Anno | 2003 |
Genere | Commedia |
Produzione | Cina, Gran Bretagna, Giappone, Francia |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Fruit Chan |
MYmonetro | 3,00 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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CONSIGLIATO SÌ
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Allevatori di maiali che uccidono, scuoiano e cucinano per il negozietto nella baraccopoli che resiste ai grattacieli di Hong Kong, la debordante famiglia Chung (due figli e un padre obesi, animaleschi e innocenti) finisce nella rete di una giovane prostituta e dei suoi protettori. Cinica, ma ancora bambina, Tong Tong si offre, consuma, poi sparisce e lascia che la banda ricatti con la minaccia di una denuncia per violenza su minorenne. Chi non paga, subisce il taglio della mano. Speriamo che, diversamente da Durian Durian qualche distributore si faccia avanti. Perchè il film di Chan, con i suoi palazzi di vetro addossati sulle capanne di lamiera, i porcellini alla brace, il sesso sudato, le mani ricucite, i colori d'Oriente, la deriva di un mondo aggredito, socialmente e architettonicamente.
In Hollywood Hong Kong, scritto e diretto da Fruit Chan, una famiglia maschile di obesi, padre e due figli, trascina il proprio peso, le pieghe di grasso, le immense pance, le gambe grosse come colonne, in Plaza Hollywood, nell'ultima baraccopoli destinata a venir demolita della Hong Kong che ha perduto la propria identità. Sono macellai, preparatori, cucinieri di maiali, venditori di maiale laccato, [...] Vai alla recensione »
Ci sono zone di Hong Kong fatiscenti e ignote ai più, in cui vivono persone il cui unico scopo è andare avanti. All'ombra dei palazzoni dei ricchi su cui spicca la scritta "Hollywood" vive una famiglia di ciccioni che allevano maiali e chiamano una scrofa "mamma", scorazzano i teppistelli e gli spacciatori di quartiere, e una ragazzina cinese va a prostituirsi.
È un film sulla carne Hollywood, Hong Kong di Fruit Chan: carne umana, sformata ma palpitante, carne di arti amputati, carne di maiale. In una baraccopoli, sovrastata dalle torri di un condominio di lusso che porta il nome della mecca del cinema, vivono tre uomini, grassi come i porcellini della favola: un padre, che rosola e vende maiali al mercato, e due figli, uno adolescente e uno bambino.