Il codice Da Vinci

Ho letto il libro e subito dopo sono andata a vedere il film e, sinceramente ha creato in me più dubbi di quelli che avevo prima.non sò se davvero il graal è maria maddalena ma mi domando se davvero si possono fare delle guerre per una coppa.....con la sua importanza ma pur sempre una coppa....

lo "scandalo" mosso dal libro si ammorbidisce...in un forse....ron howard, come da lui stesso, ho sentito, ha rilasciato in un'intervista, ha diretto un film, una sceneggiatura inventata per tener compagnia, per divertire, come dice lui, il pubblico. certo dopo aver letto il libro i tono smorzati possono deludere un po', ma è anche diventato più accessibile, meno provocatorio.... sfortunatamente i tempi lunghi che in un libro ti aiutano a pregustare il finale, non sempre al cinema hanno successo. inoltre a mio parere i tagli al finale del libro, apportati alla sceneggiatura erano non solo evitabili, ma necessariamente da evitare. insomma un discreto film, piacevole, ma non leggete il libro prima di andare al cinema, o resterete delusi! invece l'affievolimento del tono, un po' più discreto di quello del libro, mi sembra una scelta consapevole e riuscita, ottemperante delle lamentele che si era tirato addosso prima che uscisse nelle sale.

Sulla scia del successo di un libro, aggiungere un'abbondante quantità di pubblicità , qualche attore famoso e condire il tutto...successo assicurato....TROPPO FACILE fare cinema così...anche se poi le critiche sono di svariato tipo..quel che conta è che al botteghino ci siamo passati in tanti.

Non ho ancora visto il film, ho solamente letto il libro, ma come libro devo dire che (scomunicata o no) è davvero bello! Ve lo consiglio! Baciuz by Clays.

Come mai è stato creato un tale battage mediatico per un thriller, in fin dei conti per una sorta di libro giallo uguale a tanti altri e che oltre tutto ha dei contenuti conosciuti da più di quarant'anni?! Va ricordato infatti che il Codice attinge direttamente da "Il Santo Graal" di M Baigent, R. Leigh e M. Lincoln. Tale libro, a sua volta, si basa su i così detti "Dossiers secrets ", pergamene scoperte nel 1975 presso la Bibliothèque Nationale di Parigi. Peccato che tali dossiers siano dei veri e propri falsi, come ufficialmente è stato affermato dagli stessi compilatori. Quindi, se questi scritti sono stati creati, presumibilmente appositamente, scoperti per caso e, al momento giusto, messi in circolazione, occorre porsi delle domande. [+]

Come mai è stato creato un tale battage mediatico per un thriller, in fin dei conti per una sorta di libro giallo uguale a tanti altri e che oltre tutto ha dei contenuti conosciuti da più di quarant'anni?! Va ricordato infatti che il Codice attinge direttamente da "Il Santo Graal" di M Baigent, R. Leigh e M. Lincoln. Tale libro, a sua volta, si basa su i così detti "Dossiers secrets ", pergamene scoperte nel 1975 presso la Bibliothèque Nationale di Parigi. Peccato che tali dossiers siano dei veri e propri falsi, come ufficialmente è stato affermato dagli stessi compilatori. Quindi, se questi scritti sono stati creati, presumibilmente appositamente, scoperti per caso e, al momento giusto, messi in circolazione, occorre porsi delle domande. Viene affermato nel film e nel libro che nel Concilio di Nicea i vescovi partecipanti votarono e approvarono la divinità di Gesù. La verità storica afferma invece che per tutti i partecipanti del Concilio, Cristo era in primis e senza dubbio alcuno un Essere divino e che il dibattito si era acceso su ben altro argomento. Il problema era come conciliare e interpretare l'Essere divino del Cristo col fatto che Gesù fu anche un essere umano. Ciò che fu messo in discussione quindi non fu assolutamente il riconoscimento della divinità di Cristo, perché la Sua origine divina era già accettata da tutti i cristiani come un dato di fatto fin dall'inizio. Si vuole far credere che il Cristo sia solo un Profeta, un essere umano e mortale, non invece un Essere Spirituale Divino e in quanto tale immortale. Questo fa parte della strategia per destabilizzare la coscienza dell'uomo occidentale tramite la perdita di ideali e di speranza. Questa strategia tende ad impedire agli esseri umani di evolversi verso un pensare libero. Il "Codice da Vinci" è un miscuglio di falsità e invenzioni rivestiti da una apparenza di verità. [-]

Un film molto bello ed efficace, ti dà delle emozioni particolari che difficilmente si scorderanno e poi ti lascia un tremendo dubbio su come siano andate veramente le cose nella storia della religione cristiana. Ovviamente solo persone dotate di una grande intelligenza ed elasticità mentale possono interpretare il film nel modo corretto senza scandalizzarsi per ciò che trasmette. Complimenti all'autore ed al regista, ma anche alla magnifica interpretazione degli attori.

Un'americanata delle tante, che gli USA ci propinano da quando è nato il cinema: business, business, business, e nient'altro che business. Non molti anni fa "2001: Odissea nello spazio", poi "Titanic", ora "Il codice da Vinci", e domani? Ma i dollari non bastano, a fare bei film: dove li mettiamo i capolavori francesi, italiani, inglesi? Gioielli come "Amarcord"? I grandi temi intimisti di Fellini: perché il Grande non fece mai un inseguimento in macchina, un'esplosione di un'autobotte carica di propano, una sparatoria fra gang rivali con diciotto morti? Il film è spettacolo mozzafiato computerizzato? Allora viva la produzione USA! Il cinema è intelligenza, buongusto, arte, cioè l'espressione migliore del miglior cervello umano? Allora viva il film italiano o francesce o inglese! Il cinema è semplice documentario con mille addetti ai computer, alle tecnologie più avanzate, alle riprese spetacolari mozzafiato, ai furboni del marketing dello spettacolo, ai furbissimi venditori di fumo e produttori di film adatti a spiriti sempliciotti facili vittime di emozioni epiteliali (vedasi il grande Tognazzi ne "I mostri" di Risi, quando guarda la tivù cornuto e contento)? Allora viva il film USA! E beccatevi "Il Codice da Vinci"!. [+]

Un'americanata delle tante, che gli USA ci propinano da quando è nato il cinema: business, business, business, e nient'altro che business. Non molti anni fa "2001: Odissea nello spazio", poi "Titanic", ora "Il codice da Vinci", e domani? Ma i dollari non bastano, a fare bei film: dove li mettiamo i capolavori francesi, italiani, inglesi? Gioielli come "Amarcord"? I grandi temi intimisti di Fellini: perché il Grande non fece mai un inseguimento in macchina, un'esplosione di un'autobotte carica di propano, una sparatoria fra gang rivali con diciotto morti? Il film è spettacolo mozzafiato computerizzato? Allora viva la produzione USA! Il cinema è intelligenza, buongusto, arte, cioè l'espressione migliore del miglior cervello umano? Allora viva il film italiano o francesce o inglese! Il cinema è semplice documentario con mille addetti ai computer, alle tecnologie più avanzate, alle riprese spetacolari mozzafiato, ai furboni del marketing dello spettacolo, ai furbissimi venditori di fumo e produttori di film adatti a spiriti sempliciotti facili vittime di emozioni epiteliali (vedasi il grande Tognazzi ne "I mostri" di Risi, quando guarda la tivù cornuto e contento)? Allora viva il film USA! E beccatevi "Il Codice da Vinci"!... contenti voi!... [-]

Niente di eccezionale

Quale film riesce a tenerti incollato allo schermo per 149 minuti (2ore e mezzo)? Merita sicuramente di essere visto! Ricordatevi sempre che è un film, non un documentario, ma per lo meno offre spunti di riflessione da approfondire con altri strumenti. Voto 8+

Io mi chiedo...Dopo aver dato assolutamente x scontato che la polemica sollevata nn sa che un mezzo di pubblicizzazione voluto, mirato e costruito x benificiare un artista emergente (con qualche evidente spinta). Che sia sta gran furbata creare il codice da vinci?? Non capisco come si possa sprecare tanto tempo parlando di un artista quando di mille non si fa una parola. E prima di lui ne sono passati altri, allo stesso anzi peggior modo..In primis Melissa P. ma questa è un'altra storia..Aprite gli occhi!Non l'avete notato che ultimamente o nasce subbuglio polemizzante o non si vende??E credete davvero che il successo sia premio di bravura tutt'oggi?? Ma scendete dagli alberi..Non perdiamo tempo con inutili dibattiti assurdi!