Advertisement
Un affare di famiglia, «Quanto contano i legami di sangue?»

Da Le migliori recensioni del pubblico: "Chi sono i veri genitori? Lo stesso interrogativo il regista l'aveva posto in Father & Son".
di Vanessa Zarastro

Un affare di famiglia

Impostazioni dei sottotitoli

Posticipa di 0.1s
Anticipa di 0.1s
Sposta verticalmente
Sposta orizzontalmente
Grandezza font
Colore del testo
Colore dello sfondo
0:00
/
0:00
Caricamento annuncio in corso
Miyu Sasaki . Interpreta Juri nel film di Kore'eda Hirokazu Un affare di famiglia.
lunedì 17 settembre 2018 - Dalla parte del pubblico

In Shoplifters (guarda la video recensione), titolo internazionale dell'ultimo film di Kore-eda che in italiano vuol dire taccheggiatori, il regista prosegue la sua operazione di scavo nella famiglia contemporanea giapponese. Già autore dello stesso tema in Ritratto di famiglia con tempesta (guarda la video recensione) del 2016, Little Sister del 2015 e Father & Son del 2013, in Un affare di famiglia (guarda la video recensione) Kore-eda svuota la famiglia dai rapporti biologici riproponendola come comunità, come gruppo protettivo che vive e affronta assieme la vita. I saperi vengono tramandati dagli anziani ai giovani così come avviene nelle famiglie biologiche. La poetica figurativa di Shoplifters è composta da gesti, sguardi e suoni; è messo in evidenza il linguaggio del corpo in tutti i suoi movimenti, suoni, umori. Così come mostrato già nelle scene di Father and Son il regista enfatizza i rapporti fisici di una famiglia proletaria versus una certa repressione degli affetti nella famiglia borghese di intellettuali. Nel film del 2013 erano presentati anche due modi diversi di essere padre: il commerciante più fisico e genuino versus l'architetto più razionale e meno emotivo.

Qui c'è l'apoteosi dell'intimità corporea, tra le persone che condividono uno spazio minuscolo dove mangiano, giocano, vivono e fanno (raramente) l'amore. È, infatti, in questo misero tugurio, che abitano ammonticchiati gli Shibata, padre, madre, nonna, una figlia adolescente, un bambino, cui si aggiungerà una bimba.
Vanessa Zarastro

Delicatissmo è l'affresco dipinto da Kore-eda di quest'ultima casa sopravvissuta, una sorta di baracca con il verde attorno, circondata ormai dall'urbano contemporaneo e da nuovi edifici residenziali più attrezzati e muniti di confort. Un Giappone molto diverso da quello scintillante e sofisticato delle riviste patinate. A parte una vista panoramica dal cantiere del grattacielo, e una scena nella spiaggia, presumibilmente di Isumi city, il film è girato prevalentemente in interno - come faceva anche il grande regista Yasujiro Ozu - e della metropoli è mostrata una parte suburbana povera.
I membri della famiglia di questo film sono una sorta di "zingari stanziali in versione giapponese". Sono persone che vivono di espedienti e di piccole illegalità: Nobuko (Sakura Ando) vive con il marito Osamu (Lily Franky), il capofamiglia che lavora come operaio a cottimo in un'impresa edile, ma fa anche il taccheggiatore e si approvvigiona il cibo rubacchiando. Hatsue Shibata (Kirin Kiki), l'anziana nonna, ha una pensione cui assomma un provento più o meno lecito (forse un ricatto?) da un figlio che vive in una casa unifamiliare a due piani, in un'altra parte della città. La giovane Aki (Mayu Matsuoka) è studentessa, ma lavora anche come semi prostituta in un peep-show.


ALTRE RECENSIONI DEL PUBBLICO CONTINUA A LEGGERE

{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati