) e la tentazione insita in due grandi poteri (la rivelazione del Graal appunto e il potere dell’anello). Paul Bettany è la vera rivelazione del film, la sua interpretazione di Silas è formidabile, un vero tributo al personaggio ideato da Dan Brown. In ultimo, ma non ultimo, Tom Hanks. Che dire: in passato abbiamo visto interpretazioni di Hanks, per il quale vale sempre il prezzo del biglietto, che ci hanno emozionato e fatto amare questo straordinario attore. Nel Codice, Hanks appare un po’ chiuso dal personaggio di Langdon, non si notano particolari cambi espressivi, manca quel colore, quello spessore al quale Hanks ci ha abituato interpretando figure indimenticabili (da Forrest Gamp a Cast Away da Salvate il soldato Ryan a The Terminal). In ogni caso nell’economia del film l’interpretazione è comunque sufficiente per rendere omaggio al personaggio protagonista del romanzo. Ottimo l’uso dei flashback per fare luce sulla psicologia dei personaggi, molto efficaci le immagini in computer grafica in occasione delle decifrazione degli anagrammi e davanti alla tomba di Galileo. Il tocco noir, con la quasi totalità delle scene girate in notturna o in interni, la musica d’atmosfera (non eccelsa, ma efficace dell’”Ultimo samurai” Hans Zimmer), il fascino del parlato francese in originale e una Parigi appena accennata sullo sfondo, conferiscono al film un fascino particolare che aumenta il piacere della visione. Bellissima la scena di chiusura, la migliore del film, con Langdon-Hanks che s’inchina sulla lastra di vetro della piramide rovesciata del Louvre come a rendere un simbolico omaggio alla figura di Maria Maddalena aldilà di ogni strumentalizzazione, esaltazione o mistificazione. Il consiglio è quello di leggere prima il libro e successivamente completare il ciclo andando a vedere il film che nulla toglie e nulla aggiunge al successo del romanzo. [-]

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Una trama ben studiata interpretata da grandi attori

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complimenti il film é riuscito a pieno sebbene ci siano delle deviazioni ke non rispettano a pieno alcuni passi del libro, cm la vera discendenza di sophie da sauniere e, se si vuole dare a dito a un pò di romanticismo, il bacio finale tra sophie e robert. Gli attori impersonificano alla grande sophie e roberth, così cm anche i personaggi minori. è un ottimo romanzo ke al di fuori di problemi etici ke può sollevare e ke di certo può far venire da pensare, deve essere letto e apprezzato in qnt tale. Ciò nn toglie il fatto ke in ogni caso ognuno può pensarla cm la vuole, il libro o il film nn ci obbliga a credere a tutto o a vedere tutto cm finzione ci induce semplicemente a riflettere. La vera educazione nn nasce da qll ke viene impartita ma da qll ke dal caso o dalla ricerca ke conducono a fare le prorie scelte e a pensarla in un certo modo. [+]

complimenti il film é riuscito a pieno sebbene ci siano delle deviazioni ke non rispettano a pieno alcuni passi del libro, cm la vera discendenza di sophie da sauniere e, se si vuole dare a dito a un pò di romanticismo, il bacio finale tra sophie e robert. Gli attori impersonificano alla grande sophie e roberth, così cm anche i personaggi minori. è un ottimo romanzo ke al di fuori di problemi etici ke può sollevare e ke di certo può far venire da pensare, deve essere letto e apprezzato in qnt tale. Ciò nn toglie il fatto ke in ogni caso ognuno può pensarla cm la vuole, il libro o il film nn ci obbliga a credere a tutto o a vedere tutto cm finzione ci induce semplicemente a riflettere. La vera educazione nn nasce da qll ke viene impartita ma da qll ke dal caso o dalla ricerca ke conducono a fare le prorie scelte e a pensarla in un certo modo.........è per qst ke il codice da vinci è in ogni caso un ottimo libro, scritto molto bene. Brown è stato un ottimo autore ke ha avuto la grande capacità di sollevare tante polemike be ognuno la pensi cm la vuole ma nn si può dire ke è rimasto allo scuro!!!!!!!!!!!! Ancora complimenti difficilmente un libro mi appassiona tanto e mi spinge a cercare di sapere e pensare........ [-]

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il commento di Fantozzi alla corazzata Potemkin, nel "secondo tragico Fantozzi", risulterebbe perfino troppo generoso per questa pellicola del rimpianto Ricky Cunningam.La recitazione monoespressiva del compianto Forrest Frorrest Gump, decisamente imbolsito fino ai limiti della decenza, e quella stupito-insulinogenica della dolce,e neanche troppo compianta Amelie, poco aiutano l'occhio dello spettatore a mantenersi almeno socchiuso. Jean Reno, che da "Leon" in poi si è dato alle "marchette più indegne, qui non si sforza neanche troppo a dare il giusto spessore al suo personaggio, ovvero quello di un foglio A4 di scarsa grammatura. Ian McKellan, IanMcKellan...tu quoque, mitico riccardo III, tu quoque, dignitosissimo Magneto, tu quoque devi pagare le rate della porsche? In buona sostanza, da vedere sulle reti mediaset se non c'è neanche la replica della macchina del tempo a fargli concorrenza. [+]

il commento di Fantozzi alla corazzata Potemkin, nel "secondo tragico Fantozzi", risulterebbe perfino troppo generoso per questa pellicola del rimpianto Ricky Cunningam.La recitazione monoespressiva del compianto Forrest Frorrest Gump, decisamente imbolsito fino ai limiti della decenza, e quella stupito-insulinogenica della dolce,e neanche troppo compianta Amelie, poco aiutano l'occhio dello spettatore a mantenersi almeno socchiuso. Jean Reno, che da "Leon" in poi si è dato alle "marchette più indegne, qui non si sforza neanche troppo a dare il giusto spessore al suo personaggio, ovvero quello di un foglio A4 di scarsa grammatura. Ian McKellan, IanMcKellan...tu quoque, mitico riccardo III, tu quoque, dignitosissimo Magneto, tu quoque devi pagare le rate della porsche? In buona sostanza, da vedere sulle reti mediaset se non c'è neanche la replica della macchina del tempo a fargli concorrenza.Unica cosa decente l'inquadratura a precipizio della scena finale,con l'occhio della telecamera che penetra a precipizio la piramidde di cristallo del Louvre.E bravo Ricky.E dre che "Splash:una sirena a Manhattan" prometteva tanto bene... [-]

[+] e brava marina (di samuele siani) [ - ] e brava marina

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Ho trovato il film oltremodo chiassoso e slegato nel montaggio. Per niente convincente la regia e la scenografia. Il contenuto di colore giallo da richiamo dei film più scadenti di Dario Argento (phenomena, suspiria etc.) Per quanto riguarda il contenuto per un agnostico come la sottoscritta, convince ad esserlo sempre di più. ADG

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A Ron Howard piace il cinema nel senso piu' americano del termine. Anche A Beautiful Mind, come il Codice, e' pieno di spettacolarizzazioni, come la schizofrenia da circo, quella per cui vedi numeri, segnali dappertutto e li sai anche decodificare. Nel film, la malattia diventa quasi 'figa' e seducente, immemore delle vere sofferenze psichiche di uno che la vive. Le informazioni sembrano essere state prese qua' e la' dai libri di medicina e da qualche intervista a qualche psichiatra ortodosso. Intere tematiche (tipo le dichiarate fantasie omosessuali del vero scienziato cui il film si ispira non vengono neanche lontanamente indagate: meglio, a Hollywood, insistere con l'immagine di uno che, schizofrenico o no, la donna almeno ce l'ha e lei lo ama tanto con o senza malattia mentale!) Certo, il lavoro di ricerca c'e' stato: in questo gli americani non si battono. [+]

A Ron Howard piace il cinema nel senso piu' americano del termine. Anche A Beautiful Mind, come il Codice, e' pieno di spettacolarizzazioni, come la schizofrenia da circo, quella per cui vedi numeri, segnali dappertutto e li sai anche decodificare. Nel film, la malattia diventa quasi 'figa' e seducente, immemore delle vere sofferenze psichiche di uno che la vive. Le informazioni sembrano essere state prese qua' e la' dai libri di medicina e da qualche intervista a qualche psichiatra ortodosso. Intere tematiche (tipo le dichiarate fantasie omosessuali del vero scienziato cui il film si ispira non vengono neanche lontanamente indagate: meglio, a Hollywood, insistere con l'immagine di uno che, schizofrenico o no, la donna almeno ce l'ha e lei lo ama tanto con o senza malattia mentale!) Certo, il lavoro di ricerca c'e' stato: in questo gli americani non si battono. Sono amanti dell'efficienza e quasi paranoici nel trincerarsi dietro presunti 'fatti', forse per evitare i numerosissimi ricorsi legali di chi sporge denuncia (in America tutti denunciano tutti per qualunque cosa - e' un affare miliardario sponsorizzato dalla lobby degli avvocati). Anche il Codice soffre di quella stessa debolezza. Ok, dobbiamo partire dal presupposto che e' tratto da un libro fantasioso ma che si vuole legittimare, accrescendo la propria autorevolezza come vantaggio collaterale, gettando nella mischia alcuni fatti storici comprovati. Pero' la voglia di silver screen e' troppo imperativa. Il film prende subito i connotati del giallo, del thriller, poi del film d'azione, poi del documentario eccetera, a seconda della parte di pubblico che si vuole (o deve?) accontentare. E' una ricetta fatta con tanti ingredienti il cui fine e' piacere a ogni tipo di palato. Condisci il tutto con grandi campagne controverse e hai un bel ciambellone vincente. Il vero problema e' che Leonardo, l'Opus Dei, la Chiesa Cattolica sono fenomeni cosi' europei nella loro natura, che non possono essere perfettamente comprensibili all'americano. Gli americani hanno una visione vacanziera e periferale della storia e della cultura europee. Lo scimmiottaggio dei vari Gladiatori lo dimostrano appieno. Per carita', niente di male in questo. Gli USA sono lontani, geograficamente e ideologicamente, per cui non c'e' niente di scandaloso se le nostre cose non vengono spiegate bene. Anche noi copiavamo i loro western e loro facevano le loro versioni di Ercole e Ulisse. Nessuno dei due capiva niente dell'altro e non era importante. I nostri registi dicevano agli italiani questa e' l'America e i loro dicevano agli americani questa e' l'Italia, o la Grecia o l'antica Roma. Solo per questo bisogna togliere un bel 50% di: animosita' verso il film (che sciocchi, questi fondamentalisti cattolici!), autorevolezza storica e vera volonta' di messaggio. In America i grandi registi Hollywoodiani cavalcano l'onda della popolarita', punto e basta. A nessuno interessa dire una storia e schierarsi ideologicamente. Cio' che decide tutto e' quanti soldi questa pellicola deve portare alla produzione. Guai se i 125 milioni di dollari spesi non si trasformano in 900 milioni. Il film non ha avuto senso di esistere. Ogni altra considerazione sul film, sulla recitazione e sceneggiatura e' irrilevante. Questo non e' un film fatto per colpire il cuore delle persone, ma i loro portafogli. Signori, c'e' una bella differenza!! [-]

[+] purtroppo.... (di holly) [ - ] purtroppo....

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Non è un capolavoro, ma è un buon film. Il messaggio che vuole lanciare è "nessuno possiede la verità completa e totale sulla storia". Tanto meno la Chiesa.

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Perdonate se sono tanto prolissa,ma 3500 perole nn bastano ad esternare la mia delusione come lettrice del libro.Nn potevo tralasciare la scena in cui lei,skerzando,tenta di camminare sulle acque!Insomma,hanno riskiato la vita x arrivare fino a Rosslyn sono giorni ke nn dormono e dulcisinfundo Sophie scopre di essere una discendente diretta di Cristo (in realtà sono 2 xkè il fratello è ancora vivo e nn capisco xkè il film nn ne parla).Una donna si trova catapultata "nel + grande insabbiamento della storia" e come se nn bastasse con il destino della religione Cristiana sulle spalle,fardello nn indifferente x un comune mortale,scopre ke parte della sua famiglia è ancora viva e ke fa?Skerza come nulla fosse?E no,qui si rasenta il ridicolo!Ma dov'è finito tutto il pathos ke si evince dal libro?Dove è finito il libro!Possibile ke con il materiale brillante ke avevano nn siano riusciti a far di meglio?Era tanto difficile rimanere fedeli al libro?E'un film frettoloso ke nn sviluppa come si deve le tematiche su cui si basa la trama. [+]

Perdonate se sono tanto prolissa,ma 3500 perole nn bastano ad esternare la mia delusione come lettrice del libro.Nn potevo tralasciare la scena in cui lei,skerzando,tenta di camminare sulle acque!Insomma,hanno riskiato la vita x arrivare fino a Rosslyn sono giorni ke nn dormono e dulcisinfundo Sophie scopre di essere una discendente diretta di Cristo (in realtà sono 2 xkè il fratello è ancora vivo e nn capisco xkè il film nn ne parla).Una donna si trova catapultata "nel + grande insabbiamento della storia" e come se nn bastasse con il destino della religione Cristiana sulle spalle,fardello nn indifferente x un comune mortale,scopre ke parte della sua famiglia è ancora viva e ke fa?Skerza come nulla fosse?E no,qui si rasenta il ridicolo!Ma dov'è finito tutto il pathos ke si evince dal libro?Dove è finito il libro!Possibile ke con il materiale brillante ke avevano nn siano riusciti a far di meglio?Era tanto difficile rimanere fedeli al libro?E'un film frettoloso ke nn sviluppa come si deve le tematiche su cui si basa la trama.Gli attori sono come pesci fuor d'acqua nn rendono la tensione di una fuga e l'avvicinarsi sempre + allo scoprire un "complotto" di proporzioni mondiali.Il pathos e il timore ke tutto ciò su cui si basa quello in cui fino ad un'attimo prima hai creduto sta x crollare ed un'altra verità si apre davanti a te dove sono?Mi spiace ,ma x i lettori ke hanno,come me,apprezzato il libro è una cocente delusione!Scusate la lunghezza della mia recensione,se avessi voluto ci sarebbe stato ancora molto da dire,ma è inutile tediarvi oltre con i mie commenti,tanto ormai il danno è stato fatto. [-]

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Credevo di andare a vedere il film tratto dall'omonimo libro di D.Brown "Il codice Da Vinci",invece mi sono trovata davanti una frettolosa versione di quello ke poteva essere davvero un bel film.Innanzi tutto troppe sono le discrepanze con il libro,a partire da come la polizia preleva Langdon.La cosa avviene in albergo e nn mentre lui firma autografi di un libro,quello sul femminino sacro,ke x inciso deve ancora pubblicare.X arrivare al cadavere di Saunière devono pasare sotto la grata di contenimento a poco + di 1/2 metro da terra e usciti dall'ascensore Langdon nn sa orientarsi nel museo come invece succede nel film.Il pentacolo nn si trova sul petto,ma sullo stomaco con l'ombelico di Saunière al centro. [+]

Credevo di andare a vedere il film tratto dall'omonimo libro di D.Brown "Il codice Da Vinci",invece mi sono trovata davanti una frettolosa versione di quello ke poteva essere davvero un bel film.Innanzi tutto troppe sono le discrepanze con il libro,a partire da come la polizia preleva Langdon.La cosa avviene in albergo e nn mentre lui firma autografi di un libro,quello sul femminino sacro,ke x inciso deve ancora pubblicare.X arrivare al cadavere di Saunière devono pasare sotto la grata di contenimento a poco + di 1/2 metro da terra e usciti dall'ascensore Langdon nn sa orientarsi nel museo come invece succede nel film.Il pentacolo nn si trova sul petto,ma sullo stomaco con l'ombelico di Saunière al centro.Inoltre Fache gli spiega quale sia stata la dinamica dell'omicidio.Quando restano soli nel museo i 2 protagonisti arrivano a decifrare la frase ke li porta alla "Monna Lisa" e Sophie kiede a Langdon di fuggire xkè c'è poco tempo,lui lo fa,mentre scappa ripensando all'accaduto ha un'intuizione e torna indietro.La corsa in retromarcia con la smart potevano anke risparmiarsela x nn parlare del passaggio miracoloso fra il camion e nn ho capito bene cosa.Quando Teabig è a terra con il criptex tra le mani,si accorge ke il codice ,la parola "apple" è stata inserita e ke nn c'è traccia del papiro così grida verso Langdon ke gli mostra il papiro,lo legge,ovviamente nn ad alta voce,e gli dice ke solo i meritevoli possono arrivare al Graal,infondo glielo ha insegnato lui!A questo punto entra la polizia.Quindi Teabing sa perfettamente ke Langdon ha la "mappa" e nn lo sospetta soltanto.Vogliamo saltare direttamente al finale?Quando arrivano in kiesa un ragazzo sta facendo da guida ad un gruppetto di turisti,usciti quest'ultimi,il ragazzo si avvicina loro e iniziano a parlare dei simboli sparsi x la kiesa.Sophie ha la forte sensazione di essere già stata li e si dirige verso la canonica.Il ragazzo nota il cofanetto del criptex sotto il braccio di Langdon e dikiara ke la nonna ne ha uno uguale,da qui parte una conversazione ke farà intuire allo studioso ke il ragazzo è il fratello di Sophie e ki sia lei in realtà.La Neveu arrivata in canonica trova un'anziana donna in lacrime con in mano una foto di Saunière e capisce subito ke si tratta della nonna,anke la donna riconosce la nipote e dopo lo sgomento e la felicità iniziali comincia a raccontare a Sophie e Langdon,giunto nel frattempo,tutta la storia.Mi sembra il minimo dopo tutto il travaglio passato x arrivare fin lì.Nel film nn vi è traccia di tutto ciò,e mi senbrava il minimo dopo ke gli spettatori si sono dovuti sorbire + di 2 ore di film x nn capire nulla di ciò ke era successo!La nonna inoltre porta Langdon nella kiesa e gli fornisce ulteriori spiegazioni.Lui kiede dove sia il Sarcofago e la donna asserisce di nn saperlo,ma gli assicura ke un giorno Langdon avrà l'intuizione giusta e si augura ke a quel punto manterrà il segreto.Dopo 2 giorni di meritato sonno in albergo Langdon capisce e si reca al Louvre,seguendo l'ivisibile linea della rosa,si inginokkia così davanti alla piramide di Pei(nn sopra come nel film!)avendo la certezza di porre omaggio al sepolcro dove riposa indisturbata e sconosciuta la sposa di Cristo.Passiamo agli attori:tranne Silas davvero superbo,gli altri sono tutti fuori luogo e inespressivi.Il doppiaggio è davvero pessimo!Conclusione:il libro è un'altra cosa!Avevano del materiale davvero ottimo e l'hanno sprecato x la furia di far uscire il film!Sono molto delusa! [-]

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