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Berlinale 2015, l'attesa per Queen of the Desert

I film del festival che rimettono in scena storie vere.
di Gabriele Niola

In foto una scena del film Queen of the Desert di Werner Herzog.
Nicole Kidman (Nicole Mary Kidman) (57 anni) 20 giugno 1967, Honolulu (Hawaii - USA) - Gemelli. Interpreta Gertrude Bell nel film di Werner Herzog Queen of the Desert.

venerdì 6 febbraio 2015 - News

Due grandi artisti del Novecento, una spia, un'oppositrice del nazismo che ha lottato per decenni e un umile falegname che per pochi minuti non riuscì ad uccidere Hitler. Alla 65esima Berlinale i film che rimettono in scena storie vere, se non trattano di artisti, si occupano delle persone che nel Novecento si sono mosse ai margini dei grandi movimenti geopolitici.
Di queste 5 opere ad aprire le danze è forse la più attesa, ovvero Queen of the Desert, quella che unisce l'inedita coppia Nicole Kidman/Werner Herzog, rigorosamente in concorso. La prima interpreta Gertrude Bell, sofisticata donna inglese che all'inizio del Novecento era troppo sveglia per trovare marito, dunque divenne spia e nel 1920 fu al centro della costituzione di un nuovo ordine in Medio Oriente; il secondo la dirige, tornando al cinema di finzione dopo 5 anni in cui si è dedicato alle sue consuete immersioni documentaristiche. Conoscendo il cinema di Herzog è probabile che di tutte e cinque le storie la sua sia quella con il più alto tasso di finzione, quell'astrazione dai fatti di cui il regista si serve per raccontare la lotta e la tenacia umane.
Tenacia è anche quella dimostrata da Maria Altmann, protagonista di Woman in Gold, film ospitato da Berlinale Special Gala che ha al centro l'omonimo dipinto di Klimt, sottratto dal nazismo alla famiglia della Altmann (la donna ritratta era sua zia) e che lei ha lottato per decenni per riavere.
Ha lottato invece pochissimo, solo 13 minuti il protagonista del film che Oliver Hirschbiegel porta fuori concorso: 13 Minutes. Tanto è bastato per far fallire uno degli attentati ad Hitler che più avevano probabilità di riuscire, quello ad opera di un falegname, il quale cercò di sfruttare la possibilità di piazzare una bomba nella cantina delle birre del fuhrer ma per un cambio di programma la fece esplodere quando la vittima era ormai lontana.
Infine i due geni del Novecento la cui vita (romanzata) sarà alla Berlinale sono il re del montaggio Sergej M. Ejzenstejn e il suo viaggio in Messico per Que viva Mexico!, che Peter Greenaway mette in scena come un trionfo di scoperta del corpo in Eisenstein in Guanajuato (in concorso) e Brian Wilson, la mente dei Beach Boys, che Paul Dano interpreta in Love & Mercy, coadiuvato da John Cusack, Elizabeth Banks e Paul Giamatti.

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