roberto
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sabato 29 luglio 2006
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cosa non si fa per soldi
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Ma che delusione.Pur essendo cattolico convinto,ho letto il libro dopo che un'amica ne era rimasta folgorata.Bello,devo ammetterlo,ma il film è stato un pugno allo stomaco.Solo la sequenza iniziale è bella,se non altro perchè c'è il Louvre di mezzo.Deludente.Al massimo.
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f.p.m.
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giovedì 27 luglio 2006
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giancarlo zappoli cambia lavoro
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non capisco certa gente come fa a fare le recensioni dei film. il bello è che c'è anche chi li paga..... si vede che da piccolo ha fatto il chirichetto e ora non accetta certe modi di interpretare la storia....xche anche la storia necessita di interpretazione;altrimenti si rischia di credere anche alle cose piu assurde solo perche ci viene detto che è così. zappoli sparate!!!
ciao
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(di roberto)
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coktail
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martedì 25 luglio 2006
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una storia che fa riflettere, ma..........
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Ho visto un film, bello.
Bello perhè mi affascinano questi racconti inquietanti, che ti lasciano con un : sarà vero?, No!, ..... ma se fosse.... e perchè no!
La storia cinematografice scorre velocemente e non lascia l tempo di riflettere, ma poi, guardando le immagini sacre di cui siamo circondati, sale un sano dubbio.
Chi siamo noi per mettere in discussione la storia, come possiamo intuire che il flash del concilio sia o no cosi avvenuto, è una bellissima storia straziata dalle sequenze (e non sono poche) da missione impossibile, del tutto inadguate con lo stile dei protagonisti e del racconto.
Inquietante la figura del frate albino, la domanda che mi pongo sempre più frequentemente è la seguente: "quanti orfanelli, ospitati nelle innumerevoli strutture di accoglienza gestite dalla chiesa, possono essere stati plasmati a queste speciali missioni????????, forti del fatto, fore, di non essere mai cercati o richiesti da alcuno" Questo dilemma mi turba non poco.
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(di lapy)
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bruce harper
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martedì 18 luglio 2006
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disastro.
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Ero entrato in sala con ancora l’eco delle mille polemiche, le roboanti discussioni, le proteste pubbliche dei cattolici negli States, l’accoglienza tiepidina riservatagli nell’anteprima a Cannes, i melliflui e un pò snobistici appelli di chi non aveva nulla da spartire con simili amenità, mere operazioni commerciali! glissavano, e infine, con ancora il ricordo della fresca lettura del romanzo in questione. Best-seller ad orologeria. Importante pre-condizione per un accurato giudizio. Tutti elementi che, va da se, non hanno che incrementato all’ennesima potenza il mio senso della curiosità costringendomi a coltivare iperboliche attese.
Attratto da uno dei più colossali magneti che l’industria culturale (due termini che nella stessa frase urlano vendetta)abbia mai creato, mi proponevo come mio solito, con l’innato gusto di andare controcorrente, di contestare o semplicemente distinguersi dal sentire comune, mi proponevo dicevo di cantare fuori dal coro, di invertire la rotta.
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Ero entrato in sala con ancora l’eco delle mille polemiche, le roboanti discussioni, le proteste pubbliche dei cattolici negli States, l’accoglienza tiepidina riservatagli nell’anteprima a Cannes, i melliflui e un pò snobistici appelli di chi non aveva nulla da spartire con simili amenità, mere operazioni commerciali! glissavano, e infine, con ancora il ricordo della fresca lettura del romanzo in questione. Best-seller ad orologeria. Importante pre-condizione per un accurato giudizio. Tutti elementi che, va da se, non hanno che incrementato all’ennesima potenza il mio senso della curiosità costringendomi a coltivare iperboliche attese.
Attratto da uno dei più colossali magneti che l’industria culturale (due termini che nella stessa frase urlano vendetta)abbia mai creato, mi proponevo come mio solito, con l’innato gusto di andare controcorrente, di contestare o semplicemente distinguersi dal sentire comune, mi proponevo dicevo di cantare fuori dal coro, di invertire la rotta.
Era talmente facile è talmente condiviso puntare l’indice su questo film, e ancora prima sul libro che cresceva in te la certezza che no, non potevi, non era il caso di aggiungersi alla schiera brulicante e infuocata di detrattori e quindi, che si! avresti fatto di tutto per prenderne le difese, per tesserne le lodi. Avresti fatto di tutto si, ma non l’impensabile, non l’impossibile. Ahimè! Non è ancora stato inventato chi possa trasformare lo sterco in oro.Il punto è che il film è brutto, confuso, fumoso e soprattutto epidermico. Praticamente, senza scampo.
L’handicap più grande, secondo noi, è legato in tutto e per tutto alla questione dell’adattamento. Il libro infatti vanta, beato lui!, 520 pagine ed è’ caratterizzato da una trama e da una incastellatura a scatole cinesi nel quale tutto è consequenziale, funzionale al passaggio successivo. Inoltre quello che nel libro poteva dare adito ad una serie di riflessioni, in quanto fortemente motivato, argomentato e oggetto di spiegazioni più o meno convincenti nel film viene somministrato con una tale superficialità e confusione che si arriva alla scritta the end, e annesso e unico respiro di sollievo, con ancora la volontà di capire di cosa stiamo parlando. Il problema inestinguibile pertanto, è che un libro come il best seller di Dan Brown difficilmente può essere adattabile in una pellicola, anche di tre ore di durata, la di cui diegesi cerca di essere il più possibile fedele alla trama dell’ipo-testo. Un tentativo destinato ad un fallimento sicuro, ineluttabile. Ad una condanna senza appello.
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(di roberto)
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patrizia
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giovedì 13 luglio 2006
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penso sia fatto bene
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Non so il perchè di tute le critiche, io non ero interessata al suo "significato" ma solo al film...e sebbene sia un film lungo non mi ha mai stancata e mi è piaciuto.
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seth89
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martedì 11 luglio 2006
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nuona regia, pessima recitazione.discreto film.
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Molti hanno criticato questo film; eppure a me sembra che lo facciano più per la storia raccontata nel romanzo che per le sua realizzazione.
Ron howard, lo ammetto anch'io, non era il più adatto a dirigere questo film (avrei preferito Gry Fleder o addirittura Gore verbinsky)eppure ha fatto un lavoro molto buono.
Ea difficile riprporre e spiegare in due ore le tesi di dan Brown, e secondo è più comprensibile il film del libro.
Poi, non so se per colpa di Ron, Tom hanks, uno dei più grandi attori di sempre, merita per la prima volta la mia bocciatura.
Se avesse indossato una maschera greca, non sarebbe cambiato niente!
per non parlare della Tatou.
Idem.
Insomma la recitazione è scarsa; troppo imprigionata, poco libera.
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Molti hanno criticato questo film; eppure a me sembra che lo facciano più per la storia raccontata nel romanzo che per le sua realizzazione.
Ron howard, lo ammetto anch'io, non era il più adatto a dirigere questo film (avrei preferito Gry Fleder o addirittura Gore verbinsky)eppure ha fatto un lavoro molto buono.
Ea difficile riprporre e spiegare in due ore le tesi di dan Brown, e secondo è più comprensibile il film del libro.
Poi, non so se per colpa di Ron, Tom hanks, uno dei più grandi attori di sempre, merita per la prima volta la mia bocciatura.
Se avesse indossato una maschera greca, non sarebbe cambiato niente!
per non parlare della Tatou.
Idem.
Insomma la recitazione è scarsa; troppo imprigionata, poco libera.
Nel contesto però, Howard riesce a portare sul grande shcermo un film discreto, concludendo con una scena bellissima e attraente.
La mia delusione, lo ripeto, va tutta per Tom hanks, il mio attore preferito: sarebbe stato azzeccato, secondo me, Nicolas Cage o Brendan Fraser (come d'altronde avrei preferito Sanra Bullock o Rachel Weisz per il ruolo di Sophie).
ma in fondo può capitare, il primo vero flop della sua carriera.
Saranno i suoi 50 anni !!
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fabio
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domenica 9 luglio 2006
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un discreto "sequel cinematografico". poco altro
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Suppongo che la stragrande maggioranza del pubblico che ha visto il film avesse in precedenza letto il romanzo. Ebbene, la mia impressione è che sia difficile non ripercorrere, osservando le scene, le pagine del libro, per notarne il grado di fedeltà con cui la trama è stata riprodotta. Ma ritengo che, per coloro i quali si siano cimentati nella visione di questo film senza la preventiva conoscenza del romanzo, vi siano troppi passaggi non adeguatamente approfonditi (come d'altra parte era inevitabile per ovvie esigenze di sceneggiatura), e che di conseguenza venga in buona sostanza a mancare uno degli aspetti finalistici di una pellicola cinematografica (a parte il "botteghino"): il lasciare qualcosa, foss'anche un semplice dubbio, nella mente dello spettatore.
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Suppongo che la stragrande maggioranza del pubblico che ha visto il film avesse in precedenza letto il romanzo. Ebbene, la mia impressione è che sia difficile non ripercorrere, osservando le scene, le pagine del libro, per notarne il grado di fedeltà con cui la trama è stata riprodotta. Ma ritengo che, per coloro i quali si siano cimentati nella visione di questo film senza la preventiva conoscenza del romanzo, vi siano troppi passaggi non adeguatamente approfonditi (come d'altra parte era inevitabile per ovvie esigenze di sceneggiatura), e che di conseguenza venga in buona sostanza a mancare uno degli aspetti finalistici di una pellicola cinematografica (a parte il "botteghino"): il lasciare qualcosa, foss'anche un semplice dubbio, nella mente dello spettatore. Insomma, i difetti - ed i limiti principali - che affliggono un seguel cinematografico di un best seller, in questo caso risultano acuiti a causa del complesso scheletro narrativo del libro. Non posso definirlo una delusione: forse c'era da aspettarselo...
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[+] non avevo letto il libro
(di sara)
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sara
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sabato 8 luglio 2006
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e' questione di fede
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Ho aspettato tanto prima di scrivere questa recensione, nella speranza di potermi distaccare per un attimo dal enorme effetto che il film aveva avuto su di me, ma purtroppo continuo ad essere entusiasta di questo lavoro, da molti criticato. Davanti alle accuse giunte dal mondo ecclesiastico non credo di avere le conoscenze per schierarmi nè da una parte nè dall'altra, e mi limito solo a giudicare il film per quello che è riuscito a trasmettermi. Discretamente fedele al romanzo, del quale deve per problemi di tempo tagliare alcune scene, il film risponde in maniera pronta al bisogno di risposte e fede del nostro secolo. Forse le inquadrature non saranno impeccabili, la trama in alcuni frangenti prevedibile, ma il giudizio tecnico lascia per una volta il posto ad un giudizio contenutistico.
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Ho aspettato tanto prima di scrivere questa recensione, nella speranza di potermi distaccare per un attimo dal enorme effetto che il film aveva avuto su di me, ma purtroppo continuo ad essere entusiasta di questo lavoro, da molti criticato. Davanti alle accuse giunte dal mondo ecclesiastico non credo di avere le conoscenze per schierarmi nè da una parte nè dall'altra, e mi limito solo a giudicare il film per quello che è riuscito a trasmettermi. Discretamente fedele al romanzo, del quale deve per problemi di tempo tagliare alcune scene, il film risponde in maniera pronta al bisogno di risposte e fede del nostro secolo. Forse le inquadrature non saranno impeccabili, la trama in alcuni frangenti prevedibile, ma il giudizio tecnico lascia per una volta il posto ad un giudizio contenutistico. E' un film che obbliga a schierarsi, a pensare, a mettere in discussione quello che sappiamo e quello in cui crediamo, e che quindi non può che fare parlare di se e delle tesi che sostiene. Non a caso ha diviso il mondo sia come pagine scritte che come pellicola. Ron Howard ha di certo fatto di meglio, ricordiamo ad esempio A beautiful mind, e non sono dalla parte di coloro che difendono il film a spada tratta. Ha i suoi difetti. Tuttavia quando sono uscita dalla sala il primo pensiero è stato: domani torno a vederlo. E credo sia abbastanza per dire che è un buon film.
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alessia93
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martedì 4 luglio 2006
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dopo il codice da vinci anche angeli e demoni
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dopo il sucessone de "il dodice da vinci" si sta' gia organizzando un gran ritorno per tom hanks: angeli e demoni. io che ho leto il libro trovo che sia molto piu sensazionale del primo film (infatti angeli e demoni e' un po la seconda parte del codice da vinci) che esplora le chiese di roma e la cultura degli Illuminati. tra marchi a fuoco e cardinali, robert langdon s ritrova persino ad innamorarsi di vittoria vetra e con lei appare sulle tv internazziona di tutto il mondo cristiano. questo e' molto piu "film d'azione" anche se difficile da adattare ma... dove lo trovate un thriller cosi?
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(di dedalus)
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mattia
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venerdì 30 giugno 2006
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nn si saprà mai la verità..!!
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è un film davvero bello...certo il libro è + bello....xò ha un suo fascino...io nn sono daccordo con gli altri nel dire ke questo film è orribile..anzi è un film particolare e ke ti lascia il segno...
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