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Giffoni Experience 2013: i segreti di Paul e Mira Sorvino

I due attori si confessano di fronte ai ragazzi del festival.
di Fiorella Taddeo


domenica 21 luglio 2013 - News

Quando i ragazzi del Giffoni Experience gli chiedono di cantare, Paul Sorvino non se lo fa ripetere due volte. E con voce da baritono, frutto sia di un evidente talento che di diciotto anni di lezioni di canto all'American Musical and Dramatic Academy, intona una "Vicin' O Mare", che in pochi attimi conquista i giovani giurati della kermesse dedicata al cinema per ragazzi.
Era, infatti, la musica il sogno da bambino del settantaquattrenne attore italo-americano (padre napoletano, madre molisana). I suoi idoli erano Enrico Caruso e Mario Lanza e, sulla loro scia, avrebbe voluto calcare le scene dei maggiori teatri lirici del mondo. Problemi di salute (è affetto da asma e per questo ha fondato la Paul Sorvino Asthma Foudation) e l'improvvisa folgorazione per la recitazione l'hanno spinto verso il teatro e il cinema. Più di 150 i film realizzati, diretto da registi come Martin Scorsese, Oliver Stone, Baz Luhrmann.
A Giffoni Paul arriva "scortato" dalla figlia, Mira, Premio Oscar nel '96 per La dea dell'amore di Woody Allen, e dai due biondissimi nipotini, reduci dal set del loro primo film. L'arte è di casa dai Sorvino's. "Mio padre mi ha insegnato tutto quello che so sul cinema - spiega l'attrice - Ma all'inizio non mi ha incoraggiata. Voleva finissi gli studi. Così solo dopo la laurea ad Harvard, ho intrapreso seriamente la carriera da attrice". Il capofamiglia non nasconde l'orgoglio di padre: "lei è eccezionale, ma il nostro mestiere è terribile. Se non piaci, non lavori e ho voluto tutelarla. Ho perfino chiesto a Warren Beatty di convincerla a desistere. Ma è stata ben determinata nella sua scelta. Dopo il diploma con il massimo dei voti e la pubblicazione della tesi, ha dimostrato anche di essere un'ottima attrice".
Nel prossimo anno Paul sarà presente nel cast di ben nove film. Pronti ad uscire nelle sale ci sono Toro scatenato 2 di Martin Guigui, ispirato alla vita del pugile Jake LaMotta, A Winter Rose di Riz Story, Immigrant di Barry Schurchin, di Scott R. Thompson, e nel 2014 Careful what you wish for di Elizabeth Allen e Precious Mettle di Edmond G. Coisson. Si parla di una sua presenza anche nel thriller Sunset at Dawn di Oliver Theess, nella commedia Numba One di Michael Attardi e in Carnival Devil dove interpreterà il ruolo di Dio. È, invece, in procinto di arrivare nelle sale europee Union Square, in cui Mira Sorvino è diretta da Nancy Savoca. La pellicola racconta la storia del difficile rapporto tra due sorelle italo-americane: una è sul punto di sposarsi, l'altra è sull'orlo di un esaurimento nervoso. "Un film drammatico, io sono un po' matta, ma è un'opera molto dolce che mi ha dato tanta soddisfazione". Uscirà, poi, l'indipendente Quitters di Noah Pritzker, finito di girare solo due giorni fa a San Francisco.
E a quando un film insieme? "Abbiamo recitato in due serie tv - raccontano - ma non siamo mai stati coinvolti nello stesso progetto cinematografico. Potrebbe essere divertente".

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