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L'Orchestra Sinfonica di Milano, il cinema fa da co-protagonista alla musica

Nella stagione 2024/2025 l’Auditorium di Milano, giunto al suo venticinquesimo anno di vita, indossa le vesti del suo antenato, il Cinema Teatro Massimo. E presenta Mary Poppins e Skyfall con la musica dal vivo.

giovedì 7 novembre 2024 - News

Durante la Stagione 2024/25 dell’Orchestra Sinfonica di Milano, il cinema fa da co-protagonista della musica sinfonica. Quasi un ricorso storico, che vede l’Auditorium di Milano, giunto a suo venticinquesimo anno di vita nel 2024, indossare le vesti del suo antenato, il Cinema Teatro Massimo, progettato nel 1939 da Alessandro Rimini, uno degli architetti più interessanti del periodo tra le due guerre.

Con il preesistente Cinema Teatro Massimo si crea una virtuale continuità, perfettamente incarnata dal fatto che l’Auditorium di Milano fa architettonicamente tesoro della struttura pre-esistente, valorizzandola e lasciando emergere la sua bellezza. Quando furono rimossi i controsoffitti della sala, infatti, apparve la struttura sottostante in cemento armato, fatta a volta, una struttura di aste reticolari, leggerissima, seppure realizzata nel 1938. Oggi quella raggera sul soffitto, oggi, è il segno forte della sala, è come una scultura, una forza armonica che sovrasta il pubblico e lo obbliga a guardare anche verso l’alto, a sentire lo spazio oltre i confini dell’involucro. È il segno della continuità tra vecchio e nuovo, una continuità che è perfettamente rispecchiata dall’attività dell’Orchestra Sinfonica di Milano, solidamente ancorata al passato, che affonda le sue radici nella tradizione, che attinge da un’antica sapienza e si proietta nel futuro.

Così, si continua a respirare il cinema all’Auditorium di Milano, e lo si fa, in particolare, con il cartellone della rassegna POPs, che, come le scorse stagioni, vede particolarmente centrale la sonorizzazione di pellicole cinematografiche dal vivo da parte dell’Orchestra Sinfonica di Milano.

Per questa Stagione, due sguardi sul mondo del cinema degli ultimi cinquant’anni.

Per tutti i bambini (di oggi e di ieri), l’Orchestra Sinfonica di Milano propone un evento imperdibile per il primo weekend di dicembre: MARY POPPINS in Concert Live to Film, venerdì 6 dicembre alle ore 20, sabato 7 dicembre alle ore 16 e alle ore 20 all’Auditorium di Milano, sotto la direzione di David Mahoney. Una celebrazione sinfonica di uno dei più grandi classici del cinema per bambini! 

Uscito nel 1964, il film racconta la storia di una magica tata inglese, Mary Poppins (Julie Andrews), che vola dai ventosi cieli di Londra ed entra nella casa di due bambini dispettosi e nei cuori della loro famiglia. Con l'aiuto di un allegro spazzacamino di nome Bert (Dick Van Dyke), la vivace tata trasforma ogni faccenda in un gioco e ogni giornata in una "Splendida Vacanza". Una pellicola senza tempo, che ha incantato intere generazioni di bambini e di genitori, e che ha ottenuto ben tredici nomination agli Academy Awards e cinque Oscar, compresi due riconoscimenti per i fratelli Sherman per l’inconfondibile per "Chim Chim Cher-ee" (in italiano, “Cam caminì, cam caminì”) e per la colonna sonora del film.

L’altro appuntamento, in programma per l’11 e il 12 gennaio, riguarda SKYFALL, 23° capitolo della saga di 007, l’agente segreto più affascinante di sempre che viene raccontato attraverso l’attore Daniel Craig. Diretto da Sam Mendes (regista di American Beauty e di Revolutionary Road, tra le voci più interessanti di Hollywood), Skyfall ha vinto diversi prestigiosi premi tra cui 2 premi Oscar, per il miglior montaggio sonoro e la miglior canzone originale (ad Adele e Paul Epworth).

Chiude il percorso dell’Orchestra Sinfonica di Milano intorno al cinema l’ultimo appuntamento della nuova rassegna “Intersezioni”, in cartellone per sabato 12 aprile all’Auditorium di Milano. In compagnia del critico cinematografico Gianni Canova e del musicologo Emilio Sala si svolge la imperdibile lezione-concerto intitolata “Realtà della visione. Prodigi musicali nel cinema di Fellini”. Un percorso, un viaggio “visionario” nel rapporto strettissimo tra musica e cinema nel mondo felliniano. Un viaggio volutamente definito visionario perché tale era il genio di Federico Fellini che legò la sua arte a quella di un altro personaggio illustre del Novecento italiano, forse talvolta dimenticato: Nino Rota.

Dopo Lo sceicco bianco (accolto tiepidamente) e I vitelloni (Leone d’argento a Venezia), Fellini volle per la terza volta Nino Rota al proprio fianco in occasione del film La strada. Correva l’anno 1954 quando la pellicola, con Anthony Quinn e Giulietta Masina, uscì nelle sale sollevando scalpore e successo. Mario Soldati, dopo averlo visto, scrisse: «La strada di Nino Rota è un capolavoro. Il film di Fellini è, forse, soltanto il libretto di quel capolavoro». Un’affermazione persino ingenerosa nei confronti del regista, ma in grado di riaffermare la funzione essenziale svolta dalla musica di Rota nei film: una funzione né didascalica né tanto meno decorativa, ma essenziale in chiave drammatica e nobile nelle forme.

Musica e cinema, all’Auditorium di Milano.


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