roberto
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domenica 21 maggio 2006
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bel film
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Questo film a dire il vero mi è piaciuto molto.Non me lo aspettavo così.Secondo me,la chiesa ha un po' boicottato questo film.Se il contenuto del film si dovesse rivelare vero,sarebbe una tragedia.Verrebbero falsati più di 2000 anni di storia.
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sarina
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domenica 21 maggio 2006
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bellissimo
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Lo sono andata a vedere ieri sera ed è pieno di effetti speciali, è stato troppo bellooo! soprattutto perchè è un susseguirsi di avvenimenti e di colpi di scena che non ti fanno annoiare e quindi rendono il film molto più interessante di quello che forse è stato il libro; a me questo film è servito molto anche perchè mi ha invitato a ragionare su molte cosa. Insomma appena esce in DVD lo compro!
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antonella basilico
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domenica 21 maggio 2006
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a me è piaciuto
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Sembra che i critici siano tutti d'accordo: un film da distruggere. Peccato che non ce ne siano due che siano d'accordo sul motivo per cui denigrarlo. "Buona idea sviluppata in una pessima storia", "Buon thriller ma nulla di più", "troppo dark", "troppo lento", "troppo veloci gli inseguimenti", "Brava solo la Tautou", la "Tautou parla male inglese" "Langdon si sente troppo intellettualmente superiore" "Hanks è troppo macho": il mondo della critica, che tanto aveva osannato il libro nel primo anno di pubblicazione, ora si arrampica sugli specchi per attaccare il film.
Il Codice da Vinci di Ron Howard, e ricordiamoci che di "fiction" si tratta, è ben fatto, nè troppo lento nè troppo animato; se è vero che l'azione risulta meno veloce che nel romanzo, è perchè Howard si prende il tempo per spiegare alcuni dati storici (Costantino, i vangeli gnostici, i simboli pagani che, e questo viene affermato con forza, infastidendo molti credenti, nulla hanno a che fare con satana, che è un mito cristiano).
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Sembra che i critici siano tutti d'accordo: un film da distruggere. Peccato che non ce ne siano due che siano d'accordo sul motivo per cui denigrarlo. "Buona idea sviluppata in una pessima storia", "Buon thriller ma nulla di più", "troppo dark", "troppo lento", "troppo veloci gli inseguimenti", "Brava solo la Tautou", la "Tautou parla male inglese" "Langdon si sente troppo intellettualmente superiore" "Hanks è troppo macho": il mondo della critica, che tanto aveva osannato il libro nel primo anno di pubblicazione, ora si arrampica sugli specchi per attaccare il film.
Il Codice da Vinci di Ron Howard, e ricordiamoci che di "fiction" si tratta, è ben fatto, nè troppo lento nè troppo animato; se è vero che l'azione risulta meno veloce che nel romanzo, è perchè Howard si prende il tempo per spiegare alcuni dati storici (Costantino, i vangeli gnostici, i simboli pagani che, e questo viene affermato con forza, infastidendo molti credenti, nulla hanno a che fare con satana, che è un mito cristiano). Al di là della storia di Gesù come padre di famiglia, di cui non esiste uno straccio di prova ma che non è certo più incredibile di quella di un uomo ebreo ancora scapolo a trent'anni, il pubblico viene informato sulle motivazioni politiche che hanno portato all'affermazione del cristianesimo e su come la figura di Maddalena sia stata progressivamente disprezzata, nella successione dei vangeli.
I personaggi appaiono tutti sotto una luce migliore rispetto al libro, sono tutti caratterizzanti, ma nessuno è una caricatura, e nessuno è veramente cattivo: ognuno ha ottimi motivi per fare ciò che fa, ma semplicemente, per tutti, "il fine giustifica i mezzi".
Belli gli effetti, nessuno dei quali fine a sè stesso.
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tidus
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domenica 21 maggio 2006
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il cattivo gusto? nel finale.
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Preso così com'è, nel suo insieme, non è una boiata ma nemmeno un capolavoro: in fin dei conti il materiale è quello fornito da Brown e con esso Ron Howard doveva basare il suo film. Chi ama il genere "avventura" alla Indiana Jones (ma qui manca completamente l'ironia) o "Il tesoro dei Templari" (più frenetico e con molta fantasia), per certi versi non resterà deluso: c'è una ricerca, ci sono gli indizi, ci sono inseguimenti, c'è la scoperta. Onestamente, nel suo insieme (contenuti a parte) non mi è dispiaciuto, anche se non mi hanno entusiasmato Tom Hanks e la Tatou: il primo l'ho trovato "molliccio" rispetto al personaggio caratterizzato da Brown, mentre la Tatou è esattamente il contrario di quello che mi immaginavo durante la lettura.
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Preso così com'è, nel suo insieme, non è una boiata ma nemmeno un capolavoro: in fin dei conti il materiale è quello fornito da Brown e con esso Ron Howard doveva basare il suo film. Chi ama il genere "avventura" alla Indiana Jones (ma qui manca completamente l'ironia) o "Il tesoro dei Templari" (più frenetico e con molta fantasia), per certi versi non resterà deluso: c'è una ricerca, ci sono gli indizi, ci sono inseguimenti, c'è la scoperta. Onestamente, nel suo insieme (contenuti a parte) non mi è dispiaciuto, anche se non mi hanno entusiasmato Tom Hanks e la Tatou: il primo l'ho trovato "molliccio" rispetto al personaggio caratterizzato da Brown, mentre la Tatou è esattamente il contrario di quello che mi immaginavo durante la lettura. Essenziali e dovuti i flashback dei due protagonisti e più che soddisfacenti le interpretazioni di Jean Reno e McKellen. Non mi hanno affatto esaltato due momenti cruciali narrati nel libro, dove il pathos era alle stelle: l'ingresso nella banca e la visita a Westminster Abbey.
Completamente ignorata l'idiozia di Langdon prospettata da Brown riguardante la scritta leonardesca (Nel libro: tutti a discutere sulla sua enigmatica origine. Appena l'ho vista, mi sono detto: "toh, la calligrafia di Da Vinci"; ho preso il libro e l'ho messo di fronte alla specchio in camera mia: tutto appariva chiaro e lampante. E due professoroni non ci capivano un tubo?), così come totalmente accennate (giusto un flash di 5 secondi e per nulla rivelatorio) Saunière e le sue trombate alla "femminino sacro" (non dovevano certo fare un film porno, ma Brown ci sguazza e poggia tutto il suo racconto sulla Dea: inutile parlare di simboli maschili e femminili, caro Howard, se li riduci a semplice accademia).
IMHO, la parte più pallosa di tutto il film è quella centrale, a casa di Teabing (McKellen): è quella che, secondo Brown, sentenzia sulla Maddalena e sul ruolo che ha avuto la Chiesa nel combattere una verità scomoda. Premesso che molte di queste affermazioni sono state ampiamente rispedite al mittente (vedi testi apocrifi, come quello di Filippo, che è comunque egiziano e tardo rispetto a quelli canonici, nei quali non v'è traccia di legami sentimentali con la Maddalena), anche un'affermato studioso d'arte come Sgarbi (non mi risulta che sia un ardente cattolico) ha ribadito che nel famoso dipinto leonardesco, l'immagine incriminata, seppur effeminata, è da attribuirsi all'apostolo Giovanni. Tutto il film (come il libro) si regge su enigmi quantomeno discutibili e ferraginosi (bastava citare che è un'opera di pura fantasia e non sarebbe nato un putiferio: ma in quel caso, addio "money").
Ma c'è qualcosa che ho trovato veramente di cattivo gusto nel film? Ebbene sì...e Brown (incredibile!) in questo caso, non c'entra nulla. Mi riferisco ad una delle scene finali, quando Sophie, assurta ad erede "fisica" di Gesù, mette il piede sulla superficie dell'acqua (che voleva fare? camminarci sopra come il Cristo?), salvo poi ripensarci e dire ironicamente "proverò con il vino". E che è? Una trasmigrazione di poteri alla "Fantastici 4"? Prima ci informano che il Cristo era un semplice mortale e poi si rimpasta il tutto con il Superuomo? Patetico.
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trx
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domenica 21 maggio 2006
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langdon antivirus e la bottega degli errori
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Molti lettori, dopo aver chiuso il libro, si sono chiesti quando di vero ci fosse nel romanzo. Talmente tanti da incrementare sensibilmente il n. di visite turistiche in tutti i luoghi del romanzo. Probabilmente molti di più si porranno tale dubbio dopo aver visto il film.
Se il romanzo di Dan Brown é divenuto il codice più famoso del momento, é giunto il momento di iniziare a debuggarlo: http://davincidebug.freehostia.com.
Giorno per giorno i report del Langdon Antivirus forniranno utili elementi per chi é rimasto affascinato dai temi del romanzo.
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kiky
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domenica 21 maggio 2006
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tanto rumore per nulla
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devo dire che le aspettative sono state alquanto deluse..tutta questa pubblicità e tutto questo parlare di un film che doveva sconvolgere..mi aspettavo sicuramente qualcosa di più. tanto per cominciare gli attori: solitamente bravi, qui deludono, soprattutto tom che per tutto il film ha la stessa espressione, per non parlare di jean reno!...poi i dialoghi, assolutamente scadenti...colpi di scena inesistenti, è tutto piuttosto prevedibile...e poi trovo assurdo che un uomo a cui hanno sparato cominci a disseminare il luovre di indizi!!!!il film è lento, veramente deludente, non lo consiglio.
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debora
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domenica 21 maggio 2006
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una bella storia
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Non capisco perchè la gente continui a vedere questo film come anti-religioso! Ognuno ha le sue opinioni in merito c'è chi crede c'è chi no e non sarà certo un film a far cambiare idea...e comunque alcune cose son storicamente provate e si studiano anche a scuola (persino papa Giovanni Paolo a chiesto scusa al mondo per tutte le atrocità compiute in passato dalla Chiesa)!!! E' un bel film, con un protagonista d'eccezione, una bella storia! Se qualcuno si sente "punto" è perchè ha qualcosa da nascondere!
Un film è un film cosi come un romanzo è un romanzo!
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giuseppe "cleeph" rigucci
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sabato 20 maggio 2006
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chi ha letto il libro resterà deluso...
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Personalmete sono rimasto un pò deluso dal film, che non rispecchia affatto la trama del libro, ha completamente stravolto l'opinione di Langdon (il protagonista) nei confronti della Chiesa ed è scarso di quei particolari e di quelle spiegazioni che rendono il romanzo tanto accattivante. L'unico grande piacere che mi ha dato è stato quello di vedere tradotte in immagini le pagine di Brown e di poter ammirare luoghi come Saint Sulpice, Roslyn e la splendida Pyramide Inverse del Louvre.
Ciò che mi spiace è che chi che ci va di mezzo è il romanzo e il suo autore.
mi spiego;ora tutti coloro che NON hanno letto Il Codice Da Vinci e che sono rimasti delusi dal film o semplicemente non ci hanno capito granchè penseranno la stessa cosa del romanzo e ne parleranno male, ignari del fatto che invece il libro di Dan Brown è MOOOOOLTO meglio del film.
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Personalmete sono rimasto un pò deluso dal film, che non rispecchia affatto la trama del libro, ha completamente stravolto l'opinione di Langdon (il protagonista) nei confronti della Chiesa ed è scarso di quei particolari e di quelle spiegazioni che rendono il romanzo tanto accattivante. L'unico grande piacere che mi ha dato è stato quello di vedere tradotte in immagini le pagine di Brown e di poter ammirare luoghi come Saint Sulpice, Roslyn e la splendida Pyramide Inverse del Louvre.
Ciò che mi spiace è che chi che ci va di mezzo è il romanzo e il suo autore.
mi spiego;ora tutti coloro che NON hanno letto Il Codice Da Vinci e che sono rimasti delusi dal film o semplicemente non ci hanno capito granchè penseranno la stessa cosa del romanzo e ne parleranno male, ignari del fatto che invece il libro di Dan Brown è MOOOOOLTO meglio del film.
A tutte queste persone voglio consigliare un cosa: prima di giudicare Il Codice Da Vinci, prima di ritenerlo una "cavolata", leggete il romanzo (che potrà anche NON piacervi, non è escluso).
Mi sento in dovere inoltre di aggiungere una cosa..a tutti coloro che continuano a dire "è tutta una menzogna", a tutte le persone che hanno alzato una baraonda infernale intorno a questo romanzo....BASTAAAAAAA!!! E' un ROMANZO, un' opera di FANTASIA, SCRITTA IN MODO INECCEPIBILE!!!!!!!
NON CONTINUATE AD ATTACCARE UN AUTORE SOLO PERCHE' HA INVENTATO UNA STORIA PIU' ORIGINALE E INTRIGANTE DEGLI ALTRI!!!!!!
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(di the witch)
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martin_luther
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sabato 20 maggio 2006
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straordinario e'dirgli poco
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Gli si è detto di tutto e il contrario di tutto ma la verità è una sola ancora una volta Ron Howard realizza un capolavoro quindi non vi fate plagiare o influenzare dalle critiche,comprese quelle di alcuni critici cinematografici anche italiani,a volte palesamente sciocche e invidiose o da critiche permeate di moralismo religioso perchè è veramente un gran gran bel Film. Bravo Howard!!! Grandi e bravissimi come sempre Hanks e Reno ma non da meno la Tatou e Il Molina!
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cineofilo92
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sabato 20 maggio 2006
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do pienamente ragione alla chiesa...
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... e ho i miei buoni, anzi, ottimi motivi. Premettendo che Howard è un buon regista e Hanks un ottimo attore, il film non è un gran chè. Già prima che uscisse al cinema ho visto le varie critiche, che non lo hanno per nulla osannato, e poi il termine blasfemo attribuito dalla Chiesa al film e al libro. Ma credendo che il regista avesse fatto un buon lavoro, come volevasi dimostrare negli spot, sono andato a vederlo. Risultato? Due ore e mezza spese inutilmente. Anche se all'inizio può essere abbastanza avvincente, da matà in poi diventa una vera noia, soprattuto nella parte peggiore: il finale. Lì, infatti, appena sembra che sia finita, succede un altro fatto, che riporta alle solite atmosfere grottesche veramente sotto le rige, e il peggio è che lo stesso fatto si ripete! Affianco a una buona sceneggiatura vengono poi messi pochi ma mediocri effetti speciali, musiche ripetitive, cenni e schizzi di violenza un pò forti ma assolutamente usati a casaccio.
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... e ho i miei buoni, anzi, ottimi motivi. Premettendo che Howard è un buon regista e Hanks un ottimo attore, il film non è un gran chè. Già prima che uscisse al cinema ho visto le varie critiche, che non lo hanno per nulla osannato, e poi il termine blasfemo attribuito dalla Chiesa al film e al libro. Ma credendo che il regista avesse fatto un buon lavoro, come volevasi dimostrare negli spot, sono andato a vederlo. Risultato? Due ore e mezza spese inutilmente. Anche se all'inizio può essere abbastanza avvincente, da matà in poi diventa una vera noia, soprattuto nella parte peggiore: il finale. Lì, infatti, appena sembra che sia finita, succede un altro fatto, che riporta alle solite atmosfere grottesche veramente sotto le rige, e il peggio è che lo stesso fatto si ripete! Affianco a una buona sceneggiatura vengono poi messi pochi ma mediocri effetti speciali, musiche ripetitive, cenni e schizzi di violenza un pò forti ma assolutamente usati a casaccio.
E poi non parliamo dei contenuti (ovviamente presenti anche nel libro), veramente improponibili, soprattutto per la loro totale e spudorata falsità.
Be, volevo prendere il libro... ma ci ho ripensato.
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(di holly)
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