Storia di una giovane prostituta che decide di farsi pagare solo per ascoltare le confessioni degli uomini. Espandi ▽
Figlia di un ex nazista criminale di guerra e di una comunista su sedia a rotelle, Lily fa la battona con scarso successo, fino a quando un ricco ebreo le consiglia di non andare più a letto con gli uomini, ma soltanto di ascoltarli, facendosi ugualmente pagare. Diventa così la prostituta più richiesta della città con soddisfazione del suo magnaccia. Stanca di fare da pattumiera alle confessioni dei puttanieri fascisti, decide di morire. Da Der Müll, die Stadt and der Tod (L'immondizia, la città e la morte, 1972) di R.W. Fassbinder che in tre mesi la sceneggiò con D. Schmid, perdendo 18 kg in un mese per entrare - bello come Marlon Brando - nella parte del pappone. L'impianto teatrale si sente in questo dramma grottesco a due dimensioni (politica e psicoanalitica) in cui i personaggi non sono quello che sembrano. Il rigore elegante dei piani-sequenza è indiscutibile come il carisma di I. Caven che interpretò altri quattro film di Schmid. Il testo di Fassbinder - ma non il film - fu stolidamente accusato di antisemitismo.