Titolo originale | In His Life: The John Lennon Story |
Anno | 2000 |
Genere | Biografico |
Produzione | USA |
Durata | 85 minuti |
Regia di | David Carson |
Attori | Philip McQuillan, Daniel McGowan, Mark Rice-Oxley, Jamie Glover, Christine Kavanagh Blair Brown, Lee Williams, Christian Ealey. |
MYmonetro | 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 26 agosto 2016
CONSIGLIATO SÌ
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La vita di John Lennon viene seguita dalla sua adolescenza (con flashback sull'infanzia) . Si assiste alla progressiva formazione del complesso che assumerà in via definitiva il nome di "The Beatles", al suo lancio sul mercato discografico e alla collaborazione con Brian Epstein. La rievocazione si ferma alla vigilia della partenza per gli Stati Uniti.
Se i film biografici non sono mai di facile realizzazione ancor meno lo è quello su un'icona assoluta dell'immaginario popolare come John Lennon. Al tv movie di Carson va però riconosciuta un'accuratezza filologica e una strutturazione formalmente corretta. I luoghi in cui il musicista visse all'epoca a Liverpool sono rivisitati con cura. A partire dall'abitazione della zia Mimi a Mentove Avenue per passare al Woolton Parish (dove John e Paul si incontrarono la prima volta) sino a Penny Lane e all'orfanotrofio Strawberry Fields.
Ogni luogo segna una tappa di un'adolescenza difficile sul cui evolversi si impernia la narrazione. Perché, mentre seguiamo il progress delle performance artistiche di John, ci viene mostrato il suo background quotidiano non certo facile. Lo incontriamo studente poco malleabile che si trasferisce a un liceo artistico senza una precisa convinzione perché il suo interesse è proiettato su una chitarra che la zia Mimi non vede come garanzia di un futuro. L'interesse di questo biopic sta però non tanto nei più che noti sviluppi artistici della band quanto proprio nelle forse meno note (se non ai fans) vicende personali sulle quali ci si sofferma non con il voyeurismo da 'biografia non autorizzata' quanto piuttosto con il desiderio di comprendere una personalità complessa nelle fasi della sua formazione.
A partire dal complicato rapporto con una figura materna che ne delega la crescita ed educazione alla sorella (non per disamore ma per un'immaturità esplicitamente riconosciuta) e all'assenza di un padre che lo spingerà ad essere a sua volta ostacolato nell'accettazione della genitorialità. La scelta di questo punto di vista libera la narrazione dalla meccanica ricostruzione cronologica e questo è un merito non secondario.