Voglia di gentilezza

Film 2019 | Drammatico 112 min.

Regia di Lone Scherfig. Un film con Tahar Rahim, Zoe Kazan, Andrea Riseborough, Jay Baruchel, Bill Nighy. Cast completo Titolo originale: The Kindness of Strangers. Genere Drammatico - Danimarca, 2019, durata 112 minuti. - MYmonetro 2,54 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 11 febbraio 2019

Una storia d'amore e la vita da homeless: quattro persone vivono un momento di profonda crisi a New York.

Consigliato nì!
2,54/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,17
PUBBLICO 2,95
CONSIGLIATO NÌ
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Grandi attori per una sceneggiatura che concede troppo alle situazioni melodrammatiche.
Recensione di Giancarlo Zappoli
giovedì 7 febbraio 2019
Recensione di Giancarlo Zappoli
giovedì 7 febbraio 2019

Clara è una giovane madre che un mattino decide di prendere i suoi due figli e raggiungere New York per sfuggire al dominio di un marito poliziotto violento in famiglia. Ben presto si troveranno a condividere la vita degli homeless. In città c'è anche Marc che sta cercando di ritrovare la propria dignità come responsabile di un ristorante russo diretto dall'eccentrico Timofey. Clara avrà modo di comprendere che non è la sola a dover affrontare delle difficoltà grazie all'incontro con Alice, un'infermiera di Pronto Soccorso che conduce in modo amatoriale un gruppo di terapia psicologica e con Jeff, un giovane che sta cercando un luogo che senta come suo.

Lone Scherfig aveva raccolto il favore del pubblico e della critica con il suo film d'esordio Italiano per principianti e non aveva mancato di ottenere consensi con One Day in collaborazione con David Nicholls.

Spiace quindi verificare che al suo settimo lungometraggio, selezionato per l'apertura della 69a Berlinale, deluda con un film che la vede impegnata su argomenti importanti come sono quelli della violenza in ambito familiare e di coloro che vivono nelle strade che sottopone a un trattamento dolcificante decisamente eccessivo.

Sul cast non c'è nulla da ridire. A partire da Zoe Kazan che ha la faccia giusta per interpretare la vittima che però possiede il giusto grado di determinazione per cercare di sfuggire a quello che sembrerebbe essere un destino segnato. Lo stesso discorso vale per tutti gli altri protagonisti.

Il problema nasce da una sceneggiatura della stessa Scherfig che concede troppo alle situazioni melodrammatiche (ad esempio i figli che vengono sballottati di qui e di là con il più piccolo che scompare più di una volta lasciando tutti con il fiato sospeso) per poi tentare di interromperle con la battuta giusta o l'accento (russo/americano) sbagliato.

Sul tema degli homeless torna alla memoria il Wim Wenders di La terra dell'abbondanza che, con ben altro approccio, aveva affrontato l'argomento. Se poi si pensa che a fughe e occultamenti vari (anche con pernottamento sotto un tavolo) si aggiunge una love story, si può comprendere come due temi più che mai importanti nella realtà sociale contemporanea vengano eccessivamente diluiti esclusivamente per fare entertainment.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 17 febbraio 2022
astromelia

una sceneggiatura poco convincente ed alcuni evidenti errori troppo marcati tipo i cambi d'abito della protagonista (?), la merce rubata nei negozi (mai un campanello che suona,l'antitaccheggio) ecc....la realtà di una vita per strada credo vada approfondita e sia ben più pesante che quella narrata nel film.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
sabato 9 febbraio 2019
Simone Soranna
Duels.it

Scelto per inaugurare la sessantanovesima edizione del Festival di Berlino, The Kindness of Strangers potrebbe dettare le coordinate artistiche della rassegna. La Berlinale, da sempre molto schierata politicamente, apre in maniera più che massiccia ai film diretti da donne e che vertano su storie in cui la presenza femminile non solo è di fondamentale importanza ma, anche quando è in secondo piano, [...] Vai alla recensione »

venerdì 8 febbraio 2019
Cristina Piccino
Il Manifesto

La gente è in coda da giorni e ben prima dell'inizio il display della biglietteria per alcuni titoli dà il rosso del «tutto esaurito». Ma questa è la Berlinale, forse il festival più legato alla città in cui si svolge che si prepara con anticipo per parteciparvi: c' è chi come due ragazze si prende un po' di vacanze, chi si organizza i week end coi bambini, chi ha solo la sera e magari cambia qualche [...] Vai alla recensione »

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