La sua nomina aveva suscitato nei giorni scorsi un coro di polemiche da parte delle associazioni femministe.
Una settimana dopo l'annuncio dell'Académie des arts et techniques du Cinéma, il regista Roman Polanski annuncia la sua volontà di rinunciare alla Presidenza della 42esima edizione dei Premi César. La sua nomina aveva suscitato negli ultimi giorni un coro di proteste da parte delle associazioni femministe, che contestavano la scelta di assegnare un ruolo di rilievo a un uomo accusato di violenza sessuale nei confronti di un'adolescente.
Attraverso un comunicato ufficiale diramato dal suo avvocato, Roman Polanski ha deciso di non accettare l'invito alla Presidenza per non suscitare ulteriori polemiche e proteggere la privacy della sua famiglia.
L'accusa risale al 1977, quando la giustizia americana accusò l'allora quarantatreenne Polanski di violenza nei confronti della tredicenne Samantha Gailey. Il regista scontò 42 giorni di carcere prima del pagamento della cauzione e della successiva fuga dagli Stati Uniti. Più volte gli USA hanno chiesto, senza successo, l'estradizione.