Sono sempre stati bollati come un premio che fa molta attenzione alle star, a scapito di artisti meno conosciuti ma più meritevoli. Inutile dire che i Golden Globes non si smentiscono neanche questa volta, visto che tutti i candidati sono prestigiosi e conosciuti. Certo, qualche scelta (come Brendan Gleeson) magari è intrigante, ma inutile sperare di vedere qui interpreti e film di nicchia.

Comunque, anche i Globes confermano l'amore per The Artist, pellicola che primeggia con ben sei candidature, compresa quella di miglior film comico (dove si giocherà la vittoria con Midnight in Paris e probabilmente ce la farà), miglior regista e per i due attori. Segue poi The Help con cinque, compresa la sfida fratricida (che è già capitata ai SAG e potrebbe ripetersi agli Oscar) tra Octavia Spencer e Jassica Chastain come non protagoniste. Stesso numero di nomination per The Descendants, che potrebbe e dovrebbe essere il favorito nella categoria miglior pellicola drammatica, che vede ben sei titoli in lizza (evidentemente, c'è stato un ex aequo, situazione non sorprendente considerando che i membri dell'associazione sono una novantina). Ma la vera sorpresa è Le idi di marzo, che conquista ben 4 citazioni, tra cui quelle per miglior film drammatico e regista, dopo essere stato ignorato da quasi tutti i premi della critica.

Non ce l'ha fatta a ottenere una candidatura Terraferma, il film di Emanuele Crialese, o comunque qualsiasi altro titolo italiano in lizza. Va infatti ricordato che, a differenza degli Oscar, questo premio non prevede un candidato ufficiale da parte di ogni nazione e quindi i giurati possono votare per chi vogliono, compreso il film di Angelina Jolie, In the Land of Blood and Honey. Scelta perfetta per averla al tavolo con Brad Pitt, candidato per L'arte di vincere – Moneyball. Come sempre, discutibili certe scelte, per esempio il fatto che una pellicola come My Week With Marilyn sia giudicata comica (peccato che parli dei problemi personali della Monroe) e possa quindi essere candidata tra i migliori film di quella categoria (impossibile invece una nomination, se fosse stata ritenuta drammatica). Non sorprendono neanche le due candidature sonore (musiche e canzone) per il film di Madonna, W.E., fischiato a Venezia, che magari serviranno per poter avere ai tavoli della cerimonia anche la diva.

Inutile poi ricordare che, nonostante molti siano convinti che i Globes influenzino gli Oscar, la storia (e anche il semplice buon senso) indicano che non è così. Basta chiedere a Il discorso del re e a The Hurt Locker, trionfatori alle ultime due edizioni degli Academy Award senza vincere il riconoscimento dell'associazione della stampa estera, nonostante premiando sia i film comici che quelli drammatici si ha il doppio delle possibilità di azzeccarci. Al massimo, i Golden Globes potrebbero mettere sotto i riflettori qualche attore fino a ora poco segnalato, come Ryan Gosling, che ha ottenuto ben due candidature. Comunque sia, la cerimonia promette di essere come solito molto frizzante e più divertente di quella degli Oscar, anche grazie all'apporto come conduttore di Ricky Gervais.

Miglior film drammatico
The Descendants
The Help
Hugo
Le idi di marzo
L'arte di vincere – Moneyball
War Horse

Miglior film comico
50/50
The Artist
Le amiche della sposa
Midnight in Paris
My Week with Marilyn

Miglior regista
Woody Allen (Midnight in Paris)
George Clooney (Le idi di marzo)
Michel Hazanavicius (The Artist)
Alexander Payne (The Descendants)
Martin Scorsese (Hugo)

Miglior attore protagonista in un film drammatico
George Clooney (The Descendants)
Leonardo DiCaprio (J. Edgar)
Michael Fassbender (Shame)
Ryan Gosling (Le idi di marzo)
Brad Pitt (L'arte di vincere – Moneyball)

Miglior attrice protagonista in un film drammatico
Glenn Close (Albert Nobbs)
Viola Davis (The Help)
Rooney Mara (Uomini che odiano le donne)
Meryl Streep (The Iron Lady)
Tilda Swinton (We need to Talk About Kevin)

Miglior attore protagonista in un film comico
Jean Dujardin (The Artist)
Brendan Gleeson (Un poliziotto da happy hour)
Joseph Jordon Levitt (50/50)
Ryan Gosling (Crazy, Stupid, Love)
Owen Wilson (Midnight in Paris)

Miglior attrice protagonista in un film comico
Jodie Foster (Carnage)
Charlize Theron (Young Adult)
Kristen Wiig (Le amiche della sposa)
Michelle Williams (My Week With Marilyn)
Kate Winslet (Carnage)

Miglior attore non protagonista
Kenneth Branagh (My Week With Marilyn)
Albert Brooks (Drive)
Jonah Hill (L'arte di vincere – Moneyball)
Viggo Mortensen (A Dangerous Method)
Christopher Plummer (Beginners)

Miglior attrice non protagonista
Berenice Bejo (The Artist)
Jessica Chastain (The Help)
Janet McTeer (Albert Nobbs)
Octavia Spencer (The Help)
Shailene Woodley (The Descendants)

Miglior sceneggiatura
Michel Hazanavicius, The Artist
Alexander Payne, Nat Faxon e Jim Rash, The Descendants
George Clooney e Grant Heslov, Le idi di marzo
Woody Allen, Midnight in Paris
Aaron Sorkin e Steven Zaillian, L'arte di vincere - Moneyball

Miglior film straniero
The Flowers of War
In the Land of Blood and Honey
Il ragazzo con la bicicletta
Una separazione
La pelle che abito

Miglior cartone animato
Le avventure di Tintin
Il figlio di Babbo Natale
Cars 2
Il gatto con gli stivali
Rango

Migliori musiche
Ludovic Bource, The Artist
Trent Reznor e Atticus Ross, Uomini che odiano le donne
Howard Shore, Hugo
John Williams, War Horse
Abel Korzeniowski, W.E.

Miglior canzone
"Lay Your Head Down", Albert Nobbs
"Hello Hello", Gnomeo e Giulietta
"The Living Proof", The Help
"The Keeper", Machine Gun Preacher
"Masterpiece", W.E.