Rilevo che Pamela Tiffin non è stata adeguatamente ricordata. Qualche breve segnale nella cronaca. 
Ma la Tiffin è stata un personaggio importante, aveva un suo appeal, quasi esclusivo. Per cominciare era bellissima e divenne subito, ancora ragazzina, un modello che si impose. Era omologa di un’altra adolescente, Sandra Dee, quella di Scandalo al sole, eroina della stessa stagione, peraltro sua coetanea, classe 1942.  Il suo percorso è (quasi) convenzionale: modella da copertina già a 13 anni, si iscrisse alla Scuola della arti e della scienza, l’ Hunter College di Manhattan. Laureata si trasferì a New York dove perfezionò la sua immagine di modella tanto da tenere le copertine dei più importanti magazine, Vogue compreso.
 

Non aveva l’ambizione che tutte, a quel punto, hanno: diventare attrice. Riteneva di non possederne le qualità. Ma ci fu qualcuno che non la pensava così e che le diede una chance, Hal B. Wallis, uno dei grandi  tycoon della produzione hollywoodiana. 

Wallis dopo averle fatto fare un provino la inserì nel cast di un titolo importante, Estate e fumo, di Peter Glenville, tratto da un lavoro di Tennesse Williams. Sul set si confrontava con Geraldine Page, una delle figlie predilette dell’Actor’s Studio. La giovane resse il confronto, tanto da meritarsi una nomination al Golden Globe come migliore attrice debuttante. Era il 1961, Pamela Aveva 19 anni e la porta d’oro le si apriva. Era una predestinata. Intelligente a ambiziosa, avrebbe affrontato anche il teatro, debuttando a Broadway nella pièce Dinner at Eight di George S. Kaufman, che le portò un riconoscimento al Theatre World Award. 

La performance in Estate e fumo, destò l’attenzione di un gigante del cinema, Billy Wilder che la chiamò per il ruolo di protagonista in Uno, due, tre. Nel film Rossella-Pamela si innamora di uno studente comunista - siamo nella Germania orientale - e alla fine lo convince che il benessere e la libertà sono meglio della dottrina marxista. 

L’attrice, con referenze di quel livello, era ormai in grado di scegliere. A quel punto, la svolta imprevedibile, l’Italia, dove è apparsa in molti film, diretta da registi importanti. A campione due citazioni: Oggi, domani, dopodomani, firmato da Eduardo De Filippo, Marco Ferreri, Luciano Salce, dove partner della Tiffin sono Mastroianni e Tognazzi; Straziami, ma di baci saziami, di Dino Risi, con Manfredi.

Nel mio ricordo personale Tiffin balla, in bikini, su un trampolino, guardata con molta attenzione da due bellissimi come Paul Newman e Robert Wagner, in Detective’s Story. Pamela li corteggia entrambi, invano. Non ho mai capito perché.