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Malika Ayane: 'quanto è importante la musica per la riuscita di un film!'

L'artista è in giuria al Soundtrack Award.
di Raffaella Giancristofaro

In foto Malika Ayane sul red carpet della 72. Mostra di Venezia.

mercoledì 9 settembre 2015 - Incontri

Venezia 72 celebra la musica da film con il Soundtrack Stars Award, che venerdì 11 assegnerà il riconoscimento alla carriera al compositore Nicola Piovani (premio Oscar nel '99 per La vita è bella, una filmografia che si estende su oltre 4 decadi, tra Fellini, Bellocchio, i Taviani, Moretti...). E per il terzo anno di fila premierà la miglior colonna sonora tra quelle dei film in concorso. Presieduta da Gianni Canova, la giuria è composta da Laura Delli Colli (SGCI), Alessandra Magliaro (ANSA), Paola Jacobbi (Vanity Fair). E anche da Malika Ayane, "felicissima" della sua prima volta in veste di giurata alla Mostra.

Come ti senti, da musicista, in una giuria di giornalisti di cinema?
Mi accorgo di cogliere nei film degli aspetti diversi, forse anche più superficiali, rispetto a chi ha una visione più tecnica. Mi piace considerarmi l'elemento romantico della squadra.

Cosa porterai con te di questa esperienza?
Lo stupore, perché svegliarsi alle 7.30 di mattina per vedere un film mi piace e ho scoperto tanti film che non avrei mai visto se fossi venuta alla Mostra seguendo un mio percorso autonomo.

Vedete i film insieme? Alle proiezioni per la stampa o a quelle per il pubblico?
No, io vado in giro da sola, poi ci confrontiamo insieme in contesti rilassati, come a pranzo o a cena. Io sono "abbonata" alle proiezioni al Pala Biennale, frequentate per lo più dal pubblico. È un contesto che mi diverte molto e mi fa sentire meno impreparata.

E forse anche con meno pregiudizi...
Esatto, c'è una freschezza di base. Prima di andare al cinema, leggo spesso le recensioni, su MYmovies.it, e devo dire che gli utenti del sito sono sempre molto seri e sinceri nel parlare dei film, sia nel bene che nel male.

In concorso quest'anno c'è anche Marguerite, che parla di una cantante ma anche del ruolo del pubblico.
Mi sembra che tutti i film del concorso sottolineino il fattore umano, ossia come l'approccio interpersonale possa determinare una situazione in un modo o in un altro. È uno spunto di riflessione importante per tutti, indipendentemente da che film si andranno a vedere. Chi vedrà Marguerite, non credo potrà esimersi dal provare l'ipocrisia e la crudeltà di quel pubblico.

Come fai, da giurata, a tenere distinta una bella colonna sonora da un film che non ti piace e viceversa?
È difficile, sto facendo molta fatica. Un soundtrack inadatto, che stride, mi distrae dal film, mi dà fastidio. Equals (il film di Drake Doremus con Kristen Stewart e Nicholas Hoult, ndr) ha una musica splendida, che fa venire voglia di innamorarsi. Come limonano loro due... sembra che nessuno l'abbia fatto prima, è una cosa forte, ci ho creduto! Ed è anche grazie al modo in cui quei cluster di musica atonale riempiono quelle scene di controluce, quelle silhouette: musica e immagine sono un tutt'uno. Questo, secondo me, deve fare il cinema. Altrimenti mi leggo un romanzo o ascolto un bel disco. Film e colonna sonora devono essere un impasto perfetto, in cui non sai più dove finisce uno e comincia l'altra.

Parlando di colonne sonore famose, è in arrivo il sequel di Trainspotting...
Il soundtrack di quel film è un'altra tipologia rispetto alla musica composta appositamente per il cinema, è una collezione splendida di singoli, selezionati chirurgicamente. Da fan di Iggy Pop, infatti, non riesco più a sentire Lust for Life senza visualizzare la faccia di Ewan McGregor. Da giurata e musicista, premierei una musica originale. Far vincere una raccolta di pezzi già esistenti sarebbe come premiare un film restaurato. Le giurie poi dovrebbero aiutare ciò che difficilmente arriverebbe a molte persone. È complesso. Ecco perché nel gruppo faccio quella che vede il film col pubblico, porta delle argomentazioni di cuore. Meno male che ho di fianco persone più razionali!

Come il professor Canova?
È fantastico, mi diverto tantissimo con lui, gli faccio domande in continuazione.

Per quale regista vorresti comporre una colonna sonora di musica tua?
Accidenti, che domanda... Be', Paul Thomas Anderson o Martin Scorsese: se devo sognare, voglio farlo alla grande!

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