L'infanzia di Ivan

Film 1962 | Guerra +16 95 min.

Titolo originaleIvanovo detstvo
Anno1962
GenereGuerra
ProduzioneURSS
Durata95 minuti
Regia diAndrei Tarkovsky
AttoriNikolaj Grinko, Nikolay Burlyaev, Valentin Zubkov .
TagDa vedere 1962
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +16
MYmonetro 3,22 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Andrei Tarkovsky. Un film Da vedere 1962 con Nikolaj Grinko, Nikolay Burlyaev, Valentin Zubkov. Titolo originale: Ivanovo detstvo. Genere Guerra - URSS, 1962, durata 95 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 3,22 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ivan è un ragazzino che ha visto i genitori uccisi dai tedeschi. La guerra gli porta via l'infanzia. Decide di battersi anche lui contro i nazisti, at... Il film è stato premiato al Festival di Venezia,

Consigliato sì!
3,22/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,43
CONSIGLIATO SÌ

Ivan è un ragazzino che ha visto i genitori uccisi dai tedeschi. La guerra gli porta via l'infanzia. Decide di battersi anche lui contro i nazisti, attraversando ogni notte un fiume e tornando alle linee russe con preziose informazioni. Ma il gioco pericoloso non dura molto. Una notte viene preso dal nemico e impiccato.

Francesco Rufo
venerdì 10 luglio 2009

Primo lungometraggio di Tarkovskij, L’infanzia di Ivan è un film sull’infanzia uccisa dalla guerra. Ivan è un bambino che la guerra e la violenza hanno trasformato in un folle, un mostro, un martire. È, come tutti i bambini, la più innocente e incolpevole vittima della guerra. È un fantasma che agisce in modo impulsivo, esagitato, come un automa ossessivo. Ha assimilato sentimenti e comportamenti da adulto, sembra a un primo sguardo non avere più nulla di infantile. Eppure in lui sentimenti da adulti come l’odio o il desiderio di vendetta coesistono con sentimenti dell’infanzia. Ivan preserva la tenerezza dell’infanzia nella ricerca di un padre putativo che possa sostituire quello vero e perduto, e nei suoi sogni luminosi, edenici. Come la coscienza di Ivan, il film si divide tra reale e virtuale, tra la vita che è e la vita che è stata o avrebbe potuto essere. Da una parte abbiamo morte, guerra, oscurità, solitudine, dolore, odio; dall’altra, la vita, la pace, la luce, l’angelica madre di Ivan, la serenità, l’amore, il desiderio di libertà (i sogni pieni di natura raffiguranti un paradiso arcadico di purezza perduta). È pur vero che nel film i sogni hanno sostanza reale, oggettiva, e la realtà ha l’apparenza di un incubo: reale e virtuale si confondono. Come scrisse Jean-Paul Sartre, per Ivan il mondo è un’allucinazione, lo stesso Ivan è per gli altri un’allucinazione. Ivan è «una personalità distrutta, che la guerra ha spinto fuori dal suo asse normale» (Tarkovskij). La guerra è vista come una calamità innaturale che distrugge la speranza, la vitalità, l’umano; è sempre ingiusta, mai giustificata; è il Male totale. Per Ivan, la guerra è un modo di sfogare la rabbia, qualcosa che gli si è iniettato dentro e lo ha contaminato. Come scrisse Sartre, la guerra e la morte di Ivan sono una «perdita secca» per l’umanità, per la Storia. «La società degli uomini progredisce verso i suoi fini […] e tuttavia quel piccolo morto rimane una domanda senza risposta che non compromette nulla, ma che fa vedere tutto sotto una luce nuova: la Storia è tragica» (Sartre). In Tarkovskij, questo pessimismo della Storia convive con la speranza insita in una visione cristiana della vita.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 30 aprile 2012
RONGIU

                                                                       Il pozzo -Com’è profondo. Vero mamma? Ivan Si, e quando il pozzo è molto profondo, ci si può vedere una stella anche se [...] Vai alla recensione »

martedì 22 marzo 2016
Greyhound

L’Infanzia di Ivan è il primo lungometraggio girato da Tarkovskij. Ma nonostante ciò è capace di esprimere un punto di vista particolare rispetto a una trama altrimenti molto sfruttata. Infatti Ivan, il ragazzino poco più che bambino, è il protagonista di questa vicenda che si svolge durante gli anni della Grande Guerra Patriottica (così com’è conosciuta in Russia e paesi ex URSS la lotta sul fronte [...] Vai alla recensione »

sabato 11 luglio 2015
APropositodiCinema

Un'opera asciutta, semplice (per quanto possa accostarsi l'aggettivo "semplice" al cinema di Tarkovskij) se paragonata ai successivi lavori del regista. Tuttavia, siamo di fronte a un film di grande spessore, intriso di profonda umanità che non si ferma davanti a nulla pur di mostrare l'infanzia distrutta di un bambino costretto a (soprav)vivere in un paese distrutto dalla [...] Vai alla recensione »

sabato 29 dicembre 2012
Luca Scialo

Ivan è un ragazzino di 12 anni bielorusso che la guerra ha scippato alla sua vita felice e spensierata. Gli ha portato via la madre, uccisa, e il padre, caduto sul fronte. Gli ha sottratto gli amici d'infanzia e l'innocenza. La vita dura lo ha già preparato alla guerra e vorrebbe collaborare con i soldati contro i tedeschi, ma i gerarchi preferiscono che si prepari prima al meglio. [...] Vai alla recensione »

sabato 12 dicembre 2009
fedeleto

IN QUESTO PRIMO LUNGOMETRAGGIO DEL GRANDE TARKOVSKIJ,VEDIAMO UN VERO MANIFESTO DEL CINEMA SOVIETICO CHE OLTRE A DESCRIVERE LA RESISTEENZA RUSSA CONTRO I TEDESCHI CI INVITA A RIFLETTERE SU UN TEMA MOLTO IMPORTANTE OVVERO:LA FINE PRECOCE DELL'INFANZIA.IL FILM E' TRATTO DAL RACCONTO "IVAN" DI ROBOLOMOV E RACCONTA LA STORIA DI UN BAMBINO CHE FA DA MESSAGGERO AI RUSSI RECANDOSI AI CONFINI TEDESCHI PER VEDERE [...] Vai alla recensione »

martedì 21 aprile 2020
Candido89

Delicato dramma russo dalla prospettiva di un ragazzino, Ivan, protagonista del film. Bellissimo il modo in cui è rappresentata l'infanzia di Ivan, con una fotografia estremamente luminosa e dolci melodie, interrotte brutalmente dalla guerra che infuria tra tedeschi e russi sulla linea Stalin. P.S. La recensione principale di Mymovies andrebbe cambiata.

winner
leone d'oro
Festival di Venezia
1962
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